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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Nuova stilografica per università
Nuova stilografica per università
Ciao ragazzi,
Questo è il secondo topic che apro dopo quello di presentazione quindi molti di voi non avranno mai letto il mio nome.
Al momento sono alla ricerca di una nuova stilografica per "sostituire" la mia consumata "minny" rosso ciliegia targata campo Marzio (in realtà penso di comprarle qualche ricarica rossa o verde e usarla per sottolineare ed evidenziare le cose negli appunti). E fino a qualche giorno fa ero convinto di voler provare una stilografica con punta a sfera (non sono sicuro si chiamino così ma credo avrete capito) e ne avevo viste principalmente due una della online che si chiama slope altrimenti avevo notato che campo Marzio vende pennini a sfera a 5 euro che possono essere montati su tutte le sue penne e in particolare mi era piaciuta la forbes che ho però letto alcune recensioni e sembra avere il filetto che unisce le due parti della penna molto fragile e soggetto a rotture allora ho notato la student sempre della linea campo Marzio che come la minny è interamente in metallo e ha un estetica gradevole sebbene non mi faccia impazzire.
Detto ciò oggi ho un po' cambiato idea perché non sono così convinto di una roller e soprattutto il motivo per cui avevo pensato a una roller era perché quando prendo appunti con la bic sebbene la mia mano ne esca provata sono sempre più ordinati. Ho però pensato che probabilmente è dovuto all'inchiostro che uso nelle mie stilo il blu in cartucce della Schneider che appena lasciato sul foglio ha una tonalità molto bella ma dopo alcune ore già si schiarisce leggermente e soprattutto a distanza di settimane diventa incredibilmente chiaro quasi azzurro e difficile da leggere.
Quindi sono sempre più deciso di non prendere una roller ibrida stilografica bensì una stilografica degna di questo nome ovviamente per quanto si possa fare in fascia economica e stavo pensando alla lamy safari di cui ho letto molto bene qui sopra e ha un estetica molto simile alla forbes (penso sia il contrario in realtà). Ci sono un paio di cose che vorrei però capire sulla lamy safari prima di acquistarla:
1) È in plastica corretto? Ho avuto brutte esperienze con penne in plastica fragili e non vorrei soffra dello stesso problema ad esempio della forbes sopra descritto. So che esistono plastiche e plastiche quindi mi rivolgo a voi per sapere la qualità di questa e la resistenza della filettatura nel tempo.
2) Non saprei che pennino prendere ef,f,m,b chi ci si raccapezza più ci vorrebbe un esempio o di provarla per decidere. Vi informo che in passato comprai un pennino fine per la mia minny ma che utilizzandola per prendere appunti sebbene durante lezione mi sembrasse di avere una maggiore capacità di aggiungere dettagli e simili quando poi andavo a rileggere gli appunti mi sembravano confusionari meno incisivi come se fossero stati scritti a matita quindi mi terrei su una m così ad occhio perché vorrei qualcosa di simile alla punta standard della minny che purtroppo non ha scritto nulla se non iridium point sopra e dietro un 5. Voi che ne pensate?
Lo so ho scritto un papiro e mi scuso ma mi è venuto così e purtroppo se siete frequentatori assidui vi toccherà sentirmi anche nella sezione inchiostri perché ho intenzione di darmi al converter che non ho mai avuto e provare dei nuovi inchiostri che non soffrano del problema Schneider.
Questo è il secondo topic che apro dopo quello di presentazione quindi molti di voi non avranno mai letto il mio nome.
Al momento sono alla ricerca di una nuova stilografica per "sostituire" la mia consumata "minny" rosso ciliegia targata campo Marzio (in realtà penso di comprarle qualche ricarica rossa o verde e usarla per sottolineare ed evidenziare le cose negli appunti). E fino a qualche giorno fa ero convinto di voler provare una stilografica con punta a sfera (non sono sicuro si chiamino così ma credo avrete capito) e ne avevo viste principalmente due una della online che si chiama slope altrimenti avevo notato che campo Marzio vende pennini a sfera a 5 euro che possono essere montati su tutte le sue penne e in particolare mi era piaciuta la forbes che ho però letto alcune recensioni e sembra avere il filetto che unisce le due parti della penna molto fragile e soggetto a rotture allora ho notato la student sempre della linea campo Marzio che come la minny è interamente in metallo e ha un estetica gradevole sebbene non mi faccia impazzire.
