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Riscatto? Ricordi? Collezionismo? Cosa vi dicono le vostre stilografiche?

Per fare due chiacchiere insieme su argomenti vari
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Pierre
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Riscatto? Ricordi? Collezionismo? Cosa vi dicono le vostre stilografiche?

Messaggio da Pierre »

Ciao a tutti.
A domanda si risponde!
Ebbene: la prima. Le mie penne sono il simbolo del riscatto, dei risultati conseguiti nella vita grazie alla scrittura, allo studio e alla tenacia (in quest'ultimo caso fanno il paio con la passione per l'alpinismo).

Se nella vita ho potuto progredire sulla scala sociale è grazie alla caparbietà... e a qualche lettera ben scritta nel momento di uno snodo/scelta/candidatura importanti. Umiltà, testa dura e penna. Tutto qui.

Dopo aver conseguito il dottorato in linguistica con il massimo dei voti e dopo due anni di assegno di ricerca (1 in Italia e 1 in Francia), finii in mezzo a una strada senza nemmeno l'indennizzo di disoccupazione (l'assegno non lo prevede). Per sbarcare il lunario dovetti andare a lavorare in un caseificio (impiego da umile operaio, durissimo) per anni: mi venivano richieste anche 12 ore al gg dal lun al sab, dal gelo delle celle al caldo del siero bollente per far flocculare la ricotta, al bagnato perenne dei lavaggi con acidi che corrodevano guanti e unghie. Vietato stare a casa due gg di fila (anche nelle feste comandate) e molto sospetto da parte di colleghi generalmente stranieri.
Il mio deretano era per terra, ma non mollai. Riuscii a riaprirmi una via, a studiare, a mantenere relazioni e dopo sei anni di durezze ora sono di ruolo come pubblico ufficiale impugnando una stilografica in luogo della muffa nera e dei fanghi.
Questo sono le mie stilografiche per me. Il simbolo del riscatto. E me lo ricordano ogni volta che le impugno e ogni volta che spendo centinaia di euro per acquistarle.
Mi scuso per le tinte forti di questo post, ma la faccenda è nel mio animo ancora emotivamente carica.

E per voi come stanno le cose? Cosa vi raccontano le vostre penne? Cosa vi dicono?
Grazie.
DSC_0743.JPG
Ultima modifica di Pierre il domenica 10 gennaio 2021, 10:23, modificato 1 volta in totale.
Pierre

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stanzarichi
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Riscatto? Ricordi? Collezionismo? Quale significato attribuite alla vostre stilografiche?

Messaggio da stanzarichi »

Invece è una bellissima storia, nulla di cui scusarti :thumbup:

Per me le stilografiche sono partite come uno sfizio a cui sto legando i ricordi dei successi accademico-lavorativi e non solo: la Visconti un regalo di una cara amica e docente, la 146 per la laurea in medicina e l’ingresso in specialità, le 149 i risparmi durante la specialità, l’88 big un compleanno da single dopo la fine di una storia importante, la 1911 Sailor per la fellowship in Giappone, la Furore per la conclusione del percorso di specialità. Tecnicamente mancherebbe ancora quella da legare alla firma del primo contratto da dirigente medico :lol:
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Pierre
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Messaggio da Pierre »

stanzarichi ha scritto: domenica 10 gennaio 2021, 10:21 Invece è una bellissima storia, nulla di cui scusarti :thumbup:

Per me le stilografiche sono partite come uno sfizio a cui sto legando i ricordi dei successi accademico-lavorativi e non solo: la Visconti un regalo di una cara amica e docente, la 146 per la laurea in medicina e l’ingresso in specialità, le 149 i risparmi durante la specialità, l’88 big un compleanno da single dopo la fine di una storia importante, la 1911 Sailor per la fellowship in Giappone, la Furore per la conclusione del percorso di specialità. Tecnicamente mancherebbe ancora quella da legare alla firma del primo contratto da dirigente medico :lol:
Più o meno il significato che attribuisco io allora, ma più lineare! Meno male ché di medici ne abbiamo bisogno.
Per la firma del contratro già ti consigliai una Pelikan M800! :D :lol: :D
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stanzarichi
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Riscatto? Ricordi? Collezionismo? Quale significato attribuite alla vostre stilografiche?

Messaggio da stanzarichi »

Pierre ha scritto: domenica 10 gennaio 2021, 10:25Più o meno il significato che attribuisco io allora, ma più lineare! Meno male ché di medici ne abbiamo bisogno.
Per la firma del contratro già ti consigliai una Pelikan M800! :D :lol: :D
Ricordo! Una volta sistematico il trittico assicurazione-bollo automobile e assicurazione RC colpa grave capirò come sono messe le mie finanze :lol:
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Riscatto? Ricordi? Collezionismo? Cosa vi dicono le vostre stilografiche?

