Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Matador Express 814
- Rosso Corsa
- Pulsante di Fondo
- Messaggi: 330
- Iscritto il: lunedì 7 maggio 2012, 0:00
- La mia penna preferita: Tutte purchè dotate di pennino
- Misura preferita del pennino: Fine
- FountainPen.it 500 Forum n.: 041
- Arte Italiana FP.IT M: 078
- Fp.it ℵ: 119
- Località: Milano
- Gender:
Matador Express 814
Durante l'ultimo Pen Show di Milano ho acquistato dal Grande Maestro Sanpei, che sempre affianca a penne di grande valore altre meno preziose ma comunque estremamente interessanti, alcune stilo da sistemare tra cui quella su cui oggi scrivo alcune righe.
Si tratta di una Matador Express 814, prodotta con ogni probabilità tra il 1930 ed il 1940.
Non ho trovato molte informazioni su questa marca Tedesca, fondata nel 1895 ed operante sul mercato della cancelleria e prodotti da ufficio e per scrittura. L'azienda fece il suo ingresso sul mercato delle stilografiche più avanti, attorno al 1910, e pur senza mai diventare una delle grandi big a livello internazionale diede alla luce alcune modelli notevoli. Forse il più famoso corrisponde alla Matador Click, della fine anni 40, da molti indicata come la prima stilo con il cappuccio a chiusura a scatto. Ma diversi altri modelli furono prodotti, ognuno in molteplici varianti: Turbo, Turbino, Express, Garant sono quelli che ho trovato menzionati in diverse fonti.
Sicuramente una marca di grande interesse, che produsse stilo anche di livello elevato e comunque di ottima qualità. Mi ha colpito anche l'estrema varietà dei modelli, per materiali, stile e colori. In una cinquantina di anni si sono succedute stilo completamente diverse, spesso ispirate a concorrenti che fecero tendenza come la famosa Parker "Big Red", ma anche di notevole originalità e bellezza. Le stilo furono prodotte in diversi paesi Europei oltre alla Germania, e pare ci fosse un importante centro di produzione in Francia. Ma qui il dibattito é ancora aperto: filiale Francese o azienda indipendente con lo stesso nome? Da quanto ho letto mi sono convinto che la prima ipotesi sia quella corretta.
Molti componenti erano acquistati da aziende specializzate, come la A. Norton di New York per quanto riguarda i pennini.
In Italia l'azienda Presbitero, importante produttrice di pennini e matite dagli anni 20 ai 50 del secolo scorso, produsse su licenza la Matador Click.
Insomma, il marchio Matador ricopre una certa importanza nella storia delle stilografiche Tedesche ed Europee, anche se la documentazione raccolta sino ad ora non ne permette di chiarire molti elementi. Ad esempio un catalogo non sembra ancora essere stato recuperato, e sul significato dei numeri associati ad ogni modello (es. 814 sul mio esemplare) sono per ora formulate diverse ipotesi, tutte da confermare.
Se volete approfondire l'argomento, oltre al nostro wiki un buon riferimento é questo thread dedicato a Matador su The Fountain Pen Network
In generale, i giudizi che ho trovato sulle stilo Matador sono ampiamente positivi. Le Matador sono per lo più valutate come ottimi strumenti di scrittura, orientate in molti casi ad una fascia di mercato non altissima, ma in ogni caso con un ottimo rapporto prezzo - qualità. Cosa che ovviamente ci si aspetta da un'azienda di dimensioni medio piccole che si doveva confrontare con giganti ben più robusti.
Ho anche letto di alcune tendenze di Matador un po' troppo spregiudicate nel prendere spunto, diciamo, dalle idee dei concorrenti. Ma non sono riuscito ad approfondire queste valutazioni e non so a quali vicende si riferiscano.
Nel caso del modello di cui scrivo qui, effettivamente alcuni aspetti dello stile e della struttura complessiva della penna richiamano la Pelikan 100, probabilmente antecedente di alcuni anni, ma a mio parere siamo ampiamente al di sotto di livelli scorretti di copia.
Questo modello é in celluloide tipo "striped", con sezione, fondello e top del cappuccio in ebanite. A proposito di copia, potremmo anche osservare che Pelikan utilizzò una celluloide striped nella seconda metà degli anni 50 per i suoi modelli 400, 400N e 400NN, ma penso sia meglio non azzardare paralleli poco probabili..