Detto ciò oggi ho un po' cambiato idea perché non sono così convinto di una roller e soprattutto il motivo per cui avevo pensato a una roller era perché quando prendo appunti con la bic sebbene la mia mano ne esca provata sono sempre più ordinati. Ho però pensato che probabilmente è dovuto all'inchiostro che uso nelle mie stilo il blu in cartucce della Schneider che appena lasciato sul foglio ha una tonalità molto bella ma dopo alcune ore già si schiarisce leggermente e soprattutto a distanza di settimane diventa incredibilmente chiaro quasi azzurro e difficile da leggere.
Quindi sono sempre più deciso di non prendere una roller ibrida stilografica bensì una stilografica degna di questo nome ovviamente per quanto si possa fare in fascia economica e stavo pensando alla lamy safari di cui ho letto molto bene qui sopra e ha un estetica molto simile alla forbes (penso sia il contrario in realtà). Ci sono un paio di cose che vorrei però capire sulla lamy safari prima di acquistarla:
1) È in plastica corretto? Ho avuto brutte esperienze con penne in plastica fragili e non vorrei soffra dello stesso problema ad esempio della forbes sopra descritto. So che esistono plastiche e plastiche quindi mi rivolgo a voi per sapere la qualità di questa e la resistenza della filettatura nel tempo.
2) Non saprei che pennino prendere ef,f,m,b chi ci si raccapezza più ci vorrebbe un esempio o di provarla per decidere. Vi informo che in passato comprai un pennino fine per la mia minny ma che utilizzandola per prendere appunti sebbene durante lezione mi sembrasse di avere una maggiore capacità di aggiungere dettagli e simili quando poi andavo a rileggere gli appunti mi sembravano confusionari meno incisivi come se fossero stati scritti a matita quindi mi terrei su una m così ad occhio perché vorrei qualcosa di simile alla punta standard della minny che purtroppo non ha scritto nulla se non iridium point sopra e dietro un 5. Voi che ne pensate?
Lo so ho scritto un papiro e mi scuso ma mi è venuto così e purtroppo se siete frequentatori assidui vi toccherà sentirmi anche nella sezione inchiostri perché ho intenzione di darmi al converter che non ho mai avuto e provare dei nuovi inchiostri che non soffrano del problema Schneider.
- Enrillo
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- La mia penna preferita: Parker Sonnet
- Il mio inchiostro preferito: Waterman Blu Mari del sud
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Nuova stilografica per università
La Safari è un'ottima penna. Molto resistente nonostante la struttura in plastica. Se ti piace esteticamente, hai fatto bingo.
Io ho solo una M e una Stub 1.1 ed entrambe risultano scorrevolissime su qualsiasi carta. Non so darti un riscontro diretto su pennini più sottili, ma immagino non diano problemi.
Per gli appunti universitari, mi permetto di consigliarti di dare un'occhiata anche alle Kaweco Sport. Compatte da portare in giro, ma di misura ottimale calzando il cappuccio durante l'uso. La versione classica in plastica è una penna abbastanza leggera, che puoi trovare in una miriade di colori (hai solo l'imbarazzo della scelta). Quelle in metallo sono un po' più pesanti, ma molto belle e dall'aria più elegante. Peraltro, montano cartucce standard, quindi puoi sbizzarrirti anche con gli inchiostri.
Relativamente ai tuoi problemi con il blu lavabile, in effetti stinge un po' ma io non ho mai avuto grosse difficoltà in sede di "rilettura" nel breve periodo. Prova a cambiare marca. Io alterno il comunissimo Pelikan 4001 Royal Blue e quello Schneider (trovi su internet barattoli da 100 cartucce a pochi euro), ma ce ne sono una miriade altrettanto buoni e duraturi. Se no, taglia la testa al toro e passa a un blu-nero (ad esempio, il Waterman Mysterious Blue).
Se posso sbilanciarmi in un altro consiglio personale, lascia perdere le roller a cartuccia. Non c'è proprio paragone con il piacere e la qualità della scrittura con la stilografica. Anche io, tempo fa, ho ceduto alla tentazione di una Herbin 21500T che inevitabilmente ho finito per regalare quasi subito.