Messaggio da francoiacc »

Per 26 anni ho fatto un lavoro che richiedeva molti sacrifici, che mi costringeva per molti mesi lontano da casa e dai miei affetti e che mi ha consentito di offrire alla mia famiglia un tenore di vita decoroso ma senza mai alcuna “stravaganza”. La mia vita è stata sempre incentrata sul risparmio per far quadrare i conti a fine mese, mai nessun eccesso, accantonare per poter pagare la casa i mobili e quel che serviva di essenziale ai ragazzi.
Poi ho cambiato lavoro, sono uscito dalla gabbia economica che lo stato aveva creato intorno a me, e ci sono arrivato con caparbietà, senza mai darla vinta a una vita che sembrava non riservarmi nulla di meglio. Non ho la penna del riscatto, semmai lo sarebbe qualche vecchia stilo da due soldi recuperata chissà dove e andata distrutta durante la mia precedente vita, ma ho le penne della mia seconda vita e queste sono per me la massima espressione.
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Riscatto? Ricordi? Collezionismo? Cosa vi dicono le vostre stilografiche?

Messaggio da MatteoM »

Complimenti per i vostri percorsi, entrambi ammirevoli anche se diversi.

Per me le stilografiche non sono oggetti così carichi di significato.
Mi piacciono moltissimo, come gli orologi, le barche a vela, etc...
A distinguerli c'è il fatto che li uso come strumenti per produrre qualcosa per me o per altri, che possa far piacere ed esprimere un concetto.
Mi piacciono a livello estetico, tecnologico e "sensoriale"...e chi più ne ha più ne metta! :D
Tuttavia a volte penso che sono oggetti di cui non abbiamo realmente bisogno.

Il bello dei vostri conseguimenti è che sono solo vostri e nessuno ve li può portare via, anche se un giorno tutte le penne del mondo dovessero scomparire e ci ritrovassimo a dover scrivere con delle Bic crystal (Dio non voglia!).

Quindi per me le stilografiche sono più uno sfizio, un passatempo, un modo di esprimermi e di migliorare la mia coordinazione oculo-manuale! ;)
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Riscatto? Ricordi? Collezionismo? Cosa vi dicono le vostre stilografiche?

Messaggio da Scriptor »

Io, classe 1969, ho imparato a scrivere con la stilografica: alle elementari (1975-80). Dopo un mesetto di matita, la maestra ci mise subito in mano la stilografica - tipicamente una Pelikan a cartucce 4001 Royal Blue - e per cinque anni usammo solo quella. Bandite le penne a sfera, al massimo si potevano usare per riscrivere sopra la cancellatura del "cancellino" Super Pirat, in alternativa al pennarello sull'altro lato del cancellino.

Poi, dalle medie alla fine dell'università, non le usai più: adesso, ci ho ripreso gusto :) Per me, quindi, prevale il fattore nostalgia, se vogliamo chiamarlo così. Un modo di scrivere con un po' più di lentezza e con maggiore cura, e anche molto più piacevolmente. ;)
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Messaggio da Pierre »

MatteoM ha scritto: domenica 10 gennaio 2021, 10:57 Complimenti per i vostri percorsi, entrambi ammirevoli anche se diversi.

Per me le stilografiche non sono oggetti così carichi di significato.
Mi piacciono moltissimo, come gli orologi, le barche a vela, etc...
A distinguerli c'è il fatto che li uso come strumenti per produrre qualcosa per me o per altri, che possa far piacere ed esprimere un concetto.
Mi piacciono a livello estetico, tecnologico e "sensoriale"...e chi più ne ha più ne metta! :D
Tuttavia a volte penso che sono oggetti di cui non abbiamo realmente bisogno.

Il bello dei vostri conseguimenti è che sono solo vostri e nessuno ve li può portare via, anche se un giorno tutte le penne del mondo dovessero scomparire e ci ritrovassimo a dover scrivere con delle Bic crystal (Dio non voglia!).

Quindi per me le stilografiche sono più uno sfizio, un passatempo, un modo di esprimermi e di migliorare la mia coordinazione oculo-manuale! ;)
Le tue motivazioni non sono di lega minore, anzi. Hai scelto questa passione perché ti permette di scrivere e anch'io sono molto appassionato di alpinismo e ultimamente anche un po' d ciclismo.
L'espressione e la condivisione insite nella scrittura sono valori importanti a prescindere.

Invece, ad uso e consumo di chi ha annotato ragioni simili alla mia, faccio notare che ad ora per tre persone le stilografiche testimoniano il cambiamento della propria condizione professionale e sociale!
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Messaggio da Pierre »

Scriptor ha scritto: domenica 10 gennaio 2021, 11:41 Io, classe 1969, ho imparato a scrivere con la stilografica: alle elementari (1975-80). Dopo un mesetto di matita, la maestra ci mise subito in mano la stilografica - tipicamente una Pelikan a cartucce 4001 Royal Blue - e per cinque anni usammo solo quella. Bandite le penne a sfera, al massimo si potevano usare per riscrivere sopra la cancellatura del "cancellino" Super Pirat, in alternativa al pennarello sull'altro lato del cancellino.

