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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Prime impressioni sulla Montblanc Meinsterstuck 149
Prime impressioni sulla Montblanc Meinsterstuck 149
Confesso che la motivazione principale che mi ha indotto ad acquistare la 149 è molto soggettiva, consistendo in un fattore opinabile come l'estetica.
Questa stilografica mi ha sempre attratto, apprezzandone l'aspetto classico, l'eleganza, le dimensioni importanti, l'accuratezza delle finiture.
Nel mio immaginario di non addetto ai lavori, la 149 ha sempre rappresentato la quintessenza della stilografica, la tradizione che si perpetra.
Ciò premesso, non sapevo molto sulle sue caratteristiche di scrittura e quindi ho iniziato ad utilizzarla con una certa curiosità.
Ecco le mie impressioni.
La penna ha dimensioni ragguardevoli (sensibilmente superiori a quelle dell'aurora 888 e della Sailor 1911, le altre mie penne), ma, nonostante abbia le mani abbastanza piccole, la impugno perfettamente e la trovo piuttosto maneggevole.
Le dimensioni, d'altro canto, la rendono stabile ed equilibrata e, in combinazione con le gradevoli sensazioni rese dal pennino, ciò si traduce in una scrittura precisa e scorrevole.
Il tratto è piuttosto ampio, più di quanto ci si aspetterebbe da un pennino F, senz'altro maggiore rispetto alla misura F dell'Aurora e persino al pennino M della Sailor.
Probabilmente cambiando inchiostro, passando cioè dal Sailor Blue/Black, l'inchiostro che ho impiegato per la prova, ad un inchiostro meno fluido, ad es. l'Aurora Blue/Black, l'ampiezza del tratto potrebbe essere contenuta, se lo si preferisse: questioni di gusti.
Resta il fatto che l'ampiezza del tratto, accompagnata dalla scorrevolezza e stabilità che caratterizzano questa stilografica, regalano un'esperienza di scrittura piuttosto gratificante, inducendo quasi l'illusione di migliorare la propria calligrafia.
Tutto bene, quindi, fatta eccezione per qualche sporadico salto di tratto, verificatosi nelle prime righe di scrittura e poi scomparso, probabilmente via via che la mano si abituava alla penna.
Inserisco qualche foto ed una prova di scrittura, così vi potete fare un'idea del tratto.
Questa stilografica mi ha sempre attratto, apprezzandone l'aspetto classico, l'eleganza, le dimensioni importanti, l'accuratezza delle finiture.
Nel mio immaginario di non addetto ai lavori, la 149 ha sempre rappresentato la quintessenza della stilografica, la tradizione che si perpetra.
Ciò premesso, non sapevo molto sulle sue caratteristiche di scrittura e quindi ho iniziato ad utilizzarla con una certa curiosità.
Ecco le mie impressioni.
La penna ha dimensioni ragguardevoli (sensibilmente superiori a quelle dell'aurora 888 e della Sailor 1911, le altre mie penne), ma, nonostante abbia le mani abbastanza piccole, la impugno perfettamente e la trovo piuttosto maneggevole.
Le dimensioni, d'altro canto, la rendono stabile ed equilibrata e, in combinazione con le gradevoli sensazioni rese dal pennino, ciò si traduce in una scrittura precisa e scorrevole.
Il tratto è piuttosto ampio, più di quanto ci si aspetterebbe da un pennino F, senz'altro maggiore rispetto alla misura F dell'Aurora e persino al pennino M della Sailor.
Probabilmente cambiando inchiostro, passando cioè dal Sailor Blue/Black, l'inchiostro che ho impiegato per la prova, ad un inchiostro meno fluido, ad es. l'Aurora Blue/Black, l'ampiezza del tratto potrebbe essere contenuta, se lo si preferisse: questioni di gusti.
Resta il fatto che l'ampiezza del tratto, accompagnata dalla scorrevolezza e stabilità che caratterizzano questa stilografica, regalano un'esperienza di scrittura piuttosto gratificante, inducendo quasi l'illusione di migliorare la propria calligrafia.
