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Pilot Custom Heritage 92

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vito72
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Messaggio da vito72 »

Monet63 ha scritto: sabato 2 gennaio 2021, 23:43 Sempre per capire: se diventa scocciante ditemelo che smetto.
Tralasciando il vintage, perché non trovo logico il confronto con quel genere di penne:
Lamy ha scritto: sabato 2 gennaio 2021, 23:14 - penna in plastica industriale
Le sue alter ego, in che materiale sono fatte? La plastica della 92 è così scadente?

- caricamento a pistone con sezione fissa
Non conosco la 92: il gruppo pennino/alimentatore non può essere estratto? Chiedo perché nelle 91 è possibile e agevole

- nel vintage si trova di molto meglio alla metà del prezzo (leggasi Aurora 88)
Come detto prima, tralascio; io ho, tra le altre, una piccola Waterman a cartuccia, davvero deliziosa e perfetta nel funzionamento, con pennino flessibile in oro, pagata 15 euro. A quel punto non si dovrebbe comprare più nulla, ma solo vintage.

- con qualcosa in meno ci si compra una Leonardo che è artigianale (sì il pennino della 92 è oro 14kt, ma è solo una fisima ed è comunque rigido perciò non si guadagna nulla in termini di funzionalità)
A me francamente non risultano Leonardo a pistone e a prezzo inferiore. L'oro è certamente solo una fisima, ma costa più dell'acciaio; inoltre i pennini sono proprietari. Voglio dire che anche qui il confronto non mi pare legittimo: sono proprio due penne diverse.
Parto dal presupposto che sono d'accordo con tutto, vorrei chiarire di nuovo la mia posizione, se avevo detto cara è perchè per me 130-140 euro e oltre sono molti ma sarebbero molti anche se dovessi spendere 130 euro per un SSD o per un completo nuovo per andare in bicicletta o un paio di scarpe, ma ciò non significa che ti vogliono rubare i soldi, è una cifra un poco impegnativa per le mie finanze, io non ho ne la 74 ne la 91 ne la 92. Ho avuto la possibilità anni fa di visionare una 74 in negozio quella blu trasparente e da allora me ne sono innamorato, primo per la finitura dei materiali eccelsa, quindi inutile dubitare della qualità del materiale. Il pennino molto bello anche se lo trovai un poco piccolo come misura. Ma poi anche la solita pelikan 205 ha la sezione fissa, ovvero pennino alimentatore rimovibile ma sezione non svitabile quindi seconda constatazione da non costituire elemento di fallo per la bontà del prodotto, come detto da Monet ci piace o no l'oro costa di più. Questa penna se rapportata alla solita 205 o alla sailor sua equivalente non la trovo cara anzi costa la metà in pratica di quest'ultima. Sulle Leonardo non mi esprimo in quanto sarebbe poco giusto, dovendomi basare solo dalle recensioni e dalle foto on line, ma comunque non ho visto in genere Leonardo meno costose al massimo di pari prezzo ma a converter, poi i gusti sono gusti ma inutile tentare di trovare una montagna di difetti in prodotti di buona qualità che addirittura rapportati alla concorrenza costano uguale o meno. Poi ognuno compra che vuole. L'oro potrebbe essere una fisima,e sono anche qui in accordo ma un bonus per chi vorrebbe usare qualche ferro gallico e sentirsi più sicuro, non so perchè dobbiamo trasformare in difetti i pregi di un oggetto, bohhh in altra sede qualcuno direbbe: misteri della fede...
Lamy ha scritto: sabato 2 gennaio 2021, 23:14
Monet63 ha scritto: sabato 2 gennaio 2021, 22:52 Per pura curiosità: come mai reputate una penna come questa troppo cara?
:wave:
- penna in plastica industriale
- caricamento a pistone con sezione fissa
- nel vintage si trova di molto meglio alla metà del prezzo (leggasi Aurora 88)
- con qualcosa in meno ci si compra una Leonardo che è artigianale (sì il pennino della 92 è oro 14kt, ma è solo una fisima ed è comunque rigido perciò non si guadagna nulla in termini di funzionalità)
Leonardo Officina Italiana Momento Zero: caricamento a converter, pennino in acciaio rigido, prezzo: 178 euro

