Stesso inchiostro, ma resa molto diversa cambiando penna su cui utilizzarlo.
Ho effettuato il confronto scrivendo consecutivamente lo stesso brano su un foglio Rhodia di qualità con due penne diverse.
Vi chiedo: quale preferite? Naturalmente mi sono già fato un'opinione e mi piacerebbe confrontarla con la vostra.
Poi vi dirò le penne usate e vi parlerò delle sensazioni di scrittura provate (non necessariamente coincidenti con i risultati ottenuti).
Vi faccio una domanda più generale: capita anche a voi di riscontrare delle leggere differenze di calligrafia in relazione alle diverse penne utilizzate?
Un saluto cordiale.
MassimoP ha scritto: ↑lunedì 21 giugno 2021, 15:56
Vi faccio una domanda più generale: capita anche a voi di riscontrare delle leggere differenze di calligrafia in relazione alle diverse penne utilizzate?
Un saluto cordiale.
Scrittura.jpg
Certo mi capita spesso, ed è uno dei motivi che mi fa propendere nella scelta di una penna nel corso delle rotazioni.
Nello specifico della tua pagina preferisco il testo in basso in cui, a mio avviso, l'inchiostro dimostra maggiore personalità, detesto quando un binomio penna-inchiostro produce un segno di intensità debole o "slavato"
γνῶθι σαυτόν, gnōthi sautón, conosci te stesso giorgio
Io ho notato che il fattore che maggiormente influenza la mia grafia è la grandezza del pennino. Più sottile: grafia brutta e stentata, più grande: grafia più decente. In secondo luogo la scorrevolezza.
Riguardo al tuo foglio trovo più piacevole da leggere la prima versione. Hai una grafia piacevole e il tratto più snello dà un risultato più armonioso e facile da leggere. Il secondo paragrafo però mi dà l'idea di una maggior soddisfazione in fase di scrittura, con quel pennino cicciotto e succoso
Certo che noto differenza, con una penna nuova carico sempre il mio inchiostro di riferimento e la uso sulle 2-3 carte che conosco meglio, e vedo come scrivo… da li capisco se ce feeling o meno… generalmente mi trovo con i tratti fini e magari frenati, sia perché non troppo levigati, sia perché “taglienti”, ma ultimamente ho acquistato una 144 sul mercatino del forum e… va una meraviglia…
MassimoP ha scritto: ↑lunedì 21 giugno 2021, 15:56
Stesso inchiostro, ma resa molto diversa cambiando penna su cui utilizzarlo.
Ho effettuato il confronto scrivendo consecutivamente lo stesso brano su un foglio Rhodia di qualità con due penne diverse.
Vi chiedo: quale preferite? Naturalmente mi sono già fato un'opinione e mi piacerebbe confrontarla con la vostra.
Poi vi dirò le penne usate e vi parlerò delle sensazioni di scrittura provate (non necessariamente coincidenti con i risultati ottenuti).
Vi faccio una domanda più generale: capita anche a voi di riscontrare delle leggere differenze di calligrafia in relazione alle diverse penne utilizzate?
Un saluto cordiale.
A me (personalissimo gusto estetico, quindi) piace di più la versione “1.0” , ovvero quella con il tratto più sottile. La versione più “spessa “ in combinazione con la scrittura abbastanza minuta (ma pulita e piacevole) e la quadrettatura rende il tutto complessivamente un po’ “pesante” e da la sensazione di un po’ troppo “compresso”. Magari con la seconda penna scrivendo più grande si avrebbe la stessa sensazione di ariositá della versione soprastante.
Ovviamente de gustibus..
Grazie degli interessanti spunti.
Il testo in alto è stato scritto con l’Aurora 888 pennino F, quello in basso con la Montblanc 149 pennino F. L’inchiostro per entrambe è il Pilot Iroshizuku shin-kai.
È vero, il piacere di scrittura è maggiore con la Montblanc: per rendere omogenee le scritture ho cercato di mantenere simile la dimensione dei caratteri: sono convinto anch’io che allargandola con la Montblanc si migliorerebbe l’effetto.
Devo dire che preferisco la maggiore saturazione della scrittura della tedesca, l’Aurora rende meglio con l’Herbin Bleu de Minuit.
esperienza molto comune, e se hai molte penne può anche confondere.
Non c'è dubbio che la prima parte risulti più pulita, ma io stesso mi immagino più soddisfatto a scrivere con la saturazione della seconda, immaginando la maggiore morbidezza del tratto, rilevabile dalla scrittura. Alla fine, quando lo scopo non è solo scrivere, ma ricavarne delle sensazioni, quello che conta è quello che ti soddisfa maggiormente
sansenri ha scritto: ↑lunedì 21 giugno 2021, 19:52
esperienza molto comune, e se hai molte penne può anche confondere.
Non c'è dubbio che la prima parte risulti più pulita, ma io stesso mi immagino più soddisfatto a scrivere con la saturazione della seconda, immaginando la maggiore morbidezza del tratto, rilevabile dalla scrittura. Alla fine, quando lo scopo non è solo scrivere, ma ricavarne delle sensazioni, quello che conta è quello che ti soddisfa maggiormente
Sono d’accordo.
Polemarco ha scritto: ↑lunedì 21 giugno 2021, 20:16
Domanda: con la MB c’e’ un maggiore afflusso o o un F più generoso della 888 ?
Insomma: alimentatore o pennino ?
Concorrono entrambe le circostanze. La MB ha un flusso davvero importante e un pennino F che F proprio non sembra. Nonostante (o forse proprio per) questo, è molto piacevole da usare. Bisogna però scegliere gli inchiostri con cura, evitando sia i più fluidi, che diventano ingestibili, sia i meno fluidi, che ne mortificano la scorrevolezza.