Grazie mille Monet63, speriamo bene! Avevo perso la tua risposta poiché seguita da quella di OttorinoMonet63 ha scritto: ↑domenica 6 giugno 2021, 21:17 Quando si scrive a lungo senza sosta (e a me capita spesso), il sistema - alimentatore+pennino - può talvolta raggiungere un equilibrio stabile ma precario, nel senso che basta pochissimo per farlo saltare. Ci sono penne molto poco critiche in tal senso, perché raggiungono ampiamente l'equilibrio e lo mantengono, ma nel caso di una penna usata la vecchia piega può rappresentare una variabile in più, in grado di creare un problema che altrimenti non ci sarebbe stato.
Potrebbe benissimo capitare che una volta che la penna prenderà la TUA piega le cose andranno a posto. A me capitò così con una delle mie prime Waterman C-F, che era ben più capricciosa della tua e senza reale apparente motivo.
In quanto all'inchiostro, avendo caratteristiche medie è tra quelli che uso quando voglio eliminare la variabile di altri inchiostri potenzialmente problematici, oppure quando prendo una penna usata, proprio per capire com'è realmente.
Insisti, secondo me si sistema.
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Pelikan 400NN dalla scrittura non perfetta. Colpa del disallineamento pennino-alimentatore?
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AGGIORNAMENTO:
Domani farò pertanto una seconda sessione di rodaggio, sperando sia sufficiente.
Dopo questo tour de force per la povera Pelikan (foglio A3, fatto con una certa pressione, almeno per me che normalmente sto molto leggero), la situazione sembrerebbe (sgrat sgrat! ) un po' migliorata. Ho scritto tre pagine subito dopo il "rodaggio" e le false partenze sono state meno. In totale neache una quindicina. Peraltro in terza pagina una sola, contro le 20 di ieri.Domani farò pertanto una seconda sessione di rodaggio, sperando sia sufficiente.
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Non ti ci fissare. Usala e sparirà del tutto
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Concordo.
Un uso normale ti dà garanzie.
Per come la vedo io (solo solo illazioni mie) è un po' come certi test accelerati di resistenza alla luce che conducono le aziende di materiali per belle arti: molti funzionano e sono sostanzialmente affidabili, ma con alcuni pigmenti - nel momento in cui sbiadiscono - non viene dimostrato niente, se non che quel determinato pigmento è sensibile alla luce diretta del sole o alle lampade allo xenon (ma non necessariamente a quella indiretta o moderata).
Usala, dalle il tempo, vedrai che diventerà un gioiellino.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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