Pilot Custom Heritage 92: caricamento a pistone, pennino rigido in oro 14k, prezzo 175 euro
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Messaggio da Monet63 »

vito72 ha scritto: domenica 3 gennaio 2021, 9:33 Parto dal presupposto che sono d'accordo con tutto, vorrei chiarire di nuovo la mia posizione, se avevo detto cara è perchè per me 130-140 euro e oltre sono molti ma sarebbero molti anche se dovessi spendere 130 euro per un SSD o per un completo nuovo per andare in bicicletta o un paio di scarpe, ma ciò non significa che ti vogliono rubare i soldi, è una cifra un poco impegnativa per le mie finanze, io non ho ne la 74 ne la 91 ne la 92.
Vito, ti ringrazio per la precisazione, ma eri stato molto chiaro! A me, ad esempio, piacciono moltissimo un paio di modelli che, però, superano il tetto che posso/sono disposto a pagare per una penna. Sulla stessa logica, mi piace tanto un certo modello di telescopio, ma non lo comprerò mai perché costa varie migliaia di euro, che non posso spendere per un hobby, seppur meraviglioso. Eri stato comunque chiarissimo. :D
Ciò che mi interessa, invece, è proprio capire come mai si reputi troppo caro un modello di un qualcosa (qualsiasi cosa, non succede solo con le penne) che, confrontato con altri modelli analoghi (in questo caso penna a pistone, in materiale plastico, con pennino in oro 14K, produzione contemporanea) mostra di avere un prezzo simile o addirittura inferiore. Dato che, però, è una curiosità mia, e mi rendo conto che potrebbe dare fastidio perché va a puntualizzare su un parere, ho messo in chiaro fin da subito che se la cosa è fastidiosa smetto; nel senso "ok la MIA curiosità, ma senza scocciare gli altri".
Per il resto, ad esempio, pur apprezzando moltissimo i bei pennini in oro, che aggiungono preziosità, io sono tra quelli convinti che - alla fine - ciò che scrive è l'iridio, e che l'oro, a livello di reale utilità, serve solo in pochissimi casi (esempio ferrogallici). Però, come detto, costa di più, e comunque alcune penne col pennino in oro le ho e le trovo bellissime. Dato che Pilot offre anche una Custom con pennino in acciaio (anche EF) e a cartuccia/converter (quindi con sezione e gruppo scrittura facilmente rimovibili), a un prezzo ovviamente inferiore (siamo di poco oltre i 100 euro in Italia, quindi una 70na di euro in meno rispetto alla 92 a pistone), credo che già all'interno della casa ci sia già una netta distinzione, come è giusto che sia.
:wave:
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Messaggio da JetMcQuack »

Possiamo pensare alle stilografiche in generale ocme un bene spesso sovraprezzato, perché in un certo qual modo afferisce al comparto del lusso: questa affermazione in generale può trovarmi d'accordo ma non mi impedisce di acquistare a volte penne decisamente care affrontando spese che all'occhio di un non appassionato possono apparire decisamente folli (anche ai miei di occhi, a volte).

Se rimaniamo nell'ambito una stilografica che scrive bene, prendiamo un Pilot Kakuno, dieci-quindici euro e via, non possiamo desiderare di meglio.

Il pennino in oro ingenerale dovrebbe dare un po' di morbidezza alla scrittura, ma spesso non è così, sulla 92 è rigido, sulle Sailor 14k è rigido, sulla maggior parte delle penne moderne è comunque rigido. Il pennino d'oro è una piccola concessione al lusso, in quanto non sempre offre vantaggi apprezzabili rispetto ai corrispondenti in acciaio. Sono certo che la mia mano non sarebbe abbastanza educata da riconoscerne uno al buio, ad esempio.

