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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Sailor, nonostante le foto
- ooti
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Sailor, nonostante le foto
Buonasera a tutti, ieri da Mercatopoli mi sono portato via un paio di stilo, una Osama che ho deciso di prendere per fare la quarta con delle mini Osama già in armo (questa nuova è di dimensioni normali), e una trasparente che mi aveva "chiamato" senza rivelarmi come si chiamava lei.
Una volta a casa ho scoperto che di cognome fa: Sailor, di soprannome 1911 demonstrator, poi il nome giusto non lo vuol dire, o meglio, non sono riuscito io a capirlo, dato che il pennino (M) non è d'oro, ma è di quelli TIGP (Titanium Gold Plated) che non ho trovato nelle liste dei siti di vendita penne che conosco, ma bene o male delle info le ho trovate qui sul Forum.
Il problema è che quando l'ho messa vicino all'altra Sailor che già possiedo, non gliel'ho (si scriverà così...mah!) potuta presentare perchè non sono mai riuscito a trovarne traccia in nessuna raccolta di foto di modelli Sailor. Ho potuto solo dirle che sono parenti, e che probabilmente il piccolo pennino d'oro della magretta potrebbe anche significare nobili origini.
Scherzi a parte, e a parte anche le foto che ho pure il coraggio di chiamare foto, (la prossima volta che mi vengono così, faccio dei disegni), c'è qualcuno in questo girone di esperti che riesca a darmi qualche informazione sulla slim rossa?
Pennino marcato Sailor LTD 14K 585 (probabile F), nonchè Sailor come unica altra scritta impressa sulla plastica del cappuccio vicino al labbro
Grazie in anticipo, anche solo per essere arrivati fino a qui. Seguono le cose digitali:
Una volta a casa ho scoperto che di cognome fa: Sailor, di soprannome 1911 demonstrator, poi il nome giusto non lo vuol dire, o meglio, non sono riuscito io a capirlo, dato che il pennino (M) non è d'oro, ma è di quelli TIGP (Titanium Gold Plated) che non ho trovato nelle liste dei siti di vendita penne che conosco, ma bene o male delle info le ho trovate qui sul Forum.
Il problema è che quando l'ho messa vicino all'altra Sailor che già possiedo, non gliel'ho (si scriverà così...mah!) potuta presentare perchè non sono mai riuscito a trovarne traccia in nessuna raccolta di foto di modelli Sailor. Ho potuto solo dirle che sono parenti, e che probabilmente il piccolo pennino d'oro della magretta potrebbe anche significare nobili origini.
Scherzi a parte, e a parte anche le foto che ho pure il coraggio di chiamare foto, (la prossima volta che mi vengono così, faccio dei disegni), c'è qualcuno in questo girone di esperti che riesca a darmi qualche informazione sulla slim rossa?
Pennino marcato Sailor LTD 14K 585 (probabile F), nonchè Sailor come unica altra scritta impressa sulla plastica del cappuccio vicino al labbro
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se vuoi catturare il coniglio......devi fare il verso della carota (bidello Chicco, una cinquantina e passa di anni fa)
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Sailor, nonostante le foto
Magrissime informazioni, ma meglio poco che nulla...
Ne ho una praticamente identica, acquistata con tanto di scatola su Ebay molti anni fa e mai usata (ecco perché me la ricordo così poco).
Mi pare che in allora il venditore dicesse che si trattava di una serie speciale degli anni '80 (più che plausibile, vista la fattura), denominata X (dove X sta ovviamente per Non Me Lo Ricordo, ma ricordo che in allora ne avevo viste anche altre di simile fattura denominate diversamente).
Insomma, una nebbia totale.
Comunque Sailor lo è sicuramente.
Ne ho una praticamente identica, acquistata con tanto di scatola su Ebay molti anni fa e mai usata (ecco perché me la ricordo così poco).
Mi pare che in allora il venditore dicesse che si trattava di una serie speciale degli anni '80 (più che plausibile, vista la fattura), denominata X (dove X sta ovviamente per Non Me Lo Ricordo, ma ricordo che in allora ne avevo viste anche altre di simile fattura denominate diversamente).
Insomma, una nebbia totale.
Comunque Sailor lo è sicuramente.
Giuseppe.
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Sailor, nonostante le foto
È una Sailor prodotta per soli due anni per il mercato europeo (italiano e spagnolo) circa 20 anni fa.
