Eversharp Doric: impressioni, considerazioni e riparazioni
- Tiberio G
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Eversharp Doric: impressioni, considerazioni e riparazioni
Oggi voglio mostrarvi il mio ultimissimo arrivo vintage, come da titolo una bellissima Whal Eversharp Doric di prima generazione a levetta in celluloide verde kashmir.
Tralascio la descrizione della penna e l'introduzione storica che potete trovare nel seguente link (in inglese)
http://www.richardspens.com/?page=ref/p ... /doric.htm
Mi concentrerò invece sulle mie impressioni e sulla richiesta di alcune delucidazioni.
Il mio esemplare l'ho acquistato proprio ieri al Pen Show di Milano (perciò non ho avuto nemmeno il tempo di scattare foto serie, nemmeno decenti a questo gioiellino, perdonatemi, e mi perdoni anche la povera reflex che ho lasciato nella borsa); il fusto é in perfette condizioni, non ci sono vistosi graffi o danneggiamenti, così come lo è il cappuccio che presenta però all'estremità un principio di cristallizzazione. Innanzitutto devo dire che se cristallizzasse solo quel punto potrei considerarmi fortunato e accetterei il difetto, però non so in quale misura e in quanto tempo possa rovinarsi maggiormente il cappuccio e questo sì che mi preoccuperebbe.
Non ho mai avuto esperienze con penne cristallizzate ma ho letto non so dove che è consigliato evitare di riporre vicino ad una penna in celluloide "sana" un'altra "malata e cristallizzata", mi sapreste confermare la veridicità di questo fatto? (soprattutto perché vorrei evitare un'epidemia di peste tra le altre penne in celluloide)
Il vero problema è però legato al gruppo pennino e alla sua sezione: i più esperti noteranno che non è il suo originale, l'ho capito anch'io perché ho dovuto spessorare la sezione per innestarla correttamente e saldamente nel fusto (dopo aver sostituito il sacchetto che era troppo lungo, un grazie a Simone Piccardi e ad altri presenti al Pen Show che hanno saputo aiutarmi).
Il pennino (reca inciso Whal pen 4) ha un tratto fine e un flusso abbastanza ristretto (l'ho provata subito con il classico Pelikan 4001 Royal blu) cosa che però ho apprezzato molto essendo abituato a usare penne innaffiatrici di inchiostro e dal tratto medio, è abbastanza rigido e scrive bene con poca pressione senza grattare. L'impugnatura però presenta qualche taglio che ho dovuto tappare con cera da dentisti per evitare di sporcarmi le mani quando la uso.
A questo punto vi chiederete quale sia il problema: succede che quando svito il cappuccio sono investito da un tal fetore emanato probabilmente proprio dal gruppo pennino (perché la penna chiusa non puzza), ma un tal fetore che sento anche quando scrivo (e se la annuso da pochi centimetri mi provoca persino rigurgito), e non sto scherzando!
Vi lancio una disperata richiesta d'aiuto per trovare una soluzione a questi problemi perché altrimenti dovrei mettere in quarantena la penna e non potrei godermela prima che cristallizzi del tutto!
Ringraziandovi calorosamente colgo l'occasione per porgervi i miei più
cordiali saluti.
Tralascio la descrizione della penna e l'introduzione storica che potete trovare nel seguente link (in inglese)
http://www.richardspens.com/?page=ref/p ... /doric.htm
Mi concentrerò invece sulle mie impressioni e sulla richiesta di alcune delucidazioni.
Il mio esemplare l'ho acquistato proprio ieri al Pen Show di Milano (perciò non ho avuto nemmeno il tempo di scattare foto serie, nemmeno decenti a questo gioiellino, perdonatemi, e mi perdoni anche la povera reflex che ho lasciato nella borsa); il fusto é in perfette condizioni, non ci sono vistosi graffi o danneggiamenti, così come lo è il cappuccio che presenta però all'estremità un principio di cristallizzazione. Innanzitutto devo dire che se cristallizzasse solo quel punto potrei considerarmi fortunato e accetterei il difetto, però non so in quale misura e in quanto tempo possa rovinarsi maggiormente il cappuccio e questo sì che mi preoccuperebbe.
Non ho mai avuto esperienze con penne cristallizzate ma ho letto non so dove che è consigliato evitare di riporre vicino ad una penna in celluloide "sana" un'altra "malata e cristallizzata", mi sapreste confermare la veridicità di questo fatto? (soprattutto perché vorrei evitare un'epidemia di peste tra le altre penne in celluloide)
Il vero problema è però legato al gruppo pennino e alla sua sezione: i più esperti noteranno che non è il suo originale, l'ho capito anch'io perché ho dovuto spessorare la sezione per innestarla correttamente e saldamente nel fusto (dopo aver sostituito il sacchetto che era troppo lungo, un grazie a Simone Piccardi e ad altri presenti al Pen Show che hanno saputo aiutarmi).