Purtuttavia la penna più economica con pennino in oro è la Sailor progear slim, circa 150 euro in Italia, un centinaio dal Giappone, con le ingognite note dei dazi. La progear slim è una penna relativamente piccina e a cartuccia, invece la progear standard, anch'essa più corta della 92 (ma con un pennino più morbido a mio avviso meraviglioso), costa quasi il doppio. La realo, che mi sembra abbia un captive converter, costa oltre il doppio
Leonardo offre resine meravigliose, ma in cartuccia-converter e con pennino in acciaio allo stesso prezzo della 92, più o meno, che poi alla fine il risultato sia uguale sulla pagine e più bello alla vista può essere innegabile. Ma qualcuno potrebbe dire che allo stesso prezzo si ha un pennino in oro e il pistone :D

Insomma, secondo me la fascia di presso della 92, pur potenzialmente cara in termini assoluti (ma parliamo in un certo senso di un bene di lusso, ricordiamocelo!), è addirittura conveniente: nulla offre queste due soluzioni premium (intendo: considerate premium dal mercato e spesso anche dagli appassionati, parlo in generale, poi si sa, tante teste, tante opinioni) a un prezzo così basso.

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Messaggio da Automedonte »

JetMcQuack ha scritto: domenica 3 gennaio 2021, 17:47
Insomma, secondo me la fascia di presso della 92, pur potenzialmente cara in termini assoluti (ma parliamo in un certo senso di un bene di lusso, ricordiamocelo!), è addirittura conveniente: nulla offre queste due soluzioni premium (intendo: considerate premium dal mercato e spesso anche dagli appassionati, parlo in generale, poi si sa, tante teste, tante opinioni) a un prezzo così basso.

Simone
scusate se insisto sul concetto ma io distinguerei i due termini: costosa e cara.

Nel primo caso lo considero un valore assoluto per cui una penna che supera una certa soglia (100 euro?) la considero costosa indipendentemente dal fatto che valga quella cifra e dal raffronto con altre simili.
Viceversa il termine "cara" presuppone un riferimento a qualcosa che può essere il valore intrinseco del bene o il raffronto con altri simili.

Una Ferrari è sicuramente costosa ma non necessariamente cara per quel che offre rispetto ad altre auto.

In questo senso e con questo limite, insisto nel dire che la Heritage 92 sarà anche costosa ma non è certo cara perchè non esiste in commercio una penna a pistone con pennino in oro che costi meno ;)
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vito72
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Messaggio da vito72 »

Automedonte ha scritto: domenica 3 gennaio 2021, 18:53
JetMcQuack ha scritto: domenica 3 gennaio 2021, 17:47
Insomma, secondo me la fascia di presso della 92, pur potenzialmente cara in termini assoluti (ma parliamo in un certo senso di un bene di lusso, ricordiamocelo!), è addirittura conveniente: nulla offre queste due soluzioni premium (intendo: considerate premium dal mercato e spesso anche dagli appassionati, parlo in generale, poi si sa, tante teste, tante opinioni) a un prezzo così basso.

Simone
scusate se insisto sul concetto ma io distinguerei i due termini: costosa e cara.

Nel primo caso lo considero un valore assoluto per cui una penna che supera una certa soglia (100 euro?) la considero costosa indipendentemente dal fatto che valga quella cifra e dal raffronto con altre simili.
Viceversa il termine "cara" presuppone un riferimento a qualcosa che può essere il valore intrinseco del bene o il raffronto con altri simili.

Una Ferrari è sicuramente costosa ma non necessariamente cara per quel che offre rispetto ad altre auto.

In questo senso e con questo limite, insisto nel dire che la Heritage 92 sarà anche costosa ma non è certo cara perchè non esiste in commercio una penna a pistone con pennino in oro che costi meno ;)
Si ma certo il concetto è chiaro poi delle volte per abitudine o per strascichi di inflessioni usiamo dei termini che non facilitano la comprensione del concetto. Voglio dire un paio di scarpe off white da 400 euro sono costose se rapportate ad un paio di altre scarpe magari tecniche da running ma che costano 4 volte meno...
JetMcQuack ha scritto: domenica 3 gennaio 2021, 17:47 Possiamo pensare alle stilografiche in generale ocme un bene spesso sovraprezzato, perché in un certo qual modo afferisce al comparto del lusso: questa affermazione in generale può trovarmi d'accordo ma non mi impedisce di acquistare a volte penne decisamente care affrontando spese che all'occhio di un non appassionato possono apparire decisamente folli (anche ai miei di occhi, a volte).

Se rimaniamo nell'ambito una stilografica che scrive bene, prendiamo un Pilot Kakuno, dieci-quindici euro e via, non possiamo desiderare di meglio.