La Sailor con il miglior rapporto qualità/prezzo venduta all'epoca. Esisteva anche nella classica versione nero/oro.
Questa la risposta ufficiale di Sailor a un forumista americano:
" The pen on the picture is an old "Profit" already discontinued (20 years ago).
It was the the most reasonable quality/price fountain pen produced by Sailor at that time.
Nib made of steel and "Professor type" (as we use to call) clip are different from standard "Profit" ones.
Successor of this pen is the new "Procolor 500".
Please find attached the image date for future reference.
Best regards,
The Sailor Pen Co., LTD.
Overseas Division"
A volte basta vincere la pigrizia e mandare una mail alla casa produttrice per ottenere una risposta chiarificatrice.
Buonanotte
La Sailor con il miglior rapporto qualità/prezzo venduta all'epoca. Esisteva anche nella classica versione nero/oro.
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Sailor, nonostante le foto
Grazie Pettirosso, la tua ha in dotazione cartucce o converter?
Forse la carenza di informazioni dipende dal fatto che è una penna che non possiede caratteristiche succulente/particolari tali da attirare attenzione, io stesso dopo averla dotata di una cartuccia auto costruita, molto più rudimentale di quella approntata per la 1911, l'avevo riposta dopo una breve prova, nonostante avessi già deciso di tenerla per un po' in attività prima di classificarla come: BUTTARE (*), e senza nemmeno accorgermi del pennino d'oro. Mi lascia comunque stupito il disinteresse generale.
Montalbano avrebbe detto:< Mimì! ...........mi sono fatto persuaso che abbiamo a che fare con una signora in rosso molto misteriosa >
(*) BUTTARE = acronimo di: Buon Utilizzo Tratto Totalmente Azzeccato Realmente Elegante
Forse la carenza di informazioni dipende dal fatto che è una penna che non possiede caratteristiche succulente/particolari tali da attirare attenzione, io stesso dopo averla dotata di una cartuccia auto costruita, molto più rudimentale di quella approntata per la 1911, l'avevo riposta dopo una breve prova, nonostante avessi già deciso di tenerla per un po' in attività prima di classificarla come: BUTTARE (*), e senza nemmeno accorgermi del pennino d'oro. Mi lascia comunque stupito il disinteresse generale.
Montalbano avrebbe detto:< Mimì! ...........mi sono fatto persuaso che abbiamo a che fare con una signora in rosso molto misteriosa >
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- ooti
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Grazie anche a te Mightyspank.Mightyspank ha scritto: ↑domenica 11 marzo 2018, 23:57 È una Sailor prodotta per soli due anni per il mercato europeo (italiano e spagnolo) circa 20 anni fa.
La Sailor con il miglior rapporto qualità/prezzo venduta all'epoca. Esisteva anche nella classica versione nero/oro.
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La mia ha il pennino marcato 14k 585, non penso sia d'acciaio.
Non è pigrizia ma non mi sembra il caso di disturbare la Sailor (oltretutto scrivendole in italiano)
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Sailor, nonostante le foto
Mightyspank faceva riferimento al modello demonstrator il cui pennino marchiato TIGP è d'acciaio placcato d'oro. Ne ho una anch'io e dalle ricerche che feci un po' di tempo fa la sigla TIGP indica un processo di placcatura in cui concorre anche il Titanio.ooti ha scritto: ↑lunedì 12 marzo 2018, 0:27Grazie anche a te Mightyspank.Mightyspank ha scritto: ↑domenica 11 marzo 2018, 23:57 È una Sailor prodotta per soli due anni per il mercato europeo (italiano e spagnolo) circa 20 anni fa.
La Sailor con il miglior rapporto qualità/prezzo venduta all'epoca. Esisteva anche nella classica versione nero/oro.
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La mia ha il pennino marcato 14k 585, non penso sia d'acciaio.
Non è pigrizia ma non mi sembra il caso di disturbare la Sailor (oltretutto scrivendole in italiano)
Alfredo
“Andare all’inferno è facile . C’è una scala. Scendi il primo gradino. Poi scendi il secondo. Poi scivoli." (Leo Ortolani, Rat-Man n. 91)
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Anche la mia mi pare avesse il pennino in oro 14k, ed era stato, da buon piemontese (= tendenzialmente tirchio) il motivo principale che mi aveva spinto all'acquisto (una Sailor con pennino in oro per poche decine di €).
