Tra le penne contemporanee in produzione, un posto speciale nella mia raccolta é occupato dalla Montegrappa Extra 1930. Il disegno della "1930", introdotta nel 2005, é cambiato in modo molto marginale rispetto alla Extra non 1930 del 2000 (é scomparsa dal fusto l'incisione con il nome della penna e del produttore e le dimensioni sai sono leggerissimamente incrementate), ma dall'arrivo della 1930 Montegrappa ha iniziato ad impiegare alcune delle celluloidi più belle che io conosca su qualsiasi penna moderna.
Se la Extra apparve disponibile nelle squillanti celluloidi "Rossa" e "Gialla", oltre a un profondo "Blu Notte", l'arrivo della 1930 nel 2005 ha portato con sé le realizzazioni in "Tartaruga" (una celluloide esclusiva di Montegrappa, e un modello tuttora in produzione) e "Marmo Venato Verde", sostituita nel 2005 dall'introduzione di "Bambú Nero", poi da "Bianco e Nero" nel 2010 e, da ultimo, dal modello in "Blu Mediterraneo" e dal ritorno di "Rossa" nel 2019, tutte celluloidi proprietarie ad eccezione di "Marmo Venato".
E' davvero difficile dire quale, tra queste celluloidi, sia "la piú bella del reame": nella mia graduatoria vince, per poco, "Bambú Nero", seguita immediatamente a ruota da "Tartaruga" e, un poco più staccata, da "Bianco e Nero". Sono tre celluloidi che sembrano avere luce propria, che scaturisce dall'interno della penna!
Non c'é dubbio, peró, che tra tutte "Tartaruga" abbia un posto privilegiato nel DNA di Montegrappa, e che molti appassionati nel mondo vedano questa celluloide come un simbolo e la flagship dell'azienda di Bassano del Grappa.
Io ho il privilegio di possedere due Extra 1930 in "Tartaruga", una con pennino extra-fine l'altra con pennino largo. Sono due ottime scrittrici, ma cosí diverse e peculiari chee non mi separerei da nessuna delle due. Ovviamente, come ogni penna in celluloide, sono anche fisicamente diverse e la mia preferenza estetica va, seppur di poco, al modello con il pennino extra-fine.
Ieri, con mia mia moglie, abbiamo acquistato un vassoio da mettere sul tavolino della televisione, un grande "svuotatasche" per raccogliere un po' delle cose che sono solite vivervi disordinatamente. La sera Elvira ha acceso due candele sul vassoio, e lo spettacolo della luce sul colore ramato del metallo mi é risultato fotograficamente irresistibile. Ho preso le mie due "Tartaruga", con la loro luce interna, e le ho fotografate alla luce delle candele. Ve ne presento qui il risultato.
Buona settimana a tutti.