Il pennino in oro ingenerale dovrebbe dare un po' di morbidezza alla scrittura, ma spesso non è così, sulla 92 è rigido, sulle Sailor 14k è rigido, sulla maggior parte delle penne moderne è comunque rigido. Il pennino d'oro è una piccola concessione al lusso, in quanto non sempre offre vantaggi apprezzabili rispetto ai corrispondenti in acciaio. Sono certo che la mia mano non sarebbe abbastanza educata da riconoscerne uno al buio, ad esempio.

Purtuttavia la penna più economica con pennino in oro è la Sailor progear slim, circa 150 euro in Italia, un centinaio dal Giappone, con le ingognite note dei dazi. La progear slim è una penna relativamente piccina e a cartuccia, invece la progear standard, anch'essa più corta della 92 (ma con un pennino più morbido a mio avviso meraviglioso), costa quasi il doppio. La realo, che mi sembra abbia un captive converter, costa oltre il doppio
Leonardo offre resine meravigliose, ma in cartuccia-converter e con pennino in acciaio allo stesso prezzo della 92, più o meno, che poi alla fine il risultato sia uguale sulla pagine e più bello alla vista può essere innegabile. Ma qualcuno potrebbe dire che allo stesso prezzo si ha un pennino in oro e il pistone :D

Insomma, secondo me la fascia di presso della 92, pur potenzialmente cara in termini assoluti (ma parliamo in un certo senso di un bene di lusso, ricordiamocelo!), è addirittura conveniente: nulla offre queste due soluzioni premium (intendo: considerate premium dal mercato e spesso anche dagli appassionati, parlo in generale, poi si sa, tante teste, tante opinioni) a un prezzo così basso.

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Messaggio da JetMcQuack »

vito72 ha scritto: domenica 3 gennaio 2021, 19:05
Si ma certo il concetto è chiaro poi delle volte per abitudine o per strascichi di inflessioni usiamo dei termini che non facilitano la comprensione del concetto.
Ringrazio per l'endorsement (e spero di non usare anche questo termine in modo non corretto :D :D ), in effetti il concetto era quello espresso da Automedonte :thumbup: :wave:
vito72 ha scritto: domenica 3 gennaio 2021, 19:08 Vado a memoria la pro gear standard, monta un 21k bicolore a differenza della slim che ha un 14K e siamo sempre là qualcosa c'è che crea il valore aggiunto..
Verissimo, anche se il valore aggiunto a mio avviso non è dato dai due colori o dal dato grezzo dei carati, ma dalla morbidezza e piacevolezza che il pennino 21k dona alla scrittura (nota: ho solo fini e extrafini in casa Sailor, il mio giudizio è limitato a queste due misure) :wave:
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Messaggio da merloplano »

JetMcQuack ha scritto: domenica 3 gennaio 2021, 17:47 Purtuttavia la penna più economica con pennino in oro è la Sailor progear slim, circa 150 euro in Italia, un centinaio dal Giappone, con le ingognite note dei dazi. La progear slim è una penna relativamente piccina e a cartuccia, invece la progear standard, anch'essa più corta della 92 (ma con un pennino più morbido a mio avviso meraviglioso), costa quasi il doppio. La realo, che mi sembra abbia un captive converter,
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la realo ha un pistone molto, molto simile a quello dell'88; foto e descrizione qui
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Messaggio da Linos »

merloplano ha scritto: domenica 3 gennaio 2021, 20:35

la realo ha un pistone molto, molto simile a quello dell'88; foto e descrizione qui
direi 98 RM :)
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Messaggio da Ghiandaia »

merloplano ha scritto: domenica 3 gennaio 2021, 20:35 la realo ha un pistone molto, molto simile a quello dell'88; foto e descrizione qui
OHI che Sailor Realo e Aurora 88 hanno qualcosa che sono molto tentato di chiamare converter prigioniero. :o
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Messaggio da francoiacc »

vito72 ha scritto: domenica 3 gennaio 2021, 9:53
Lamy ha scritto: sabato 2 gennaio 2021, 23:14

- penna in plastica industriale
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- con qualcosa in meno ci si compra una Leonardo che è artigianale (sì il pennino della 92 è oro 14kt, ma è solo una fisima ed è comunque rigido perciò non si guadagna nulla in termini di funzionalità)
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Messaggio da vito72 »

