Il fatto di non saperli riconoscere non significa che non siano percepibili e apprezzabili le differenze
Pennini prodotti in casa o presi da un produttore specializzato?
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Fabio
Il silenzio è d’oro (W. Shakespeare)
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Proporrei di cambiare il titolo di questa discussione in: "Mirror Climbing European Championship 2021".
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eccomi: so riconoscere la differenza tra gli M in 2000, 3776, 88, 215 senza problemi, e tra 1.1 lamy e jowo #5. e uno..
- er cavaliere nero
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Una rondine non fa primavera, sempre che sia una rondine...
... se poi è un merlo...
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Amico mio che discorsi, ad occhi chiusi non Ti so dire la marca, l'annata e l'azienda di un vino però posso sicuramente dirti se è buono e mi piace oppure no
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Stesso discorso vale per i pennini, anche ad occhi chiusi riconosco quelli che mi piacciono.
Il problema è che con i pennini non puoi mai fare una prova ad occhi chiusi che sia valida, perchè la penna magari scrive benissimo ma con tratto troppo ampio o troppo sottile per i tuoi gusti e quindi la prova va fatta per forza senza bendatura
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Cesare Augusto
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Pennini prodotti in casa o presi da un produttore specializzato?
Definiscesi "falegnameria mentale".
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La scelta se produrre in proprio i pennini o farseli fare da una azienda specializzata può contare a livello di immagine (anche se per Lamy e Schneider conta fino ad un certo punto) quando ti chiedono centinaia di Euro per una penna, ma ai fini dell'utilizzo pratico conta quanto bene scrive una penna con un determinato pennino. Perchè un pennino prodotto in casa non è necessariamente un prodotto di qualità (se l'azienda lo fa al risparmio per contenere i costi o non effettua un adeguato controllo di qualità) e un pennino acquistato esternamente non è necessariamente scadente (dipende da cosa si chiede nel capitolato e cosa si vuole spendere per avere un determinato livello di qualità).
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Appunto, a prescindere che sia un pennino proprietario o prodotto da terzi (e poi, prodotto su specifiche o da catalogo?).Automedonte ha scritto: ↑mercoledì 3 febbraio 2021, 12:27Amico mio che discorsi, ad occhi chiusi non Ti so dire la marca, l'annata e l'azienda di un vino però posso sicuramente dirti se è buono e mi piace oppure no![]()
Stesso discorso vale per i pennini, anche ad occhi chiusi riconosco quelli che mi piacciono.
Il problema è che con i pennini non puoi mai fare una prova ad occhi chiusi che sia valida, perchè la penna magari scrive benissimo ma con tratto troppo ampio o troppo sottile per i tuoi gusti e quindi la prova va fatta per forza senza bendatura![]()
E l'alimentatore la sezione la distribuzione dei pesi... qui si vuole valutare un'auto dai pneumatici che monta.
Poi, anche io subisco il fascio della (presunta?) personalità delle penne realizzate interamente dal produttore.
Pennini prodotti in casa o presi da un produttore specializzato?
Dici che sarebbe meglio:
"Mental Carpentry European Championship"?
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Beh ognuno di noi ha sensibilità diverse però se non se ne può parlare che senso ha scrivere in un forum di appassionati ? Mi ritiro in silenzio e seguiró altri topic con meno voli pindarici. Cordialmente
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Fabio
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Non prenderla così, in un forum è lecita anche un po' di ironia e autoironia.
Il mio "campionato di arrampicata sugli specchi" era riferito anche a me stesso.
E con lo stesso spirito ho preso anche la "falegnameria mentale".
Si chiacchiera tra amici, si impara, si scherza, si passa il tempo con una delle compagnie più piacevoli che si possano trovare.
Non ritirarti, ci mancherebbe la tua voce.
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Pennini prodotti in casa o presi da un produttore specializzato?
nel campo dell'orologeria la manifattura dei movimenti è diventata , col passare degli anni, sempre più determinante.
Quando si spendono certe cifre si compra in primo luogo il Brand e il suo appeal , poi tutto il resto. Ma non più come un tempo, perchè la scelta è tanta e l'acquirente cerca anche una " esclusività".
Panerai ed Omega ad esempio , per anni hanno montato Eta o derivati , da qualche tempo hanno deciso di fare lo step verso la manifattura . Longines ( sempre gruppo Swatch come Omega, continua con Eta, per precisa scelta della proprietà , che la ridimensiona a brand di seconda scelta.
Il paragone con le penne è ovviamente forzato perchè le cifre in gioco sono molto diverse . Però qualche assonanza rimane comunque.
Detto questo quello che importa ( almeno a me ) è che la stilografica scriva . E lo faccia bene .
Se poi è Bock, Jowo o Schmidt mi importa poco .
Ciò non toglie che il richiamo di un pennino prodotto in house rimane innegabile , perchè il pennino non può essere considerato come le gomme di un auto, al contrario nè è per me l'elemento caratterizzante, molto più del fusto ( la carrozzeria ) .
In ogni caso sono punti di vista, uno vale l'altro
Quando si spendono certe cifre si compra in primo luogo il Brand e il suo appeal , poi tutto il resto. Ma non più come un tempo, perchè la scelta è tanta e l'acquirente cerca anche una " esclusività".
Panerai ed Omega ad esempio , per anni hanno montato Eta o derivati , da qualche tempo hanno deciso di fare lo step verso la manifattura . Longines ( sempre gruppo Swatch come Omega, continua con Eta, per precisa scelta della proprietà , che la ridimensiona a brand di seconda scelta.