Io ho solo una M e una Stub 1.1 ed entrambe risultano scorrevolissime su qualsiasi carta. Non so darti un riscontro diretto su pennini più sottili, ma immagino non diano problemi.
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Relativamente ai tuoi problemi con il blu lavabile, in effetti stinge un po' ma io non ho mai avuto grosse difficoltà in sede di "rilettura" nel breve periodo. Prova a cambiare marca. Io alterno il comunissimo Pelikan 4001 Royal Blue e quello Schneider (trovi su internet barattoli da 100 cartucce a pochi euro), ma ce ne sono una miriade altrettanto buoni e duraturi. Se no, taglia la testa al toro e passa a un blu-nero (ad esempio, il Waterman Mysterious Blue).
Se posso sbilanciarmi in un altro consiglio personale, lascia perdere le roller a cartuccia. Non c'è proprio paragone con il piacere e la qualità della scrittura con la stilografica. Anche io, tempo fa, ho ceduto alla tentazione di una Herbin 21500T che inevitabilmente ho finito per regalare quasi subito.
Nuova stilografica per università
Innanzitutto grazie per la risposta, avevo già guardato la kaweco sport e non mi faceva impazzire ora che me lo dici però avrebbe il vantaggio delle cartucce. Ora che la didattica per cause di forza maggiore è a distanza non mi sono posto il problema ma nel caso diventasse in presenza dovrei procurarmi delle ricariche lamy da montare nel caso si scaricasse il converter in università. Do un occhio a quelle di metallo dato che sono un appassionato delle penne belle robuste. Inoltre penso che allora proverò il waterman mysterious blu anche perché personalmente amo il blu-nero alteimenti pensavo che potrei comprare il blu pellikan e mischiarlo a una cartuccia di nero campo Marzio ma in effetti non vale la pena.Enrillo ha scritto: ↑venerdì 13 novembre 2020, 2:10 La Safari è un'ottima penna. Molto resistente nonostante la struttura in plastica. Se ti piace esteticamente, hai fatto bingo.
Io ho solo una M e una Stub 1.1 ed entrambe risultano scorrevolissime su qualsiasi carta. Non so darti un riscontro diretto su pennini più sottili, ma immagino non diano problemi.
Per gli appunti universitari, mi permetto di consigliarti di dare un'occhiata anche alle Kaweco Sport. Se no, taglia la testa al toro e passa a un blu-nero (ad esempio, il Waterman Mysterious Blue).
E la lamy all star? L'unica differenza è il corpo in alluminio?
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Nuova stilografica per università
Ho avuto (e regalato) una lamy safari, il motivo per cui non mi è piaciuta, oltre alle cartucce proprietarie, risiede nel tratto abbondante.
Il fine compete con i medi e l'extrafine gratta. Il vantaggio è che con poco si cambia il pennino per cui io inizierei con un fine per poi eventualmente sostituirlo con un medio.
Lamy ha altre penne sotto i 25 € in metallo: al-star (25€) logo (23€) e nexx (17€).
In realtà la robustezza dipende anche dalla forma e dallo spessore e la safari non ha problemi di delicatezza, risparmiando in peso.
Ultimo consiglio: esistono due tipi di convertire, il rosso è specifico per le scolastiche al-star safari ABC e nexx, il nero va bene su tutta la linea, scolastiche comprese. Io prenderei il nero.
Il fine compete con i medi e l'extrafine gratta. Il vantaggio è che con poco si cambia il pennino per cui io inizierei con un fine per poi eventualmente sostituirlo con un medio.
Lamy ha altre penne sotto i 25 € in metallo: al-star (25€) logo (23€) e nexx (17€).
In realtà la robustezza dipende anche dalla forma e dallo spessore e la safari non ha problemi di delicatezza, risparmiando in peso.
Ultimo consiglio: esistono due tipi di convertire, il rosso è specifico per le scolastiche al-star safari ABC e nexx, il nero va bene su tutta la linea, scolastiche comprese. Io prenderei il nero.
