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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Pennino 1,1 Leonardo
- ricart
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- Iscritto il: venerdì 18 agosto 2017, 14:05
- La mia penna preferita: Pelikan 120
- Il mio inchiostro preferito: Ora: Waterman Blu Mistero
- Misura preferita del pennino: Fine
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Pennino 1,1 Leonardo
Salve, fra una castagna e l'altra con una buona ribolla ecco una veloce comparazione di pennini 1,1
il primo, appena arrivato, un Leonardo
il secondo un Aurora
il terzo un Lamy
mandi
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il secondo un Aurora
il terzo un Lamy
mandi
Riccardo
Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie (G.U.)
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Pennino 1,1 Leonardo
OT: Chiedo scusa forse non tutti sono a conoscenza di questo:
"Friuli Venezia - Giulia, anni ‘50: la vendemmia è terminata da poco, le uve lievemente pressate stanno fermentando. La Ribolla non è ancora vino, è poco frizzante, con bassa gradazione alcolica e in forma di mosto d’uva in parte fermentato, con alta concentrazione zuccherina.
Il vino Ribolla Gialla veniva assaggiato così. La sera della festa dei Santi i friulani si riunivano per una piacevole degustazione: Ribolla con castagne bollite e alloro o con castagne alla brace, la più gustosa tradizione autunnale. Era Ribolla, non ancora Ribolla Gialla, a pochi passi dall’essere un vero vino. Il nome veniva fuori dall’azione del ribollire: in autunno la bora raffreddava le cantine e bloccava la fermentazione che riprendeva solo con il tepore di primavera. I vignaioli allora stimolavano la fermentazione con le vinacce. Il risultato era diverso da quello che conosciamo oggi e a ottobre era ancora presto per assaggiarla; la Ribolla, ancora mosto, aveva bisogno di riposare dopo la fermentazione forzata. Così ne veniva vietata la vendita nelle osterie e nei locali pubblici per tutto il mese di ottobre. L’1 novembre era il primo giorno utile per assaggiare la Ribolla, un giorno conviviale e celebrativo.
Friuli Venezia Giulia, oggi: la doppia fermentazione è un ricordo ma la Ribolla resta un vino giovane, da bere subito e non adatto all’invecchiamento. La Ribolla Gialla è vinificata in purezza, con uve 100% del vitigno omonimo; è elegante, con profumo intenso e fruttato, è fresca e dal retrogusto leggermente aromatico. La Ribolla Gialla tuttora viene vendemmiata tardi e matura piano, il suo processo di fermentazione e vinificazione è diverso da quello di un tempo, ma la tradizione non viene dimenticata: oggi Ribolla Gialla e castagne restano un classico dell’autunno in Friuli.
Al palato dei non friulani questa coppia potrebbe risultare un po’ insolita. È più consueto infatti abbinare un vino rosso alle castagne, poiché i tannini mitigano la pastosità di questo frutto; il sapore delle castagne però, delicato e con tendenza dolce, attrae la freschezza della Ribolla Gialla.
Friuli Venezia Giulia, dal palato al cuore: questa non è una semplice degustazione. Ribolla Gialla e castagne sono una coppia devota al passato e alla terra, alla stagionalità dei prodotti e alla vocazione dei contadini. Il Collio è una terra di vini, una terra di boschi, prati, colline, corsi d’acqua e distese di vigneti, è una terra di monocoltura e il vino, prevalentemente estratto da bacca bianca, era ed è rimasto un patrimonio da conservare. Il Collio parla di vini e i vini parlano di amore e sacrificio. Il primo assaggio della Ribolla rappresentava per i vignaioli il ristoro dopo la fatica, lo stesso per le castagne, dono di Madre Natura. “Dopo il dovere, il piacere”: un momento corale, sia nei campi, che a tavola.
E tu, hai mai provato la Ribolla Gialla con le castagne?
Se hai la fortuna di essere in Friuli in questo periodo, il modo migliore per farlo è gustarle lì, nei posti della tradizione, i borghi del Collio dove ogni anno vi è più di una sagra dedicata. Se sei lontano invece usa la fantasia: prepara il calice a tulipano, versa la Ribolla Gialla a 10°-11° e assaporala con le castagne alla brace, se possibile dinanzi a un bel caminetto acceso. L’autunno non è mai stato così caldo…
mandi
"Friuli Venezia - Giulia, anni ‘50: la vendemmia è terminata da poco, le uve lievemente pressate stanno fermentando. La Ribolla non è ancora vino, è poco frizzante, con bassa gradazione alcolica e in forma di mosto d’uva in parte fermentato, con alta concentrazione zuccherina.