La stilo ha una struttura molto semplice, a tutto vantaggio della robustezza e della facilità di manutenzione, ed ecco un altro parallelo con molti modelli Pelikan. Il caricamento é a stantuffo, con un meccanismo simile a quello della Pelikan 100, anche se a mio parere un poco più rozzo. Credo che la guarnizione fosse in sughero, sicuramente lo é quella che ho costruito
Complessivamente, un sistema piuttosto semplice e pratico, ma alcune componenti avrebbero potuto essere progettate con maggiore cura. Ad esempio il movimento dello stantuffo con la rotazione del fondello viene assicurato dalla presenza di un singolo piccolo perno o paletto in plastica (o ebanite?) infilato in un forellino dello stesso stantuffo. Non so come questo perno fosse inserito originariamente, nel mio esemplare era rimovibile e in corrispondenza del foro era presente una crepa. Un difetto forse provocato dall'eccessiva pressione con cui era stato inserito il perno. Questa situazione mi ha costretto a incollare il perno sullo stantuffo, che ho cercato di rafforzare in corrispondenza della crepa. In pennino flex 14 ct. Matador é piuttosto elegante e ben proporzionato sulle dimensioni della stilo. Il gruppo pennino - alimentatore (in ebanite) é inserito nella sezione a pressione. Ho avuto piccoli problemi nello smontaggio a causa di alcune incrostazioni di inchiostro un poco resistenti alle varie operazioni di pulizia, e nessun problema nel reinserimento in sezione. Anche senza una messa a punto che sicuramente farò in seguito, la scrittura é abbastanza piacevole. E' presente un feed back tipico di molti pennini vintage, per nulla fastidioso. La stilo mi pare ben equilibrata, e forse senza cappuccio calzato (non calzo MAI il cappuccio sul fusto) può risultare un poco piccola per alcuni utilizzatori. Personalmente non ho mani molto grandi e non ho rilevato alcuna scomodità.
Esteticamente la Express mi ricorda abbastanza da vicino la Pelikan 100 e 100N, sia nelle proporzioni che nelle dimensioni (che ho misurato personalmente, senza calibro quindi consideratele come approssimate)
Lunghezza complessiva: 120,5 mm
Lunghezza cappuccio: 58,5 mm
Diametro fusto: 12 mm
Diametro cappuccio: 13,5 mm
Su altre fonti, (PM Pens) ho trovato delle misure leggermente diverse, ancora più prossime a quelle della Pelikan 100.
Per quanto riguarda il peso, ho misurato 16-17 g (con carica di inchiostro non full), di cui circa 6 g del cappuccio.
Una volta trattate e lucidate al (mio) meglio le componenti in ebanite e lucidate quelle in celluloide e le parti in metallo la stilo mi pare esteticamente piacevole. La trasparenza del fusto é discreta e anche le tonalità di fusto e cappuccio si combinano molto bene con il marrone scurissimo delle parti in ebanite.
La buona lucentezza conservata dalle dorature delle parti in metallo completa il buon livello dell'aspetto. Nessuna esagerazione nei fregi: le uniche parti dorate sono rappresentate da una clip piuttosto semplice fissata tra corpo e top del cappuccio tramite un sottile anello, e da una veretta abbastanza sottile e completamente liscia.
Ho visto in rete immagini di altre Express 814 (vedi pagina PM Pens indicata sopra) con una veretta sempre piuttosto sottile ma con delle lavorazioni con piccole greche, piuttosto piacevoli. Non credo che tali greche fossero originariamente presenti anche sulla mio esemplare, anche perchè le verette hanno altezze leggermente differenti. Probabilmente si tratta di piccole varianti nell'ambito dello stesso modello.
Allego qualche foto, la cui infima qualità non permette di apprezzare appieno le buone qualità estetiche di questa bella 80-90enne. Scusatemi.... In definitiva, a mio parere la Matador Express 814 é stata disegnata ispirandosi chiaramente alla più famosa e diffusa Pelikan 100, ma comunque conserva alcuni aspetti originali che uniti a una buona qualità costruttiva ne fanno una stilo sicuramente interessante e molto piacevole esteticamente.
In fase di restauro ho potuto rilevare a volte una eccessiva semplificazione di alcuni componenti del sistema di caricamento, il che non riduce tuttavia il fascino di questa bella stilo vintage.