Si mi scuso per la citazione scorretta quelle standard costano 148, ad esempio quella blu positano o quella tutta nera.
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Messaggio da Monet63 »

Ghiandaia ha scritto: domenica 3 gennaio 2021, 22:54 OHI che Sailor Realo e Aurora 88 hanno qualcosa che sono molto tentato di chiamare converter prigioniero. :o
Dici sul serio?
Questo è il gruppo pistone della 88 big.
https://www.fountainpen.it/images/f/f3/ ... istone.jpg

Qui, invece, un tipico captive converter (in questo caso, quello della Dolcevita).
http://forum.penciclopedia.it/viewtopic ... 73#p215096
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Messaggio da merloplano »

Linos ha scritto: domenica 3 gennaio 2021, 21:12 direi 98 RM :)
no: la 98 rm ha il fusto che puo' essere rimosso, il converter resta collegato alla sezione e il meccanismo che azione il pistone anche. nella 88 questo non puo' accadere
Ghiandaia ha scritto: domenica 3 gennaio 2021, 22:54 OHI che Sailor Realo e Aurora 88 hanno qualcosa che sono molto tentato di chiamare converter prigioniero. :o
dissento anche qui, ma in modo nettamente piu' sfumato. prima di vedere le interiora di una 88 demonstrator,la mia definizione di pistone prevedeva le pareti interne del fusto bagnate dall'inchiostro. le pelikan m400-1000 dovrebbero ricadere in questa definizione (non ne ho aperta alcuna, e non ricordo come sia la m215), lamy 2000, pilot 92 senza dubbio
quando pero' si realizza una finestra con materiale diverso dal fusto, la soluzione piu' elegante a mio avviso e' quella di prevedere nello stampaggio della finestra anche le pareti che conterranno l'inchiostro, come infatti accade per realo e 88. questo evita giunzioni tra plastica trasparente e il materiale del fusto, che potrebbero anche essere diversi. tuttavia, a differenza della 98 (che continuo a chiamare captive converter), l'inchiostro non rimane chiuso qualora si rimuova il fusto: la parte che comanda la vite e' vincolata al fusto

direi quindi che un converter e' un sistema di alimentazione self-contained e self-filling che non causa fuoriuscita di inchiostro qualora il fusto venga rimosso, ma che per essere azionato richiede la rimozione del fusto. il captive-converter rimuove tale limitazione. il pistone e' cio' che resta, aggiungendo che il meccanismo di aspirazione dell'inchiostro debba essere azionato da un meccanismo a vite (ovvero consentire, in modo riproducibile, il riempimento parziale del serbatoio). questo esclude vacuum filler e varianti. naturalmente, si puo' sempre considerare la definizione piu' stringente per cui il fusto deve essere bagnato dall'inchiostro, ma captive-converter non descrive, a parer mio, il sistema della 88, quindi bisognerebbe definire questo in altro modo
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Messaggio da Linos »

merloplano ha scritto: lunedì 4 gennaio 2021, 12:09
Linos ha scritto: domenica 3 gennaio 2021, 21:12 direi 98 RM :)
no: la 98 rm ha il fusto che puo' essere rimosso, il converter resta collegato alla sezione e il meccanismo che azione il pistone anche. nella 88 questo non puo' accadere
:oops: Mi riferivo alla vecchia 88 ed unicamente al pistone, come mi capita sovente ho preso le lucciole per lanterne. :wave:
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Monet63 ha scritto: lunedì 4 gennaio 2021, 0:17 Dici sul serio?
Non troppo seriamente, solo che vedendo questa foto (il "pistone interno" della Realo) mi è venuto da pensarlo:
realo.jpg



Questa ha entrambe le penne, Realo e 88, smontate. Entrambe hanno "quella cosa".
Anatomy of a Sailor Realo vs an Aurora 88.png



Sono d'accordo che la questione di definire cosa sia e cosa non sia un converter prigioniero sia molto simile a un altissimo e sottilissimo sofisma, quindi non me ne vogliate se ho pestato i piedi alle opinioni di qualcuno :angel:

p.s. foto prese dal link gentilmente fornito da merloplano.
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