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Nuova stilografica per università

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stanzarichi
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Messaggio da stanzarichi »

Phormula ha scritto: lunedì 16 novembre 2020, 17:38 Penso sempre che quando le penne stilografiche erano strumenti di scrittura e non oggetti di feticismo, non godessero delle cure che gli dedichiamo noi oggi.
Anche questo è vero :thumbup:
rolex hunter ha scritto: lunedì 16 novembre 2020, 17:44Questa tua non è certo una di quelle pratiche estreme di utenti che tra una carica e l'altra dello stesso inchiostro, magari washable, effettuano per cominciare 22 cariche/scariche di lavaggio, smontano pistone +diaframma +gommino +sezione +alimentatore +pennino +cappuccio +controcappuccio, gli fanno fare 12 cicli nella lavatrice ad ultrasuoni messa a livello "over-the-top" e poi domandano "ma così è sufficiente o dovrei pulire meglio" ???
No, decisamente è una pratica molto più moderata :lol:
Riccardo
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Phormula
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Messaggio da Phormula »

merloplano ha scritto: lunedì 16 novembre 2020, 18:21
Phormula ha scritto: lunedì 16 novembre 2020, 18:16 E ricordati che le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande.
Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro il c... che scopri se ti van bene o no. :D
ed infatti per primo nella lista nera ho messo me stesso!
a trieste mi insegnarono una diversa variante che terminava con "e quel dell'altri spussa"
Che fa il paio con "era una di quelle persone capaci di ammettere l'esistenza di due punti di vista su un argomento: il proprio e quello sbagliato".
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Messaggio da JoeyKowalski »

Phormula ha scritto: lunedì 16 novembre 2020, 17:17 Le citazioni commerciali non sono consentite, ma se vai nella sezione di consigli per gli acquisti scoprirai che ci sono una serie di negozi convenzionati con il forum, che hanno prezzi molto convenienti ed applicano sconti agli utenti. Chiaramente un acquisto per corrispondenza ha senso se spendi abbastanza da ammortizzare le spese di spedizione.

Comunque se andiamo di poca spesa tanta resa, come LUI non ce n'è, e se ci versi dentro un po' di nero (Brillant Black) lo puoi scurire.
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Non posso che quotare. Ci sto facendo anche io un bel pensierino... Un universitario consuma inchiostro a fiumi. Un litro di 4001 + flaconcino di plastica + converter e credo che svolti ;)
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Messaggio da piccardi »

JoeyKowalski ha scritto: lunedì 16 novembre 2020, 21:00 Non posso che quotare. Ci sto facendo anche io un bel pensierino... Un universitario consuma inchiostro a fiumi. Un litro di 4001 + flaconcino di plastica + converter e credo che svolti ;)
Ha il vantaggio che non levi e metti in continuazione (le cartucce sono progettate per l'usa e getta, non durano molto) oltre ovviamente quello di non dover trafficare con la siringa (poi se ti piace trafficare, allora è uno svantaggio).

Simone
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Messaggio da Phormula »

piccardi ha scritto: lunedì 16 novembre 2020, 21:22
JoeyKowalski ha scritto: lunedì 16 novembre 2020, 21:00 Non posso che quotare. Ci sto facendo anche io un bel pensierino... Un universitario consuma inchiostro a fiumi. Un litro di 4001 + flaconcino di plastica + converter e credo che svolti ;)
Ha il vantaggio che non levi e metti in continuazione (le cartucce sono progettate per l'usa e getta, non durano molto) oltre ovviamente quello di non dover trafficare con la siringa (poi se ti piace trafficare, allora è uno svantaggio).

Simone
A cui aggiungi una scatola di Colorkilla della Stabilo e un rollerball blu per cancellare e correggere senza che la correzione si noti troppo. E sei a posto fino alla laurea.
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Messaggio da VincenzoDG »

Buona sera.

Ho letto nel thread che qualcuno consiglia di mescolare gli inchiostri Pelikan 4001 nero e blu, rispettivamente nel rapporto di 1:3, per avere un blu-nero.

Ho sempre saputo che alcuni inchiostri non è consigliato mescolarli. Dunque invece per quelli Pelikan si puo?
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rolex hunter
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Messaggio da rolex hunter »

VincenzoDG ha scritto: Buona sera.

Ho letto nel thread che qualcuno consiglia di mescolare gli inchiostri Pelikan 4001 nero e blu, rispettivamente nel rapporto di 1:3, per avere un blu-nero.

Ho sempre saputo che alcuni inchiostri non è consigliato mescolarli. Dunque invece per quelli Pelikan si puo?
Credo che una percentuale 1:9 (Black:Blue) sia più realistica per un blu-nero; mi pare che Phormula, in altre discussioni, suggerisca questa percentuale, e io sono d'accordo con lui (oppure "sono fortemente di questo parere", se ho cannato il suggerimento....); ad aggiungere un po' di nero per scurire si fa sempre in tempo, ma se il blu-nero fosse troppo nero, dovresti aggiungere un sacco di blu.

