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Le capacità dei sistemi di caricamento: Pelikan MXXX

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merloplano
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Le capacità dei sistemi di caricamento: Pelikan MXXX

Messaggio da merloplano »

piccardi ha scritto: domenica 1 novembre 2020, 19:41 Però non concordo sul fatto che la capacità senza residuo dell'alimentatore (la capacità del caricamento) sia maggiormente assimilabile all'uso comune. Sapere quant'è è una informazione interessante e permette di fare un confronto più equo, ma quando carichi una penna a stantuffo, a levetta, a pulsante e/o con un qualunque converter, l'inchiostro assorbito dal sistema di alimentazione ce l'hai sempre, mentre con una cartuccia o una eyedropper no. E le mie misure han lo scopo di determinare quanto inchiostro carica una penna, non quanto ce ne sta dentro il suo sistema di caricamento.
cio' che dici vale se carichi la cartuccia da penna vuota. quello che intendevo e' che per uso ufficio, quando non si cambia colore ogni volta che la cartuccia finisce, l'inchiostro nell'alimentatore resta, a meno che uno scriva fino a che la penna resta secca. in questo scenario, la capacita' dell'alimentatore e' irrilevante
Tra l'altro nell'uso comune che vedo io le persone ricaricano la penna quando han finito l'inchiostro. Senz'altro lo fanno tutte quelle che usano le cartucce dato che il livello di inchiostro residuo in genere una penna a cartuccia non lo mostra. E dubito comunque, anche avendo la cura di controllare periodicamente il livello, che una persona voglia cambiare cartuccia prima che sia finita. E di persone che controllano periodicamente il livello della cartuccia per cambiarla non appena non si vede più inchiostro al suo interno non ne conosco, e mi permetto di dubitare che possa essere un atteggiamento molto comune.
solo perche' secondo te le cartucce si sostituiscono e non si ricaricano. le mie penne da ufficio in genere durano almeno una settimana, quindi ogni 7 giorni ricarico la cartuccia a prescindere dal livello, se non devo cambiare colore. se non me ne accorgo o se ne ho altre di colore simile, scrivo fintanto che il flusso diminuisce, la parcheggio e ricarico a fine giornata: non ho consumato tutto l'inchiostro contenuto nell'alimentatore.

il punto e' che chi ricarica con lo stesso inchiostro non scrive fino ad asciugare l'alimentatore, ma ricarica in anticipo o appena diminuisce il flusso. indipendentemente da cartuccia o pistone. la capacita' totale ha senso partendo da penna pulita, quindi tipicamente quando si cambia colore
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Messaggio da piccardi »

merloplano ha scritto: domenica 1 novembre 2020, 20:45 solo perche' secondo te le cartucce si sostituiscono e non si ricaricano. le mie penne da ufficio in genere durano almeno una settimana, quindi ogni 7 giorni ricarico la cartuccia a prescindere dal livello, se non devo cambiare colore. se non me ne accorgo o se ne ho altre di colore simile, scrivo fintanto che il flusso diminuisce, la parcheggio e ricarico a fine giornata: non ho consumato tutto l'inchiostro contenuto nell'alimentatore.
Non solo secondo me. A parte qualche fissato collezionista, che lo fa magari perché non esistono più per quel modello, di persone che ricaricano delle cartucce ordinarie per riusarle con l'inchiostro conosco (ora) solo te. Di certo non mi risulta per nulla che sia l'uso comune delle cartucce.

Nessuna della dozzina abbondante di amici e conoscenti che son passati ad usare le stilografiche (a cartuccia) a causa della mia malefica influenza si sogna di ricaricare una cartuccia, operazione scomoda e macchinosa; i pochi che son voluti passare alla ricarica han comprato un converter ed usano quello. Che è poi quello che ho fatto io per le poche penne a cartucce che uso dato che non vedo perché mai dover perder tempo a siringare cartucce quando posso usare un converter.

Il punto comunque è semplicemente che l'uso comune delle cartucce prevede appunto la sostituzione, che avviene (in tutta la casistica di persone per cui la stilografica è semplicemente una penna che scrive meglio) quando la penna smette di scrivere perché l'inchiostro è finito. Il fatto che per la tua particolare casistica d'uso sia più significativo il volume del caricamento non significa che questo sia riferibile al caso comune.

Simone
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Messaggio da Little »

Automedonte ha scritto: domenica 1 novembre 2020, 10:46 Fatto con materiali diversi (plastica o ottone) ma derivante dallo stesso stampo e quindi di uguale dimensione. Potrebbe avere un senso per ridurre i costi di produzione perchè si utilizzerebbero gli stessi macchinari senza dover modificare quote e misure.
Automedonte ha scritto: domenica 1 novembre 2020, 19:32 Se ho uno stampo posso utilizzarlo per fondere acciaio o oro, avrò un prodotto diverso ma usando lo stesso stampo con evidenti risparmi di costi :thumbup:
Spero non ci siano stampisti qui nel forum... Avrebbero sicuramente un mancamento a leggere questa affermazione ;)
Io non sono uno stampista quindi molti dettagli non li conosco...ma se è vero che alcuni stampi possono essere usati con materiali diversi parliamo comunque di materiali simili (dal punto di vista fusorio) tra loro.
L'acciaio e la plastica hanno temperature così diverse di fusione oltre che problematiche molto diverse che dubito fortemente che si possa usare lo stesso stampo come scrivi nel messaggio precedente.
Lo stampo non è indipendente dal materiale. La plastica poi ha un processo completamente diverso quindi è un mondo a parte...

Perdonate l'intrusione
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Messaggio da Automedonte »

Little ha scritto: lunedì 2 novembre 2020, 2:11
Lo stampo non è indipendente dal materiale. La plastica poi ha un processo completamente diverso quindi è un mondo a parte...

Perdonate l'intrusione
Cosa c'è da perdonare? Qualunque contributo è utile :thumbup:

Pensavo che comunque avere meccanismi simili/uguali potesse aiutare nelle economie di scala.
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Messaggio da merloplano »

piccardi ha scritto: domenica 1 novembre 2020, 21:56
merloplano ha scritto: domenica 1 novembre 2020, 20:45 solo perche' secondo te le cartucce si sostituiscono e non si ricaricano. le mie penne da ufficio in genere durano almeno una settimana, quindi ogni 7 giorni ricarico la cartuccia a prescindere dal livello, se non devo cambiare colore. se non me ne accorgo o se ne ho altre di colore simile, scrivo fintanto che il flusso diminuisce, la parcheggio e ricarico a fine giornata: non ho consumato tutto l'inchiostro contenuto nell'alimentatore.
Non solo secondo me. A parte qualche fissato collezionista, che lo fa magari perché non esistono più per quel modello, di persone che ricaricano delle cartucce ordinarie per riusarle con l'inchiostro conosco (ora) solo te. Di certo non mi risulta per nulla che sia l'uso comune delle cartucce.
veramente ho scritto "solo perche' secondo te.." e non "perche' solo secondo te.." in questo caso fa differenza, e l'ordine che intendevo usare, confermo, e' il primo

visto che il tuo lavoro aggiuntivo del calcolo della capacita' del solo "serbatoio" va a vantaggio di una sola pecora nera, ancor piu' grazie :mrgreen: per rispondere al resto ("operazione scomoda e macchinosa" e "perché mai dover perder tempo a siringare cartucce quando posso usare un converter", esula da questa ed apriro' una discussione apposita
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