Piccole scoperte quotidiane...
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Piccole scoperte quotidiane...
...sono le piccole gioie della vita.
Non ho mai comprato penne stilografiche Aurora o Parker, e quelle che mi sono state regalate le ho sempre buttate o regalate a mia volta, perchè io sono un cartucciaro (vi risparmio la spiegazione del perchè, ve l'ho già data). Quindi il requisito fondamentale perchè una penna entri nella mia collezione e ci resti, è che possa usare cartucce internazionali. Voglio evitare di avere troppi tipi di cartucce. Fa eccezione Lamy, perchè la Vista è una penna che mi piace troppo e la Nexx è troppo comoda quando si scrive veramente tanto, per cui, come dicono gli inglesi, ho "morso il proiettile" (to byte the bullet) e, accanto ai nove inchiostri in cartucce che uso normalmente, ho aggiunto anche il Lamy Blue e (soprattutto) il Blue-Black, che utilizzo in quantità industriali (compro le cartucce a pacchi da 20 scatole).
Ieri sera, curiosando in rete, ho scoperto che le cartucce Lamy sono compatibili "ufficiosamente", con quelle Aurora/Parker. Stamattina ho fatto una verifica con un amico che ha una penna Aurora ed ho verificato che effettivamente è così. Le cartucce Lamy si incastrano benissimo nelle penne Aurora. Non ho fatto la prova contraria perchè le mie due Lamy al momento sono in ufficio. Questo mi permetterà, in futuro, di prendere in considerazione anche queste due marche. E soprattutto a casa dei miei c'è una Aurora Marco Polo che giace in un cassetto dagli anni '80 e che può quindi tornare a nuova vita, con uno dei miei inchiostri preferiti.
Non ho mai comprato penne stilografiche Aurora o Parker, e quelle che mi sono state regalate le ho sempre buttate o regalate a mia volta, perchè io sono un cartucciaro (vi risparmio la spiegazione del perchè, ve l'ho già data). Quindi il requisito fondamentale perchè una penna entri nella mia collezione e ci resti, è che possa usare cartucce internazionali. Voglio evitare di avere troppi tipi di cartucce. Fa eccezione Lamy, perchè la Vista è una penna che mi piace troppo e la Nexx è troppo comoda quando si scrive veramente tanto, per cui, come dicono gli inglesi, ho "morso il proiettile" (to byte the bullet) e, accanto ai nove inchiostri in cartucce che uso normalmente, ho aggiunto anche il Lamy Blue e (soprattutto) il Blue-Black, che utilizzo in quantità industriali (compro le cartucce a pacchi da 20 scatole).
Ieri sera, curiosando in rete, ho scoperto che le cartucce Lamy sono compatibili "ufficiosamente", con quelle Aurora/Parker. Stamattina ho fatto una verifica con un amico che ha una penna Aurora ed ho verificato che effettivamente è così. Le cartucce Lamy si incastrano benissimo nelle penne Aurora. Non ho fatto la prova contraria perchè le mie due Lamy al momento sono in ufficio. Questo mi permetterà, in futuro, di prendere in considerazione anche queste due marche. E soprattutto a casa dei miei c'è una Aurora Marco Polo che giace in un cassetto dagli anni '80 e che può quindi tornare a nuova vita, con uno dei miei inchiostri preferiti.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Re: Piccole scoperte quotidiane...
Caro il mio "Cartucciaio",
verifica che funzionino davvero misurandone i diametri dei fori.
A me è capitato con una penna sconosciuta di inserire una cartuccia std, che sembrava la sua
Pero' dopo un po' mi macchiavo le mani e non ho mai capito perchè. Ho sempre dato la colpa alla scarsa qualità della penna.
Solo dopo qualche tempo mi sono accorto che la cartuccia std, dopo l'inserimento di era incrinata perche' la baionetta della penna era un pelo un po' troppo grossa. Me ne sono accorto solo perchè ho lavato la cartuccia, altrimenti non avrei visto nulla a causa dell'inchiostro.
La cartuccia si era rotta nella parte apicale dove fa la curva. Troppa pressione nell'inserirla.
Spero che non sia il tuo caso
verifica che funzionino davvero misurandone i diametri dei fori.
A me è capitato con una penna sconosciuta di inserire una cartuccia std, che sembrava la sua
Pero' dopo un po' mi macchiavo le mani e non ho mai capito perchè. Ho sempre dato la colpa alla scarsa qualità della penna.
Solo dopo qualche tempo mi sono accorto che la cartuccia std, dopo l'inserimento di era incrinata perche' la baionetta della penna era un pelo un po' troppo grossa. Me ne sono accorto solo perchè ho lavato la cartuccia, altrimenti non avrei visto nulla a causa dell'inchiostro.
La cartuccia si era rotta nella parte apicale dove fa la curva. Troppa pressione nell'inserirla.
Spero che non sia il tuo caso
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Re: Piccole scoperte quotidiane...
Grazie,
quando recupero la Marco Polo, ti saprò dire. Le cartucce Lamy sono in polipropilene, abbastanza morbido e spesso, dovrebbero reggere.
Nell'Aurora del mio amico sono entrate molto bene.
Non posso dirti nulla delle cartucce Parker/Aurora in una Lamy perchè non ne ho mai vista una (di cartuccia).
quando recupero la Marco Polo, ti saprò dire. Le cartucce Lamy sono in polipropilene, abbastanza morbido e spesso, dovrebbero reggere.
Nell'Aurora del mio amico sono entrate molto bene.
Non posso dirti nulla delle cartucce Parker/Aurora in una Lamy perchè non ne ho mai vista una (di cartuccia).
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Re: Piccole scoperte quotidiane...
Io penso di no perché le cartucce Lamy sono fatte con plastica molto dura, sopratutto l'aggancio sembra essere molto resistente, come si può vedere dalla foto:Ottorino ha scritto:Spero che non sia il tuo caso