Tutto bene, quindi, fatta eccezione per qualche sporadico salto di tratto, verificatosi nelle prime righe di scrittura e poi scomparso, probabilmente via via che la mano si abituava alla penna.
Inserisco qualche foto ed una prova di scrittura, così vi potete fare un'idea del tratto.
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Prime impressioni sulla Montblanc Meinsterstuck 149
sapresti indicare se la differenza rispetto al pennino sailor e' sensibile o appena accennata? ho un m montblanc e mi chiedevo come fossero quelli correnti, che leggo essere abbondanti pelikan-style. la prova di scrittura, senza riferimenti, non offre indicazioni in proposito
- er cavaliere nero
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Ciao, la differenza è sensibile. C'è da dire che sulla Sailor sto usando l'Aurora Blue/Black, , inchiostro non particolarmente fluido, mentre sulla Montblanc ho caricato il più fluido Sailor.merloplano ha scritto: ↑giovedì 4 febbraio 2021, 17:54sapresti indicare se la differenza rispetto al pennino sailor e' sensibile o appena accennata? ho un m montblanc e mi chiedevo come fossero quelli correnti, che leggo essere abbondanti pelikan-style. la prova di scrittura, senza riferimenti, non offre indicazioni in proposito
Allego un confronto fra le due penne: sopra la Montblanc (pennino F), sotto la Sailor (pennino M).
Ultima modifica di MassimoP il giovedì 4 febbraio 2021, 20:59, modificato 1 volta in totale.
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ci passa una misura buona, direi essere almeno pari all'M aurora, che e' una misura che mi piace. grazie per l'indicazione. nella kafka, l'M e' MMassimoP ha scritto: ↑giovedì 4 febbraio 2021, 18:09Ciao, la differenza è sensibile. C'è da dire che sulla Sailor sto usando l'Aurora Blue/Black, , inchiostro non particolarmente fluido, mentre sulla Montblanc ho caricato il più fluido Sailor.merloplano ha scritto: ↑giovedì 4 febbraio 2021, 17:54
sapresti indicare se la differenza rispetto al pennino sailor e' sensibile o appena accennata? ho un m montblanc e mi chiedevo come fossero quelli correnti, che leggo essere abbondanti pelikan-style. la prova di scrittura, senza riferimenti, non offre indicazioni in proposito
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Scusa M Aurora o Sailor?MassimoP ha scritto: ↑giovedì 4 febbraio 2021, 18:09
Ciao, la differenza è sensibile. C'è da dire che sulla Sailor sto usando l'Aurora Blue/Black, , inchiostro non particolarmente fluido, mentre sulla Montblanc ho caricato il più fluido Sailor.
Allego un confronto fra le due penne: sopra la Montblanc (pennino F), sotto l’Aurora (pennino M).image.jpg
Nel post iniziale hai detto di avere F Aurora ed M Sailor
Cesare Augusto
Prime impressioni sulla Montblanc Meinsterstuck 149
Hai ragione, e infatti la scrittura sottostante è Sailor, non Aurora. Ora l’ho corretto.Automedonte ha scritto: ↑giovedì 4 febbraio 2021, 20:50Scusa M Aurora o Sailor?MassimoP ha scritto: ↑giovedì 4 febbraio 2021, 18:09
Ciao, la differenza è sensibile. C'è da dire che sulla Sailor sto usando l'Aurora Blue/Black, , inchiostro non particolarmente fluido, mentre sulla Montblanc ho caricato il più fluido Sailor.
Allego un confronto fra le due penne: sopra la Montblanc (pennino F), sotto l’Aurora (pennino M).image.jpg
Nel post iniziale hai detto di avere F Aurora ed M Sailor
Prime impressioni sulla Montblanc Meinsterstuck 149
Complimenti per la penna! Ha tutta l'aria di essere una penna nuova, pristina, perfetta. Oppure chi l'ha avuta prima di te non l'ha mai usata...
