Ora, non tutte le penne sono tenute ad affrontare la prova. Alcune sono ammesse per diritto di nascita, perché sono regali dei miei esseri amati, dai quali non mi separerei mai, oppure perché sono di tale soverchia bellezza che non vorrei farne a meno neppure se fossero un po’ doppioni o un po’ scadenti all’atto di fare il loro mestiere. In generale, però, la prova mi piace, perché al completarla, all’avermi dato una soddisfazione, una nuova penna è con maggior diritto “mia”.
Un paio di settimane fa ho raccontato di uno straordinario regalo di compleanno che ho ricevuto da mia moglie: una Meisterstück Le Grand Ultra Black (chi volesse, può leggere l’argomento qui: https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=72&t=22676). Ovviamente, questa penna compiva tutti i requisiti per essere esentata dalla prova: l’essere un indimenticabile regalo, di una bellezza perfetta e con un carattere assolutamente unico nel novero della mia raccolta di penne. La sua prova è stata perciò volontaria...
Ultra Black ha fatto un disegno ultra-nero. Si intitola “Natura morta dei sessant’anni con ottiche Zeiss”. È disegnata con l’inchiostro Mystery Black di Montblanc su una carta di Amalfi che avevo comprato nel Museo Gutenberg a Magonza. Non so quale cartiera la produca. La filigrana reca la scritta “Amalfi” e un’ancora, molto grande, simbolo della Repubblica Marinara. È una carta con i quattro bordi intonsi, bellissima al tatto e un po’ difficile al pennino.
Vi ho disegnato le due piccole luminarie del “6” e dello “0” che Elvira aveva messo sulla mia torta di compleanno. Poi la mia Hasselblad SWC/M, dotata della strabiliante ottica Zeiss Biogon 38mm f/4.5, uno dei disegni ottici più riusciti di Ludwig Bertele. Sulla sinistra ho disegnato parte di un teleobiettivo corto di Zeiss, un Tessar 160mm. Su EBay lo regalano a prezzi ridicoli, ma ha un contrasto spettacolare. Tutti quelli che hanno visto le fotografie comparative che avevo fatto con il Tessar 160mm e il più famoso Sonnar 150mm, hanno preferito la resa del primo. Infine, in primo piano, la mia lente pieghevole Zeiss 3x6x9x, che a 9 ingrandimenti è uno spettacolare tripletto aplanatico e acromatico di 23 mm di diametro. È un regalo di mio padre di oltre vent’anni fa, che curo come un tesoro.
Qualcuno deve avere già capito che, insieme alle penne stilografiche, l’ottica e la fotografia sono la mia altra grande passione...