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De Agostini
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De Agostini
Non so se questo sia il posto adatto per il presente contenuto. In caso contrario scusatemi e spostatelo altrove. È uscita in edicola la collezione De Agostini (l’ennesima) di penne stilografiche ispirate ai grandi personaggi del passato. Sono oggetti di fabbricazione cinese (Jinhao?), in metallo. La prima uscita è dedicata ad Alessandro Manzoni. Nella confezione è presente anche una scatolina da sei cartucce blu Pelikan. Non volevo acquistarla, poi la scimmia ha cominciato a urlare e mi son detto: “Be’, per cinque euro me la porto a casa, tolto il prezzo delle cartucce la penna sarebbe costata all’incirca tre euro. Si può fare”. Tornato fra le mura domestiche ho provveduto al lavaggio di prammatica, poi all’asciugatura e infine al rito solenne dell’inchiostratura. Non mi aspettavo niente, pertanto non sono rimasto deluso. La penna, tutto sommato, scrive bene, il flusso è regolare, non fa skipping ed è anche belloccia esteticamente (almeno per i miei gusti). Un po’ pesantina, ma si sapeva. L’ideale come penna da battaglia e arma da difesa. Come si dice dalle mie parti: “La spesa vale l’ampesa”. Penso di prendere anche la seconda, dedicata a Beethoven. Poi basta, ho una reputazione pelikanista da difendere. 
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quello che mi sconforta è il declino della casa !
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Se la trovo in edicola la prendo, tanto per 5 euri come dici si fa una prova. Fosse Jinhao però mi aspetto un pennino troppo abbindante per i miei gusti... Ma vedremo.
Tutto è declinato. Il Made in China è un'aberrazione del capitalismo senza freni. È il nostro sistema, che ha generato mostri. Recriminare purtroppo non serve a nulla.
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Passando dall'edicola non la prenderò; quei 5 euro preferisco usarli per qualsiasi altra cosa, perché non trovando neanche un motivo minimamente valido per avere una cinese di quel genere, sarebbero semplicemente 5 euro buttati, quindi assolutamente NON un buon affare.
Sorvolo sul costo delle uscite dalla 3a in poi (18 euro), e su una serie di altre riflessioni, che chiunque riuscirà a formulare da solo.
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Sorvolo sul costo delle uscite dalla 3a in poi (18 euro), e su una serie di altre riflessioni, che chiunque riuscirà a formulare da solo.
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L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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Anch'io appena vista la pubblicità in tv avrei voluto fare un commento sul forum ma mi sono astenuto per pigrizia.
Il tono sarebbe stato quello di Monet63, ma forse sarei stato anche più peso nelle considerazioni.
stefano
Il tono sarebbe stato quello di Monet63, ma forse sarei stato anche più peso nelle considerazioni.
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Si chiama penna. È come una stampante, collegata direttamente al mio cervello.
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Dalla terza uscita il costo diventa esorbitante a fronte della "qualità" offerta. Non a caso ho specificato di prendere solo le prime due. La penna oggetto del post, tolto il costo delle cartucce, viene all'incirca tre euro. Il rapporto qualità/prezzo lo trovo adeguato in quanto si tratta di uno strumento robusto che scrive anche benino. Tre euro per possedere una penna da battaglia sono ben spesi, dal mio punto di vista. Voi mi direte: vabbe', la prendo sulla baia, 1,50 spedizione compresa. Okay, ma campa cavallo a quando arriva, se arriva. Per sgombrare il campo dai possibili equivoci chiarisco che quando voglio scrivere davvero utilizzo ben altre marche. Però questa la consiglio, non è così malaccio, in fondo. Garg, il pennino è un M sicuramente, ma non è un annaffiatoio, potrebbe pure piacerti. 
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- lucaparte
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Concordo con mistermike e gargaros: l'ho presa e scrive bene, per le prossime vedró. Vedi anche un mio amaro commento di confronto su 'prove di scrittura fountainpen 5000'
Luca
fifty(six) years after
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Io sono molto liberale, credo che chi vuole comprarla fa bene a farlo, chi non è interessato fa bene ad astenersi.
Il mondo è bello perché è vario
Il mondo è bello perché è vario
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Cesare Augusto
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Speriamo che molti di quelli che acquisteranno la collana, si accorgano che avrebbero potuto spendere meglio i propri soldi , perchè vorrebbe dire che questa avrebbe rappresentato il punto di partenza per lo sviluppo di un interesse più approfondito o chissà, di una passione.