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Re: Piccole scoperte quotidiane...
Allora, questa mattina mi sono fermato in cartoleria e ho comprato una scatola di cartucce Parker.
Non vanno bene nelle penne Lamy perchè l'attacco ha lo stesso disegno e la stessa larghezza, ma è un po' più corto e non è possibile inserire a fondo la cartuccia.
Non ci sono invece problemi ad usare le cartucce Lamy nelle penne Aurora, come abbiamo visto ieri (abbiamo provato la cartuccia in 3-4 penne).
Per curiosità ho comprato su e-bay una stilografica Parker da pochi Euro, così vedo se le cartucce Lamy sono compatibili anche con le penne Parker.
Non vanno bene nelle penne Lamy perchè l'attacco ha lo stesso disegno e la stessa larghezza, ma è un po' più corto e non è possibile inserire a fondo la cartuccia.
Non ci sono invece problemi ad usare le cartucce Lamy nelle penne Aurora, come abbiamo visto ieri (abbiamo provato la cartuccia in 3-4 penne).
Per curiosità ho comprato su e-bay una stilografica Parker da pochi Euro, così vedo se le cartucce Lamy sono compatibili anche con le penne Parker.
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Re: Piccole scoperte quotidiane...
Ottimo, facci sapere!Phormula ha scritto:Per curiosità ho comprato su e-bay una stilografica Parker da pochi Euro, così vedo se le cartucce Lamy sono compatibili anche con le penne Parker.

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Re: Piccole scoperte quotidiane...
Per la stilografica Parker, bisogna attendere il postino.
Invece l'Aurora Marco Polo è stata recuperata da casa dei miei, pulita (era ferma da oltre 10 anni) e caricata con una cartuccia Lamy Blue-Black.
La cartuccia si infila benissimo senza problemi, anche il cilindro si avvita bene (la cartuccia è proprio a misura). La penna scrive che è una soddisfazione e per di più di uno dei miei inchiostri preferiti.
Invece parere negativo per le cartucce Parker sulle penne Lamy, non si infilano a fondo (l'attacco è troppo corto) e non è possibile avvitare il cilindro (es. nella Studio) o se lo si riesce ad avvitare (nella Safari), quando lo si svita la cartuccia resta incastrata.
Invece l'Aurora Marco Polo è stata recuperata da casa dei miei, pulita (era ferma da oltre 10 anni) e caricata con una cartuccia Lamy Blue-Black.
La cartuccia si infila benissimo senza problemi, anche il cilindro si avvita bene (la cartuccia è proprio a misura). La penna scrive che è una soddisfazione e per di più di uno dei miei inchiostri preferiti.
Invece parere negativo per le cartucce Parker sulle penne Lamy, non si infilano a fondo (l'attacco è troppo corto) e non è possibile avvitare il cilindro (es. nella Studio) o se lo si riesce ad avvitare (nella Safari), quando lo si svita la cartuccia resta incastrata.
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Re: Piccole scoperte quotidiane...
Completo il discorso, mi è arrivata la Parker Vector, pagata qualche Euro su e-bay.
Le cartucce Lamy vanno benissimo.
Quindi la mia esperienza è che le cartucce Lamy sono utilizzabili nelle penne che usano cartucce Parker/Aurora, ma non viceversa.
Le cartucce Lamy vanno benissimo.
Quindi la mia esperienza è che le cartucce Lamy sono utilizzabili nelle penne che usano cartucce Parker/Aurora, ma non viceversa.
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Re: Piccole scoperte quotidiane...
Ottimo!Phormula ha scritto:Quindi la mia esperienza è che le cartucce Lamy sono utilizzabili nelle penne che usano cartucce Parker/Aurora, ma non viceversa.

