marnautz ha scritto: ↑sabato 29 agosto 2020, 23:54
Per esperienza. Ho avuto 2 Optima prima serie, verde e blu. La verde elica del pistone spezzato, in assistenza cambiato anche corpo penna perché deformato. Intervento al prezzo simbolico di circa 55€.
La blu mandata anche lei in assistenza sempre per deformazione Auroloide, anche se non drammatica. Sempre per circa 50€ sostituito tutto il corpo penna, purtroppo mi hanno rimandato anche quello vecchio (appena visto ho capito avrei speso altri soldi). Così ho riassemblato la vecchia e comperato un pennino rembi corti decorato per la nuova versione.
Le Optima le ho usate poco post riparazione, uso però spesso una 88 Big che ho lo stesso sistema di caricamento e mai dato problemi.
Unica « pecca » delle nuove i colori dell’Auroloide erano più belli del nuovo materiale, specie il blu!
Servizio Aurora top, prezzi super onesti e tanta competenza. Tempi di riparazione non fulminei.
Grazie!
Spero che la mia appartenga alla prima serie post problemi! Dovrebbe...
Santo cielo peccato che una penna italiana, così bella esteticamente sia afflitta da questi problemi!
Non era celluloide bensì Auroloide che non dovrebbe essere altro che una qualche resina sintetica con nome esotico. Per qualche motivo non era stabile e dopo una prima serie l' hanno sostituita con una senza problemi.
Il sistema a pistone delle Aurora è oggettivamente fragile. Molti sono gli utenti che hanno mandato le penne in assistenza per questo problema (oggi costa quasi 100 euro, spedizione compresa). Sulla bellezza delle penne e sulla qualità di scrittura si può dire solo bene.
Le penne che ho citato...Aurora Optima, Mb 146 e Pelikan, sono state le mie prime penne "importanti", volevo acquistare solo una delle tre, ma la frequentazione di questo forum è deleteria, alla fne le ho prese tutte.
Pierre ha scritto: ↑mercoledì 2 settembre 2020, 22:43
Ma scusate in aurora non esistono i due anni di garanzia? Se dopo un mese il sistema viene meno, legge ⚖ vorrebbe che mi fosse sostituito gratis!
Se si rompe fuori garanzia...sborsi il contante. Non le fanno più le garanze a vita. Chissà come mai.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce. Lao Tsu
Scusate... non vorrei aprire un nuovo topic ma ho bisogno di un consiglio.
Io ho la Optima in Auroloide Blu... che si è deformata nel classico dei modi restringendosi in particolare sul cappuccio. Dopo tanto tempo ho contattato Aurora che mi ha offerto la sostituzione delle parti a circa 50€ (anche se la colpa in origine è di Aurora il servizio mi pare ottimo a distanza di anni e gli sono grato).
Mi hanno però detto che il materiale non sarà il mio d'epoca ma il moderno (ovvio) che però ha una tonalità diversa...
Non so che fare: cosa ne pensate del materiale blu nuovo? Che fareste? A vedere le foto sul web sembra sempre bello...
Grazie,
Luca
Luca Cecchi
"Poca osservazione e molto ragionamento conducono all'errore; molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità" - Alexis Carrel
Il blu nuovo é più chiaro, non mi dispiace ma oggettivamente la tonalità della prima serie, a mio avviso, era più bella. A me hanno però sostituito il corpo penna con un ‘ibrido’: colore e dimensioni nuove (dimensioni un poco aumentate) ma veretta prima serie. Meglio così, la nuova veretta del cappuccio proprio non mi piace!
E' un problema non da poco, e seppur Aurora ci metta una pezza contenendo il prezzo dell'intervento, resta il fatto che la penna viene esposta a stressature non indifferenti che a lungo andare possono creare problemi strutturali molto seri.
Non dimentichiamo inoltre che questa bellissima stilografica è stata oggetto di collezioni esclusive e numerate, e mi domando come sarà possibile intervenire sostituendo il capuccio di una Afrika o di una Asia ( a titolo di esempio ), dato che non è possibile rimpiazzarlo con colorazioni diverse.
A listino erano e sono penne che superano anche gli 800 euro con determinati pennini.
Io mi auguro che sostituiscano di sana pianta tutte le parti, fusto e cappuccio. Non credo sia un'operazione stressante specialmente se fatta da tecnici competenti. Poi mi auguro che la penna torni con il mio pennino!
Il vero dispiacere non sono i 50€ per ringiovanire la penna ma che debba rinunciare ai materiali originali che di fatto erano il motivo dell'acquisto. Del resto come Ottorino fa notare i vecchi materiali mi sembrano di vita breve e credo sia inevitabile sostituirli coi nuovi.
Ho navigato su internet e mi sembra che il problema sia diffuso anche nelle penne usate che sono in vendita come "ottime" (non nego di aver pensato a far riparare la mia e rivenderla per ricomprarne una vecchia usata ma sarebbe inutile).
Spero solo che i nuovi materiali benchè diversi siano ugualmente belli.
Luca
Luca Cecchi
"Poca osservazione e molto ragionamento conducono all'errore; molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità" - Alexis Carrel
Lucacecchi, forse non ho esposto correttamente....ci riprovo: lo stress lo subisce la penna ante-intervento nelle operazioni di estrazione, vi sono casi di rottura della resina eliocidale che si innesta sull'unità scrittura. L'intervento serve a ripristinare la corretta funzionalità.
Nel caso la riduzione di diametro si presenti in sezioni che non inficiano la funzionalità operativa è evidente che la penna non subisce stress se non un deprecabile decadimento estetico.