Conklin imitazione Dolcevita

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schnier
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Messaggio da schnier »

Se la Omas è la 556/s non capisco come possa essere inferiore alle altre citate.
Tullio
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Messaggio da Tullio »

L’intento del post era un po’ scherzoso, ovviamente, e alcune vostre osservazioni nascono dal fatto che non mi sono fatto comprendere bene. Quindi ecco qualche chiarimento (sempre con scherzosa serietà).

Monet63 osserva: “Singolare come tu, per far capire come i pareri in rete non siano poi così affidabili, inserisca un nuovo parere in rete”. Questo in logica sembrerebbe un “paradosso dell’autoriferimento” a cui non c’è soluzione se non il silenzio. E in tal caso nessuno potrebbe dare pareri sulla rete in rete. E consideriamo anche: possiamo stampare una recensione su un libro stampato? Scherzo eh, però vedi Monet63, hai sollevato una questione interessante che va ben oltre le penne.

Lo stesso fa Bons quando scrive “in questo caso mi basta la sfera gadget omaggio” … alla stilografica chiedo anche una speciale esperienza sensibile. D’accordo, ma questa speciale esperienza sensibile deve anche scrivere bene o no? Quindi i due aspetti, la funzione e la forma, non sono separabili: quella cosa che dà una speciale esperienza sensibile deve anche scrivere. Qui la questione non è logica ma metafisica, e di tipo aristotelico per l’esattezza.

Monet63: è vero tutto quello che dici riguardo a come dovrebbero farsi prove più attendibili circa la qualità di una penna. Ma quello che ho fatto, che anzi faccio sempre quando non posso provare di persona un oggetto, è affidarmi al parere di altri e quindi di recensioni. Ci sarebbe da capire quanto le recensioni negative sono rappresentative, potrebbe infatti darsi che coloro che pubblicano recensioni siano per la maggior parte coloro che hanno avuto esperienze negative.

Schnier: né della Omas né di altre ho scritto che sono “inferiori ” o superiori, ho scritto “quelle che preferisco usare”. Non potendo usarle tutte insieme ne scelgo una alla volta secondo criteri del tutto personali.


Volendo motivare le mie preferenze (ripeto, del tutto personali) direi: 1) la 3776 F perché amo gli F, non si ferma mai, ha un tratto deciso e molto preciso, va bene su qualunque tipo di carta. 2) Conklin: è la novità da testare ma se continua così direi che è affidabile, va bene su qualunque tipo di carta, è un F ben saturo; 3) 3776 SF: come la 3776 F con in più un pennino molleggiato, ma più attrito e qualche rara incertezza alla partenza; 4) Omas, pennino flessibile, bellissimo, ma molto fine che su certe carte si impunta; e poi sta in quarta posizione perché essendo vintage tendo a risparmiarla, 5) Capless: comodità insuperabile ma esteticamente per me non è il massimo e il pennino (un F però direi europeo) ha troppo “fruscìo”, 6) MB: esteticamente per me l’ideale, l’idea platonica di stilografica ma il tratto è troppo largo e il flusso troppo abbondante, non va su tutte le carte.

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Monet63
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Messaggio da Monet63 »

Tullio ha scritto: martedì 22 dicembre 2020, 17:03 Monet63: è vero tutto quello che dici riguardo a come dovrebbero farsi prove più attendibili circa la qualità di una penna. Ma quello che ho fatto, che anzi faccio sempre quando non posso provare di persona un oggetto, è affidarmi al parere di altri e quindi di recensioni. Ci sarebbe da capire quanto le recensioni negative sono rappresentative, potrebbe infatti darsi che coloro che pubblicano recensioni siano per la maggior parte coloro che hanno avuto esperienze negative.
Va benissimo, ma il punto è che una recensione negativa che si basa - ad esempio - sull'aver scritto le vocali e le 10 cifre, lascia il tempo che trova, tra l'altro in un campo (le recensioni on-line) dove le cose, pur fatte in modo un po' più approfondito, vanno comunque prese con le molle, perché puoi sapere come ti trovi in determinate scarpe solo se le indossi e magari ci cammini un po'.
Il succo del mio discorso è che le recensioni hanno un loro perché, ma solo se fatte con un minimo di dedizione da parte di chi le propone, e ovviamente se prese con il giusto atteggiamento da parte di chi ne fruisce.
:wave:
L’opera d’arte è sempre una confessione.
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Messaggio da Bons »