Grazie per "l'esperimento"...

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Phormula ha scritto:...sono le piccole gioie della vita.
Non ho mai comprato penne stilografiche Aurora o Parker, e quelle che mi sono state regalate le ho sempre buttate o regalate a mia volta, perchè io sono un cartucciaro (vi risparmio la spiegazione del perchè, ve l'ho già data). Quindi il requisito fondamentale perchè una penna entri nella mia collezione e ci resti, è che possa usare cartucce internazionali.


MAH....
preferisco non sapere quale sia il motivo, onestamente...


Non comprare splendide penne solo per avere le cartucce standard???

diciamo che dimentico quanto scritto e mi segno solo il fatto che la Lamy (quindi anche Converter, che prediligo)
monta su Aurora e Parker, mentre cartucce e converter Aurora e Parker non montano sulla Lamy?
-
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In effetti anch'io non capisco, sembra quasi un'avversione per lo stantuffo. Io ad esempio odio la dipendenza dalle cartucce, ma non per questo non posseggo ottime penne di tal fatta. Inoltre le cartucce limitano spesso la scelta degli inchiostri e l'autonomia. Però, come riportato spesso da altri utenti del forum, nella cartuccia c'è un lato consumistico che in genere l'amatore delle penne preferisce evitare perchè la fase del caricamento fa parte di un piccolo rito. Sono piccole innocue sciocchezze che però alimentano la passione per le penne, è passione per la precisione, per la meccanica dei fluidi. Preciso che forse sono l'unico che è riuscito a sporcarsi caricando con le cartucce! con le penne a stantuffo non mi è mai successo...! Eppoi le cartucce costano un botto, almeno si scegliesse il converter!Pupa ha scritto:Phormula ha scritto:...sono le piccole gioie della vita.
Non ho mai comprato penne stilografiche Aurora o Parker, e quelle che mi sono state regalate le ho sempre buttate o regalate a mia volta, perchè io sono un cartucciaro (vi risparmio la spiegazione del perchè, ve l'ho già data). Quindi il requisito fondamentale perchè una penna entri nella mia collezione e ci resti, è che possa usare cartucce internazionali.![]()
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MAH....
preferisco non sapere quale sia il motivo, onestamente...
Non comprare splendide penne solo per avere le cartucce standard???![]()
diciamo che dimentico quanto scritto e mi segno solo il fatto che la Lamy (quindi anche Converter, che prediligo)
monta su Aurora e Parker, mentre cartucce e converter Aurora e Parker non montano sulla Lamy?

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...allora il converter lamy andrebbe bene anche su parker e aurora? 

