Devo dire che a quasi due anni di distanza dall'inizio di questo interessantissimo hobby, se guardo il piccolo parco delle mie stilografiche inizio a provare un minimo di soddisfazione... posso già iniziare a scegliere se l'umore del giorno si avvicina più ad una splendida Aurora 88 rebbi lunghi oppure una Momento Zero, o un a146, o una Parker 75 o una Aurora Optima..
Eppure.. ogni tanto, la mano che parte per prendere una di queste spettacolari penne ogni tanto devìa e torna ad una delle sue più vecchie amiche.. una Wing Sung 3013
Lei se ne sta lì, da una parte ma sempre presente, quasi come intimidita da tanta compagnia, eppure la mia mano ogni tanto la cerca e quando la impugna ritrova tutte quele sensazioni che in tutta umiltà riesce pienamente a dare alla mia personale esprienza di scrittura: la dimensione della penna, per me giustamente grande, il suo tratto fino e preciso, la sua plastica dignitosa e consistente, vero paradigma che anche le penne più umili possono essere non solo delle buone, ma anche delle ottime penne
Così, mentre tutte le altre penne, con tutti i loro blasoni e stendardi, subiscono il processo della rotazione e ritornano nel raccoglitore, non riesco a mettere a riposo la vecchia fida Wing Sung 3013.. che rimane sempre lì carica, in silenzio, pronta ad entrare in azione non appena la mia mano la cerca
Starò forse esagerando?
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