Ciao
Si tratta di una Matador Express 814, prodotta con ogni probabilità tra il 1930 ed il 1940.
Non ho trovato molte informazioni su questa marca Tedesca, fondata nel 1895 ed operante sul mercato della cancelleria e prodotti da ufficio e per scrittura. L'azienda fece il suo ingresso sul mercato delle stilografiche più avanti, attorno al 1910, e pur senza mai diventare una delle grandi big a livello internazionale diede alla luce alcune modelli notevoli. Forse il più famoso corrisponde alla Matador Click, della fine anni 40, da molti indicata come la prima stilo con il cappuccio a chiusura a scatto. Ma diversi altri modelli furono prodotti, ognuno in molteplici varianti: Turbo, Turbino, Express, Garant sono quelli che ho trovato menzionati in diverse fonti.
Sicuramente una marca di grande interesse, che produsse stilo anche di livello elevato e comunque di ottima qualità. Mi ha colpito anche l'estrema varietà dei modelli, per materiali, stile e colori. In una cinquantina di anni si sono succedute stilo completamente diverse, spesso ispirate a concorrenti che fecero tendenza come la famosa Parker "Big Red", ma anche di notevole originalità e bellezza. Le stilo furono prodotte in diversi paesi Europei oltre alla Germania, e pare ci fosse un importante centro di produzione in Francia. Ma qui il dibattito é ancora aperto: filiale Francese o azienda indipendente con lo stesso nome? Da quanto ho letto mi sono convinto che la prima ipotesi sia quella corretta.
Molti componenti erano acquistati da aziende specializzate, come la A. Norton di New York per quanto riguarda i pennini.
In Italia l'azienda Presbitero, importante produttrice di pennini e matite dagli anni 20 ai 50 del secolo scorso, produsse su licenza la Matador Click.
Insomma, il marchio Matador ricopre una certa importanza nella storia delle stilografiche Tedesche ed Europee, anche se la documentazione raccolta sino ad ora non ne permette di chiarire molti elementi. Ad esempio un catalogo non sembra ancora essere stato recuperato, e sul significato dei numeri associati ad ogni modello (es. 814 sul mio esemplare) sono per ora formulate diverse ipotesi, tutte da confermare.
Se volete approfondire l'argomento, oltre al nostro wiki un buon riferimento é questo thread dedicato a Matador su The Fountain Pen Network
In generale, i giudizi che ho trovato sulle stilo Matador sono ampiamente positivi. Le Matador sono per lo più valutate come ottimi strumenti di scrittura, orientate in molti casi ad una fascia di mercato non altissima, ma in ogni caso con un ottimo rapporto prezzo - qualità. Cosa che ovviamente ci si aspetta da un'azienda di dimensioni medio piccole che si doveva confrontare con giganti ben più robusti.
Ho anche letto di alcune tendenze di Matador un po' troppo spregiudicate nel prendere spunto, diciamo, dalle idee dei concorrenti. Ma non sono riuscito ad approfondire queste valutazioni e non so a quali vicende si riferiscano.
Nel caso del modello di cui scrivo qui, effettivamente alcuni aspetti dello stile e della struttura complessiva della penna richiamano la Pelikan 100, probabilmente antecedente di alcuni anni, ma a mio parere siamo ampiamente al di sotto di livelli scorretti di copia.
Questo modello é in celluloide tipo "striped", con sezione, fondello e top del cappuccio in ebanite. A proposito di copia, potremmo anche osservare che Pelikan utilizzò una celluloide striped nella seconda metà degli anni 50 per i suoi modelli 400, 400N e 400NN, ma penso sia meglio non azzardare paralleli poco probabili..