Phormula ha scritto: Se vuoi un blu scuro che costa poco, Octopus Ultramarinblau nel flacone in plastica da 250 ml che ti dura una vita.
Sarebbe interessante (un attimo che tu ti trovassi libero) poter vedere questo colore su una pagina affiancato dal "riferimento" Pelikan RB
Giorgio

la penna perfetta non esiste, quindi per essere felici bisogna avere tante penne (cit.)
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Messaggio da VincenzoDG »

rolex hunter ha scritto: martedì 17 novembre 2020, 9:11
Credo che una percentuale 1:9 (Black:Blue) sia più realistica per un blu-nero; mi pare che Phormula, in altre discussioni, suggerisca questa percentuale, e io sono d'accordo con lui (oppure "sono fortemente di questo parere", se ho cannato il suggerimento....); ad aggiungere un po' di nero per scurire si fa sempre in tempo, ma se il blu-nero fosse troppo nero, dovresti aggiungere un sacco di blu.
Concordo (anche se il colore ottenuto è molto ingrigito).

Anche io a suo tempo provai a mescolare il 50% di Brilliant Black e il 50% di Royal blue (parlo e mi riferisco agli economici inchiostri della serie 4001 Pelikan) ma ottenendo ancora un nero.
Dovetti molto ridurre il nero per cominciare a rivedere il blu.
Però era un colore che aveva perso in saturazione (e non bello saturo come avrei voluto, ossia un bel blu notte saturo) e, anche a causa dell’avviso di Pelikan che sconsigliava di mescolare questi due inchiostri, lasciai perdere.
Penso che una formulazione corretta e tutto sommato comoda, sia un rapporto black/blue pari a 1:9 (in pratica, con una siringa, si prelevano 3cmc., che corrispondono a 3ml, di Brilliant Black 4001 nero e si mettono nel calamaio da 30ml di Royal blue 4001). Come ovvio si ottengono 33ml di inchiostro in cui il nero è al 9% circa in volume.
Ma, come detto, aspettatevi un drastico calo della saturazione (ossia il colore si ingrigisce).
Insomma chi spera di ottenere qualcosa bello saturo come il Pelikan Eldstein Tanzanite mescolando gli economici inchiostri 4001, (peraltro validissimi, a mio avviso, se presi così come sono), resta deluso (allego immagine del confronto tra 4001 blue black e l'Eldstein Tanzanite che ho trovato in rete così da far comprendere la differenza in saturazione tra i due inchiostri. Se si pensa che, a mio avviso, il miscuglio tra blrilliant black 4001 e il royal blue è. a mio avviso, ancora più grigio del 4001 blue black....).

Ad ogni modo nessuno ha risposto alla mia domanda se, come mi pare, anche la Pelikan sconsiglia mescolare il blu è il nero 4001.
Casomai qualcuno può spiegare il perché?
Che accade? La penna esplode?
Scherzo ovviamente ma mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse per bene.

Approfitto per un’altra domanda ossia come mai si sconsigliano gli inchiostri ferro-gallici nelle penne. Si, mi è chiaro che potrebbero corrodere ma non capisco cosa se l’alimentatore è in materiale sintetico e, casomai, il pennino in oro (metallo pressoché inalterabile).

Molto tempo fa, mi accorsi che alcuni appunti scritti con un nero avevano il tratto, quando asciutto da tempo, diciamo qualche mese, che se guardato attentamente appariva lievemente ingiallito ai bordi (credo per un fenomeno di ossidazione dell’inchiostro). Purtroppo si trattava di una penna di uno zio (oramai da tempo scomparso) e non so come l’aveva caricata.
Lo zio, collaborava con un notaio e alcuni atti li scrivevano a mano (parlo, ovviamente di davvero molti anni fa) in bella grafia.
Mi piacerebbe molto ricreare questo effetto di lieve ossidazione ai bordi del tratto.
Può essere che si trattò di un ferrogallico? Qualcuno ha avuto un’esperienza simile e può aiutarmi a individuare quell’inchiostro?

Grazie.
Allegati
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Ultima modifica di VincenzoDG il martedì 17 novembre 2020, 16:53, modificato 5 volte in totale.
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Messaggio da Phormula »

Gli inchiostri che possono essere mescolati con il placet del produttore sono molto pochi, io conosco i Rohrer & Klingner, gli Octopus e i Platinum, se non ricordo male. In tutti gli altri casi il fabbricante si tutela con lo sconsiglio, così non ha responsabilità.

E' come quando il produttore di penne ti dice che nella sua penna dovresti usare i suoi inchiostri, ma i suoi inchiostri possono essere usati con qualsiasi penna...