Tullio ha scritto: martedì 22 dicembre 2020, 17:03 Lo stesso fa Bons quando scrive “in questo caso mi basta la sfera gadget omaggio” … alla stilografica chiedo anche una speciale esperienza sensibile. D’accordo, ma questa speciale esperienza sensibile deve anche scrivere bene o no? Quindi i due aspetti, la funzione e la forma, non sono separabili: quella cosa che dà una speciale esperienza sensibile deve anche scrivere. Qui la questione non è logica ma metafisica, e di tipo aristotelico per l’esattezza.
:shock:

Esperienza sensuale, è un po' altro da sensibile.

Forma e funzione. Con una laurea in architettura e anni dedicati al design e alla progettazione, non mi suona nuovo. :problem:
Ció non toglie che una Pelikan M800 e una Homo Sapiens, per esempio, abbiano forma e funzione da stilografica e mi provochino libidine, mentre altre penne, pur con forma e funzione da stilografica, lascino i miei ormoni indifferenti.

Io scomoderei anche la dicotomia platonica. :think:
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Messaggio da Polemarco »

Mezza penna e mezza penna ?
Bons

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Polemarco ha scritto: martedì 22 dicembre 2020, 19:57 Mezza penna e mezza penna ?
:think:
Penna sensuale e penna algida.
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Messaggio da Polemarco »

È proprio vero: il mondo si divide tra seguaci di Platone e seguaci di Aristotele !
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Tullio ha scritto: martedì 22 dicembre 2020, 17:03 L’intento del post era un po’ scherzoso, ovviamente, e alcune vostre osservazioni nascono dal fatto che non mi sono fatto comprendere bene. Quindi ecco qualche chiarimento (sempre con scherzosa serietà).
Non te la prendere si discute come al bar...
Schnier: né della Omas né di altre ho scritto che sono “inferiori ” o superiori, ho scritto “quelle che preferisco usare”. Non potendo usarle tutte insieme ne scelgo una alla volta secondo criteri del tutto personali.
Però me la confronti con le platinum che hanno pennini che più fini non si può, sicuramente sono più pratiche di una vintage flessibile, ma quanto a finezza siamo lì.
Bons

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Polemarco ha scritto: martedì 22 dicembre 2020, 20:13 È proprio vero: il mondo si divide tra seguaci di Platone e seguaci di Aristotele !
Tranne te, Polemarco, che discutevi di giustizia con Socrate. ;)
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Bons ha scritto: martedì 22 dicembre 2020, 22:25
Polemarco ha scritto: martedì 22 dicembre 2020, 20:13 È proprio vero: il mondo si divide tra seguaci di Platone e seguaci di Aristotele !
Tranne te, Polemarco, che discutevi di giustizia con Socrate. ;)
OT

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Platone che fa autocritica;
Socrate che forse si è meritato la cicuta;
Senofonte un criminale;
Tucidide un benpensante "democristiano";
Aristotele come sopra;
Pericle ... non ne parliamo.
Un libro che ha gettato una diversa luce su quanto imparato durante il mio ginnasio e liceo (conclusosi oltre quaranta anni fa)
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Che Aristotele fosse un democristiano l'ho sempre pensato anche io. Di contro Platone era uno dei più bigotti.
Bons

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Il libro lo conosco, anche se non lo ho ancora letto e non credo che leggerò mai. :problem:

Però vorrei evitare che, dal cazzeggio pseudo filosofico che ho iniziato, la discussione si trasformasse in un dibattito sulla filosofia classica. ;)
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