Il paragone con le penne è ovviamente forzato perchè le cifre in gioco sono molto diverse . Però qualche assonanza rimane comunque.
Detto questo quello che importa ( almeno a me ) è che la stilografica scriva . E lo faccia bene .
Se poi è Bock, Jowo o Schmidt mi importa poco .
Ciò non toglie che il richiamo di un pennino prodotto in house rimane innegabile , perchè il pennino non può essere considerato come le gomme di un auto, al contrario nè è per me l'elemento caratterizzante, molto più del fusto ( la carrozzeria ) .
In ogni caso sono punti di vista, uno vale l'altro
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Io non trovo per nulla che la mia Sailor ProGear large abbia poco carattere. Il suo pennino 21K EF invece ha un carattere ben affermato, rigido ma incline a seguire la mia mano quando la voglio calcare. Peccato che la penna, esteriormente, non appaghi allo stesso modo, concordo nel definire "plasticacce" quelle giapponesi, leggete il dispregiativo con inflessione molto bonaria, s'intende. Magari è per quello che in Sailor vanno così tanto le edizioni in colori limitate...(non che non esistano per altre marche, in effetti)
Il pennino 14k delle mie altre due Sailor -una 1911 e una Sapporo- invece non lo trovo così appagante, anche se è meraviglioso nella sua finezza, puntualità, precisione e affidabilità.
Lo stesso posso dire per la mia Platinum, un pennino ultraextrafine carico di personalità (anche se esteticamente non è bombato e ogni tanto mi sorprendo a guardarlo come se gli mancasse qualcosa) ma un corpo penna "ordinario".
Il pennino delle twsbi che ho funziona perfettamente, ma è meno godurioso, e lo stesso vale per lo stub della mia Leonardo Momento zero, infatti sulla Leonardo Arco ho fatto mettere quello elastico-flessibile, e lo trovo anni luce più avanti, pur essendo anch'esso non-in-house-made.
Pelikan fa i pennini in casa, ma mentre quelli vintage mi parlano con una personalità propria, quelli moderni, pur belli, li trovo un poco anonimi, un poco come le ventenni di oggi tutte vestite uguali, truccate uguali, belle ma fondamentalmente insipide (o forse sono io che alla soglia dei quaranta le guardo con altri occhi
), tanto è vero che prima o poi farò qualche bel trapianto di pennino per unire forma e sostanza...
Una Leonardo con pennino Sailor...chi sa se si può fare
Il pennino 14k delle mie altre due Sailor -una 1911 e una Sapporo- invece non lo trovo così appagante, anche se è meraviglioso nella sua finezza, puntualità, precisione e affidabilità.
Lo stesso posso dire per la mia Platinum, un pennino ultraextrafine carico di personalità (anche se esteticamente non è bombato e ogni tanto mi sorprendo a guardarlo come se gli mancasse qualcosa) ma un corpo penna "ordinario".
Il pennino delle twsbi che ho funziona perfettamente, ma è meno godurioso, e lo stesso vale per lo stub della mia Leonardo Momento zero, infatti sulla Leonardo Arco ho fatto mettere quello elastico-flessibile, e lo trovo anni luce più avanti, pur essendo anch'esso non-in-house-made.
Pelikan fa i pennini in casa, ma mentre quelli vintage mi parlano con una personalità propria, quelli moderni, pur belli, li trovo un poco anonimi, un poco come le ventenni di oggi tutte vestite uguali, truccate uguali, belle ma fondamentalmente insipide (o forse sono io che alla soglia dei quaranta le guardo con altri occhi
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Una Leonardo con pennino Sailor...chi sa se si può fare
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Credo non sia impossibile. Vendono l'housing a 12.50USD, ma se ho ben capito va bene solo per i modelli non a converter. Devi solo scegliere se lo vuoi per Sailor 14K o 21K...JetMcQuack ha scritto: ↑mercoledì 3 febbraio 2021, 14:46
Una Leonardo con pennino Sailor...chi sa se si può fare![]()
Venceremos.
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E' una opinione legittima e anche se sono in disaccordo, cercherò di non andare avanti ad arrampicarmi o a fare il falegname, così come gentilmente suggerito e mi ritiro dal thread.Phormula ha scritto: ↑mercoledì 3 febbraio 2021, 12:49Definiscesi "falegnameria mentale".![]()
La scelta se produrre in proprio i pennini o farseli fare da una azienda specializzata può contare a livello di immagine (anche se per Lamy e Schneider conta fino ad un certo punto) quando ti chiedono centinaia di Euro per una penna, ma ai fini dell'utilizzo pratico conta quanto bene scrive una penna con un determinato pennino. Perchè un pennino prodotto in casa non è necessariamente un prodotto di qualità (se l'azienda lo fa al risparmio per contenere i costi o non effettua un adeguato controllo di qualità) e un pennino acquistato esternamente non è necessariamente scadente (dipende da cosa si chiede nel capitolato e cosa si vuole spendere per avere un determinato livello di qualità).
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Però se ci fate caso, nelle recensioni delle penne quando c'è l'onnipresente Jowo in acciaio, in molti non ci perdono più molto tempo in considerazioni che vadano oltre il fatto che scrive bene ma è un po' rigido. Quindi al di là di specifiche ed altri fattori, è possibile ammettere che in fondo scrivono tutti uguali. Poi questo a qualcuno piace, ad altri meno. Ci sta.
Venceremos.