Dalla fotografia del pennino non c'é dubbio che sia proprio un Fine, ma dalla scrittura sembrerebbe un medio: i pennini Fini della 149 hanno una caratteristica finitura del tipo "architetto", con il tratto orizzontale più largo del verticale, che alla tua prova scritta non si apprezza.
Dare la colpa all'inchiostro, e proverei con un inchiostro più moderato nel flusso. Io, negli ultimi tempi, mi sono trovato benissimo con i Graf von Faber Castell. Mi piacciono i loro colori e mi piace come si comportano gli inchiostri. Il Carbon Black é bellissimo, e anche lo Stone Grey. Proprio oggi ho comprato il Cobalt Blue, che ho caricato in una Parker Duofold Centennial, e mi é piaciuto molto.
Uno qualsiasi di questi tre inchiostri dovrebbe restituire alla tua 149 il suo caratteristico tratto fine.
Ricorda infine, se hai acquistato la penna nuova, che hai tre settimane di tempo per far sostituire gratuitamente il pennino con qualsiasi altro di tuo gradimento, in qualunque boutique Montblanc.
Di una 149 non ci si pente mai...
Dalla fotografia del pennino non c'é dubbio che sia proprio un Fine, ma dalla scrittura sembrerebbe un medio: i pennini Fini della 149 hanno una caratteristica finitura del tipo "architetto", con il tratto orizzontale più largo del verticale, che alla tua prova scritta non si apprezza.
Dare la colpa all'inchiostro, e proverei con un inchiostro più moderato nel flusso. Io, negli ultimi tempi, mi sono trovato benissimo con i Graf von Faber Castell. Mi piacciono i loro colori e mi piace come si comportano gli inchiostri. Il Carbon Black é bellissimo, e anche lo Stone Grey. Proprio oggi ho comprato il Cobalt Blue, che ho caricato in una Parker Duofold Centennial, e mi é piaciuto molto.
Uno qualsiasi di questi tre inchiostri dovrebbe restituire alla tua 149 il suo caratteristico tratto fine.
Ricorda infine, se hai acquistato la penna nuova, che hai tre settimane di tempo per far sostituire gratuitamente il pennino con qualsiasi altro di tuo gradimento, in qualunque boutique Montblanc.
Di una 149 non ci si pente mai...
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Grazie mille Furfluns, sempre prezioso il tuo contributo.fufluns ha scritto: ↑venerdì 5 febbraio 2021, 1:38 Complimenti per la penna! Ha tutta l'aria di essere una penna nuova, pristina, perfetta. Oppure chi l'ha avuta prima di te non l'ha mai usata...
Dalla fotografia del pennino non c'é dubbio che sia proprio un Fine, ma dalla scrittura sembrerebbe un medio: i pennini Fini della 149 hanno una caratteristica finitura del tipo "architetto", con il tratto orizzontale più largo del verticale, che alla tua prova scritta non si apprezza.
Dare la colpa all'inchiostro, e proverei con un inchiostro più moderato nel flusso. Io, negli ultimi tempi, mi sono trovato benissimo con i Graf von Faber Castell. Mi piacciono i loro colori e mi piace come si comportano gli inchiostri. Il Carbon Black é bellissimo, e anche lo Stone Grey. Proprio oggi ho comprato il Cobalt Blue, che ho caricato in una Parker Duofold Centennial, e mi é piaciuto molto.
Uno qualsiasi di questi tre inchiostri dovrebbe restituire alla tua 149 il suo caratteristico tratto fine.
Ricorda infine, se hai acquistato la penna nuova, che hai tre settimane di tempo per far sostituire gratuitamente il pennino con qualsiasi altro di tuo gradimento, in qualunque boutique Montblanc.
Di una 149 non ci si pente mai...
Hai indovinato, la penna è nuova, l'ho acquistata due giorni fa recandomi personalmente in negozio.
In effetti stavo pensando di provarla con un inchiostro meno fluido: attualmente possiedo un Aurora Blue/Black che sto già usando con soddisfazione sulla Sailor 1911, un'altra penna dal flusso generoso che l'Aurora riequilibra efficacemente.
