Dal punto di vista della partecipazione devo dire che il Pen Show è stato senz’altro un successo, quasi una ventina di espositori ed un pubblico piuttosto nutrito. Non conosco l’affluenza totale, essendo partito prima della conclusione, ma dovrebbe senz’altro aver superato il centinaio di persone. Purtroppo essendomi dimenticato a casa la macchina digitale le foto le ho fatte col telefonino, con gli scarsi risultati che tutti possono notare.
La giornata comunque, per quanto breve, è stata molto gradevole, c’era un'ottima varietà di penne, con un paio di espositori stranieri, gradevole novità rispetto alla scarsa (diciamo nulla) partecipazione riscontrata in altre occasioni. Peccato che la prossimità al periodo natalizio abbia scoraggiato i venditori che avevano anche un negozio da tenere aperto. Ho comunque avuto fortuna e sia pure a caro prezzo sono riuscito a farmi un regalo di Natale su cui avrò modo di tornare con calma più avanti.

Delle molte penne interessanti che ho visto, quella che vince il premio della più significativa, per il mio gusto personale, è la imitazione della Duofold riportata qua sopra. La sua particolarità, che la rende veramente rara (di imitazioni della Duofold ne esistono centinaia) è che si tratta di uno dei primi modelli prodotti dalla Omas, con tanto di pennino e clip marchiati dalla ditta, oltre al corpo, come risulta evidente dalla seconda immagine.

Si tratta di una penna davvero rara, ed è la prima volta che mi è capitato di vederne una dal vivo; per un Pen Show che si tiene a Bologna un degno omaggio alla città sede dell’azienda produttrice. La penna non era in vendita (sarebbe comunque stata senz’altro per me fuori budget) e posso solo ringraziare Marco per avermela fatta esaminare e fotografare, anche se purtroppo i risultati sono stati estremamente scadenti.
Per il resto i temi restano gli stessi, una netta predominanza di interesse per le penne italiane, come sempre molto (anzi troppo) care, ed un evento che comunque è rimasto, almeno fin quando son stato presente, piuttosto confinato alla cerchia degli appassionati dell’antico. Questo mi ha consentito un sacco di chiacchiere con alcuni amici presenti qui e sul forum, ma resto dell’idea che sarebbe molto più interessante (e potrebbe coinvolgere nuovi acquirenti) se si riuscisse a fare un evento con una forte valenza culturale oltre che puramente commerciale.
Simone