La stilo ha una struttura molto semplice, a tutto vantaggio della robustezza e della facilità di manutenzione, ed ecco un altro parallelo con molti modelli Pelikan. Il caricamento é a stantuffo, con un meccanismo simile a quello della Pelikan 100, anche se a mio parere un poco più rozzo. Credo che la guarnizione fosse in sughero, sicuramente lo é quella che ho costruito
Complessivamente, un sistema piuttosto semplice e pratico, ma alcune componenti avrebbero potuto essere progettate con maggiore cura. Ad esempio il movimento dello stantuffo con la rotazione del fondello viene assicurato dalla presenza di un singolo piccolo perno o paletto in plastica (o ebanite?) infilato in un forellino dello stesso stantuffo. Non so come questo perno fosse inserito originariamente, nel mio esemplare era rimovibile e in corrispondenza del foro era presente una crepa. Un difetto forse provocato dall'eccessiva pressione con cui era stato inserito il perno. Questa situazione mi ha costretto a incollare il perno sullo stantuffo, che ho cercato di rafforzare in corrispondenza della crepa. In pennino flex 14 ct. Matador é piuttosto elegante e ben proporzionato sulle dimensioni della stilo. Il gruppo pennino - alimentatore (in ebanite) é inserito nella sezione a pressione. Ho avuto piccoli problemi nello smontaggio a causa di alcune incrostazioni di inchiostro un poco resistenti alle varie operazioni di pulizia, e nessun problema nel reinserimento in sezione. Anche senza una messa a punto che sicuramente farò in seguito, la scrittura é abbastanza piacevole. E' presente un feed back tipico di molti pennini vintage, per nulla fastidioso. La stilo mi pare ben equilibrata, e forse senza cappuccio calzato (non calzo MAI il cappuccio sul fusto) può risultare un poco piccola per alcuni utilizzatori. Personalmente non ho mani molto grandi e non ho rilevato alcuna scomodità.
Esteticamente la Express mi ricorda abbastanza da vicino la Pelikan 100 e 100N, sia nelle proporzioni che nelle dimensioni (che ho misurato personalmente, senza calibro quindi consideratele come approssimate)
Lunghezza complessiva: 120,5 mm
Lunghezza cappuccio: 58,5 mm
Diametro fusto: 12 mm
Diametro cappuccio: 13,5 mm
Su altre fonti, (PM Pens) ho trovato delle misure leggermente diverse, ancora più prossime a quelle della Pelikan 100.
Per quanto riguarda il peso, ho misurato 16-17 g (con carica di inchiostro non full), di cui circa 6 g del cappuccio.
Una volta trattate e lucidate al (mio) meglio le componenti in ebanite e lucidate quelle in celluloide e le parti in metallo la stilo mi pare esteticamente piacevole. La trasparenza del fusto é discreta e anche le tonalità di fusto e cappuccio si combinano molto bene con il marrone scurissimo delle parti in ebanite.
La buona lucentezza conservata dalle dorature delle parti in metallo completa il buon livello dell'aspetto. Nessuna esagerazione nei fregi: le uniche parti dorate sono rappresentate da una clip piuttosto semplice fissata tra corpo e top del cappuccio tramite un sottile anello, e da una veretta abbastanza sottile e completamente liscia.
Ho visto in rete immagini di altre Express 814 (vedi pagina PM Pens indicata sopra) con una veretta sempre piuttosto sottile ma con delle lavorazioni con piccole greche, piuttosto piacevoli. Non credo che tali greche fossero originariamente presenti anche sulla mio esemplare, anche perchè le verette hanno altezze leggermente differenti. Probabilmente si tratta di piccole varianti nell'ambito dello stesso modello.
Allego qualche foto, la cui infima qualità non permette di apprezzare appieno le buone qualità estetiche di questa bella 80-90enne. Scusatemi.... In definitiva, a mio parere la Matador Express 814 é stata disegnata ispirandosi chiaramente alla più famosa e diffusa Pelikan 100, ma comunque conserva alcuni aspetti originali che uniti a una buona qualità costruttiva ne fanno una stilo sicuramente interessante e molto piacevole esteticamente.
In fase di restauro ho potuto rilevare a volte una eccessiva semplificazione di alcuni componenti del sistema di caricamento, il che non riduce tuttavia il fascino di questa bella stilo vintage.
Ciao
Mauro
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Complimenti per la grande cura e la ricerca storica. Questi sono interventi che fanno crescere il forum e la comunità degli appassionati.
La penna non tradisce le sue origini, è davvero accattivante.
Bravo Mauro!
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Constato che le cattive compagnie di questo forum, hanno fatto fare un balzo a Mauro dalle pur sempre dignitose scolastiche recalcitranti alla riparazione, a qualcosa di piu' aggiustabile ! Complimenti
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Bella penna ed intervento molto interessante. Trovo interessante il fatto che non calzi mai la penna, io ci provo ma istintivamente mi ritrovo, dopo un po', con il cappuccio calzato e, in fin dei conti, la penna così mi piace molto di più, fatta ovviamente eccezione per quelle che risultano sbilanciate eccessivamente verso la parte posteriore.