Quanto all'alimentazione, il converter non mi pare proprio ci fosse, al più una cartuccia rinsecchita (che ora sarà proprio defunta).
Comunque, non è assolutamente una brutta penna, anzi: è perfettamente in linea con la tendenza "slim" in voga in quegli anni (dalla Aurora Hastil in poi ce ne sono stati decine di modelli, di ogni Casa: se guardi una Montblanc Noblesse...); e certamente scriverà anche molto bene (pur se il tratto F di Sailor per me è un po' troppo fine).
Quanto all'alimentazione, il converter non mi pare proprio ci fosse, al più una cartuccia rinsecchita (che ora sarà proprio defunta).
Comunque, non è assolutamente una brutta penna, anzi: è perfettamente in linea con la tendenza "slim" in voga in quegli anni (dalla Aurora Hastil in poi ce ne sono stati decine di modelli, di ogni Casa: se guardi una Montblanc Noblesse...); e certamente scriverà anche molto bene (pur se il tratto F di Sailor per me è un po' troppo fine).
Giuseppe.
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È proprio al modello Demo che facevo riferimento.alfredop ha scritto: ↑lunedì 12 marzo 2018, 8:32Mightyspank faceva riferimento al modello demonstrator il cui pennino marchiato TIGP è d'acciaio placcato d'oro. Ne ho una anch'io e dalle ricerche che feci un po' di tempo fa la sigla TIGP indica un processo di placcatura in cui concorre anche il Titanio.
Alfredo
TIGP sta per titanium gold plated steel.
La penna rossa ricorda varie linee di Sailor che produceva penne slim anche per Sheaffer, con un bel "Japan" in evidenza. Oggi ci sono la Chalana e la Reglus che seguono quel modello stilistico. Vedrai che indagando troveremo riferimenti più precisi.
Scusa se il tono poteva sembrare troppo assertivo ma intendevo che le case produttrici pagano fior di strutture per l'assistenza clienti e sono ben felici di rispondere! Devono vendere e fidelizzare gli acquirenti.
Perciò se non si trovano info in rete tanto vale andare alla fonte
- ooti
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Sailor, nonostante le foto
Grazie a tutti per le risposte. In effetti la mia richiesta di notizie riguardava la stilo rossa, perchè della demo e del trattamento TIGP, qui sul forum, di informazioni ne avevo trovate, tra le varie: 1911 Demo e Tratt.TIGP.
Le due cartucce centrali sono con tubetto attuale da brico, si colloca già di suo lato sezione perchè l'interno è a misura, inoltre con i tappini che vedi (servissero ne ho parecchi), posso anche prepararmene un set da portarmi in giro.
È lo stesso tappino da entrambi i lati, solo che a quello fisso ho limato la punta.
Sulla demo ho invece messo un tubetto di non so quale origine, ma a trovarne, sarebbe l'ideale perchè è lo stesso materiale con lo stesso spessore di parete delle cartucce "vere", inoltre calza più saldo sull'innesto, per contro è più difficile da tappare con quello che ho disponibile. ciao, sandro
Non sapevo di dover aggiungere i Torinesi agli Scozzesi e ai Genovesi.Pettirosso ha scritto: ↑lunedì 12 marzo 2018, 8:48..........da buon piemontese (= tendenzialmente tirchio)................
Per quanto riguarda le cartucce io ho risolto come vedi in foto: Quella attaccata alla signora rossa è stato il primo esperimento a base di vecchio tubetto rinsecchito da acquario primi anni settanta.Pettirosso ha scritto: ↑lunedì 12 marzo 2018, 8:48..........al più una cartuccia rinsecchita (che ora sarà proprio defunta)................
Le due cartucce centrali sono con tubetto attuale da brico, si colloca già di suo lato sezione perchè l'interno è a misura, inoltre con i tappini che vedi (servissero ne ho parecchi), posso anche prepararmene un set da portarmi in giro.
È lo stesso tappino da entrambi i lati, solo che a quello fisso ho limato la punta.