Il vino Ribolla Gialla veniva assaggiato così. La sera della festa dei Santi i friulani si riunivano per una piacevole degustazione: Ribolla con castagne bollite e alloro o con castagne alla brace, la più gustosa tradizione autunnale. Era Ribolla, non ancora Ribolla Gialla, a pochi passi dall’essere un vero vino. Il nome veniva fuori dall’azione del ribollire: in autunno la bora raffreddava le cantine e bloccava la fermentazione che riprendeva solo con il tepore di primavera. I vignaioli allora stimolavano la fermentazione con le vinacce. Il risultato era diverso da quello che conosciamo oggi e a ottobre era ancora presto per assaggiarla; la Ribolla, ancora mosto, aveva bisogno di riposare dopo la fermentazione forzata. Così ne veniva vietata la vendita nelle osterie e nei locali pubblici per tutto il mese di ottobre. L’1 novembre era il primo giorno utile per assaggiare la Ribolla, un giorno conviviale e celebrativo.
Friuli Venezia Giulia, oggi: la doppia fermentazione è un ricordo ma la Ribolla resta un vino giovane, da bere subito e non adatto all’invecchiamento. La Ribolla Gialla è vinificata in purezza, con uve 100% del vitigno omonimo; è elegante, con profumo intenso e fruttato, è fresca e dal retrogusto leggermente aromatico. La Ribolla Gialla tuttora viene vendemmiata tardi e matura piano, il suo processo di fermentazione e vinificazione è diverso da quello di un tempo, ma la tradizione non viene dimenticata: oggi Ribolla Gialla e castagne restano un classico dell’autunno in Friuli.
Al palato dei non friulani questa coppia potrebbe risultare un po’ insolita. È più consueto infatti abbinare un vino rosso alle castagne, poiché i tannini mitigano la pastosità di questo frutto; il sapore delle castagne però, delicato e con tendenza dolce, attrae la freschezza della Ribolla Gialla.
Friuli Venezia Giulia, dal palato al cuore: questa non è una semplice degustazione. Ribolla Gialla e castagne sono una coppia devota al passato e alla terra, alla stagionalità dei prodotti e alla vocazione dei contadini. Il Collio è una terra di vini, una terra di boschi, prati, colline, corsi d’acqua e distese di vigneti, è una terra di monocoltura e il vino, prevalentemente estratto da bacca bianca, era ed è rimasto un patrimonio da conservare. Il Collio parla di vini e i vini parlano di amore e sacrificio. Il primo assaggio della Ribolla rappresentava per i vignaioli il ristoro dopo la fatica, lo stesso per le castagne, dono di Madre Natura. “Dopo il dovere, il piacere”: un momento corale, sia nei campi, che a tavola.
E tu, hai mai provato la Ribolla Gialla con le castagne?
Se hai la fortuna di essere in Friuli in questo periodo, il modo migliore per farlo è gustarle lì, nei posti della tradizione, i borghi del Collio dove ogni anno vi è più di una sagra dedicata. Se sei lontano invece usa la fantasia: prepara il calice a tulipano, versa la Ribolla Gialla a 10°-11° e assaporala con le castagne alla brace, se possibile dinanzi a un bel caminetto acceso. L’autunno non è mai stato così caldo…
mandi
Riccardo
Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie (G.U.)
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- maxpop 55
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Pennino 1,1 Leonardo
Ciao Riccardo, peccato che abiti così lontano ................ricart ha scritto: ↑mercoledì 28 ottobre 2020, 23:08 OT: Chiedo scusa forse non tutti sono a conoscenza di questo:
"Friuli Venezia - Giulia, anni ‘50: la vendemmia è terminata da poco, le uve lievemente pressate stanno fermentando. La Ribolla non è ancora vino, è poco frizzante, con bassa gradazione alcolica e in forma di mosto d’uva in parte fermentato, con alta concentrazione zuccherina.
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E tu, hai mai provato la Ribolla Gialla con le castagne?
Se hai la fortuna di essere in Friuli in questo periodo, il modo migliore per farlo è gustarle lì, nei posti della tradizione, i borghi del Collio dove ogni anno vi è più di una sagra dedicata. Se sei lontano invece usa la fantasia: prepara il calice a tulipano, versa la Ribolla Gialla a 10°-11° e assaporala con le castagne alla brace, se possibile dinanzi a un bel caminetto acceso. L’autunno non è mai stato così caldo…
mandi
Riguardo agli Stub devo ammettere che il mio preferito è il Leonardo.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
- Dory
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Interessante la prova pennini e quasi poetica la divagazione sulla Ribolla.
Per me é una di quelle cose legate alla tradizione e ai ricordi. Oltre al sapore se penso a "Ribolla e castagne" mi vengono in mente i gazebo davanti ai negozi e alle associazioni del mio paese durante la giornata a lei dedicata, con la scatolina per le offerte sui vari banchetti e quell'atmosfera che dice: incontriamoci, beviamo una cosa assieme e facciamo quattro chiacchiere in tranquillità.
Dubito che quest'anno si farà...aspetteremo il prossimo anno.
Per me é una di quelle cose legate alla tradizione e ai ricordi. Oltre al sapore se penso a "Ribolla e castagne" mi vengono in mente i gazebo davanti ai negozi e alle associazioni del mio paese durante la giornata a lei dedicata, con la scatolina per le offerte sui vari banchetti e quell'atmosfera che dice: incontriamoci, beviamo una cosa assieme e facciamo quattro chiacchiere in tranquillità.
