Inchiostri e carta...scadente
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Ciao a tutti,
utilizzo varie penne Lamy (ho una 1,1 - 1,5 - 1,9 ed una F) ed al momento utilizzo un inchiostro Dokumenten-Tinte 400 (nero) della Rohrer & Klinger.
Ho scelto questo inchiostro affascinanto dalla certificazione ISO 12757-2 ad uso documenti (ne compilo a mano molti quotidianamnete).
Spesso mi trovo a scrivere su carte di bassa qualità, riciclate oppure molto sottili. Ho trovato che l'inchiostro in questione fluisce molto di più rispetto al Parker Quink che utilizzavo prima, con linee più spesse, mentre ne cercherei uno che fosse più sottile...
Che mi consigliate?
Grazie infinite a tutti!
Enrico
utilizzo varie penne Lamy (ho una 1,1 - 1,5 - 1,9 ed una F) ed al momento utilizzo un inchiostro Dokumenten-Tinte 400 (nero) della Rohrer & Klinger.
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Gli inchiostri Pelikan della linea 4001 hanno normalmente un flusso abbastanza magro.
Anche il Lamy Blue tende a "stringere" il tratto.
Se ti interessano inchiostri resistenti all'acqua, i ferrogallici della R&K (Scabiosa e Salix) hanno un flusso moderato.
Anche il Lamy Blue tende a "stringere" il tratto.
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Ti ringrazio... proverò il ferrogallico, sperando non mi intasi la penna!
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I ferrogallici non intasano i pennini, perchè non contengono pigmenti (particelle solide in sospensione).
I R&K Documentus sono inchiostri ai pigmenti, così come i Sailor resistenti all'acqua (loro li chiamano ai "nano-pigmenti").
Al contrario i ferrogallici devono la resistenza all'acqua alla loro formulazione chimica.
Il loro pH acido li rendeva in passato problematici dal punto di vista della corrosione, ma quelli moderni non dovrebbero avere questo tipo di problemi.
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ESSRI o diamine registrar'senricovp ha scritto: ↑mercoledì 7 ottobre 2020, 14:21 Ciao a tutti,
utilizzo varie penne Lamy (ho una 1,1 - 1,5 - 1,9 ed una F) ed al momento utilizzo un inchiostro Dokumenten-Tinte 400 (nero) della Rohrer & Klinger.
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Grazie! Proverò a vedere anche quelli !!merloplano ha scritto: ↑mercoledì 7 ottobre 2020, 18:06ESSRI o diamine registrar'senricovp ha scritto: ↑mercoledì 7 ottobre 2020, 14:21 Ciao a tutti,
utilizzo varie penne Lamy (ho una 1,1 - 1,5 - 1,9 ed una F) ed al momento utilizzo un inchiostro Dokumenten-Tinte 400 (nero) della Rohrer & Klinger.
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Enrico
Inchiostri e carta...scadente
Se usi i ferrogallici, non lasciarli seccare nella penna (un po' di corrosione a me è capitata).
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Considerato il basso costo (e ottima qualità) potresti provare i Document Ink di Koh-I-Noor, sia blu che nero. Li uso con soddisfazione su due mie scolastiche d'epoca. Li puoi acquistare on-line direttamente dal produttore.
- sciumbasci
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Anche secondo me i ferrogallici sono quello che cerchi.
Il migliore, a detta degli "inchiostraioli" d'oltreoceano è Ecclesiastical Stationery Supplies Registrars' Ink.
Chiaro che devono piacere: linee più sottili, flusso stitico, il colore cambia in modo variabile da 20 minuti al giorno dopo da blu a nero.
Pulizia della penna fondamentale, anche se io non ho mai avuto problemi.
Altrimenti Noodler's, uno qualsiasi della linea bulletproof.
Il migliore, a detta degli "inchiostraioli" d'oltreoceano è Ecclesiastical Stationery Supplies Registrars' Ink.
Chiaro che devono piacere: linee più sottili, flusso stitico, il colore cambia in modo variabile da 20 minuti al giorno dopo da blu a nero.
Pulizia della penna fondamentale, anche se io non ho mai avuto problemi.
Altrimenti Noodler's, uno qualsiasi della linea bulletproof.
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Mi permetto di dissentire. Molti della linea bulletproof hanno performance scadenti su carte ottime, e su carte scadenti hanno performance... di pupù. Il bulletproof black è la felice eccezione.sciumbasci ha scritto: ↑sabato 17 ottobre 2020, 21:33 Altrimenti Noodler's, uno qualsiasi della linea bulletproof.
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Tutti i ferrogallici tradizionali, solitamente dei blu-neri.
I ferrogallici a bassa percentuale di base ferrogallica (esempio, alcuni KWZ) possono essere appena più aggressivi, ma sempre utilizzabilissimi.
Molti inchiostri Platinum: vanno benissimo il blu, il nero, il verde.
In genere, gli inchiostri ai pigmenti reggono benissimo su carte non particolarmente adatte alla stilografica, con poche eccezioni, che tuttavia non sono eclatanti e reggono abbastanza bene.
Va benissimo il Pelikan 4001 Blue-black, che ha comunque un minimo di base ferrogallica.
Inoltre, se caricate in penne che non abbiano un flusso esagerato, vanno generalmente bene, tra gli inchiostri che ho testato:
- il Pelikan 4001 nero brillante;
- il blu royal Kaweco, davvero ottimo;
- il Pelikan 4001 blu royal;
- il Waterman Florida blue;
- il Diamine Grape.
Se la carta è davvero inadatta all'uso con inchiostri stilografici, la prima scelta dovrebbe essere un ferrogallico tradizionale.

I ferrogallici a bassa percentuale di base ferrogallica (esempio, alcuni KWZ) possono essere appena più aggressivi, ma sempre utilizzabilissimi.
Molti inchiostri Platinum: vanno benissimo il blu, il nero, il verde.
In genere, gli inchiostri ai pigmenti reggono benissimo su carte non particolarmente adatte alla stilografica, con poche eccezioni, che tuttavia non sono eclatanti e reggono abbastanza bene.
Va benissimo il Pelikan 4001 Blue-black, che ha comunque un minimo di base ferrogallica.
Inoltre, se caricate in penne che non abbiano un flusso esagerato, vanno generalmente bene, tra gli inchiostri che ho testato:
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- il blu royal Kaweco, davvero ottimo;
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Se la carta è davvero inadatta all'uso con inchiostri stilografici, la prima scelta dovrebbe essere un ferrogallico tradizionale.

L’opera d’arte è sempre una confessione.
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Unica controindicazione è che il nero diventa grigio quando asciuga.
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Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
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Controindicazione? forse: c'è chi i grigi li acquista "pronti"

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Noodler's bulletproof black, oppure De Atramentis black.