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Si è realizzata in un tipo di plastica che si chiama ABS. E' durevole, ma con il tempo si segna un po'.Kiwi ha scritto: ↑venerdì 13 novembre 2020, 0:08 1) È in plastica corretto? Ho avuto brutte esperienze con penne in plastica fragili e non vorrei soffra dello stesso problema ad esempio della forbes sopra descritto. So che esistono plastiche e plastiche quindi mi rivolgo a voi per sapere la qualità di questa e la resistenza della filettatura nel tempo.
La costruzione è comunque robusta. Come hai già detto tu, la AL-star è una valida alternativa.
Con 5 euro in più ti porti a casa la stessa penna con corpo in alluminio.
Se scrivi in piccolo, un EF o F. Altrimenti M.
Passa al converter e mettici il visconti blu. Quello non stinge.
Buona scrittura!
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Nuova stilografica per università
Anche io ho iniziato con due Lamy Safari, entrambe pennino F. Sono dei veri carriarmato: le puoi maltrattare ma loro scriveranno sempre. Le possiedo da circa 6 anni, nessun problema con la plastica se non normali segni di utilizzo. Il tratto F è in genere ancora abbastanza corposo, è un F europeo quindi assoluta non filiforme. L’M è davvero burroso ma ha un tratto abbondante: devi stare attento alla carta che usi e la ricarica dura meno pagine.
Considerando che intendi usarle per gli appunti all’università, valuterei di prenderne almeno due da caricare una con un inchiostro “normale” (blu o nero) e una con un inchiostro “per titoli” (rosso, viola, verde, arancione ecc). Le cartucce Lamy sono proprietarie: nell’ottica di avere sempre una scorta di inchiostro con te a lezione potrebbe essere una buona idea utilizzare quelle piuttosto che il converter che ha una capacità un po’ inferiore. Rimanere a secco o dover ricaricare nel bel mezzo della lezione può essere un po’ antipatico.
Considerando che intendi usarle per gli appunti all’università, valuterei di prenderne almeno due da caricare una con un inchiostro “normale” (blu o nero) e una con un inchiostro “per titoli” (rosso, viola, verde, arancione ecc). Le cartucce Lamy sono proprietarie: nell’ottica di avere sempre una scorta di inchiostro con te a lezione potrebbe essere una buona idea utilizzare quelle piuttosto che il converter che ha una capacità un po’ inferiore. Rimanere a secco o dover ricaricare nel bel mezzo della lezione può essere un po’ antipatico.
Riccardo
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Nuova stilografica per università
La Lamy Safari è un mulo da scrittura, realizzata con plastica di ottima qualità.
I pennini Lamy sono abbastanza larghi, ti consiglio di partire da un pennino F e aggiustare il tiro, tanto si cambiano in pochi secondi e il ricambio si trova facilmente.
Occhio che Lamy usa cartucce proprietarie, per cui le normali cartucce non vanno bene.
Ottime penne da uso scolastico che non siano di plastica sono la Platinum Plasir (anche questa usa cartucce proprietarie, ma vendono un adattatore per usare quelle standard) e la Waterman Graduate o Allure (è la stessa penna, la Graduate è cromata, la Allure in tutti gli altri colori). La Graduate/Allure usa cartucce standard. Anche Online ha delle penne in metallo che usano cartucce standard.
Per finire, "spezzerei un'arancia" sulle penne in plastica. E' vero che non durano come quelle in metallo, ma sono più leggere, se si graffiano si nota meno rispetto a quelle verniciate e se anche dopo qualche anno una penna deve essere sostituita, non è la fine del mondo, le penne scolastiche hanno prezzi più che ragionevoli rispetto al valore che offrono. Ottime penne scolastiche sono le Pelikan, le Faber Castell, le Online e le Schneider, tutte disponibili in ampia gamma di versioni e di colori.
Per gli inchiostri, a me piace avere appunti ordinati, per cui apprezzo i blu cancellabili come il Pelikan 4001 Royal Blue e le sue varianti di altre marche (Faber Castell, Lamy, Caran d'Ache, Waterman, Octopus, ... per non parlare delle sottomarche). Mi trovo bene con le cartucce Schneider, costano poco e gli appunti restano leggibili, anche perchè io uso carta Rhodia/Clairefontaine. Se vuoi un blu cancellabile un po' più saturo, prova quello della Waterman o della Faber Castell, anche se ovviamente i costi salgono.
