Anni di piombo: la Sheaffer Targa
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Anni di piombo: la Sheaffer Targa
18 gennaio, Milano: dopo un conflitto a fuoco con le forze dell'ordine, vengono arrestati i brigatisti Renato Curcio e Nadia Mantovani.
21 gennaio: il Concorde decolla per il suo primo volo commerciale.
23 gennaio: Sandro Munari, su Lancia Stratos, vince per la seconda volta consecutiva il Rally di Montecarlo. 23 maggio, Manila, Filippine: si conclude con uno scontro a fuoco con le truppe regolari e con la morte di tredici persone il dirottamento aereo del 21 maggio da parte di guerriglieri musulmani.
26 maggio: in Italia entra in servizio l'ETR.401, il primo treno a pendolamento attivo in servizio regolare al mondo.
30 maggio: vengono uccisi a Genova dalle BR il procuratore generale della Repubblica Francesco Coco, la sua guardia del corpo e il suo autista.
12 Giugno: Felice Gimondi vince il 59º Giro d'Italia di ciclismo.
13 giugno: Adriano Panatta vince gli Internazionali di Francia di tennis.
20 giugno: la sonda americana Viking 1 entra in orbita attorno a Marte. 27-28 giugno: negli Stati Uniti d'America, al G7 di San Juan (Porto Rico), si riuniscono per la seconda volta gli Stati maggiormente industrializzati. Per la prima volta, assieme a Stati Uniti, Giappone, Germania, Regno Unito, Francia e Italia, partecipa il Canada.
29 novembre – Torino: un gruppo armato assalta l'Associazione Dirigenti della FIAT. Del nucleo fanno parte Roberto Sandalo e Marco Donat Cattin, figlio del politico democristiano Carlo Donat Cattin. È la prima azione ad essere rivendicata dall'organizzazione terroristica Prima Linea.
18 dicembre, Santiago del Cile: la squadra italiana di tennis conquista dopo settantasei anni la sua prima Coppa Davis battendo il Cile 4-1. La squadra, capitanata da Nicola Pietrangeli, è composta da Adriano Panatta, Paolo Bertolucci, Corrado Barazzutti e Tonino Zugarelli. In Italia questo periodo s’inserisce in quelli che verranno denominati “anni di piombo”, caratterizzati dai tentativi di diverse organizzazioni terroristiche, soprattutto comuniste o anarchiche, di destabilizzare lo stato democratico. Sono anni inquieti, che tuttavia vedranno il naufragio dei sanguinosi tentativi sovversivi. Proprio nel 1976, Sheaffer offre per la prima volta una delle sue stilografiche di maggior successo: la Targa, alimentata a cartuccia oppure con converter a pressione.
Il nome si rifà alla famosa corsa automobilistica italiana su strada Targa Florio, la cui prima edizione si svolse nel 1906 e che ebbe termine, data la sua crescente pericolosità, nel 1977. La penna sfoggia linee molto pulite, secondo il gusto del tempo, e non rinuncia ad uno dei tratti esclusivi e più caratteristici di Sheaffer: il bellissimo pennino intarsiato.
L’esemplare che vedete è codificato 1001XG. Si tratta d’una prima serie, in acciaio spazzolato con clip dorata. Una stilografica robusta, adatta ad un utilizzo “sportivo” e che tuttavia esibisce una certa eleganza, specialmente durante l’uso. Il modello incontra il favore del pubblico: in 23 anni (viene prodotta fino al 1999) ne verranno proposte ben 120 varianti, diverse per finitura e colorazione. Viene anche proposta in set completi di matita meccanica, penna a sfera e roller.
Le linee pulite ben s’accordano con l’emblema del marchio, il famoso punto bianco, che svetta in cima alla clip. Il pennino è d’oro a 14 carati e la chiusura è a scatto, con un “click” molto convincente. Bello il dettaglio dell’anello dorato alla base della sezione. La quale, grazie alla sua lunghezza ed al suo diametro medio, rende la scrittura estremamente confortevole.
