Non so fino a che punto ci si può ritenere fortunati nell’avere la possibilità di poter toccare con mano certe realtà, e soprattutto conoscerne il titolare, un affabile tentatore, comunque io sono uno di questi e parlo ovviamente di Leonardo Officine Italiane.
Non vado troppo per le lunghe, se qualcuno ha avuto modo di leggermi in giro avrà intuito che sono particolarmente attratto dalle celluloidi Arco ed era da tempo che ambivo a questa magica celluloide di OMAS, l’Arco Verde, un materiale divenuto ancor più raro dell’Arco Marrone. La mia Leonardo Magia, in pratica una Cuspide in Arco Marrone, fu in realtà un ripiego poiché non c’era disponibilità di Arco Verde, ma il titolare di Leonardo sapeva che se mai ne avesse recuperato qualche scampolo di questo materiale mi avrebbe dovuto realizzare la gemella, e così è stato. A Gennaio ci siamo visti ed ho ordinato questa rara bellezza, e se la Arco Marrone per me era già un bel pezzo raro questa è un magnifico privilegio.
La seconda Leonardo Magia in Arco Verde è davvero un pezzo unico, per il solo motivo che questa è stata interamente realizzata artigianalmente su tornio parallelo dalle sapienti mani di Ciro Matrone, fondatore di Delta ma soprattutto un artigiano di rara bravura che iniziò a formarsi nei laboratori di Lalex per cui iniziò la produzione di penne realizzate in casa.
Quando l’ho ordinata ho chiesto di installare un pennino nr. 8, lo reputavo più idoneo viste le dimensioni importanti della penna, e per non rovinare la coppia il gentilissimo Salvatore Matrone mi ha incluso anche la sostituzione del pennino della Arco Marrone con un nr. 8.
La cosa più dura è stata l’attesa di 5 mesi, ma ne è valsa totalmente la penna.
La Leonardo Magia Arco Verde, al pari della Arco Marrone, ha un caricamento a pistone ed un alimentatore in ebanite giapponese prodotto in casa. La cura dei dettagli è pazzesca, le venature si allineano perfettamente tra cappuccio, fusto e fondello, la filettatura metallica tra sezione e fusto non dà alcun fastidio sotto le dita ed il cappuccio scorre sulla filettatura perfettamente benché interamente realizzato a mano. Ma qui la vera regina è il materiale, sapientemente impiegato per tirarne fuori il meglio con un motivo a spina di pesce sotto la clip e le venature ad ovali concentrici sotto. La maggior parte delle penne in Arco Verde che ho visto in giro sono accoppiate a dettagli metallici rodiati, personalmente sono un amante del colore originale dell’oro, mi da calore e trovo che il contrasto con il verde freddo di questo materiale renda la penna ancor più interessante.
Il pennino è di produzione Bock, perfettamente regolato nei laboratori di Leonardo Officina Italiana, ho preferito un Fine per avere una penna da uso quotidiano su qualsiasi carta. Il tratto è effettivamente congruo ad un fine occidentale, scorrevole ma non scivoloso e non perde un colpo, segno di un alimentatore che fa bene il suo lavoro. A differenza dei nr. 6 però risulta essere più rigido ma assolutamente piacevole nell’uso.
Grazie Leonardo Officina Italiana
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