Se ti sono piaciuti gli altri romanzi di Sanderson devi assolutamente leggere le cronache della folgoluce perché raggiungono un livello di epicità cosmico.Spiller84 ha scritto: ↑sabato 21 novembre 2020, 22:43Questa serie è nella mia lista per i libri da leggere. Ho letto la prima trilogia di Mistborn e i due di Elantris, e mi sono piaciuti molto.Cantastorie65 ha scritto: ↑sabato 21 novembre 2020, 18:02 Il Ritmo della Guerra, volume quarto de Le Cronache della Folgoluce di Brandon Sanderson
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Ottimo, allora li candido come prossimi libri dopo aver finito la saga dei Malazan. Per ora sono a tre quarti o poco più de I Segugi dell'Ombra, mi mancano due libri e un quarto quindiCantastorie65 ha scritto: ↑venerdì 27 novembre 2020, 16:23Se ti sono piaciuti gli altri romanzi di Sanderson devi assolutamente leggere le cronache della folgoluce perché raggiungono un livello di epicità cosmico.
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Intramontabile palestra di riflessione.
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Ho appena terminato di leggere il "Manuale del Sigaro Toscano"di Francesco Testa e Aroldo Marconi
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Salve a tutti,
ieri, un po’ per interesse personale un po’ per lavoro (sono insegnate di Storia dell’Arte), ho letto gli scritti e le lettere da Tahiti di Gauguin. Tra le tante cose che ho approfondito sull’artista in questione, ho scoperto anche che utilizzava per dipingere colori Lefranc. Magari qualcuno di voi usa l’inchiostro di china della Lefranc. Non credo che producano anche inchiostri per la stilografica ed è un vero peccato: li avrei acquistato anche solo per poter dire “uso la stessa macca che usava Gauguin”!
Buone letture!
ieri, un po’ per interesse personale un po’ per lavoro (sono insegnate di Storia dell’Arte), ho letto gli scritti e le lettere da Tahiti di Gauguin. Tra le tante cose che ho approfondito sull’artista in questione, ho scoperto anche che utilizzava per dipingere colori Lefranc. Magari qualcuno di voi usa l’inchiostro di china della Lefranc. Non credo che producano anche inchiostri per la stilografica ed è un vero peccato: li avrei acquistato anche solo per poter dire “uso la stessa macca che usava Gauguin”!
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....non finirò mai di esserti grato per questi consigli!!balthazar ha scritto: ↑domenica 19 aprile 2020, 20:15 E' emozionante condividere le stesse emozioni. Sono davvero felice che ti sia piaciuto, ora non ti resta che andare avanti e sondare gli abissi dell'animo umano che ci ha fatto intravedere questo grande autore attarverso le sue metafore. Aspetto - anche in privato - le tue impressioni sul "vangelo". Auguro a te ed a tutti i lettori una buona serata
Durante l'estate ho letto sia Memoriale del Convento che Il Vangelo Secondo Gesù. Che dire?
Per me Cecità è stato l'"imprinting" e resta un'esperienza folgorante al pari di poche altre....
Il vangelo secondo Gesù è un libro bellissimo, che consiglierei a tutti di leggere ma....lo pongo appena un "gradino" sotto Cecità (effetto imprinting?...mah...);
Memoriale del convento è davvero un gran bel libro ma senza la tensione (a mio modesto avviso) dei primi due. Baltazar (detto Sette soli) e Blimunda sono personaggi indimenticabili....
Un immenso grazie
Aineias
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Tanto indimenticabile che ... il mio nomignolo viene proprio da lì "Cecità" ha tinte molto forti e lascia tracce profonde, non solo per la situazione claustrofobica della vicenda narrata; gli altri - non tutti - sono un tantino più delicati, i pugni nello stomaco vengono dati non a mani nude (Cecità) ma coi guantoni Spero che tu voglia continuare l'esplorazione dell'arcipelago Saramago, le sorprese non mancheranno. Potresti ricominciare dal principio, ovvero da Lucernario, libro pubblicato postumo - il suo primo romanzo - che era stato a suo tempo rifiutato dagli editori e che il caro Josè non ha mai voluto dare alle stampe. A memoria, il componimento contiene in nuce molti temi che verranno sviluppati nei decenni successivi. Scrittura ruvida, acerba ma non priva di una sua bellezza. Mi fermo, scusatemi, mi faccio trasportare dalla passioneAineias ha scritto: ↑sabato 5 dicembre 2020, 14:50
....non finirò mai di esserti grato per questi consigli!!
Memoriale del convento è davvero un gran bel libro ma senza la tensione (a mio modesto avviso) dei primi due. Baltazar (detto Sette soli) e Blimunda sono personaggi indimenticabili....
Un immenso grazie
p.s. grazie del tuo grazie
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....mia moglie - notando il mio entusiasmo a seguito della lettura de Il Vangelo secondo Gesù - ha voluto leggerlo e ne è rimasta profondamente colpita. Pur avendo posizioni diverse circa la religione, entrambi abbiamo trovato il libro assai stimolante. Pertanto, son quasi certo di non avere alcuna difficoltà a “farmi regalare” Lucernario nei prossimi giorni....balthazar ha scritto: ↑sabato 5 dicembre 2020, 21:09
Spero che tu voglia continuare l'esplorazione dell'arcipelago Saramago, le sorprese non mancheranno. Potresti ricominciare dal principio, ovvero da Lucernario, libro pubblicato postumo - il suo primo romanzo - che era stato a suo tempo rifiutato dagli editori e che il caro Josè non ha mai voluto dare alle stampe.
