Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.
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- Snorkel
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Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.
Da profano la butto lì: non c'è anche una sorta di romantica enfatizzazione del materiale dovuto al fatto che è una resina vegetale ( celluloide) rispetto alle resine plastiche derivate dal petrolio come la gran parte delle penne moderne , e per questo sono percepite come un prodotto commerciale e di "bassa qualità "?
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- Snorkel
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Trovo molto interessante questo filmato relativo alla attuale produzione della Mazzucchellizoniale ha scritto: ↑mercoledì 1 luglio 2020, 15:07 Lavorare l'acetato di cellulosa in modo da dargli tutti quegli effetti richiede molta manualità e capacità artigianali pari a quelle necessarie con la celluloide propriamente detta. Quindi hai un materiale migliore e di costo comparabile alla celluloide. Non c'è una frode, non è ottone venduto per oro.
Si. Come detto, per ottenere quegli effetti occorre avere occhio e mano da artigiano. E' davvero come produrre una pasta sfoglia, con pieghe, calandrature, inclusioni ecc. ecc.
https://www.mazzucchelli1849.it/pages/ode-to-havana
Sandro
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Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.
Montegrappa propone il modello extra 1930 come celluloide, visto che la penna non è certo regalata, non si espongono così a rivalse dei clienti per la descrizione "birichina"?
Sempre per citare Lindauer, questa propone il modello "F7.3 Patronenfüllfederhalter, original Zelluloid ", come celluloide originale (il che confermerebbe che le altre siano meno originali), proveniente da vecchio stock, tuttavia non si raggiungono prezzi respingenti come nel caso delle Montegrappa.
Due le possibilità:
-La celluloide per quanto costosa non è oro fino.
-Lindauer tira sole a tutto spiano.
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Sempre per citare Lindauer, questa propone il modello "F7.3 Patronenfüllfederhalter, original Zelluloid ", come celluloide originale (il che confermerebbe che le altre siano meno originali), proveniente da vecchio stock, tuttavia non si raggiungono prezzi respingenti come nel caso delle Montegrappa.
Due le possibilità:
-La celluloide per quanto costosa non è oro fino.
-Lindauer tira sole a tutto spiano.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Lao Tsu
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Acetilcellulosa o cellulosa nitrato, hanno lo stesso "scheletro vegetale", ma di "naturale" non hanno nulla.cirovallone ha scritto: ↑mercoledì 1 luglio 2020, 16:35 Da profano la butto lì: non c'è anche una sorta di romantica enfatizzazione del materiale dovuto al fatto che è una resina vegetale ( celluloide) rispetto alle resine plastiche derivate dal petrolio come la gran parte delle penne moderne , e per questo sono percepite come un prodotto commerciale e di "bassa qualità "?
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.
Certo, infatti parlavo di "percezione "Nell'immaginario collettivo .Ottorino ha scritto: ↑mercoledì 1 luglio 2020, 19:39Acetilcellulosa o cellulosa nitrato, hanno lo stesso "scheletro vegetale", ma di "naturale" non hanno nulla.cirovallone ha scritto: ↑mercoledì 1 luglio 2020, 16:35 Da profano la butto lì: non c'è anche una sorta di romantica enfatizzazione del materiale dovuto al fatto che è una resina vegetale ( celluloide) rispetto alle resine plastiche derivate dal petrolio come la gran parte delle penne moderne , e per questo sono percepite come un prodotto commerciale e di "bassa qualità "?
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Possiamo in realtà affermare che il petrolio sia più "naturale" di una pianta di cotone. Se la seconda è stata selezionata (e probabilmente bioingegnerizzata) nel corso dei millenni, il primo è lì nel sottosuolo. Basta scavare un po'. Cosa c'è di più naturale?Ottorino ha scritto: ↑mercoledì 1 luglio 2020, 19:39Acetilcellulosa o cellulosa nitrato, hanno lo stesso "scheletro vegetale", ma di "naturale" non hanno nulla.cirovallone ha scritto: ↑mercoledì 1 luglio 2020, 16:35 Da profano la butto lì: non c'è anche una sorta di romantica enfatizzazione del materiale dovuto al fatto che è una resina vegetale ( celluloide) rispetto alle resine plastiche derivate dal petrolio come la gran parte delle penne moderne , e per questo sono percepite come un prodotto commerciale e di "bassa qualità "?
Michele
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Acuta osservazione se venisse usato al naturale e non dopo innumerevoli processi chimici 
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Cesare Augusto
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Infatti il cotone te lo metti addosso così, a batuffoli.Automedonte ha scritto: ↑mercoledì 1 luglio 2020, 21:38 Acuta osservazione se venisse usato al naturale e non dopo innumerevoli processi chimici![]()
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Ovviamente no però, a parte le manipolazioni precedenti della pianta cui accennavi sopra, il cotone può anche essere trattato in maniera naturale.
Poi concordo pienamente che la celluloide sia naturale per modo di dire
Poi concordo pienamente che la celluloide sia naturale per modo di dire
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Condivido al 100% l'approccio filosofico.zoniale ha scritto: ↑mercoledì 1 luglio 2020, 21:25
Possiamo in realtà affermare che il petrolio sia più "naturale" di una pianta di cotone. Se la seconda è stata selezionata (e probabilmente bioingegnerizzata) nel corso dei millenni, il primo è lì nel sottosuolo. Basta scavare un po'. Cosa c'è di più naturale?
Però è anche vero che la celluloide è completamente biodegradabile (anche troppo), mentre le penne in resina delle nostre collezioni saranno probabilmente ancora intatte nel 24 secolo (come i vecchi sacchetti del supermercato) quando saremo colonizzati dai Borg o da qualche altra specie aliena.
Venceremos.
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Scusa Michele... perchè non sbavi difronte alla "celluloide" Arco?!?
Secondo me l'effetto vintage ha il suo peso ma al momento la celluloide mi sembra molto più piacevole al tatto rispetto ai vari prodotti nuovi. Qualcuno fin troppo. Le Omas in "cotone" sono talmente "vellutate" da aver paura di danneggiarle.
Così come la bellezza delle versioni screziate che evidentemente hanno problemi di rotture e viraggio di colore... ma se ne trovi una sana sai che è un highlander... un'emozione unica!
Luca
Secondo me l'effetto vintage ha il suo peso ma al momento la celluloide mi sembra molto più piacevole al tatto rispetto ai vari prodotti nuovi. Qualcuno fin troppo. Le Omas in "cotone" sono talmente "vellutate" da aver paura di danneggiarle.
Così come la bellezza delle versioni screziate che evidentemente hanno problemi di rotture e viraggio di colore... ma se ne trovi una sana sai che è un highlander... un'emozione unica!
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Diciamo piuttosto che non mi pongo il problema di sbavare: le considero fuori budget e, in ogni caso, preferisco interessarmi alle penne di grande produzione.lucacecchi ha scritto: ↑giovedì 2 luglio 2020, 16:09 Scusa Michele... perchè non sbavi difronte alla "celluloide" Arco?!?
Per capirci: ho sedici Parker 51 nelle più svariate forme e colori e nemmeno una Omas.
Michele