Comunque grazie mille.
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Matador Express 814
Bellissima recensione e complimenti per il restauro. È sempre bello vedere i miracoli che fai: penne destinate all’oblio (o, ancora peggio, alla brutale e cannibale asportazione di pennini o altre parti nobili) riprendono vita. Un suggerimento: la prossima impresa, fotografala prima del “primo passo”. Mi spiego meglio: vedere le condizioni iniziali e l’esito finale fa ancor più apprezzare il lavoro svolto.
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Matador Express 814
Bravissimo Mauro! Nella tua recensione c'è davvero tutto quello che mi piace: storia della casa, descrizione della penna e congetture sul suo posizionamento nel momento storico, manutenzione della penna e risultato finale, tutto ampiamente documentato dalle foto che direi rendono merito alla penna.
Questo si che è un forum di qualità! sia per le ottime persone che lo frequentano sia per la loro passione, cultura e voglia di apprendere. Tutte qualità estremamente rare, specie di questi tempi.
Sono veramente onorato di fare parte di questo piccolo grande gruppo
Paolo
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- domenico98
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Caro Mauro, non posso fare altro che complimentarmi con te per la bellissima recensione, un lavoro ammirevole non solo per la precisione e la accuratezza, ma anche per la passione che traspare da ogni parola. La penna è bellissima, la celluloide spettacolare e il pennino meraviglioso, ricordandola nel suo stato originario in quella scatola da dove l'hai presa piena di altre penne, sei riuscito a riportarla in vita perfettamente, e con questo tuo report ci hai dato la preziosa opportunità di imparare qualcosa di nuovo e di ampliare le nostre conoscenze. Un restauro veramente ben fatto, e una recensione davvero dettagliata e molto piacevole da leggere! Grazie ancora per questo tuo bellissimo intervento e complimenti per la penna!
Lorenzo
Lorenzo
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(O. Wilde)
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Il vero appassionato vede la bellezza dove gli altri vedono solo rottami, splendida recensione Mauro!
- Rosso Corsa
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Ringrazio tutti per gli apprezzamenti, graditissimi ma onestamente esagerati.
Tra gli amici che hanno commentato ci sono molti appassionati che conosco bene, dalle competenze molto maggiori delle mie.
Per quanto riguarda gli aspetti di restauro, mi limito ad interventi abbastanza semplici, in cui cerco di mettere in pratica i consigli dei veri maghi restauratori che da anni perseguito di domande per apprendere qualcuno dei loro segreti. Ottorino é uno dei più perseguitati, lui si che fa dei veri miracoli, ve lo posso assicurare!
E poi la stilo era da sistemare, ma non era certo in uno stato così drammatico.
Comunque sono davvero contento che la recensione sia stata apprezzata. Negli ultimi tempi ho trovato alcune altre ... nonnine molto interessanti e spero di avere presto l'opportunità di descriverle qui.
Grazie ancora!
Ciao
Sappi che i tuoi consigli e a volte i tuoi interventi diretti furono utilissimi, e tuttora quelle stilo modeste ma a me molto care sono spesso utilizzate con soddisfazione!
Grazie per i complimenti, fatti da te equivalgono a una medaglia
Ciao
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Tra gli amici che hanno commentato ci sono molti appassionati che conosco bene, dalle competenze molto maggiori delle mie.
Per quanto riguarda gli aspetti di restauro, mi limito ad interventi abbastanza semplici, in cui cerco di mettere in pratica i consigli dei veri maghi restauratori che da anni perseguito di domande per apprendere qualcuno dei loro segreti. Ottorino é uno dei più perseguitati, lui si che fa dei veri miracoli, ve lo posso assicurare!
E poi la stilo era da sistemare, ma non era certo in uno stato così drammatico.
Comunque sono davvero contento che la recensione sia stata apprezzata. Negli ultimi tempi ho trovato alcune altre ... nonnine molto interessanti e spero di avere presto l'opportunità di descriverle qui.
Grazie ancora!
Ciao
Caro Ottorino, vedo che ricordi le discussioni in cui chiedevo il tuo illuminato consiglio per rimettere in sesto delle modeste scolastiche Pelikano...
Sappi che i tuoi consigli e a volte i tuoi interventi diretti furono utilissimi, e tuttora quelle stilo modeste ma a me molto care sono spesso utilizzate con soddisfazione!
