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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Ci risiamo, una brutta sorpresa da un'inchiostro...
- lucawm
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Ci risiamo, una brutta sorpresa da un'inchiostro...
E anche quest'anno mi è toccato gettare mezzo calamaio di inchiostro, fortunatamente in via di esaurimento, causa formazione di muffa.
Stavolta è toccato ad un calamaio di 4001 nero acquistato poco meno di un annetto fa in cartoleria. I residui dopo il lavaggio e pescati dalla boccetta. Purtoppo ce n'è voluto parecchio prima che me ne potessi accorgere e difatti avevo caricato già due penne, una Waterman 52 e una Swan 3120.
La Waterman imperterrita ha continuato a funzionare bene ma il campanello d'allarme è stato dato dalla Swan che si è poi bloccata del tutto dopo un paio di giorni;
per cui ho aperto e annusato il calamaio che odorava di muffa (sempre annusare prima di caricare... ) e ho poi lavato le penne caricando un paio di volte con una soluzione molto diluita di ammoniaca e risciacquato adeguatamente.
Due anni fa, o forse uno (non ricordo) sempre al ritorno dalle vacanze, durante la prima settimana di settembre dovetti gettare due calamai da 30ml di Diamine per lo stesso problema. Fortunatamente in quell'occasione me ne accorsi subito perchè capovolte le boccette trovai la "piantagione" bella che ancorata sul fondo, per cui non ebbi modo di caricare nessuna penna. Questo è quanto.
Ora io dico, com'è che ho da 2-3 anni inchiostri che uso meno come il Pelikan Edelstein Aventurine e un calamaio di MB Corn Poppy Red che non mi hanno dato problema alcuno? Potevo/posso capire i Diamine che sono in plastica e senza scatola di cartone, ma il 4001 nero no. Eppure tutti i miei inchiostri sono conservati al fresco in uno scaffale della mia scrivania e alľombra sicuramente...
Me lo spiego con il fatto che il calamaio di 4001 era già invecchiato abbastanza sullo scaffale della cartoleria (è un problema questo, sembra non esserci un adeguato ricambio di prodotti in negozio e gli inchiostri si deteriorano in partenza a meno che non vengano fatti ordinare di proposito), eppure prima di invecchiare il nero Pelikan funzionava a meraviglia. Va be', mi sono sfogato
Un saluto
Stavolta è toccato ad un calamaio di 4001 nero acquistato poco meno di un annetto fa in cartoleria. I residui dopo il lavaggio e pescati dalla boccetta. Purtoppo ce n'è voluto parecchio prima che me ne potessi accorgere e difatti avevo caricato già due penne, una Waterman 52 e una Swan 3120.
La Waterman imperterrita ha continuato a funzionare bene ma il campanello d'allarme è stato dato dalla Swan che si è poi bloccata del tutto dopo un paio di giorni;
per cui ho aperto e annusato il calamaio che odorava di muffa (sempre annusare prima di caricare... ) e ho poi lavato le penne caricando un paio di volte con una soluzione molto diluita di ammoniaca e risciacquato adeguatamente.
Due anni fa, o forse uno (non ricordo) sempre al ritorno dalle vacanze, durante la prima settimana di settembre dovetti gettare due calamai da 30ml di Diamine per lo stesso problema. Fortunatamente in quell'occasione me ne accorsi subito perchè capovolte le boccette trovai la "piantagione" bella che ancorata sul fondo, per cui non ebbi modo di caricare nessuna penna. Questo è quanto.
Ora io dico, com'è che ho da 2-3 anni inchiostri che uso meno come il Pelikan Edelstein Aventurine e un calamaio di MB Corn Poppy Red che non mi hanno dato problema alcuno? Potevo/posso capire i Diamine che sono in plastica e senza scatola di cartone, ma il 4001 nero no. Eppure tutti i miei inchiostri sono conservati al fresco in uno scaffale della mia scrivania e alľombra sicuramente...
Me lo spiego con il fatto che il calamaio di 4001 era già invecchiato abbastanza sullo scaffale della cartoleria (è un problema questo, sembra non esserci un adeguato ricambio di prodotti in negozio e gli inchiostri si deteriorano in partenza a meno che non vengano fatti ordinare di proposito), eppure prima di invecchiare il nero Pelikan funzionava a meraviglia. Va be', mi sono sfogato
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Ci risiamo, una brutta sorpresa da un'inchiostro...
Ovviamente sono all'ombra essendo in casa ma comunque esposti alla luce giusto?
Io li conservo nei cassetti in modo da lasciarli al buio.
