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Esterbrook Estie "Journaler"

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mcanta
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Esterbrook Estie "Journaler"

Messaggio da mcanta »

Ciao a tutti,

ho trovato questa penna, ma soprattutto questa tipologia di pennino, che un noto sito italiano di ecommerce definisce come:
un particolare pennino fatto a mano dalla nib master americana Gena Salorino. Lei stessa lo definisce "medium stub nib" dichiarando di voler restituire un tratto scorrevole nell'utilizzo quotidiano con un tocco di stile alla tua scrittura grazie alla variazione naturale di tratto che contraddistingue il pennino Journaler.
Qualcuno ne ha esperienza?
Mi aiutate a capire il "senso" di una soluzione simile.

Io preferisco le F/ EF, ma l'idea di uno stub non troppo largo non mi dispiaceva affatto, ma ho paura di trovarmi in mano qualcosa con un tratto comunque troppo spesso.

Thanks!
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Ottorino
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Messaggio da Ottorino »

Se usi F ed EF, alscia stare i tagliati. Ti sembrerebbero troppo spessi. Oppure te ne innamori e lasci perdere gli F/EF.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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alecol
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Messaggio da alecol »

Ciao. Ho da poco comprato una Esterbrook Estie con pennino Journaler e mi trovo benissimo. Il tratto non è assolutamente spesso ed è facilmente utilizzabile nell'uso quotidiano. Anzi, se proprio devo fare un appunto, lo trovo poco Stub. In aggiunta ho comprato l'adattatore per i pennini vintage, che ti viene fornito con un altro converter ed un pennino vintage. In questo modo ti trovi ad avere praticamente due penne e la possibilità di utilizzare i tanti pennini Esterbrook vintage che si vendono in rete. Insomma, sono molto soddisfatto dell'acquisto. Appena posso ti mostro le foto di come scrive il pennino Journaler.
Alessandro
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Ottorino
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Messaggio da Ottorino »

alecol ha scritto: venerdì 11 dicembre 2020, 13:58 Anzi, se proprio devo fare un appunto, lo trovo poco Stub.
E' il difetto di quando son troppo piccoli sul tratto largo
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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alecol
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Messaggio da alecol »

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alecol
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Messaggio da alecol »

Ho mostrato il confronto con un pennino EF ed uno Stub. Purtroppo la foto è venuta storta. Spero possa essere utile.
Alessandro
Pelikanino
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Messaggio da Pelikanino »

Quando il pennino non è rotondo, quello che si vede sulla carta dipende molto dal modo in cui s'impugna la penna e ci si destreggia nell'inclinare andando di taglio e di piatto. Mia idea, eh.

mcanta, per rispondere al tuo quesito ti propongo - ma magari l'hai già - una TWSBI Eco con pennino stub 1.1 caricata con un inchiostro asciuttino tipo il Pelikan 4001 o l'Herbin.
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maylota
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Messaggio da maylota »

mcanta ha scritto: venerdì 11 dicembre 2020, 12:08 Ciao a tutti,

ho trovato questa penna, ma soprattutto questa tipologia di pennino, che un noto sito italiano di ecommerce definisce come:
un particolare pennino fatto a mano dalla nib master americana Gena Salorino. Lei stessa lo definisce "medium stub nib" dichiarando di voler restituire un tratto scorrevole nell'utilizzo quotidiano con un tocco di stile alla tua scrittura grazie alla variazione naturale di tratto che contraddistingue il pennino Journaler.
Qualcuno ne ha esperienza?
Mi aiutate a capire il "senso" di una soluzione simile.

Io preferisco le F/ EF, ma l'idea di uno stub non troppo largo non mi dispiaceva affatto, ma ho paura di trovarmi in mano qualcosa con un tratto comunque troppo spesso.

Thanks!
Io un un medium stub (Nagahara) ed un medio cursive italic (Matsuyama), sono delle rilavorazioni del medio JoWo fatte da due nibmeister abbastanza famosi. (Esiste anche la versione stub F, ma non ho avuto il coraggio - e i soldi -di prenderlo mai.)
Non sono dei brutti pennini e rispetto ad un medio standard non hanno un tratto significativamente più largo.

L'aspetto positivo è che danno un tocco leggermente diverso alla grafia rispetto ad un medio normale. Niente di drammatico ma piacevole e diverso.

