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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Un consiglio, problema con Waterman Serenity Blue
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Un consiglio, problema con Waterman Serenity Blue
Ciao! La storia è questa (perdonatemi se sarò prolisso).
Ho comprato online qualche giorno fa una boccetta di Waterman Serenity Blue (mai provato prima); preciso che sono solito utilizzare inchiostri abbastanza fluidi e liquidi tipo Herbin o Edelstein. Quasi contemporaneamente al Serenity è giunta anche una bellissima Pineider Avatar con pennino in acciaio F, che ha scritto molto bene fin da subito con l'Herbin Eclat de Saphir. Ha un tratto assimilabile a quello della Pelikan M205 sempre F, quindi decisamente non un extra-fine orientale.
Bene, decido di passare al Serenity sulla Pineider e qui viene il bello, anzi il brutto in realtà.
Lavo tutto, asciugo e carico con il converter il Serenity ma scrivendo molto (dopo ben più di una decina di pagine A5) mi accorgo che cominciano problemi di flusso abbastanza gravi. Nel frattempo si nota la differenza con i soliti inchiostri, questo sembra più "pastoso" e accompagna meglio il pennino sulla carta evitando lo scivolamento che avverto di solito sulla carta Rhodia che utilizzo.
Comunque, inizia con un assottigliamento del tratto e dopo qualche riga, finita la riserva presente nell'alimentatore, la penna si tappa e non scrive più, l'unica soluzione è girare il pistone e forzare il flusso verso l'esterno.
Noto anche che muovendo la penna a converter scoperto, l'inchiostro è praticamente immobile e non cade seguendo la gravità.
Ipotizzando un intasamento, lavo di nuovo tutto, stavolta con acqua e sapone per piatti; lascio ore e ore in ammollo e forzo ogni tanto con una pressione dell'aria il flusso dell'eventuale liquido presente all'interno per farlo uscire dal condotto, sia in un verso che nell'altro diverse volte.
Lascio tutto in ammollo ancora per qualche oretta e ogni tanto procedo con il "lavaggio forzato dall'aria". E via così per un po'.
Arriva il momento di asciugare tutto e ricaricare.
Stavolta decido di approfittare del converter e carico solo lui nuovamente con il Serenity, innestandolo direttamente sul pennino praticamente asciutto.
Poggio su uno scottex e vedo arrivare qualcosa nella trama dello scottex, ma dopo pochissimo ecco che invece il flusso si riferma completamente!!!
Preso dallo sconforto scarico il Serenity nel suo calamaio e aspiro l'Herbin, dopo aver di nuovo pulito e asciugato tutto.
Utilizzo lo stesso metodo: carico solo il converter e lo innesto ad alimentatore scarico sul gruppo scritture e SORPRESA, stavolta il flusso arriva copioso e perfetto.
E così sta continuando a funzionare perfettamente, tirandosi dietro benissimo l'inchiostro senza "tappi" di alcun genere. Il flusso è copioso.
A questo punto ipotizzo: potrebbe mica essere un problema della mia boccetta di Waterman? Una partita uscita male, può succedere?
Anche in virtù del comportamento che aveva dentro il converter, non seguendo la gravità se non sollecitato con colpetti di dita (a volte neanche con questi!).
Domani comunque lo voglio provare sulla Pelikan che ha il solito flusso generoso e vedere come si comporta.
In ogni caso ora devo provare diversi inchiostri per capire se può essere un problema di gruppo scrittura, perchè se così fosse ho un po' di tempo per fare il reso della Pineider (anche se mi dispiacerebbe assai, perchè mi piace)
Voi cosa ne pensate??? Lo usate il Serenity, vi ha mai dato problemi simili?
Andrea.
Ho comprato online qualche giorno fa una boccetta di Waterman Serenity Blue (mai provato prima); preciso che sono solito utilizzare inchiostri abbastanza fluidi e liquidi tipo Herbin o Edelstein. Quasi contemporaneamente al Serenity è giunta anche una bellissima Pineider Avatar con pennino in acciaio F, che ha scritto molto bene fin da subito con l'Herbin Eclat de Saphir. Ha un tratto assimilabile a quello della Pelikan M205 sempre F, quindi decisamente non un extra-fine orientale.