Grazie per i complimenti, fatti da te equivalgono a una medaglia
Ciao
Caro Mastro Fabrizio, mio mentore e spacciatore di stilo, cerco di applicarmi con impegno ma non rinnego il mio passato di acquirente e recensore di stilo modeste, incluse clamorose Cinesate. A me continuano a piacere pure quelle!
Ciao
Mauro
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Grazie Francesco.francoiacc ha scritto: ↑mercoledì 19 agosto 2020, 21:43 Bella penna ed intervento molto interessante. Trovo interessante il fatto che non calzi mai la penna, io ci provo ma istintivamente mi ritrovo, dopo un po', con il cappuccio calzato e, in fin dei conti, la penna così mi piace molto di più, fatta ovviamente eccezione per quelle che risultano sbilanciate eccessivamente verso la parte posteriore.
Comunque grazie mille.
Riguardo all'annosa contesa tra chi preferisce calzare il cappuccio sul fusto e chi si ostina a non farlo, le discussioni sono infinite. La polemica é insanabile, come le lotte tra Guelfi e Ghibellini.
Personalmente sono un fanatico della fazione "calzare il cappuccio? No grazie!". Il motivo fondamentale é presto spiegato: sono un maniaco dei micro-graffi, per cui evito ogni minimo rischio di incorrere nei più piccoli danni estetici al fusto. Lo ammetto, oltre certi limiti si tratta di fanatismo, ma in ogni caso persisto in questa mania e mi ritrovo a scrivere senza cappuccio anche se sto usando una Kaweco Sport...
Ciao
Mauro
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Sulla questione cappuccio sono in perfetta sintonia... anche io sono un “timoroso” dei micrograffi. Per il resto davvero un bel lavoro. La penna appare elegante ma senza esagerare... direi quasi un casual-elegante.Rosso Corsa ha scritto: ↑giovedì 20 agosto 2020, 15:44Grazie Francesco.francoiacc ha scritto: ↑mercoledì 19 agosto 2020, 21:43 Bella penna ed intervento molto interessante. Trovo interessante il fatto che non calzi mai la penna, io ci provo ma istintivamente mi ritrovo, dopo un po', con il cappuccio calzato e, in fin dei conti, la penna così mi piace molto di più, fatta ovviamente eccezione per quelle che risultano sbilanciate eccessivamente verso la parte posteriore.
Comunque grazie mille.
Riguardo all'annosa contesa tra chi preferisce calzare il cappuccio sul fusto e chi si ostina a non farlo, le discussioni sono infinite. La polemica é insanabile, come le lotte tra Guelfi e Ghibellini.
Personalmente sono un fanatico della fazione "calzare il cappuccio? No grazie!". Il motivo fondamentale é presto spiegato: sono un maniaco dei micro-graffi, per cui evito ogni minimo rischio di incorrere nei più piccoli danni estetici al fusto. Lo ammetto, oltre certi limiti si tratta di fanatismo, ma in ogni caso persisto in questa mania e mi ritrovo a scrivere senza cappuccio anche se sto usando una Kaweco Sport...
Ciao
Ancora complimenti.
Non ti è imposto di completare l'opera ma non sei libero di sottrartene.
(Rabbi Tarfón)
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No io non sono un estremista e comunque è una questione di istinto, me le ritrovo con il cappuccio calzato senza neanche accorgermene. Ci sono penne che però non riesco ad usare calzate, in genere quelle grandi. Però mi devi spiegare come si fa ad usare una Kaweco Sport senza calzare il cappuccio, roba da contorsionisti...Rosso Corsa ha scritto: ↑giovedì 20 agosto 2020, 15:44
Grazie Francesco.
Riguardo all'annosa contesa tra chi preferisce calzare il cappuccio sul fusto e chi si ostina a non farlo, le discussioni sono infinite. La polemica é insanabile, come le lotte tra Guelfi e Ghibellini.
Personalmente sono un fanatico della fazione "calzare il cappuccio? No grazie!". Il motivo fondamentale é presto spiegato: sono un maniaco dei micro-graffi, per cui evito ogni minimo rischio di incorrere nei più piccoli danni estetici al fusto. Lo ammetto, oltre certi limiti si tratta di fanatismo, ma in ogni caso persisto in questa mania e mi ritrovo a scrivere senza cappuccio anche se sto usando una Kaweco Sport...
Ciao