Pensi che possa andar bene per la Montblanc?
Nel frattempo, sempre alla ricerca di blu interessanti, ordinerò on line il Cobalt Blue della Gran von Faber Castell, così amplio la gamma di inchiostri adatti a penne più generose nel flusso.
Grazie di nuovo per le dritte.
- vito72
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Il jenttle blu black va assolutamente evitato in penne europee di questa caratura e flusso, lascialo stare è un inchiostro da giapponese, io andrei con uno montblanc o con quelli citati che di sicuro sono stati provati in penne dal flusso importante, oppure con un lamy blu black l'aurora blu black non lo conosco ma essendo meno liquido dovrebbe migliorare le cose secondo me hai invertito gli inchiostri la sailor aprrezza il suo sailor jentle blu black.
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Ottima scelta, indipendentemente dalle motivazioni.
Il pennino F delle 149 attuali è il più sottile che si possa usare mantenendo il caratteristico feedback setoso. Almeno per la mia esperienza, Calligraphy esclusa.
Un paio di anni fa la presi in EF ma sostituî il pennino proprio con un F (all'epoca - e mi sembra anche adesso - lo si poteva fare gratuitamente entro due mesi dall'acquisto).
Non sono un estremo cultore di inchiostri, soprattutto esotici ma con un modesto ferrogallico tedesco, meglio quello blu (Salix), il tratto lo si riesce a contenere; non sarà mai, comunque, come l'F delle Aurora top e nemmeno come l'M 21K di Sailor.
Anche gli inchiostri MB non sono malaccio, meglio i due pigmentati ma hanno bisogno di più manutenzione.
Buon divertimento.
PS x merloplano: (per la mia esperienza) pur essendo "alla tedesca", il tratto della 149 F è meno abbondante della M800 F. Direi più per una questione di flusso che di gradazione.
Il pennino F delle 149 attuali è il più sottile che si possa usare mantenendo il caratteristico feedback setoso. Almeno per la mia esperienza, Calligraphy esclusa.
Un paio di anni fa la presi in EF ma sostituî il pennino proprio con un F (all'epoca - e mi sembra anche adesso - lo si poteva fare gratuitamente entro due mesi dall'acquisto).
Non sono un estremo cultore di inchiostri, soprattutto esotici ma con un modesto ferrogallico tedesco, meglio quello blu (Salix), il tratto lo si riesce a contenere; non sarà mai, comunque, come l'F delle Aurora top e nemmeno come l'M 21K di Sailor.
Anche gli inchiostri MB non sono malaccio, meglio i due pigmentati ma hanno bisogno di più manutenzione.
Buon divertimento.
PS x merloplano: (per la mia esperienza) pur essendo "alla tedesca", il tratto della 149 F è meno abbondante della M800 F. Direi più per una questione di flusso che di gradazione.
Quando i missionari giunsero, gli africani avevano la terra ed i missionari la Bibbia.
Essi ci dissero di pregare ad occhi chiusi.
Quando li riaprimmo, loro avevano la terra e noi la Bibbia.
Essi ci dissero di pregare ad occhi chiusi.
Quando li riaprimmo, loro avevano la terra e noi la Bibbia.
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Grazie a tutti per le ulteriori dritte.
In attesa di acquistare e provare gli inchiostri che mi sono stati consigliati, intanto ho sostituito il Sailor con l'Aurora.
Allego la comparazione (sopra il Sailor, sotto l'Aurora).
La sensazione anche tattile è che l'Aurora abbia in effetti smagrito il flusso e conseguentemente il tratto, ma aspetto la vostra impressione.
In attesa di acquistare e provare gli inchiostri che mi sono stati consigliati, intanto ho sostituito il Sailor con l'Aurora.
Allego la comparazione (sopra il Sailor, sotto l'Aurora).
La sensazione anche tattile è che l'Aurora abbia in effetti smagrito il flusso e conseguentemente il tratto, ma aspetto la vostra impressione.