In questo senso potrebbe avere un sua utilità.
D'altro canto non capisco come un appassionato e conoscitore di stilografiche possa sentire il desiderio di comperare queste penne, e non mi riferisco a queste della collana De Agostini in particolare, ma al tipo di oggetto in generale al di la di chi ne sia il produttore o il commerciante.
Questa ovviamente è solo la mia visione soggettiva, ciascuno impieghi il proprio denaro ed il proprio tempo come meglio ritiene.
Se proprio non si vuol rinunciare al piacere di aggiungere ogni tanto un'altra penna al mucchio, invece che fermarsi in edicola , molto meglio, secondo me, girare per mercatini, rigattieri, magazzini di roba usata , si trovano sicuramente cose più belle, (non solo penne) a prezzi ridicoli, con in più il piacere della ricerca.
Io ho smesso da tanto la mia attività di ricerca, ma prima del blocco causa Covid, ero andato in un mercatino di roba di seconda mano perchè un amico mi aveva detto che vendevano un ingranditore fotografico non funzionante che sto cercando per recuperare dei ricambi introvabili, ebbene l'ingranditore non c'era più ma sono uscito con questa penna anonima di produzione italiana anni 50 a pulsante di fondo , pennino in acciaio Mercurio, bellissima celluloide color crema con marezzature marrone radica.
Cambiato il sacchetto e con una generosa lucidata la penna non solo è tornata bella ma scrive benissimo, tutto per soli 9 euro, è subito diventata la mia penna da uso quotidiano e non la scambierei con la collezione completa delle stilografiche in edicola.
In questo senso potrebbe avere un sua utilità.
D'altro canto non capisco come un appassionato e conoscitore di stilografiche possa sentire il desiderio di comperare queste penne, e non mi riferisco a queste della collana De Agostini in particolare, ma al tipo di oggetto in generale al di la di chi ne sia il produttore o il commerciante.
Questa ovviamente è solo la mia visione soggettiva, ciascuno impieghi il proprio denaro ed il proprio tempo come meglio ritiene.
Se proprio non si vuol rinunciare al piacere di aggiungere ogni tanto un'altra penna al mucchio, invece che fermarsi in edicola , molto meglio, secondo me, girare per mercatini, rigattieri, magazzini di roba usata , si trovano sicuramente cose più belle, (non solo penne) a prezzi ridicoli, con in più il piacere della ricerca.
Io ho smesso da tanto la mia attività di ricerca, ma prima del blocco causa Covid, ero andato in un mercatino di roba di seconda mano perchè un amico mi aveva detto che vendevano un ingranditore fotografico non funzionante che sto cercando per recuperare dei ricambi introvabili, ebbene l'ingranditore non c'era più ma sono uscito con questa penna anonima di produzione italiana anni 50 a pulsante di fondo , pennino in acciaio Mercurio, bellissima celluloide color crema con marezzature marrone radica.
Cambiato il sacchetto e con una generosa lucidata la penna non solo è tornata bella ma scrive benissimo, tutto per soli 9 euro, è subito diventata la mia penna da uso quotidiano e non la scambierei con la collezione completa delle stilografiche in edicola.
Antonio
Essere moderni vuol dire affaccendarsi nell’ Incurabile.
(Emil M. Cioran)
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Commenti articolati e variegati, com'è giusto che sia in un forum. Resta l'inalienabile diritto di ognuno a buttare i propri soldi come meglio crede. Personalmente se vedo una penna a portata di mano e dal costo irrisorio la compro. Poi magari la cestino subito dopo averla provata, ma tant'è. Non mi riferisco a nessuno, ma in generale non amo gli oltranzismi e i moralismi stilografici. Io ho diverse penne costose e non mi metto di certo a scrivere con quelle della De Agostini, però se c'è qualche modello che mi piace me lo porto a casa. Non tutta la collezione, ma un paio certamente. La penna in oggetto scrive bene e costa quasi niente. Cinese? D'accordo, ma mi consentite un bel chissenefrega? 
