Mi sono capitanati, a parità di inchiostro e carta, pennini F che lasciavano un tratto più "bagnato", più lento ad asciugarsi e magari più saturo, rispetto ad un pennino B.
Mi sembra di capire che la generosità del flusso di una penna influisca decisamente nel valorizzare il carattere di un inchiostro. Da cosa dipende la portata del flusso più o meno abbondante? Larghezza pennino? Alimentatore? Materiali?
Grazie e buona giornata,
Antonio
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Generosità del flusso di una penna
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Generosità del flusso di una penna
Secondo me la larghezza del pennino conta poco, il flusso dipende dal conduttore e da come questo è posizionato rispetto al pennino ed ovviamente dall'inchiostro.
Alfredo
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Generosità del flusso di una penna
In generale dipende dall'alimentatore: più inchiostro può fornire, più ovviamente se ne depositerà sulla carta. Per quanto riguarda i materiali, generalmente si considera l'ebanite un materiale migliore, anche se molte penne montano più che ottimi alimentatori di semplice plastica. A parità di alimentatore, un pennino fine risulterà più "bagnato" di un broad, perché l'inchiostro deve distribuirsi su d'una superfice inferiore. Le penne vintage di solito hanno un flusso abbondante o molto abbondante perché gli inchiostri di un tempo erano meno fluidi, e si veniva (immagino io) dalla scrittura con cannuccia e pennino, quindi gli alimentatori dovevano avere un buon flusso per fornire adeguatamente di inchiostro dei pennini flessibili.
La "stitichezza" credo che sia una malattia moderna (che davvero non sopporto).
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Ma intuitivamente non sarebbe il contrario?Herrschwarz ha scritto: ↑sabato 10 aprile 2021, 13:47 A parità di alimentatore, un pennino fine risulterà più "bagnato" di un broad, perché l'inchiostro deve distribuirsi su d'una superfice inferiore.
Il sistema serbatoio alimentatore pennino è un delicato equilibrio di scambio aria/inchiostro.
Troppo gocciola, troppo poco non scrive.
Se il pennino è fine, il limite superato il quale "gocciola" è più basso e quindi il pennino sarà in linea di massima meno bagnato. E infatti è molto più facile trovare dei F ed EF stitici di un normale M o di un B.
Oppure (come è ben possibile

Venceremos.
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Generosità del flusso di una penna
Sì, ma io stavo parlando a parità di alimentatore. Se l'alimentatore è lo stesso, con un pennino più largo avremo un tratto meno saturo. Poi, come dici tu, generalmente le case produttrici si regolano per avere alimentatori adeguati al tipo di pennino, anche se sempre più spesso vediamo abbinamenti poco felici.
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Generosità del flusso di una penna
E' anche colpa della standardizzazione della produzione.
In tantissimi casi , sulle penne moderne si trova lo stesso alimentatore sotto pennini con diverse gradazioni.
Si cerca un punto medio, una soluzione che possa andare mediamente bene in tutte le circostanze.
Purtroppo spesso nella realtà non va esattamente così.
E quindi ci si ritrova con penne che scrivono abbastanza bene se si va lentamente, ma tendono a seccare se si accelera o se si scrive a lungo, o pennini B che scrivono come F o viceversa.
Così l'utente medio è costretto a fare i salti carpiati per cercare di migliorare la situazione, lavaggi, allargamento o restringimento dei rebbi, incisione dei canali dell'alimentatore , varie ed eventuali.
Insomma cerca di agire sulla carburazione per migliorare il rendimento del motore, quando invece è il carburatore in se che è sottodimensionato o inadeguato a quel tipo di motore e/o alle prestazioni che si richiedono.
L'alimentatore deve agire proprio come un carburatore , fornire l'adeguata miscela di carburante ed aria al motore e regolare il flusso in base alle diverse prestazioni che di volta in volta richiede il pilota, ma anche in base al tipo di motore che deve alimentare.
L'esempio classico è la penna moderna venduta come flex, la quale appena si cerca di flettere i rebbi un po' più di tanto, smette di scrivere o fa dei binari tristi e solitari (cit. Claudio Villa) proprio perchè l'alimentatore non è in grado di fornire la giusta quantità di inchiostro al pennino, lasciando lo speranzoso utente con un palmo di naso.
Caso personale; stesso alimentatore su pennino F e su B.
Il pennino F va molto bene, flusso costante a qualsiasi velocità , indipendentemente dal numero di pagine che si scrivono.
Invece il pennino B se si scrive molto o si aumenta la velocità di scrittura peggiora notevolmente il flusso e smagrisce il tratto.
E’ palese che avrebbe bisogno di un diverso alimentatore.
In tantissimi casi , sulle penne moderne si trova lo stesso alimentatore sotto pennini con diverse gradazioni.
Si cerca un punto medio, una soluzione che possa andare mediamente bene in tutte le circostanze.
Purtroppo spesso nella realtà non va esattamente così.
E quindi ci si ritrova con penne che scrivono abbastanza bene se si va lentamente, ma tendono a seccare se si accelera o se si scrive a lungo, o pennini B che scrivono come F o viceversa.
Così l'utente medio è costretto a fare i salti carpiati per cercare di migliorare la situazione, lavaggi, allargamento o restringimento dei rebbi, incisione dei canali dell'alimentatore , varie ed eventuali.
Insomma cerca di agire sulla carburazione per migliorare il rendimento del motore, quando invece è il carburatore in se che è sottodimensionato o inadeguato a quel tipo di motore e/o alle prestazioni che si richiedono.
L'alimentatore deve agire proprio come un carburatore , fornire l'adeguata miscela di carburante ed aria al motore e regolare il flusso in base alle diverse prestazioni che di volta in volta richiede il pilota, ma anche in base al tipo di motore che deve alimentare.
L'esempio classico è la penna moderna venduta come flex, la quale appena si cerca di flettere i rebbi un po' più di tanto, smette di scrivere o fa dei binari tristi e solitari (cit. Claudio Villa) proprio perchè l'alimentatore non è in grado di fornire la giusta quantità di inchiostro al pennino, lasciando lo speranzoso utente con un palmo di naso.
Caso personale; stesso alimentatore su pennino F e su B.
Il pennino F va molto bene, flusso costante a qualsiasi velocità , indipendentemente dal numero di pagine che si scrivono.
Invece il pennino B se si scrive molto o si aumenta la velocità di scrittura peggiora notevolmente il flusso e smagrisce il tratto.
E’ palese che avrebbe bisogno di un diverso alimentatore.
Antonio
Essere moderni vuol dire affaccendarsi nell’ Incurabile.
(Emil M. Cioran)