Dubito che quest'anno si farà...aspetteremo il prossimo anno.
Pennino 1,1 Leonardo
Come mai la chiami Leonardo 1.1 anche se nella foto c'è la fp5000?
Mi sono perso qualcosa?
Va bene che sia la fp5000 che alcune Leonardo montano il jowo #6 quindi dovrebbero essere gruppi scrittura quantomeno simili.... Faccio il pignolo giusto per capire se mi sono perso qualcosa...
PS. Anche io ho la fp5000 con lo stub e mi ci trovo molto bene... Mai provato il Leonardo quindi non so se ci sono differenze e chiedo anche per questo
Mi sono perso qualcosa?
Va bene che sia la fp5000 che alcune Leonardo montano il jowo #6 quindi dovrebbero essere gruppi scrittura quantomeno simili.... Faccio il pignolo giusto per capire se mi sono perso qualcosa...
PS. Anche io ho la fp5000 con lo stub e mi ci trovo molto bene... Mai provato il Leonardo quindi non so se ci sono differenze e chiedo anche per questo
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Come ti sembrano in quanto a scorrevolezza, questi stub? Qual è la classifica secondo te? E poi... che bella la descrizione della tradizione friulana. Sono un po' lontano, per assaporare questo evento, ma grazie della condivisione, è interessantissima
- francoiacc
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Pennino 1,1 Leonardo
Aggiungo un mio contributo. Inchiostro Leonardo Blue.
- Automedonte
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Sbaglio o il pennino jowo era partito un po’ scarso di inchiostro?
Cesare Augusto
- francoiacc
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No non l'ho messo bene sulla carta, considera che sono stati provati per intinzione,
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Scusate, ma dopo la descrizione così accurata e accorata di un vino particolare, delle sue fermentazioni, delle atmosfere autunnali friulane, vi viene ancora voglia di parlare di stub? avete qualche problema? io ero già proiettato in una cucina campagnola con un bel camino acceso in compagnia di Ricart ad assaporare la Ribolla
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Io speravo in una compagnia più.... eccitantebalthazar ha scritto: ↑giovedì 29 ottobre 2020, 19:14 Scusate, ma dopo la descrizione così accurata e accorata di un vino particolare, delle sue fermentazioni, delle atmosfere autunnali friulane, vi viene ancora voglia di parlare di stub? avete qualche problema? io ero già proiettato in una cucina campagnola con un bel camino acceso in compagnia di Ricart ad assaporare la Ribolla
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si ... con la Ribolla basta e avanza Ricart (vabbè lo ammetto devo avere qualche problema anch'io )Automedonte ha scritto: ↑giovedì 29 ottobre 2020, 19:21Io speravo in una compagnia più.... eccitantebalthazar ha scritto: ↑giovedì 29 ottobre 2020, 19:14 Scusate, ma dopo la descrizione così accurata e accorata di un vino particolare, delle sue fermentazioni, delle atmosfere autunnali friulane, vi viene ancora voglia di parlare di stub? avete qualche problema? io ero già proiettato in una cucina campagnola con un bel camino acceso in compagnia di Ricart ad assaporare la Ribolla
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Rispondo a Spiller84
Ho caricato le penne con lo stesso inchiostro e un po' di differenza si nota fra i tre pennini. Il tratto della 5000 è più o meno uguale a quello dell'Aurora, il Lamy è più sottile. Quello che cambia è il fruscio o il "feedback" come lo chiama qualcuno, più marcato quello dell'Aurora. Il Lamy rimane indietro sulla scorrevolezza, gli altri due si equivalgono. Importante però è il fatto che il pennino Jowo costa più o meno 25 euro, l'altro dieci volte di più, questo è oggetto di meditazione e non poca. Tutto sommato propendo per il pennino della 5000 anche se ha il tratto un po' "grassottello" per i miei gusti. Spero di esserti stato utile in qualche modo.
Mandi
Ho caricato le penne con lo stesso inchiostro e un po' di differenza si nota fra i tre pennini. Il tratto della 5000 è più o meno uguale a quello dell'Aurora, il Lamy è più sottile. Quello che cambia è il fruscio o il "feedback" come lo chiama qualcuno, più marcato quello dell'Aurora. Il Lamy rimane indietro sulla scorrevolezza, gli altri due si equivalgono. Importante però è il fatto che il pennino Jowo costa più o meno 25 euro, l'altro dieci volte di più, questo è oggetto di meditazione e non poca. Tutto sommato propendo per il pennino della 5000 anche se ha il tratto un po' "grassottello" per i miei gusti. Spero di esserti stato utile in qualche modo.
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Grazie per la risposta. Ho un Lamy 1.9 e lo trovo tutto sommato scorrevole, e piacevole da usare. Se il Jowo è anche più scorrevole, deve essere davvero confortevole da usare. Buono a sapersi