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La.collezione Deagostini non mi interessa, una penna se non mi dispiace, costa niente e funziona posso prenderla (anche se mi sono quasi fermato anch'io), cinese o tedesca americana o italiana che sia. Il piacere di comprare per due soldi ai mercatini un oggetto che 'vale' per noi che un po' ce ne intendiamo, certo non é paragonabile. Se poi qualcuno si avvicina alle stilografiche in edicola, mi pare anche positivoanalogico ha scritto: ↑lunedì 24 agosto 2020, 17:09
Se proprio non si vuol rinunciare al piacere di aggiungere ogni tanto un'altra penna al mucchio, invece che fermarsi in edicola , molto meglio, secondo me, girare per mercatini, rigattieri, magazzini di roba usata , si trovano sicuramente cose più belle, (non solo penne) a prezzi ridicoli, con in più il piacere della ricerca.
...
Luca
fifty(six) years after
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De Agostini
Ragazzi non ho resistito, è stato più forte di me.... 
Torno adesso dall'edicola col primo numero di Penne da collezione.
Mi sono un po' vergognato davanti all'edicolante a dire "Mi darebbe la prima uscita di... "Penne da collezione"? (mi venivano in mente gli sketch radiofonici di Lillo e Greg di alcuni anni fa, nei quali inventavano bislacche uscite settimanali in edicola tipo riproduzioni di posate in peluche in scala 5:1...)
Comunque, scherzi a parte, almeno la prima uscita con una scatola di cartucce Pelikan e una onesta penna cinese a €5 non è fuori dal mondo come prezzo.
Adesso do un'occhiata al piano dell'opera, chissà che dopo quella del Manzoni non facciano la penna di Sallustio o di Tacito...
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Torno adesso dall'edicola col primo numero di Penne da collezione.
Mi sono un po' vergognato davanti all'edicolante a dire "Mi darebbe la prima uscita di... "Penne da collezione"? (mi venivano in mente gli sketch radiofonici di Lillo e Greg di alcuni anni fa, nei quali inventavano bislacche uscite settimanali in edicola tipo riproduzioni di posate in peluche in scala 5:1...)
Comunque, scherzi a parte, almeno la prima uscita con una scatola di cartucce Pelikan e una onesta penna cinese a €5 non è fuori dal mondo come prezzo.
Adesso do un'occhiata al piano dell'opera, chissà che dopo quella del Manzoni non facciano la penna di Sallustio o di Tacito...
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De Agostini
Ho guardato un po' il piano dell'opera allegato, c'è ne sono soltanto alcune.
Edgar Allan Poe, Giuseppe Verdi, Charles Dickens, Amedeo Modigliani, Napoleone Bonaparte, Luigi Pirandello, Marie Curie.
Per chi si abbona c'è l'espositore in legno, credo che se ne fosse parlato in un'altra discussione qui sul forum , 3 inchiostri Pelikan Edelstein, tre poster pubblicitari vintage (ristampa ovviamente).
Non c'è però una lista più dettagliata.
Quella mia di Sallustio e Tacito era una battuta, in realtà se proprio ne mettessero una latina dovrebbero mettere la penna di Giulio Cesare, che durante le sue campagne usava inchiostri Ferro..... Gallici!
(scusate...
)
Edgar Allan Poe, Giuseppe Verdi, Charles Dickens, Amedeo Modigliani, Napoleone Bonaparte, Luigi Pirandello, Marie Curie.
Per chi si abbona c'è l'espositore in legno, credo che se ne fosse parlato in un'altra discussione qui sul forum , 3 inchiostri Pelikan Edelstein, tre poster pubblicitari vintage (ristampa ovviamente).
Non c'è però una lista più dettagliata.
Quella mia di Sallustio e Tacito era una battuta, in realtà se proprio ne mettessero una latina dovrebbero mettere la penna di Giulio Cesare, che durante le sue campagne usava inchiostri Ferro..... Gallici!
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(scusate...
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De Agostini
Scherzi a parte, penso che anche una persona non appassionata giudichi eccessivo il costo "a regime" dell'opera.
Tuttavia l'effetto "prime uscite a basso prezzo" potrebbe davvero diffondere l'interesse, e stavolta non si hanno i primi pezzi di qualcosa ma un oggetto completo e funzionante discretamente bene.
Tuttavia l'effetto "prime uscite a basso prezzo" potrebbe davvero diffondere l'interesse, e stavolta non si hanno i primi pezzi di qualcosa ma un oggetto completo e funzionante discretamente bene.