I difetti (a mio parere) sono che...non sono stub o CI, nel senso che non ti puoi aspettare grandi variazioni di tratto. In compenso la loro forma particolare, li rende meno "facili" nella partenza e più sensibili all'angolo con cui tieni il pennino. Nel momento in cui cerchi di ovviare al problema con un inchiostro più fluido/lubrificato, il tratto si allarga e perdi quasi del tutto le variazioni. Almeno questa è la mia esperienza.

Secondo me, per ottenere il massimo da questi pennini devi essere allenato ed esperto con i tagliati "veri". Il che è paradossale visto che spesso sono venduti come alternativa facile e veloce se vuoi qualcosa di diverso senza avventurarti nel "calligrafico". Per me invece è il contrario e comunque avessi iniziato da un medium stub (o italic) mai e poi mai mi sarei appassionato al mondo dei tagliati, cosa che invece vale la pena.
Venceremos.
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Messaggio da Ottorino »

Pelikanino ha scritto: venerdì 11 dicembre 2020, 18:08 Quando il pennino non è rotondo, quello che si vede sulla carta dipende molto dal modo in cui s'impugna la penna e ci si destreggia nell'inclinare andando di taglio e di piatto. Mia idea, eh.
:clap: :clap: :clap: :clap: :clap:
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alecol ha scritto: venerdì 11 dicembre 2020, 17:30 Ho mostrato il confronto con un pennino EF ed uno Stub. Purtroppo la foto è venuta storta. Spero possa essere utile.
Alessandro
Utilissima, grazie!
Me lo aspettavo molto più largo... così non mi dispiace.

Temo solo che la renda un po' meno "usabile". Per me sarebbe la prima penna "non economica", e non vorrei rimanesse nella scatola perché mi trovo meglio con la Sailor professor o la kaweco (due rasoi).

Grazie ancora
mcanta
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Pelikanino ha scritto: venerdì 11 dicembre 2020, 18:08 Quando il pennino non è rotondo, quello che si vede sulla carta dipende molto dal modo in cui s'impugna la penna e ci si destreggia nell'inclinare andando di taglio e di piatto. Mia idea, eh.

mcanta, per rispondere al tuo quesito ti propongo - ma magari l'hai già - una TWSBI Eco con pennino stub 1.1 caricata con un inchiostro asciuttino tipo il Pelikan 4001 o l'Herbin.
Ciao.
Sì, l'ho... è caricata con l'Holly della Diamine... e mi va bene solo per "giocare" con la calligrafia, ma non riesco a prenderci appunti o scrivere davvero...

Provo con un Herbin, ma credo di aver capito cosa intendi dire.

Grazie
mcanta
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maylota ha scritto: venerdì 11 dicembre 2020, 18:31
Io un un medium stub (Nagahara) ed un medio cursive italic (Matsuyama), sono delle rilavorazioni del medio JoWo fatte da due nibmeister abbastanza famosi. (Esiste anche la versione stub F, ma non ho avuto il coraggio - e i soldi -di prenderlo mai.)
Non sono dei brutti pennini e rispetto ad un medio standard non hanno un tratto significativamente più largo.

L'aspetto positivo è che danno un tocco leggermente diverso alla grafia rispetto ad un medio normale. Niente di drammatico ma piacevole e diverso.

I difetti (a mio parere) sono che...non sono stub o CI, nel senso che non ti puoi aspettare grandi variazioni di tratto. In compenso la loro forma particolare, li rende meno "facili" nella partenza e più sensibili all'angolo con cui tieni il pennino. Nel momento in cui cerchi di ovviare al problema con un inchiostro più fluido/lubrificato, il tratto si allarga e perdi quasi del tutto le variazioni. Almeno questa è la mia esperienza.

Secondo me, per ottenere il massimo da questi pennini devi essere allenato ed esperto con i tagliati "veri". Il che è paradossale visto che spesso sono venduti come alternativa facile e veloce se vuoi qualcosa di diverso senza avventurarti nel "calligrafico". Per me invece è il contrario e comunque avessi iniziato da un medium stub (o italic) mai e poi mai mi sarei appassionato al mondo dei tagliati, cosa che invece vale la pena.

Grazie del chiarimento!
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