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Cesare Augusto
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Chiusi nel loro scatolo di cartoncinoAutomedonte ha scritto: ↑martedì 15 settembre 2020, 11:40 Ovviamente sono all'ombra essendo in casa ma comunque esposti alla luce giusto?
Io li conservo nei cassetti in modo da lasciarli al buio.
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Ci risiamo, una brutta sorpresa da un'inchiostro...
Un accorgimento che adotto, è quello di utilizzare siringhe per caricare i converter, in modo da non contaminare eventualmente tutto il calamaio.
Per le penne a stantuffo e altri sistemi, travaso un po di inchiostro in boccettine di vetro, specie nelle penne vintage, il rischio di inoculare nel calamaio muffe saprofite del serbatoio alimentatore materiali vari penso sia reale.
Sino ad ora non ho riscontrato problemi... calami vecchi ne ho 4-5 di 20-21 anni.
Per le penne a stantuffo e altri sistemi, travaso un po di inchiostro in boccettine di vetro, specie nelle penne vintage, il rischio di inoculare nel calamaio muffe saprofite del serbatoio alimentatore materiali vari penso sia reale.
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TOTO'
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Io uso anche calamai d'inchiostro degli anni '60 ed antecedenti, fino ad ora solo un paio non erano buoni.
Ho addirittura messo dell'acqua del rubinetto per sciogliere l'inchiostro ormai secco in un calamaio penso anni 50/60 marca Dante, nessun problema solo che da blu Reale ora è Blu pastello.
Ho una sessantina di calamai d' inchiostro e d almeno una ventina miscelati, di cui una decina sono mie miscele fatte con mono marche ed altre dieci miscelando anche marche diverse, nessun problema (Pelikan 4001, Waterman, MontBlanc)
Li conservo in zone al riparo dalla luce.
Ho addirittura messo dell'acqua del rubinetto per sciogliere l'inchiostro ormai secco in un calamaio penso anni 50/60 marca Dante, nessun problema solo che da blu Reale ora è Blu pastello.
Ho una sessantina di calamai d' inchiostro e d almeno una ventina miscelati, di cui una decina sono mie miscele fatte con mono marche ed altre dieci miscelando anche marche diverse, nessun problema (Pelikan 4001, Waterman, MontBlanc)
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Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
- lucawm
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Ci risiamo, una brutta sorpresa da un'inchiostro...
Il fatto è questo, anche io ho un calamaio di blu nero ferro gallico Mabie Todd di 80 anni fa circa da cui ogni tanto attingo. È in perfetto stato, neppure un residuo solido ma bisogna allonanarsi da quanto profuma di fenolo misto a qualcos'altro.
Mi adopererò anche io per i travasi per limitare le contaminazioni tuttavia quest'ultimo calamaio di nero 4001 mi puzza, perché ho caricato le stesse penne, antiche, nuove e con i più disparati sistemi di caricamento di Corn Poppy Red che è ancora lì vivo e vegeto in attesa di essere usato, come nuovo. Quindi la contaminazione non parte da loro.
Mi adopererò anche io per i travasi per limitare le contaminazioni tuttavia quest'ultimo calamaio di nero 4001 mi puzza, perché ho caricato le stesse penne, antiche, nuove e con i più disparati sistemi di caricamento di Corn Poppy Red che è ancora lì vivo e vegeto in attesa di essere usato, come nuovo. Quindi la contaminazione non parte da loro.
- piccardi
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Ci risiamo, una brutta sorpresa da un'inchiostro...
Dubito che immergere una penna in una boccetta possa contaminare l'inchiostro al rischio di farlo muffare, non so cosa tenete dentro voi dentro le penne... Ci sono partite di inchiostro fallate o mal conservate (più facile con quelli nuovi dove prodotti antimuffa efficacissimi ma non troppo salubri son stati eliminati) ma tenderei a dare la colpa all'inchiostro più che alla penna.
In ogni casi se devo fare le acrobazie (o fare una camera pulita con autoclave per la disinfezione) solo per caricare una penna ... anche no, grazie, per me ricaricare la penna deve essere un momento piacevole, non una operazione a cuore aperto.
Simone
In ogni casi se devo fare le acrobazie (o fare una camera pulita con autoclave per la disinfezione) solo per caricare una penna ... anche no, grazie, per me ricaricare la penna deve essere un momento piacevole, non una operazione a cuore aperto.
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Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
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e per aiutare chi non trova un termine:
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I miei inchiostri, una ventina, stanno in un cassetto nella loro boccetta, stop. Al momento non ho mai avuto contaminazioni.
Forse è dovuto al fatto che le mie penne sono delle banali scolastiche tutte in plastica, dotate di un converter facile da lavare.