Come ti ha detto qualcuno, puoi passare al converter e inchiostro in calamaio, ma chiaramente per un uso itinerante è un po' scomodo, perchè se resti senza inchiostro, ricaricare la penna quando si è in giro non è immediato come cambiare la cartuccia al volo.
I pennini Lamy sono abbastanza larghi, ti consiglio di partire da un pennino F e aggiustare il tiro, tanto si cambiano in pochi secondi e il ricambio si trova facilmente.
Occhio che Lamy usa cartucce proprietarie, per cui le normali cartucce non vanno bene.
Ottime penne da uso scolastico che non siano di plastica sono la Platinum Plasir (anche questa usa cartucce proprietarie, ma vendono un adattatore per usare quelle standard) e la Waterman Graduate o Allure (è la stessa penna, la Graduate è cromata, la Allure in tutti gli altri colori). La Graduate/Allure usa cartucce standard. Anche Online ha delle penne in metallo che usano cartucce standard.
Per finire, "spezzerei un'arancia" sulle penne in plastica. E' vero che non durano come quelle in metallo, ma sono più leggere, se si graffiano si nota meno rispetto a quelle verniciate e se anche dopo qualche anno una penna deve essere sostituita, non è la fine del mondo, le penne scolastiche hanno prezzi più che ragionevoli rispetto al valore che offrono. Ottime penne scolastiche sono le Pelikan, le Faber Castell, le Online e le Schneider, tutte disponibili in ampia gamma di versioni e di colori.
Per gli inchiostri, a me piace avere appunti ordinati, per cui apprezzo i blu cancellabili come il Pelikan 4001 Royal Blue e le sue varianti di altre marche (Faber Castell, Lamy, Caran d'Ache, Waterman, Octopus, ... per non parlare delle sottomarche). Mi trovo bene con le cartucce Schneider, costano poco e gli appunti restano leggibili, anche perchè io uso carta Rhodia/Clairefontaine. Se vuoi un blu cancellabile un po' più saturo, prova quello della Waterman o della Faber Castell, anche se ovviamente i costi salgono.
Come ti ha detto qualcuno, puoi passare al converter e inchiostro in calamaio, ma chiaramente per un uso itinerante è un po' scomodo, perchè se resti senza inchiostro, ricaricare la penna quando si è in giro non è immediato come cambiare la cartuccia al volo.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Ciao ragazzi
anzitutto grazie per la molteciplità delle risposte! Io sono abituato ad un tratto abbastanza abbondante credo di prendere un m sulla la lamy safari, magari qualcuno di voi sarebbe così gentile da caricarmi una foto del tratto m e f?
Mi sono ormai innnamorato di una variante della lamy safari, quella color mango quindi penso la scelta sia fatta. Per quanto riguarda l'inchiostro e il converter pensavo di prendere il converter rosso pensato appositamente per la lamy safari mi pare. Penso che prenderò delle cartucce da usare in sede e il converter da usare a casa con un waterman mysterious blue.
anzitutto grazie per la molteciplità delle risposte! Io sono abituato ad un tratto abbastanza abbondante credo di prendere un m sulla la lamy safari, magari qualcuno di voi sarebbe così gentile da caricarmi una foto del tratto m e f?
Mi sono ormai innnamorato di una variante della lamy safari, quella color mango quindi penso la scelta sia fatta. Per quanto riguarda l'inchiostro e il converter pensavo di prendere il converter rosso pensato appositamente per la lamy safari mi pare. Penso che prenderò delle cartucce da usare in sede e il converter da usare a casa con un waterman mysterious blue.
Ultima modifica di Kiwi il venerdì 13 novembre 2020, 9:26, modificato 1 volta in totale.
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Con la Lamy Al Star sei a posto, se non ti piacciono le penne in plastica, e inoltre hai la possibilità di cambiare il pennino facilmente (i.e. serve una manualità minima) e con poca spesa (mi pare attorno ai 5 euro).
Per quanto concerne gli inchiostri:
Waterman Mysterious Blue - ottimo inchiostro per colore e leggibilità (è il mio preferito);
Pelikan Edelstein Tanzanite - stesso giudizio;
Parker Quink Blue/Black - come sopra.
