La 618, come molte altre penne prima di lei, prende in “prestito” lo stile iconico della Parker 51, dalla forma del corpo a quello della clip sul cappuccio, passando ovviamente per il pennino carenato.
Oltre al pedigree e al successo commerciale chiaramente non paragonabili , ciò che differenzia la 618 dall’illustre fonte d’ispirazione è in particolare il sistema di caricamento dell’inchiostro. Infatti, come altre Wing Sung, anche qui abbiamo un sistema di carica a stantuffo che permette di avere un’ottima capienza.
La penna, nonostante non sia di particolare pregio, si presenta molto bene.
La plastica utilizzata non da una brutta sensazione in mano, anzi, potrebbe benissimo passare per una penna che costa almeno due o tre volte tanto.
La differenza con i materiali utilizzati per esempio per le Wing Sung "economiche" (3008, 3013...) è evidente.
Ad oltre un anno e mezzo dall’acquisto non si notano crepe o problemi vari, nonostante l’abbia scarrozzata spesso nello zaino ed usata senza troppi riguardi.
La mia, in versione demonstrator, ha il fascino di svelare a colpo d’occhio la sua struttura interna. Per me questo è un plus, avendo un debole per questo tipo di stile. In tutti i casi, è disponibile anche in colorazioni più sobrie.
Una caratteristica che apprezzo molto di questa penna è la possibilità di poterla smontare totalmente, facilitando enormemente la manutenzione.
Il cappuccio, a vite, si svita (scusate il gioco di parole) in poco più di un giro completo ed è possibile usarlo calzato senza problemi e senza sbilanciarla troppo, ma in generale la si tiene bene anche evitando di calzare il cappuccio.
Altra caratteristica per me importante: il cappuccio sigilla molto bene, infatti la penna non secca mai e riprende a scrivere anche dopo svariati giorni di sosta.
Il fondello, da cui si aziona il pistone, ha un semplice meccanismo di sicurezza, forse un po' delicato ma finora non mi ha mai dato problemi.
Quando il fondello è abbassato sul corpo della penna, due dentini di plastica non permettono la rotazione del pistone con conseguente fuoriuscita dell’inchiostro.
Passiamo ora alla parte più importante: come scrive?
Innanzitutto il pennino è un fine in acciaio, piuttosto rigido.
Il flusso di inchiostro è abbondante, forse anche troppo per essere un fine, ma ne guadagna in scorrevolezza.
In rarissimi casi si presentano false partenze, ma niente di drammatico.
È possibile scrivere agevolmente con il pennino al rovescio così da avere un tratto più fino sacrificando un pelo di scorrevolezza.
Su carta economica, usando l'inchiostro Lamy Black, soffre leggermente di sanguinamento (bleeding).
In generale direi che offre una piacevole esperienza di scrittura.
Il mio giudizio finale, considerando il rapporto qualità prezzo, non può che essere molto positivo.
Chiaramente però c'è qualche lato negativo: spedizione dalla Cina e quindi tempi mediamente lunghi, nessun tipo di garanzia e controllo qualità assente (?).
Tutto sommato è un’ottima penna entry level da battaglia e sicuramente rimarrà tra le mie penne costantemente inchiostrate.
Pagella:
Costruzione, originalità e aspetto: 7 (costruita bene e, anche se non spicca per originalità, a me piace)
Rapporto qualità prezzo: 9 (per circa 15€ spedita è quasi impossibile trovare di meglio)
Sistema di caricamento: 9 (piston filler, affidabile e funzionale)
Scrittura: 7 (scrive bene, a prescindere dal prezzo)
Voto: 8
P.s. Se siete arrivati fin qui, vi ringrazio di cuore. Questa è la mia prima recensione, spero sia abbastanza esaustiva e di non aver fatto troppi errori.