nello56 ha scritto:Felicissimo per Te Ramses ...ma soprattutto per le Tue penne!
Ramses ha scritto: dopo averla fatta scaldare
nel senso che l'hai fatta scaldare per scioglierla...ma l'hai passata a temperatura ambiente? Vero????
Precisiamolo, non vorrei che qualcuno facesse "la ceretta" alle penne!
Ora, per qualche tempo, ti basterà ripassare le penne con un panno di lana per
ritrovarle perfettamente lucide!
Grazie a Te per avere condiviso la Tua esperienza!
Nello
Figurati!
Certo, hai ragione, meglio specificare... evitando incidenti.
Non avendo esperienza con la cera d'api naturale, ho chiesto appunto al negoziante (apicultore). La cera pura è solida, quindi va scaldata a circa 60 gradi (meglio a bagnomaria) e quindi si scioglie, diventando liquida.
A quel punto, mi è bastato intingere un piccolo lembo di panno per la casa (scottex se preferite
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) per imbeverlo leggermente di cera liquida (in quantità così piccole si raffredda in un secondo e torna solida altrettanto rapidamente) e passare con cura e delicatezza la parte di resina della stilografica.
Successivamente ho preso un panno morbido (ne ho uno di puro cotone morbido usato in ambito ospedaliero per le ferite, purtroppo essendo allergico non ho panni di lana vecchi) e prima delicatamente e poi più velocemente ho proceduto a lucidare il leggero strato di cera opaco precedentemente steso sulla resina.
Dopo poco la penna era come nuova!!
Aggiungo che nel lucidare ho scoperto che il panno che stavo usando, rimanendo minimamente imbevuto della cera che rimuove, è diventato un perfetto lucidante anche delle parti dorate delle penne (intendo della clip e di altri eventuali particolari dorati e NON del pennino ovviamente!) senza necessità alcuna di usare la cera.
Tanto che alla fine l'ho usato (senza quindi incerare) per lucidare con facilità ed ottimi risultati la Parker Sonnet Athens (che è tutta completamente placcata d'oro).