
Quando non lasciano le loro penne riposare comodamente a casa o esplorare l'interno di qualche orrenda valigetta, li vedo con in mano dei roller dall'aspetto marziano, penne biro di plastica dai colori sgargianti, ma soprattutto portamine Rotring o Faber Castel et similia. Una stilografica, mai vista. Anche all'università era così; mi chiedevano matite, colori di ogni genere, ma le penne stilo me le lasciavano per il timore che scrivessero male e lentamente o peggio potessero all'improvviso "esplodere" lasciando per sempre dei segni di inchiostro assolutamente indelebile su abiti e pelle. Poi però andavano a farsi il tatuaggetto. Bah....

Al Liceo ricordo solo biro masticate e del resto anche io amavo scrivere compiti di matematica e versioni di latino con le infallibili biro Pilot a punta fine. Le stilo (seppure economiche) le lasciavo a casa