Bene, decido di passare al Serenity sulla Pineider e qui viene il bello, anzi il brutto in realtà.
Lavo tutto, asciugo e carico con il converter il Serenity ma scrivendo molto (dopo ben più di una decina di pagine A5) mi accorgo che cominciano problemi di flusso abbastanza gravi. Nel frattempo si nota la differenza con i soliti inchiostri, questo sembra più "pastoso" e accompagna meglio il pennino sulla carta evitando lo scivolamento che avverto di solito sulla carta Rhodia che utilizzo.
Comunque, inizia con un assottigliamento del tratto e dopo qualche riga, finita la riserva presente nell'alimentatore, la penna si tappa e non scrive più, l'unica soluzione è girare il pistone e forzare il flusso verso l'esterno.
Noto anche che muovendo la penna a converter scoperto, l'inchiostro è praticamente immobile e non cade seguendo la gravità.
Ipotizzando un intasamento, lavo di nuovo tutto, stavolta con acqua e sapone per piatti; lascio ore e ore in ammollo e forzo ogni tanto con una pressione dell'aria il flusso dell'eventuale liquido presente all'interno per farlo uscire dal condotto, sia in un verso che nell'altro diverse volte.
Lascio tutto in ammollo ancora per qualche oretta e ogni tanto procedo con il "lavaggio forzato dall'aria". E via così per un po'.
Arriva il momento di asciugare tutto e ricaricare.
Stavolta decido di approfittare del converter e carico solo lui nuovamente con il Serenity, innestandolo direttamente sul pennino praticamente asciutto.
Poggio su uno scottex e vedo arrivare qualcosa nella trama dello scottex, ma dopo pochissimo ecco che invece il flusso si riferma completamente!!!
Preso dallo sconforto scarico il Serenity nel suo calamaio e aspiro l'Herbin, dopo aver di nuovo pulito e asciugato tutto.
Utilizzo lo stesso metodo: carico solo il converter e lo innesto ad alimentatore scarico sul gruppo scritture e SORPRESA, stavolta il flusso arriva copioso e perfetto.
E così sta continuando a funzionare perfettamente, tirandosi dietro benissimo l'inchiostro senza "tappi" di alcun genere. Il flusso è copioso.
A questo punto ipotizzo: potrebbe mica essere un problema della mia boccetta di Waterman? Una partita uscita male, può succedere?
Anche in virtù del comportamento che aveva dentro il converter, non seguendo la gravità se non sollecitato con colpetti di dita (a volte neanche con questi!).
Domani comunque lo voglio provare sulla Pelikan che ha il solito flusso generoso e vedere come si comporta.
In ogni caso ora devo provare diversi inchiostri per capire se può essere un problema di gruppo scrittura, perchè se così fosse ho un po' di tempo per fare il reso della Pineider (anche se mi dispiacerebbe assai, perchè mi piace)
Voi cosa ne pensate??? Lo usate il Serenity, vi ha mai dato problemi simili?
Andrea.
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MAI, però sono al 2 calamaio di serenity blu...
"L'umorismo non ha prezzo"
TOTO'
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Un consiglio, problema con Waterman Serenity Blue
A me sembra che il problema sia a livello di converter (interazione della plastica con l'inchiostro).
Basta che in una delle prove sia rimasto un po' di sapone (che è tensioattivo) in circolo per cambiare il risultato. Ma in questo caso l'inchiostro non c'entra.
Basta che in una delle prove sia rimasto un po' di sapone (che è tensioattivo) in circolo per cambiare il risultato. Ma in questo caso l'inchiostro non c'entra.
Venceremos.
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Anche io penserei al converter, ma ne ho alternati due.
L'originale Pineider (che è uno Schmith) che avevo quando si è presentato il problema e dopo l'ho sostituito con un Pelikan nuovo proprio per escludere il converter come concausa.
L'originale Pineider (che è uno Schmith) che avevo quando si è presentato il problema e dopo l'ho sostituito con un Pelikan nuovo proprio per escludere il converter come concausa.