Pelikan 4001 Stefano Blue/Black (1/3 Brilliant Black + 2/3 Royal Blue) - ho centinaia, per non dire migliaia, di pagine scritte ai tempi dell'università (anni '80) ancora perfettamente leggibili;
Pelikan 4001 Brilliant Red - per la sottolineatura e le note a lato importanti.
Riguardo alle cartucce di riserva: riempivo le cartucce lunghe Waterman e Parker esaurite con la siringa, chiudevo l'apertura con un quadretto di scotch trasparente e poi una striscia larga meno di un centimetro di nastro da carrozziere; ora non le chiudo più, dato che le uso subito dopo averle riempite.
Un consiglio OT - usa un po' di punteggiatura: leggerti mi sembra un flusso di coscienza da Ulisse di Joyce, o sei tu che cerchi uno stile tipo Saramago?...
Per quanto concerne gli inchiostri:
Waterman Mysterious Blue - ottimo inchiostro per colore e leggibilità (è il mio preferito);
Pelikan Edelstein Tanzanite - stesso giudizio;
Parker Quink Blue/Black - come sopra.
Pelikan 4001 Stefano Blue/Black (1/3 Brilliant Black + 2/3 Royal Blue) - ho centinaia, per non dire migliaia, di pagine scritte ai tempi dell'università (anni '80) ancora perfettamente leggibili;
Pelikan 4001 Brilliant Red - per la sottolineatura e le note a lato importanti.
Riguardo alle cartucce di riserva: riempivo le cartucce lunghe Waterman e Parker esaurite con la siringa, chiudevo l'apertura con un quadretto di scotch trasparente e poi una striscia larga meno di un centimetro di nastro da carrozziere; ora non le chiudo più, dato che le uso subito dopo averle riempite.
Un consiglio OT - usa un po' di punteggiatura: leggerti mi sembra un flusso di coscienza da Ulisse di Joyce, o sei tu che cerchi uno stile tipo Saramago?...
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In questo caso l'M può essere una buona scelta.Kiwi ha scritto: ↑venerdì 13 novembre 2020, 9:21 Ciao ragazzi
anzitutto grazie per la molteciplità delle risposte! Io sono abituato ad un tratto abbastanza abbondante credo di prendere un m sulla la lamy safari, magari qualcuno di voi sarebbe così gentile da caricarmi una foto del tratto m e f?
Mi sono ormai innnamorato di una variante della lamy safari, quella color mango quindi penso la scelta sia fatta. Per quanto riguarda l'inchiostro e il converter pensavo di prendere il converter rosso pensato appositamente per la lamy safari mi pare. Penso che prenderò delle cartucce da usare in sede e il converter da usare a casa con un waterman mysterious blue.
No, non va bene. Il converter non è fatto per essere smontato e rimontato, anche perchè dovresti smontare e rimontare cartucce e converter mezzi pieni. Se la usi a cartucce, tienila a cartucce, e se la usi a converter, usala solo a converter. Se usi la Lamy a cartucce, valuta le cartucce Online con il doppio attacco, costano meno delle Lamy e hanno da una parte l'attacco Lamy e dall'altra quello standard. Le trovi in vendita in rete, su un noto sito di ecommerce c'era un prezzo molto conveniente per 80 cartucce.
Ti conviene valutare una seconda penna da usare a casa con il converter. Essendo un uso domestico, la puoi prendere anche di plastica anche se, essendo amante del tratto abbondante, se trovi una Allure con il pennino M in offerta, ti consiglierei quella e un converter standard.
Occhio che il Mysterious Blue è un bel blu scuro quando ci scrivi, ma poi con il passare del tempo tende a virare verso il turchese, soprattutto su alcuni tipi di carta. Rimane comunque leggibile, ma se vuoi il blu scuro, potresti avere sorprese. Se vuoi un blu scuro che costa poco, Octopus Ultramarinblau nel flacone in plastica da 250 ml che ti dura una vita.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Ora sono un po indeciso, grazie mille della dritta sull'inchiostro altrimenti sarei probabilmente caduto in errore. Ora sinceramente non so cosa prendere sono indeciso tra m e f, alcuni di voi mi dicono che si tratta di un f abbondante. Col pennino fine in mio possesso non mi trovo benissimo però mi è stato venduto come pennino artistico cinese con tratto da 0,35 che sinceramente non so se corrisponda a un f o un ef. Se il tratto f della lamy è più abbondante potrebbe essere la scelta giusta e una buona via di mezzo tra l'm che uso quotidianamente e il pennino provato in passato, mi farebbe comodo riuscire a trovare il giusto equilibrio tra capacità di dettaglio e "incisività"...