La pulizia della linea della penna chiusa è esaltata dalla mancanza d’un anello a contrasto alla base del cappuccio o del corpo. Due sottili anelli incisi e smaltati in nero aggiungono un tocco di rifinitura molto piacevole e si sposano benissimo con i due terminali “flat top”, nei quali sono incastonati due dischi anch’essi neri. Ecco qualche dato dimensionale:
- lunghezza chiusa: 135 mm
- lunghezza aperta: 120 mm
- lunghezza aperta con il cappuccio calzato: 152 mm
- lunghezza della sezione: 46 mm
- lunghezza del cappuccio: 61,5 mm
- lunghezza del fermaglio: 39 mm
- diametro massimo del fusto: 11 mm
- diametro massimo del cappuccio: 11 mm
- diametro medio della sezione: 9,5 mm
- peso: 26 gr
- peso del cappuccio: 9 gr
Si tratta, come vedete, d’una penna di buon peso e di dimensioni abbastanza generose. Il bilanciamento è ottimo, anche con il cappuccio calzato (che s’inserisce profondamente), e non stanca la mano. La scrittura è fluida, precisa e non eccessivamente rigida: La clip, robusta ed elastica, assicura un’ottima presa e l’estetica, senza dubbio ancora “contemporanea”, inserisce questa stilografica nel novero delle penne in grado di figurare bene oggi come ieri, discretamente ma in modo non anonimo. In questo senso, possono accompagnare ottimamente professionisti, professori, dirigenti, funzionari pubblici, soprattutto se non proni al dettato della moda del periodo.
Nel complesso, la Targa è senza dubbio un prodotto molto indovinato, sotto ogni punto di vista, e di elevato livello qualitativo: il suo successo non stupisce.
Ultima modifica di A Casirati il domenica 11 aprile 2021, 12:17, modificato 4 volte in totale.
Alberto Casirati
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“La penna è un po’ come la cravatta: una sola non basta” (Umberto Legnani)
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Alberto, queste recensioni di pezzi d'epoca precedute da contestualizzazione storica sono delle autentiche perle, è davvero un piacere leggerle.
Francesco
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Hey Jude, don't make it bad
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Grazie, Francesco!Phrancesco ha scritto: ↑domenica 11 aprile 2021, 10:25 Alberto, queste recensioni di pezzi d'epoca precedute da contestualizzazione storica sono delle autentiche perle, è davvero un piacere leggerle.
Alberto Casirati
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Mi associo ai complimentiPhrancesco ha scritto: ↑domenica 11 aprile 2021, 10:25 Alberto, queste recensioni di pezzi d'epoca precedute da contestualizzazione storica sono delle autentiche perle, è davvero un piacere leggerle.
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Anni di piombo: la Sheaffer Targa
Alberto, le tue recensioni sono talmente belle da causare una stilografite indotta anche su penne che prima non avrei considerato
veramente sempre letture molto, molto interessanti e piacevoli.
P.S. durante il G7 del 1976 compivo 10 anni....
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P.S. durante il G7 del 1976 compivo 10 anni....
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Anni di piombo: la Sheaffer Targa
Grazie di aver riportato all’attenzione del forum questa penna che a mio parere è una delle migliori della mia collezione per fluidità e comodità di scrittura, ha un pennino magnifico e un ottimo rapporto qualità prezzo (anche se negli ultimi tempi forse in molti se ne sono accorti e il prezzo va lievitando). Mi unisco al plauso per la costruzione delle tue presentazioni. Bravo!
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Bellissima recensione e bellissima penna!
La targa è una di quelle stilografiche che è sempre carica sul mio tavolo o nel mio portapenne.
uno strumento di scrittura affidabilissimo, come tutte le Sheaffer, che non mi ha mai tradito o deluso nelle aspettative, con qualunque inchiostro e in qualsiasi condizione di scrittura.
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La targa è una di quelle stilografiche che è sempre carica sul mio tavolo o nel mio portapenne.
uno strumento di scrittura affidabilissimo, come tutte le Sheaffer, che non mi ha mai tradito o deluso nelle aspettative, con qualunque inchiostro e in qualsiasi condizione di scrittura.