- stanzarichi
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È sempre bellissimo vedere una 149 che soddisfa il proprietario
Su una delle mie due uso il Sailor Sei Boku e devo dire che sì, probabilmente allarga il tratto ma offre una sensazione di scrittura e una bellezza del tratto stesso che mi piace tantissimo. Non concordo con chi sostiene che gli inchiostri giapponesi non possono essere usati sulle penne europee eh.
Su una delle mie due uso il Sailor Sei Boku e devo dire che sì, probabilmente allarga il tratto ma offre una sensazione di scrittura e una bellezza del tratto stesso che mi piace tantissimo. Non concordo con chi sostiene che gli inchiostri giapponesi non possono essere usati sulle penne europee eh.
Riccardo
- vito72
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Ma non è che non possono essere usati, io se metto il jentle nella lamy 2000 M o nella Pelikan M diventa quasi ingestibile il tratto eppure io non ho nemmeno un F uso M e B... Pensa che ho venduto la sailor 1911 M perchè era troppo sottile. La mia affermazione si voleva rivolgere a utilizzatori di penne dal flusso corposo, i giapponesi vuoi o non vuoi allargano allora quell'effetto deve piacere... Ripeto la lamy 2000 con il jentle non è quasi utilizzabile secondo mestanzarichi ha scritto: ↑venerdì 5 febbraio 2021, 17:44 È sempre bellissimo vedere una 149 che soddisfa il proprietario
Su una delle mie due uso il Sailor Sei Boku e devo dire che sì, probabilmente allarga il tratto ma offre una sensazione di scrittura e una bellezza del tratto stesso che mi piace tantissimo. Non concordo con chi sostiene che gli inchiostri giapponesi non possono essere usati sulle penne europee eh.
- stanzarichi
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vito72 ha scritto: ↑venerdì 5 febbraio 2021, 18:31Ma non è che non possono essere usati, io se metto il jentle nella lamy 2000 M o nella Pelikan M diventa quasi ingestibile il tratto eppure io non ho nemmeno un F uso M e B... Pensa che ho venduto la sailor 1911 M perchè era troppo sottile. La mia affermazione si voleva rivolgere a utilizzatori di penne dal flusso corposo, i giapponesi vuoi o non vuoi allargano allora quell'effetto deve piacere... Ripeto la lamy 2000 con il jentle non è quasi utilizzabile secondo me
L'hai scritto tu, non io io ho solo riportato la mia esperienza personale con la 149 e un inchiostro Sailor che è, essendo appunto la mia personale, evidentemente totalmente diversa. Però se uno scrive "va assolutamente evitato" e "lascialo stare" credo dovrebbe mettere in conto che qualcuno potrebbe sostenere il contrario
Riccardo
Prime impressioni sulla Montblanc Meinsterstuck 149
Vito e Riccardo, presto vi dirò le mie impressioni sull'inchiostro Iroshizuku take-sumi sulla 149.
Infatti, l'Aurora Blue Black non ha dato buona prova sulla Montblanc: bello è bello, ma ha prodotto alcune irregolarità di flusso che non mi sono piaciute.
Peraltro questo inchiostro mi era sembrato troppo secco anche sull'Aurora 888.
Il Sailor come flusso andava bene, ma allargava eccessivamente il tratto.
Anche l'Iroshizuku è un inchiostro molto fluido, ma forse va meglio.
Vi saprò ridire.
Del resto, quando si ha una penna nuova, non è detto che si trovi l'inchiostro adatto a lei al primo colpo.
Infatti, l'Aurora Blue Black non ha dato buona prova sulla Montblanc: bello è bello, ma ha prodotto alcune irregolarità di flusso che non mi sono piaciute.
Peraltro questo inchiostro mi era sembrato troppo secco anche sull'Aurora 888.
Il Sailor come flusso andava bene, ma allargava eccessivamente il tratto.
Anche l'Iroshizuku è un inchiostro molto fluido, ma forse va meglio.
Vi saprò ridire.
Del resto, quando si ha una penna nuova, non è detto che si trovi l'inchiostro adatto a lei al primo colpo.