Tornando al mescolare il blu e il nero, quello che faccio io è partire dal blu e aggiungere il nero poco alla volta, fino a trovare il punto di equilibrio. Una volta che ho finalizzato la ricetta, posso riprodurla su un calamaio intero. Il trucco è mettere in una provetta un quantitativo noto, ad esempio 50 gocce di blu, e poi aggiungere il nero goccia a goccia fino ad ottenere il risultato voluto. Tenete presente che se volete fare il blu notte, non ci vuole molto nero ma serve una componente di ciano, l'ideale sarebbe mescolare ciano e magenta in parti uguali e scurire con il nero.
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Messaggio da sciumbasci »

Io tutti i residui (nero, principalmente) che non si riescono più a pescare li butto dentro una boccetta comune. :roll:
Finito il nero, mi era rimasto del blu da alcune cartucce Lamy. E che fai, butti via l'ultima goccia di nero, pulisci il calamaio, aspetti che si asciughi a dovere per riutilizzare la boccetta o butti tutto dentro?
Non ho avuto dubbi sul cosa fare.

A memoria, mi pare di ricordare che ci sia del Parker, Waterman e del Pelikan. Non è ancora esploso niente. Se vuoi uno scan al volo te lo faccio in serata. A me il colore piace.
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Messaggio da hobbit »

Scusate la domanda ma c'è qualcosa che non mi torna.
Io mi sono iscritto circa 4 anni e mezzo fa a questo forum.
Da allora ho comperato alcuni colori, nelle normali boccette da 30mL o 50mL. Non ne ho ancora finita una, solo il Lamy Blue sta per finire.
Io scrivo tutti i giorni, calcoli, perché è il mio lavoro e mi sembra di scrivere abbastanza.
In più spreco anche inchiostro a volte perché alla fine preso dalla smania di variare cambio inchiostro prima della fine della carica.
Ma voi quanto scrivete? Ve lo bevete ogni tanto? Non capisco proprio! :lol:
Alla fine una boccetta da 30mL di Midnight Blue Diamine sulla baia costa 3.52€ spedito, che usato senza sprechi può durare molti mesi.
Francesco
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Messaggio da sciumbasci »

Il consumo è dato anche dal tipo di penna che si usa. Stub e flex sono i più assetati.
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Messaggio da merloplano »

hobbit ha scritto: martedì 17 novembre 2020, 11:07 Ma voi quanto scrivete? Ve lo bevete ogni tanto? Non capisco proprio! :lol:
pensi che nomi quali merlot e syrah siano casuali? e gli inchiostri profumati anche? anima candida :mrgreen:
- er cavaliere nero
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Phormula
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Messaggio da Phormula »

Come ha ben detto sciumbasci, ci sono molti fattori che influenzano il consumo, il primo dei quali è la penna.

Più è largo il pennino e, a parità di larghezza, più è abbondante il flusso, maggiore è la quantità di inchiostro per pagina.
Tanto per fare un esempio, ho una Pelikan Souveran 1005 con pennino EF che come tratto scrive come una Delta a pistone con pennino M, ma come quantità di inchiostro è un annaffiatoio. Nonostante la capacità del serbatoio Pelikan sia superiore a quello Delta, con la Pelikan non vado oltre le 5-6 pagine, con la Delta ne faccio almeno il doppio. E lo vedo ad occhio, a parità di inchiostro il tratto della Pelikan è più saturo e impiega molto più tempo per asciugare, tant'è che è una penna che uso per puro godimento, non per prendere appunti veloci, a meno di non fare una pausa caffè ogni volta che devo girare pagina.

L'altro fattore importante è la grafia. Se uno ha una grafia ampia e svolazzante probabilmente a parità di tempo dedicato alla scrittura consumerà più inchiostro rispetto a chi ha una grafia minuta, e magari proprio per questo usa un pennino fine.

Per quel che mi riguarda, io ho visto che consumo circa 400-500 ml di inchiostro l'anno, per cui i calamai degli inchiostri da battaglia (quattro: Diamine Presidential Blue, Pelikan Royal Blue, Rohrer & Klingner Blau Permanent scurito con un po' di nero e Octopus Ultramarinblau) mi durano alcuni mesi, mentre quelli degli altri inchiostri che uso meno mi durano anni. Con le evidenti variazioni a seconda delle penne che uso.

Senza contare i disastri pennistici, quelli consumano un sacco di inchiostro, un calamaio di Pilot Iroshizuku nuovo si è crepato da solo nell'armadio.
merloplano ha scritto: martedì 17 novembre 2020, 12:31
hobbit ha scritto: martedì 17 novembre 2020, 11:07 Ma voi quanto scrivete? Ve lo bevete ogni tanto? Non capisco proprio! :lol:
pensi che nomi quali merlot e syrah siano casuali? e gli inchiostri profumati anche? anima candida :mrgreen:
Il Diamine Eau De Nil mi guardo bene dall'assaggiarlo... :P
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Messaggio da merloplano »

VincenzoDG ha scritto: martedì 17 novembre 2020, 10:16 3cl., che corrispondono a 3ml,
direi di no, manca uno 0: 3cl = 30ml

prima di mescolare (sempre su campione, non su calamaio intero), leggi qui
http://www.richardspens.com/ref/care/ink_ph.htm

e chiedi a Phormula cosa succede quando mescoli acidi e basi
- er cavaliere nero
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