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Beh, Gurulucca, considera che la seconda forma di malattia descritta da Fulfluns alla fine non è così grave, anzi la trovo quasi piacevole.fufluns ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 21:43 Per la mia esperienza, ho visto che la stilografite si presenta con due ceppe diverse.
Una è devastante, di crescita rapidissima, divoratrice. Questa, a volte, ha cura. "Non c'è morbo che duri cent'anni, nè corpo che gli resista", dicono. La stilografite acuta può, in determinate occasioni, comportarsi come un
L'altra è la stilografite cronica. Meno impetuosa, in parte più subdola perchè è a volte tanto sottile che il paziente si convince d'essere sano, è una ceppa che mette radici profonde. Si nutre non tanto di entusiasmo quanto di sapere, di sottili distinzioni, di lente ma inesorabili acquisizioni. Nella sua forma cronica, la stilografite può durare tutta la vita, nel qual caso finisce per avere un costo fisiologico e monetario non trascurabile. Però, come tutte le cose che durano a sufficienza, raggiunge un punto di maturità e quasi di equilibrio per diventare una pacata e perenne compagnia.