Forse è dovuto al fatto che le mie penne sono delle banali scolastiche tutte in plastica, dotate di un converter facile da lavare.
Francesco
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E' possibile che i clamai siano stati chiusi male?
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Esistono alcuni coloranti organici sintetici che sono più soggetti di altri a formare muffe o anche solo cattivi odori.lucawm ha scritto: ↑martedì 15 settembre 2020, 11:32 Ora io dico, com'è che ho da 2-3 anni inchiostri che uso meno come il Pelikan Edelstein Aventurine e un calamaio di MB Corn Poppy Red che non mi hanno dato problema alcuno? Potevo/posso capire i Diamine che sono in plastica e senza scatola di cartone, ma il 4001 nero no.
Alcuni violetti (come ad esempio determinate diossazine), o certi verdi possono innescare il problema, se non adeguatamente sostenuti da agenti e additivi atti a prevenirli, ma l'elenco non è così breve. Gli inchiostri di un tempo erano quasi totalmente immuni al fenomeno, grazie alle sostanze aggiunte che, all'epoca, erano consentite e oggi non più. Io stesso ho - e uso - alcuni inchiostri che hanno una cinquantina di anni, che vanno benissimo e sono perfetti.
Personalmente non ho mai avuto problemi con il 4001 nero, ma ne ho avuti con 2 Private Reserve (Avocado e Vampire Red, odore di muffa ma utilizzabili senza problemi), 2 Diamine (Sargasso Sea e Violet, odore di muffa, utilizzabili senza problemi), ancora un Diamine che si è inspiegabilmente addensato (boccetta in vetro da 80 ml, Onyx Black, mentre la boccetta da 30 presa dopo è perfetta).
Per abitudine, in determinati inchiostri che so essere problematici sotto quell'aspetto, aggiungo una goccia di un prodotto per belle arti ad alto potere biocida, che finora non ha mostrato influenza sugli inchiostri stessi.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
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Io invece aggiungo spesso qualche goccia de "Il Ford" prodotto per la fotografia, serve a non far rimanere le macchie delle gocce d'acqua sulla pellicola quando vengono messe ad asciugare.
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Si, si trattava dell'Ilfotol, un imbibente che serviva proprio a ciò che dici tu. L'equivalente Kodak era il Photoflo, ma io ho sempre preferito l'Ilford. Tuttavia, l'imbibente non ha funzioni biocide; può risolvere il problema di un flusso un po' troppo misurato, ma non quello delle muffe.
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Difatti mettevo qualche goccia soprattutto negli inchiostri Pelikan e MBMonet63 ha scritto: ↑martedì 15 settembre 2020, 19:18
Si, si trattava dell'Ilfotol, un imbibente che serviva proprio a ciò che dici tu. L'equivalente Kodak era il Photoflo, ma io ho sempre preferito l'Ilford. Tuttavia, l'imbibente non ha funzioni biocide; può risolvere il problema di un flusso un po' troppo misurato, ma non quello delle muffe.
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Max, ma anche nei MB? Perché io ho un burgundy bellissimo che mi dà qualche problema in quel senso, ti risulta?
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Che fortuna, solo odore ma nessun residuo solido in giro per ľinchiostro.Monet63 ha scritto: ↑martedì 15 settembre 2020, 17:12 Personalmente non ho mai avuto problemi con il 4001 nero, ma ne ho avuti con 2 Private Reserve (Avocado e Vampire Red, odore di muffa ma utilizzabili senza problemi), 2 Diamine (Sargasso Sea e Violet, odore di muffa, utilizzabili senza problemi), ancora un Diamine che si è inspiegabilmente addensato (boccetta in vetro da 80 ml, Onyx Black, mentre la boccetta da 30 presa dopo è perfetta).
I miei due Diamine che mi hanno tradito, con relativi sfilacci vari nel calamaio, sono stati ľEclipse e ľEvergreen. Tinte che ho odiato per colore (troppo scuri, non me li aspettavo così) e per consistenza, oleosa, viscida, brutta...ma gli inchiostri sono stati sempre adoperati con cura e ben conservati; avevano capito che in qualche modo dovevano andarsene.
Con il MB non ho problemi è un inchiostro di qualità bello fluido e saturo. Vorrei provare il Midnight Blue se lo trovassi al prezzo a cui acquistai il Corn Poppy Red.
Fatto sta che il 4001 che mi ha dato problemi doveva essere un calamaio troppo vecchio. Sicuramente era da tempo in negozio o stranamente già contaminato. Era solo questione di tempo che formasse grumi. Lo ricomprerò, non posso restare senza Brilliant Black.