Per quanto riguarda il converter credo di acquistarlo, lo ho sempre voluto, prenderò una boccetta più piccola sui 30ml e quando si tornerà ad andare in sede vedrò che fare. Nel caso passerò alle cartucce.
Per quanto riguarda il converter credo di acquistarlo, lo ho sempre voluto, prenderò una boccetta più piccola sui 30ml e quando si tornerà ad andare in sede vedrò che fare. Nel caso passerò alle cartucce.
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Io sulle Lamy consiglio di partire dal pennino F, che è "universale".
Infatti è il più venduto. Poi se vuoi cambiare, aggiusti il tiro, ma con cognizione di causa.
Ti consiglio di recuperare le cartucce compatibili Online, che costano meno, se le compri nel barattolo da 25 o nell'offerta da 80.
Le cartucce Lamy sono abbastanza costose perchè le vendono solo nel pacchetto da 5.
Se devi prendere appunti a lezione, le cartucce sono imbattibili come comodità.
C'è chi se le riempie con la siringa e le tappa, massimo rispetto ma io sono per la praticità, e infatti scrivo con penne a stantuffo o converter a casa o in ufficio (tranne una Schneider Base) e con penne a cartuccia quando sono in giro.
Come inchiostro, il blu cancellabile ha il vantaggio enorme che viene via con il cancellino e ti permette di avere appunti ordinati.
Oltre ad essere lavabile e quindi meno critico in caso di "disastri pennistici", rari ma capitano, per la legge di Murphy soprattutto quando sei in giro.
Il mio consiglio è (magari non subito) di puntare ad una penna da uso itinerante ed una da uso casalingo.
La prima la usi a cartucce e la seconda con il converter e l'inchiostro che vuoi.
Infatti è il più venduto. Poi se vuoi cambiare, aggiusti il tiro, ma con cognizione di causa.
Ti consiglio di recuperare le cartucce compatibili Online, che costano meno, se le compri nel barattolo da 25 o nell'offerta da 80.
Le cartucce Lamy sono abbastanza costose perchè le vendono solo nel pacchetto da 5.
Se devi prendere appunti a lezione, le cartucce sono imbattibili come comodità.
C'è chi se le riempie con la siringa e le tappa, massimo rispetto ma io sono per la praticità, e infatti scrivo con penne a stantuffo o converter a casa o in ufficio (tranne una Schneider Base) e con penne a cartuccia quando sono in giro.
Come inchiostro, il blu cancellabile ha il vantaggio enorme che viene via con il cancellino e ti permette di avere appunti ordinati.
Oltre ad essere lavabile e quindi meno critico in caso di "disastri pennistici", rari ma capitano, per la legge di Murphy soprattutto quando sei in giro.
Il mio consiglio è (magari non subito) di puntare ad una penna da uso itinerante ed una da uso casalingo.
La prima la usi a cartucce e la seconda con il converter e l'inchiostro che vuoi.
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Le virgoleee !, ti sei dimenticato le virgole!Kiwi ha scritto: ↑venerdì 13 novembre 2020, 0:08 Ciao ragazzi,
Questo è il secondo topic che apro dopo quello di presentazione quindi molti di voi non avranno mai letto il mio nome.
Al momento sono alla ricerca di una nuova stilografica per "sostituire" la mia consumata "minny" rosso ciliegia targata campo Marzio (in realtà penso di comprarle qualche ricarica rossa o verde e usarla per sottolineare ed evidenziare le cose negli appunti). E fino a qualche giorno fa ero convinto di voler provare una stilografica con punta a sfera (non sono sicuro si chiamino così ma credo avrete capito) e ne avevo viste principalmente due una della online che si chiama slope altrimenti avevo notato che campo Marzio vende pennini a sfera a 5 euro che possono essere montati su tutte le sue penne e in particolare mi era piaciuta la forbes che ho però letto alcune recensioni e sembra avere il filetto che unisce le due parti della penna molto fragile e soggetto a rotture allora ho notato la student sempre della linea campo Marzio che come la minny è interamente in metallo e ha un estetica gradevole sebbene non mi faccia impazzire.