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Ciao
Anche io mi sentirei di escludere la responsabilità "in generale" dell'inchiostro Waterman Serenity Blu, che ho sempre provato con tutte le penne ottenendo buoni risultati, tanto da considerarlo un inchiostro standard quasi da riferimento
Dico "in generale", perchè può sempre essere che la singola boccetta d'inchiostro possa avere problemi di conservazione (evaporazione?)
Anche io mi sentirei di escludere la responsabilità "in generale" dell'inchiostro Waterman Serenity Blu, che ho sempre provato con tutte le penne ottenendo buoni risultati, tanto da considerarlo un inchiostro standard quasi da riferimento
Dico "in generale", perchè può sempre essere che la singola boccetta d'inchiostro possa avere problemi di conservazione (evaporazione?)
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Un consiglio, problema con Waterman Serenity Blue
No, mai avuto problemi di sorta, è uno degli inchiostri meno problematici che ci siano.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Il mistero si infittisce.
In questo momento ho la Pineider (F) caricata con l'Herbin e la Pelikan M205 (F) con il Waterman, ho fatto le seguenti prove su entrambe:
Non so cosa pensare, in realtà non so neanche bene come procedere ora.
Sicuramente noto il comportamento diverso dei due inchiostri nel converter perchè il Waterman sembra molto più denso e non si schioda mentre l'Herbin segue tranquillamente la gravità. Però devo capire qual è il problema e SE c'è un problema con l'inchiostro o con la Pineider.
In questo momento ho la Pineider (F) caricata con l'Herbin e la Pelikan M205 (F) con il Waterman, ho fatto le seguenti prove su entrambe:
- ho verificato che l'inchiostro nel converter o nell'alimentatore si trovasse in basso quindi non arrivasse ad essere "pescato"
- tenendo la penna in verticale, come per "scrivere all'insù", ho prosciugato completamente e per bene l'alimentatore tramite scottex
- subito dopo ho provato a scrivere su un foglio
Non so cosa pensare, in realtà non so neanche bene come procedere ora.
Sicuramente noto il comportamento diverso dei due inchiostri nel converter perchè il Waterman sembra molto più denso e non si schioda mentre l'Herbin segue tranquillamente la gravità. Però devo capire qual è il problema e SE c'è un problema con l'inchiostro o con la Pineider.
- MatteoM
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Un consiglio, problema con Waterman Serenity Blue
Se la penna funziona bene con l'inchiostro Herbin, vuol dire che non ha problemi di flusso.
E' più facile che il tuo calamaio di Waterman sia stato mal conservato.
In generale è un inchiostro che si comporta benissimo dal punto di vista "fluidico".
E' più facile che il tuo calamaio di Waterman sia stato mal conservato.
In generale è un inchiostro che si comporta benissimo dal punto di vista "fluidico".
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Signori,
credo di avere se non la soluzione, almeno la spiegazione scientifica del fenomeno
La spiegazione è contenuta precisamente in questi due video che sono riuscito a scovare su Youtube e che vi riporto, sperando di non incorrere in qualche violazione delle regole del forum:
Ink flow problems on modern fountain pens Part 1
https://www.youtube.com/watch?v=VEUzd0E6k0Y
Ink flow problems on modern fountain pens Part 2
https://www.youtube.com/watch?v=-3IUm_OHeoA
Riassunto in breve: la conformazione dei moderni alimentatori spesso fa si che non arrivino a contatto diretto con l'inchiostro nel converter, aggiungendo la concausa di un inchiostro che non scivola sulle pareti del converter, quando si forma una bolla d'aria all'imboccatura né l'alimentatore, né la gravità riescono ad eliminarla e per questo l'inchiostro non scende.
Soluzione: aggiungere in modo controllato una o più gocce di sapone per piatti all'interno dell'inchiostro che non scivola.
Nota personale: penso che nella Pelikan non si verifichi il problema poichè essendo a stantuffo lo spazio a disposizione è maggiore e la gravità in uno spazio più ampio riesce a svolgere bene il lavoro di far muovere le bolle dal fondo (e si vede anche in controluce dalla finestra della M205 che il Waterman riesce a spostarsi). Nel converter così stretto questo non avviene e tutto rimane "bloccato" in posizione.