Un caro saluto,
Aineias
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Che bello! Che racconta nei suoi scritti?lucapolu ha scritto: ↑venerdì 4 dicembre 2020, 16:09 Salve a tutti,
ieri, un po’ per interesse personale un po’ per lavoro (sono insegnate di Storia dell’Arte), ho letto gli scritti e le lettere da Tahiti di Gauguin. Tra le tante cose che ho approfondito sull’artista in questione, ho scoperto anche che utilizzava per dipingere colori Lefranc. Magari qualcuno di voi usa l’inchiostro di china della Lefranc. Non credo che producano anche inchiostri per la stilografica ed è un vero peccato: li avrei acquistato anche solo per poter dire “uso la stessa macca che usava Gauguin”!
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Milano, anni Ottanta. Nella città “da bere” si fa strada tra la malavita un ragazzo venuto dal Sud: Saverio Morabito, rapinatore, killer coinvolto nel grande business della droga e nei sequestri di persona. Arrestato nel ’92 ed entrato nelle file dei “pentiti” di spicco, ha innescato con le sue dichiarazioni una reazione a catena che ha portato a centinaia di arresti e si è guadagnato una condanna a morte da parte dell’Anonima.
Sono più portato ad interessarmi ai fenomeni sociali e politici, che a quelli religiosi.
Ho comprato ieri questo libricino in primis perchè costava poco, edito negli oscar Mondadori, poi perchè Colaprico è un piccolo Simenon della Milano nera e scrive bene come giallista, buon ultimo perchè una parte delle figure ivi descritte le ho conosciute (sia bene inteso: non frequentate !) nel triangolo della morte di Corsico/Cesano Boscone/Trezzano sul naviglio negli anni '80. Era il periodo della edificazione industriale di quella parte di hinterland milanese, e non si poteva muovere un solo passo senza incontrarne, ed io lì dovevo lavorarci. La consolazione é che sono finiti tutti dentro o nel mondo dei più, ma purtroppo ne sono arrivati altri.
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Sono più portato ad interessarmi ai fenomeni sociali e politici, che a quelli religiosi.
Ho comprato ieri questo libricino in primis perchè costava poco, edito negli oscar Mondadori, poi perchè Colaprico è un piccolo Simenon della Milano nera e scrive bene come giallista, buon ultimo perchè una parte delle figure ivi descritte le ho conosciute (sia bene inteso: non frequentate !) nel triangolo della morte di Corsico/Cesano Boscone/Trezzano sul naviglio negli anni '80. Era il periodo della edificazione industriale di quella parte di hinterland milanese, e non si poteva muovere un solo passo senza incontrarne, ed io lì dovevo lavorarci. La consolazione é che sono finiti tutti dentro o nel mondo dei più, ma purtroppo ne sono arrivati altri.
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Se la democrazia declina è perché la lasciamo declinare. Benedetto Croce
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“Noa noa” è una raccolta di aneddoti sulla sua vita in Polinesia. Breve ma interessante per ogni appassionato della vita e delle opere di Gauguin. Oltre a questo scritto esistono anche le lettere che scrisse a varie persone, principalmente alla ex moglie, in cui parla principalmente delle sue difficoltà economiche e dei dipinti che stava realizzando. In Polinesia cercava il paradiso ma non credo che lo abbia trovato.
Ultima modifica di lucapolu il sabato 12 dicembre 2020, 14:44, modificato 1 volta in totale.
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lucapolu ha scritto: ↑sabato 12 dicembre 2020, 14:10“Noa noa” è una raccolta di aneddoti sua vita in Polinesia. Breve ma interessante per ogni appassionato della vita e delle opere di Gauguin. Oltre a questo scritto esistono anche le lettere che scrisse a varie persone, principalmente alla ex moglie, in cui parla principalmente delle sue difficoltà economiche e dei dipinti che stava realizzando. In Polinesia cercava il paradiso ma non credo che lo abbia trovato.
Sembra un libro esotico, e in un certo modo mi ricorda i fumetti di avventura alla Hugo Pratt!
Penso che dovrei leggerlo!
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Oggi la schizofrenia ha raggiunto un picco inatteso.
Ho iniziato due nuovi libri: da una parte The Colour of Magic (il "primo volume" dell'universo Discworld di Terry Pratchett), dall'altro The Practice of Everyday Life di Michel De Certeau (un saggio sull'autonomia e la produzione di cultura)...
Due testi di inizio anni '80 ('83 il primo, '84 il secondo), che non mostrano (almeno per quel che ho letto oggi) i segni del tempo
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Secondo quale principio alterni i due libri? Io purtroppo riesco a leggere solo la sera prima di addormentarmi ed alternarli mi riesce difficile.mcanta ha scritto: ↑lunedì 14 dicembre 2020, 18:46 Oggi la schizofrenia ha raggiunto un picco inatteso.
Ho iniziato due nuovi libri: da una parte The Colour of Magic (il "primo volume" dell'universo Discworld di Terry Pratchett), dall'altro The Practice of Everyday Life di Michel De Certeau (un saggio sull'autonomia e la produzione di cultura)...
Due testi di inizio anni '80 ('83 il primo, '84 il secondo), che non mostrano (almeno per quel che ho letto oggi) i segni del tempo
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