Detto ciò oggi ho un po' cambiato idea perché non sono così convinto di una roller e soprattutto il motivo per cui avevo pensato a una roller era perché quando prendo appunti con la bic sebbene la mia mano ne esca provata sono sempre più ordinati. Ho però pensato che probabilmente è dovuto all'inchiostro che uso nelle mie stilo il blu in cartucce della Schneider che appena lasciato sul foglio ha una tonalità molto bella ma dopo alcune ore già si schiarisce leggermente e soprattutto a distanza di settimane diventa incredibilmente chiaro quasi azzurro e difficile da leggere.
Quindi sono sempre più deciso di non prendere una roller ibrida stilografica bensì una stilografica degna di questo nome ovviamente per quanto si possa fare in fascia economica e stavo pensando alla lamy safari di cui ho letto molto bene qui sopra e ha un estetica molto simile alla forbes (penso sia il contrario in realtà). Ci sono un paio di cose che vorrei però capire sulla lamy safari prima di acquistarla:
1) È in plastica corretto? Ho avuto brutte esperienze con penne in plastica fragili e non vorrei soffra dello stesso problema ad esempio della forbes sopra descritto. So che esistono plastiche e plastiche quindi mi rivolgo a voi per sapere la qualità di questa e la resistenza della filettatura nel tempo.
2) Non saprei che pennino prendere ef,f,m,b chi ci si raccapezza più ci vorrebbe un esempio o di provarla per decidere. Vi informo che in passato comprai un pennino fine per la mia minny ma che utilizzandola per prendere appunti sebbene durante lezione mi sembrasse di avere una maggiore capacità di aggiungere dettagli e simili quando poi andavo a rileggere gli appunti mi sembravano confusionari meno incisivi come se fossero stati scritti a matita quindi mi terrei su una m così ad occhio perché vorrei qualcosa di simile alla punta standard della minny che purtroppo non ha scritto nulla se non iridium point sopra e dietro un 5. Voi che ne pensate?
Lo so ho scritto un papiro e mi scuso ma mi è venuto così e purtroppo se siete frequentatori assidui vi toccherà sentirmi anche nella sezione inchiostri perché ho intenzione di darmi al converter che non ho mai avuto e provare dei nuovi inchiostri che non soffrano del problema Schneider.
Nuova stilografica per università
Io ti consiglio la pilot metropolitan. Quella venduta in Italia ha l'attacco pelikan/standard e ci entrano anche le cartucce lunghe internazionali. Puoi comprarla solo medium, ma corrisponde più o meno a un fine lamy. Il corpo e in alluminio. Quanto al colore è una questione di inchiostro e quasi sicuramente di carta. I quaderni che usi per la bic quasi sicuramente non vanno bene per la stilografica.
Quanto al pennino esistono punte più arrotondate, ma tutti i pennini portano una punta di iridio, che con i due rebbi uniti forma una sorta di sfera, che è quella che si appoggia sul foglio quando vai a scrivere. Esistono però anche altri tipi di pennini, per lo più calligrafici, che la punta di iridio non la hanno, come i pennino a punta tronca, per lo più italici e stub.
Quanto al pennino esistono punte più arrotondate, ma tutti i pennini portano una punta di iridio, che con i due rebbi uniti forma una sorta di sfera, che è quella che si appoggia sul foglio quando vai a scrivere. Esistono però anche altri tipi di pennini, per lo più calligrafici, che la punta di iridio non la hanno, come i pennino a punta tronca, per lo più italici e stub.
Ultima modifica di schnier il venerdì 13 novembre 2020, 10:35, modificato 1 volta in totale.
Nuova stilografica per università
Scusa era notte e non scrivo bene di notte ahahha.cirovallone ha scritto: ↑venerdì 13 novembre 2020, 10:23 Le virgoleee !, ti sei dimenticato le virgole!