Poi, dalle medie alla fine dell'università, non le usai più: adesso, ci ho ripreso gusto :) Per me, quindi, prevale il fattore nostalgia, se vogliamo chiamarlo così. Un modo di scrivere con un po' più di lentezza e con maggiore cura, e anche molto più piacevolmente. ;)
A naso dico che il ricordo e la nostalgia saranno motivazioni diffuse e, per fortuna, credo anche assai piacevoli.
Pierre

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Messaggio da Pierre »

francoiacc ha scritto: domenica 10 gennaio 2021, 10:54 Per 26 anni ho fatto un lavoro che richiedeva molti sacrifici, che mi costringeva per molti mesi lontano da casa e dai miei affetti e che mi ha consentito di offrire alla mia famiglia un tenore di vita decoroso ma senza mai alcuna “stravaganza”. La mia vita è stata sempre incentrata sul risparmio per far quadrare i conti a fine mese, mai nessun eccesso, accantonare per poter pagare la casa i mobili e quel che serviva di essenziale ai ragazzi.
Poi ho cambiato lavoro, sono uscito dalla gabbia economica che lo stato aveva creato intorno a me, e ci sono arrivato con caparbietà, senza mai darla vinta a una vita che sembrava non riservarmi nulla di meglio. Non ho la penna del riscatto, semmai lo sarebbe qualche vecchia stilo da due soldi recuperata chissà dove e andata distrutta durante la mia precedente vita, ma ho le penne della mia seconda vita e queste sono per me la massima espressione.
Ce lo raccontiamo per lettera Francesco? ;)
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Messaggio da francoiacc »

Pierre ha scritto: domenica 10 gennaio 2021, 12:07
francoiacc ha scritto: domenica 10 gennaio 2021, 10:54 Per 26 anni ho fatto un lavoro che richiedeva molti sacrifici, che mi costringeva per molti mesi lontano da casa e dai miei affetti e che mi ha consentito di offrire alla mia famiglia un tenore di vita decoroso ma senza mai alcuna “stravaganza”. La mia vita è stata sempre incentrata sul risparmio per far quadrare i conti a fine mese, mai nessun eccesso, accantonare per poter pagare la casa i mobili e quel che serviva di essenziale ai ragazzi.
Poi ho cambiato lavoro, sono uscito dalla gabbia economica che lo stato aveva creato intorno a me, e ci sono arrivato con caparbietà, senza mai darla vinta a una vita che sembrava non riservarmi nulla di meglio. Non ho la penna del riscatto, semmai lo sarebbe qualche vecchia stilo da due soldi recuperata chissà dove e andata distrutta durante la mia precedente vita, ma ho le penne della mia seconda vita e queste sono per me la massima espressione.
Ce lo raccontiamo per lettera Francesco? ;)
Certo che si :wave:
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Messaggio da stanzarichi »

francoiacc ha scritto: domenica 10 gennaio 2021, 10:54ma ho le penne della mia seconda vita e queste sono per me la massima espressione.
E che penne :o :thumbup: :clap:
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Messaggio da francoiacc »

stanzarichi ha scritto: domenica 10 gennaio 2021, 12:17
francoiacc ha scritto: domenica 10 gennaio 2021, 10:54ma ho le penne della mia seconda vita e queste sono per me la massima espressione.
E che penne :o :thumbup: :clap:
Grazie mille :thumbup: :wave:
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Messaggio da balthazar »

Pierre ha scritto: domenica 10 gennaio 2021, 12:07
francoiacc ha scritto: domenica 10 gennaio 2021, 10:54
Ce lo raccontiamo per lettera Francesco? ;)
francoiacc ha scritto: domenica 10 gennaio 2021, 12:14
Pierre ha scritto: domenica 10 gennaio 2021, 12:07 Ce lo raccontiamo per lettera Francesco? ;)
Certo che si :wave:
... ogni scusa è buona per scriversi delle lettere, ma che avete? :lol: :lol:
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Automedonte
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Messaggio da Automedonte »

balthazar ha scritto: domenica 10 gennaio 2021, 12:39
Pierre ha scritto: domenica 10 gennaio 2021, 12:07

Ce lo raccontiamo per lettera Francesco? ;)
francoiacc ha scritto: domenica 10 gennaio 2021, 12:14

Certo che si :wave:
... ogni scusa è buona per scriversi delle lettere, ma che avete? :lol: :lol:
Sarà amore :D
Cesare Augusto
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