Sulla demo ho invece messo un tubetto di non so quale origine, ma a trovarne, sarebbe l'ideale perchè è lo stesso materiale con lo stesso spessore di parete delle cartucce "vere", inoltre calza più saldo sull'innesto, per contro è più difficile da tappare con quello che ho disponibile. ciao, sandro
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Che soluzioni ingegnose! Me le segno nel caso dovessi trovarmi in difficoltà! Sto cercando in casa una penna di mio padre (ammesso che esista ancora) che potrebbe aver bisogno di un trucchetto del genere.ooti ha scritto: ↑lunedì 12 marzo 2018, 17:56 Grazie a tutti per le risposte. In effetti la mia richiesta di notizie riguardava la stilo rossa, perchè della demo e del trattamento TIGP, qui sul forum, di informazioni ne avevo trovate, tra le varie: 1911 Demo e Tratt.TIGP.
Non sapevo di dover aggiungere i Torinesi agli Scozzesi e ai Genovesi.Pettirosso ha scritto: ↑lunedì 12 marzo 2018, 8:48..........da buon piemontese (= tendenzialmente tirchio)................
Per quanto riguarda le cartucce io ho risolto come vedi in foto:9468 R.jpgQuella attaccata alla signora rossa è stato il primo esperimento a base di vecchio tubetto rinsecchito da acquario primi anni settanta.Pettirosso ha scritto: ↑lunedì 12 marzo 2018, 8:48..........al più una cartuccia rinsecchita (che ora sarà proprio defunta)................
Le due cartucce centrali sono con tubetto attuale da brico, si colloca già di suo lato sezione perchè l'interno è a misura, inoltre con i tappini che vedi (servissero ne ho parecchi), posso anche prepararmene un set da portarmi in giro.
È lo stesso tappino da entrambi i lati, solo che a quello fisso ho limato la punta.
Sulla demo ho invece messo un tubetto di non so quale origine, ma a trovarne, sarebbe l'ideale perchè è lo stesso materiale con lo stesso spessore di parete delle cartucce "vere", inoltre calza più saldo sull'innesto, per contro è più difficile da tappare con quello che ho disponibile. ciao, sandro
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Appero’, come hai fatto? Sono dei pezzi di tubo che hanno il diametro esterno che calza esattamente nel collare della penna e che poi riempi di inchiostro?ooti ha scritto: ↑lunedì 12 marzo 2018, 17:56 Per quanto riguarda le cartucce io ho risolto come vedi in foto:9468 R.jpgQuella attaccata alla signora rossa è stato il primo esperimento a base di vecchio tubetto rinsecchito da acquario primi anni settanta.
Le due cartucce centrali sono con tubetto attuale da brico, si colloca già di suo lato sezione perchè l'interno è a misura, inoltre con i tappini che vedi (servissero ne ho parecchi), posso anche prepararmene un set da portarmi in giro.
È lo stesso tappino da entrambi i lati, solo che a quello fisso ho limato la punta.
Sulla demo ho invece messo un tubetto di non so quale origine, ma a trovarne, sarebbe l'ideale perchè è lo stesso materiale con lo stesso spessore di parete delle cartucce "vere", inoltre calza più saldo sull'innesto, per contro è più difficile da tappare con quello che ho disponibile. ciao, sandro
Dove si trovano? Dal ferramenta?
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il tubetto trasparente viene venduto a metraggio nei brico (io l'ho preso da Obi).
Non escludo le ferramenta, le varie « Casa della gomma » e i negozi di acquariofilia, Il frammento verde infilato nelle penna rossa collaborava all'aerazione di un mio vecchio acquario ora in disarmo.
Il materiale del tubetto è abbastanza morbido da aderire alle pareti interne della sezione, senza coinvolgere il pistoncino preposto a forare e prelevare l'inchiostro dalle cartucce «vere». La parte di sezione che viene interessata diventa perciò un'estensione della cartuccia, e deve essere a tenuta stagna. Questo per sottolineare che potrebbe non essere la soluzione valida per tutte la penne. ciao, sandro
Non escludo le ferramenta, le varie « Casa della gomma » e i negozi di acquariofilia, Il frammento verde infilato nelle penna rossa collaborava all'aerazione di un mio vecchio acquario ora in disarmo.
Il materiale del tubetto è abbastanza morbido da aderire alle pareti interne della sezione, senza coinvolgere il pistoncino preposto a forare e prelevare l'inchiostro dalle cartucce «vere». La parte di sezione che viene interessata diventa perciò un'estensione della cartuccia, e deve essere a tenuta stagna. Questo per sottolineare che potrebbe non essere la soluzione valida per tutte la penne. ciao, sandro
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