Per un pugno di euro
La penna che vado qui a recensire, a differenza del film da cui ho tratto ispirazione per il titolo, non è un capolavoro in senso assoluto ma ha caratteristiche interessanti che cercherò di raccontarvi.
Qui sul forum non viene nominata spesso (diciamo mai) ma, secondo me, è degna di essere considerata tra le migliori penne entry-level e/o da battaglia e ora vi spiegherò il perché.
La stilografica in questione è la Jinhao 911.
La 911 si presenta a prima vista piuttosto bene e un'ispezione più approfondita non fa che confermarlo.
Il cappuccio e il fusto sono in acciaio (?) mentre la sezione è in plastica nera.
Quest'ultima si avvita al fusto tramite una filettatura anch'essa d'acciaio (?).
Nel complesso da un'ottima sensazione di solidità senza però risultare pesante in mano.
Del resto, compresa di cappuccio e di converter, pesa poco più di 20 grammi e, senza cappuccio, poco meno di 13 grammi.
Personalmente mi ricorda le forme e lo stile della Parker 45 Flighter, senza però esserne una copia spudorata.
- La Jinhao 911 confrontata con la mia Parker 45
Il corpo della penna tende un po' a graffiarsi a contatto con oggetti duri, per esempio lo stesso cappuccio se calzato sulla penna, però non si notano più di tanto.
Il cappuccio è a pressione e sigilla discretamente bene, grazie anche alla presenza di un contro cappuccio.
La clip, che trovo più bella nella sua semplicità rispetto ad altre Jinhao, è di ferro (?) ma la leggera differenza con il tono del cappuccio non disturba, anzi, crea un leggero contrasto che nel complesso valorizza la penna.
Può essere calzato ma personalmente la trovo leggermente sbilanciata, tendendo io ad impugnare la sezione molto in basso verso il pennino.
È da considerare però che senza cappuccio la penna misura circa 12.5cm, che per alcune mani potrebbe essere piccola.
Non ci sono purtroppo finestre di ispezione del livello di inchiostro, quindi si è costretti a svitare la sezione.
Il sistema di caricamento è a cartuccia o converter (compreso nel prezzo).
Il converter è il classico Jinhao, economico ma funzionante.
Il pennino è carenato e in acciaio.
Dovrebbe essere un extra fine ma scrive più o meno come un fine.
Ha un'ottima scorrevolezza e un bel flusso tendente all'abbondante.
Nei primi tempi il flusso era un po' altalenante e durante sessioni di scrittura più o meno lunghe tendeva a smagrire fino a non scrivere più.
Per farlo riprendere era necessario girare leggermente il pistone del converter per saturare l'alimentatore.
Devo dire però che col tempo questo problema è completamente sparito senza interventi da parte mia.
Il pennino scrive anche con il lato secco e devo dire che anche usato così offre una buona scorrevolezza con un feedback chiaramente più marcato e un tratto decisamente extra fine.
Per mia esperienza è uno dei pochi pennini che ho usato che può essere usato davvero sul lato secco senza problemi.
Ricapitolando, questa Jinhao 911 offre fusto e cappuccio in metallo, un converter e un pennino davvero niente male.
Ma aspettate, non vi ho ancora detto la parte migliore: costa circa 2€, compreso di spedizione.
Devo aggiungere altro?
Più che "Per un pugno di euro" avrei dovuto scrivere "Per un pugno di centesimi".
Per me è da avere
Pagella:
Costruzione, originalità e aspetto: 7 (ben fatta e bella da vedere, non spicca per originalità però non è nemmeno una copia spudorata)
Rapporto qualità prezzo: 10 (vi sfido a trovare una stilografica decente ad un prezzo più basso
)Sistema di caricamento: 7 (il converter potrebbe essere migliore...ma è compreso nel prezzo!)
Scrittura: 7 (scrive, e già questo basterebbe, se poi scrive anche discretamente bene
)Voto: 7.5
), una Jinhao 8802 e una Jinhao X450. Tutte e 3 molto belle sia esteticamente che in scrittura... Davvero per una manciata di euro si trovano pennettine belle. 
