Rodelinda ha scritto: ↑domenica 15 novembre 2020, 19:23
Giusto il mese scorso stavo guardando esattamente questo film con il ragazzo con cui esco, e ho cacciato un ululato gioiglorioso riconoscendo nell'ordine 1) la marca dell'inchiostro; 2) il tipo di carica della stilografica.
Ho persino messo in pausa Netflix per spiegargli la rava e la fava di come funzionano le stilo a pulsante di fondo, dispiacendomi di non possederne una, e di come ancora oggi il Pelikan 4001 RB sia sicuro sulle penne d'epoca (ad esempio la mia Parker Parkette a leva).
Dopodiché il ragazzo stesso mi ha chiesto se fossi sana di mente, perché un conto è essere appassionati di stilo, ma addirittura riconoscere le marche di inchiostri dalla forma del calamaio secondo lui è da fissati.
... e meno male che non gli ho rivelato che riesco a capire esattamente l'unità di appartenenza delle SS, in film e documentari, partendo dai particolari dell'uniforme, se no potrebbe legittimamente chiedersi quali altre passioni coltivi oltre alle stilografiche
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Mi piace quando in una ricostruzione scenica di un'epoca passata vengono ricreati scenari "coerenti", in questo caso non ho notato sbavature sia dal punto di vista delle uniformi che - soprattutto e con cognizione di causa
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- delle armi usate. Per il resto, certo che siamo sani di mente, infatti siamo in grado di capire la finezza del regista che scende nelle ambientazioni in così minuti particolari, è come parlare lo stesso idioma capendone sfumature e riferimenti, insomma lo sforzo fatto per mostrarci una valida ricostruzione storica - almeno con noi - non è stata vana
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