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si, ho provato, sulla mia Aurora il converter Lamy (quello nero, senza gli incastri laterali) entra benissimo.Pupa ha scritto:Phormula ha scritto:...sono le piccole gioie della vita.
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preferisco non sapere quale sia il motivo, onestamente...![]()
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diciamo che dimentico quanto scritto e mi segno solo il fatto che la Lamy (quindi anche Converter, che prediligo)
monta su Aurora e Parker, mentre cartucce e converter Aurora e Parker non montano sulla Lamy?
Vedi, io compro le penne per usarle, quelle che non uso vengono regalate o rottamate. Per quanto una penna a pistone possa avere il fascino della tecnologia d'altri tempi, e per l'appassionato il gesto del riempimento sia particolarmente appagante, così come lo è quello del calamaio o della penna d'oca, che si devono intingere periodicamente la punta nell'inchiostro, per il tipo di uso che faccio della stilografica, la boccetta di inchiostro significa scomodità, rischio di sporcarmi le dita e i vestiti o di sporcare la scrivania, se poi aggiungo la scomodità di viaggiare sui mezzi pubblici, in treno o in aereo con la boccetta di inchiostro al seguito e il terrore che perda... Dal mio punto di vista la cartuccia è un sistema trasportabile, rapido, semplice e pulito, utilizzabile ovunque. Se non esistesse la cartuccia, avrei già smesso di scrivere con la stilografica. Mi rendo conto benissimo che scrivere a cartucce è meno romantico e più costoso che farlo a pistone o a converter, ma è una tassa che preferisco pagare per non trovarmi a dover andare in riunione con i pantaloni o le dita sporche di inchiostro.
Il massimo dei disastri che mi sono capitati andando a cartucce è stato sedermi al tavolo di una riunione, svitare il cappuccio e trovare la penna allagata di inchiostro a causa del viaggio. Risolto richiudendola, andando alla toilette, sciacquata veloce sotto il rubinetto, asciugatura, nuova cartuccia e un minuto dopo ero di nuovo in riunione pronto a prendere appunti, e senza nemmeno essermi sporcato le dita.
Come dice il saggio, i piaceri di qualcuno, sono gli incubi di qualcun altro. Ho il massimo rispetto per gli amanti delle penne a pistone, così come ne ho per quelli che nei forum scrivono che la vera Vespa è quella con la messa in moto a pedale e che non c'è gusto a metterla in moto schiacciando un bottone, però dal mio punto di vista, una penna con il caricamento a pistone per il mio impiego itinerante è utile come la trama di un film porno. Per certi versi ho il problema opposto, e cioè che alcune penne che mi piacciono sono a pistone. Ne ho comprata recentemente una per utilizzare qualcuna della trentina di boccette di inchiostro che giacciono inutilizzate nella mia cantina e che pensavo di portare in discarica per fare spazio. L'operazione di caricamento, che per molte persone è fonte di piacere, per me è stata una scomodità in più. Sono contento di esserci riuscito senza sporcare o sporcarmi, e spero che ciò accada anche in futuro.
Continuo a ribadire che questo vale per me, le mie penne e il mio stile di vita, rispetto il diritto altrui di avere altre opinioni, gusti, preferenze e fare altre scelte.
Detto questo, il fatto di poter usare le cartcce Lamy nelle penne Aurora-Parker per me è un vantaggio non da poco, perchè mi piace tantissimo il Lamy Blue-Black e quindi mi si apre la possibilità di usarlo anche su altre penne senza essere vincolato a Lamy. L'altro vantaggio è che ho un tipo di cartucce in meno da gestire, il che, considerato il grande numero di combinazioni di formati, produttori ed inchiostri, significa per me non avere in giro altre cartucce che, se inutilizzate nel giro di qualche anno, rischiano di finire in pattumiera.
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Grazie mille Phormula, prenderò quello. Tanto per inserirmi pure io nella diatriba: uso entrambi sia converter/pistone che cartucce, è vero il pistone ha il fascino dei bei tempi andati ed è per questo che preferisco anche su penne a cartucce il converter, nonostante ciò pure io mi porto dietro una o due cartucce della penna che uso per evitare di rimanere a secco. Ad ogni modo de gustibus non disputandum 

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Ti dirò, per lo stesso motivo sono anche limitato non solo nel sistema di alimentazione, ma anche nel valore, perchè più di qualcuna delle mie penne è scomparsa in azione (MIA - Missed in Action), rotolata sul pavimento a causa di gente maldestra (KIA - Killed in Action), e non è bello quando a sparire, ad essere dimenticate o a finire rovinate sono penne da qualche centinaio di Euro. Infatti è per questo che ne ho più d'una, e porto quelle meno costose laddove il rischio che non tornino è maggiore.
Il giorno che per lavoro smetterò di fare il piccione viaggiatore, e potrò avere uno scrittoio dal quale vergare le mie note su carta in maniera stanziale, mi comprerò la penna che mi piace di più in assoluto, la Delta Dolce Vita (a pistone).
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