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Piacevole lettura, che risveglia ricordi, a volte intensi dovuti al fatto che "io c'ero"...
La Targa è una penna che ha avuto successo duraturo,tuttavia per qualche motivo non sono mai riuscito ad apprezzare del tutto le sue linee così stranamente diverse dalle tipiche sinuosità Sheaffer, per cui non ne possiedo alcuna (mentre non mi separerei mai dalla PFM).
La Targa è una penna che ha avuto successo duraturo,tuttavia per qualche motivo non sono mai riuscito ad apprezzare del tutto le sue linee così stranamente diverse dalle tipiche sinuosità Sheaffer, per cui non ne possiedo alcuna (mentre non mi separerei mai dalla PFM).
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Bravissimo Alberto! Le tue recensioni sono godibilissime e le tue considerazioni sono veramente molto interessanti e descrivono perfettamente l"animo" della penna in esame
Ormai quando apro il Forum cerco sempre se compare una tua nuova recensione...
Bravo ancora!
Ormai quando apro il Forum cerco sempre se compare una tua nuova recensione...
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Bravo ancora!
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Anche a me fa lo stesso effetto. Forse troppo cilindrica
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Altra bellissima recensione contestualizzata, complimenti. La Targa, soprattutto in certe versioni più fantasiose, mi sembra proprio una bella penna, una signora da scrittura, con quel pennino che adoro poi... La Sheaffer secondo me ha fatto un capolavoro con il suo pennino intarsiato, a diamante, a coda di rondine, chiamatelo come volete ma resta fantastico. Nella versione F è fra i miei pennini preferiti anche in scrittura.
In questa recensione c'è un'altra cosa fantastica: la Lancia Stratos, un'auto che mi ha sempre affascinato anche se sono troppo giovine per averla vista in azione nei rallies. Seguita poi da un'altra grande auto da rally Lancia, la Delta Hf Integrale, un mostro.
In questa recensione c'è un'altra cosa fantastica: la Lancia Stratos, un'auto che mi ha sempre affascinato anche se sono troppo giovine per averla vista in azione nei rallies. Seguita poi da un'altra grande auto da rally Lancia, la Delta Hf Integrale, un mostro.
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Buonasera,Phrancesco ha scritto: ↑domenica 11 aprile 2021, 10:25 Alberto, queste recensioni di pezzi d'epoca precedute da contestualizzazione storica sono delle autentiche perle, è davvero un piacere leggerle.
concordo pienamente: contestuizzano e conferidcono allo strumento di scrittura il giusto risalto storico, rendendolo parte integrante di un'epoca ben precisa.
Complimenti sinceri.
Jack
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Anni di piombo: la Sheaffer Targa
Grazie a tutti per le parole gentili.
Concordo senz'altro circa l'affidabilità della penna e circa la bellezza del pennino intarsiato, che a mio parere non ha rivali per bellezza ed eleganza.
Apprezzo molto anche la parte estetica della stilografica, ma naturalmente qui entrano in campo, semplicemente, i gusti...
Concordo senz'altro circa l'affidabilità della penna e circa la bellezza del pennino intarsiato, che a mio parere non ha rivali per bellezza ed eleganza.
Apprezzo molto anche la parte estetica della stilografica, ma naturalmente qui entrano in campo, semplicemente, i gusti...
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Alberto Casirati
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Grazie, che bella recensione ed un bel excursus storico.
Io mi sono sempre trovato benissimo con la Targa. Scrive bene senza mai problemi e la linea semplice mi piace moltissimo.
E' stata la ragione della mia curiosità per le sheaffer.
Io mi sono sempre trovato benissimo con la Targa. Scrive bene senza mai problemi e la linea semplice mi piace moltissimo.
E' stata la ragione della mia curiosità per le sheaffer.
Luca Cecchi
"Poca osservazione e molto ragionamento conducono all'errore; molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità" - Alexis Carrel
"Poca osservazione e molto ragionamento conducono all'errore; molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità" - Alexis Carrel