Ora ci farò molto più caso nelle prossime ricariche!
Sono contento che la Pineider probabilmente non ha problemi, rimane il dubbio di un Waterman un po' troppo denso, ma vedrò nelle prossime ricariche se la soluzione di aggiungere un po' di sapone riuscirà a "scioglierlo" come si deve.
credo di avere se non la soluzione, almeno la spiegazione scientifica del fenomeno
La spiegazione è contenuta precisamente in questi due video che sono riuscito a scovare su Youtube e che vi riporto, sperando di non incorrere in qualche violazione delle regole del forum:
Ink flow problems on modern fountain pens Part 1
https://www.youtube.com/watch?v=VEUzd0E6k0Y
Ink flow problems on modern fountain pens Part 2
https://www.youtube.com/watch?v=-3IUm_OHeoA
Riassunto in breve: la conformazione dei moderni alimentatori spesso fa si che non arrivino a contatto diretto con l'inchiostro nel converter, aggiungendo la concausa di un inchiostro che non scivola sulle pareti del converter, quando si forma una bolla d'aria all'imboccatura né l'alimentatore, né la gravità riescono ad eliminarla e per questo l'inchiostro non scende.
Soluzione: aggiungere in modo controllato una o più gocce di sapone per piatti all'interno dell'inchiostro che non scivola.
Nota personale: penso che nella Pelikan non si verifichi il problema poichè essendo a stantuffo lo spazio a disposizione è maggiore e la gravità in uno spazio più ampio riesce a svolgere bene il lavoro di far muovere le bolle dal fondo (e si vede anche in controluce dalla finestra della M205 che il Waterman riesce a spostarsi). Nel converter così stretto questo non avviene e tutto rimane "bloccato" in posizione.
Ora ci farò molto più caso nelle prossime ricariche!
Sono contento che la Pineider probabilmente non ha problemi, rimane il dubbio di un Waterman un po' troppo denso, ma vedrò nelle prossime ricariche se la soluzione di aggiungere un po' di sapone riuscirà a "scioglierlo" come si deve.
- vito72
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Prima di aggiungere il sapone io riempirei di waterman una cartuccia vuota e la proverei in modo da verificare puramente l'inchiostro senza la variabile converter.
- maylota
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Magari adesso che il converter si è ripulito bene benino, anche il waterman funziona regolarmente?
In ogni caso, ci sono anche converter con una pallina o un altro elemento che muovendosi rompono la tensione superficiale e fan scendere l'inchiostro bloccato (ad esempio il faber castell)
In ogni caso, ci sono anche converter con una pallina o un altro elemento che muovendosi rompono la tensione superficiale e fan scendere l'inchiostro bloccato (ad esempio il faber castell)
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Se ho capito bene la questione... ho avuto lo stesso problema: proverei semplicemente ad inserire nel converter una o più palline ricavate da qualche cartuccia usata.
- francoiacc
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In linea di massima il Waterman è un inchiostro ben equilibrato, non allarga e non restringe il flusso di una penna. L’herbin invece è un inchiostro più fluido adatto a penne dal flusso più stitico.
In genere se vuoi provare una penna ed escludere problemi di scrittura usi il Waterman Serenity Blue, se non va bene allora il problema è la penna.
Nulla di più probabile che la penna con Herbin va bene perché ha un flusso molto contenuto.
In genere se vuoi provare una penna ed escludere problemi di scrittura usi il Waterman Serenity Blue, se non va bene allora il problema è la penna.
Nulla di più probabile che la penna con Herbin va bene perché ha un flusso molto contenuto.
- alfredop
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Prova con una cartuccia, se la penna va bene è effettiva colpa del converter (ed è una cosa che capita abbastanza spesso).
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“Andare all’inferno è facile . C’è una scala. Scendi il primo gradino. Poi scendi il secondo. Poi scivoli." (Leo Ortolani, Rat-Man n. 91)
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Gli Herbin sono molto acquosi, per cui è probabile che scendano meglio nel converter.
Se il problema è il converter, si può provare a fargli un trattamento.
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E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.