mettila sopra un termosifone 3-5 minuti, o sopra un pc in uso, 5-7 minuti. confermo che lo standard internazionale e' il peggiore possibile. altro che lamy, aurora, parker o giapponesi accusati di essere non-standard: hanno apertura piu' ampia, come giusto. e' il pelikan a non avere vantaggi (le cartucce le ricarico, quindi ignoro la maggiore disponibilita' di colori su cartucce vergini)JetMcQuack ha scritto: ↑lunedì 15 febbraio 2021, 13:48 Molto spesso invece mi sono trovato con penne a cartuccia in cui l'inchiostro non ne voleva sapere di raggiungere il pennino. Aspetta, spera, schiaccia la cartuccia, solo dopo un po' di traffico sono riuscito a scrivere
chi lo dice? alcune penne (realo, aurora 88, immagino optima) hanno all'interno del fusto un cilindro di materiale plastico trasparente, che (ove non coperto dal fusto) costituisce la finestrella. dato che non e' possibile svitare il fusto e lasciare il serbatoio chiuso (come e' possibile invece sulla 98 rm), definisco (personalissima scelta) anche queste come pistone (la 98, captive converter). un converter e' una minipenna a pistone, il rapporto dei diametri e' meno di 1:1.5: perche' le lavorazioni di uno avrebbero bisogno di tolleranze minori? mi aspetto lo stesso costo, simile vite, simili materiali, simili tolleranze. poi se un pistone e' telescopico, allora capisco la maggiore complicazione. la capacita' di quelli moderni in mio possesso e' inferiore alla cartuccia lunga, quindi assumo che il sistema sia lineare come nei converterJetMcQuack ha scritto: ↑lunedì 15 febbraio 2021, 14:38 Insomma, un pistone in teoria richiede lavorazioni più precise di una cartuccia converter
come Monet63, preferisco la cartuccia (rigorosamente ricaricata); o eyedropper, per penne che non vedono vita attiva o sbalzi di temperatura in doppia cifra