Il pennino (reca inciso Whal pen 4) ha un tratto fine e un flusso abbastanza ristretto (l'ho provata subito con il classico Pelikan 4001 Royal blu) cosa che però ho apprezzato molto essendo abituato a usare penne innaffiatrici di inchiostro e dal tratto medio, è abbastanza rigido e scrive bene con poca pressione senza grattare. L'impugnatura però presenta qualche taglio che ho dovuto tappare con cera da dentisti per evitare di sporcarmi le mani quando la uso.
A questo punto vi chiederete quale sia il problema: succede che quando svito il cappuccio sono investito da un tal fetore emanato probabilmente proprio dal gruppo pennino (perché la penna chiusa non puzza), ma un tal fetore che sento anche quando scrivo (e se la annuso da pochi centimetri mi provoca persino rigurgito), e non sto scherzando!
Vi lancio una disperata richiesta d'aiuto per trovare una soluzione a questi problemi perché altrimenti dovrei mettere in quarantena la penna e non potrei godermela prima che cristallizzi del tutto!
Ringraziandovi calorosamente colgo l'occasione per porgervi i miei più
cordiali saluti.
Tiberio
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Re: Eversharp Doric: impressioni, considerazioni e riparazio
Peccato abbia questi problemi, perchè è una penna stupenda.
Perchè non provi a cercare qualche impugnatura che vada bene per sostituirla?
Anzi, io dovrei averene un paio, se mi dai le misure controllo, se sono giuste te la mando.
La tua entra nel serbatoio ad incastro o va avvitata.
Perchè non provi a cercare qualche impugnatura che vada bene per sostituirla?
Anzi, io dovrei averene un paio, se mi dai le misure controllo, se sono giuste te la mando.
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Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
- roberto v
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Re: Eversharp Doric: impressioni, considerazioni e riparazio
Dunque, Tiberio...
Prima cosa, che tipo di puzzo è? Va bene che è nauseabondo, ma puoi in qualche modo aiutarci a capire?
Poi bisogna vedere da dove viene il puzzo: se dal gruppo sezione/pennino oppure dall'interno del cappuccio.
Potrebbe essere qualche residuo all'interno del controcappuccio oppure nell'alimentatore... non so quanto tu abbia lavato la penna, prima di usarla.
La mia esperienza di penna puzzolente si limita ad un solo caso, una Aurora Topolino che emanava un odore.... di piedi
e purtroppo la finestrella trasparente si è disintegrata nel giro di una settimana
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Prima cosa, che tipo di puzzo è? Va bene che è nauseabondo, ma puoi in qualche modo aiutarci a capire?
Poi bisogna vedere da dove viene il puzzo: se dal gruppo sezione/pennino oppure dall'interno del cappuccio.
Potrebbe essere qualche residuo all'interno del controcappuccio oppure nell'alimentatore... non so quanto tu abbia lavato la penna, prima di usarla.
La mia esperienza di penna puzzolente si limita ad un solo caso, una Aurora Topolino che emanava un odore.... di piedi
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Roberto
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L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame, poi ti spiega la lezione. (O. WIlde)
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Re: Eversharp Doric: impressioni, considerazioni e riparazio
A me è capitato con una penna in caseina, ovviamente ho scoperto che era in caseina dopo averla "immersa", e mi ricordo che puzzava di capra.
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Re: Eversharp Doric: impressioni, considerazioni e riparazio
Mi aggiungo alla richiesta di Roberto, anche se capisco che gli odori siano davvero difficili da descrivere (almeno per me lo sono). Se è il gruppo pennino il mio suggerimento è metterlo a mollo per un po' e vedere cosa succede.
Simone
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- Tiberio G
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Re: Eversharp Doric: impressioni, considerazioni e riparazio
Ieri avevo soltanto sciacquato il pennino constatando che fosse pulito, oggi ho lasciato tutta la notte la penna aperta e poi gli ho fatto un bagno nell'acqua, risultato: l'odore é diminuito (non scomparso) ma dalla sezione d'innesto del pennino (é questa che emana la puzza) si é staccata una parte cilindrica la cui linea di giunzione si sta sbriciolando rovinosamente ( credo proprio come l'Aurora di Roberto )piccardi ha scritto:Mi aggiungo alla richiesta di Roberto, anche se capisco che gli odori siano davvero difficili da descrivere (almeno per me lo sono). Se è il gruppo pennino il mio suggerimento è metterlo a mollo per un po' e vedere cosa succede.
Simone
A breve posterò delle immagini.
Ringrazio maxpop 55 per la disponibilità: si tratta di un pezzo ad incastro: lungo in tutto 3cm, diametro di innesto nel fusto di 8mm ( ma anche minore dovrebbe andare bene, basta fare un poco di spessore con cera da dentisti e/o carta)
Tiberio
- roberto v
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Re: Eversharp Doric: impressioni, considerazioni e riparazio
sI posta delle foto che non ho capito bene cosa si sta sbriciolando....
E' il conduttore (il cilindretto con i taglietti di cui vedi una parte sotto il pennino) o la giunzione (la parte che impugni quando scrivi)?
Se è la giunzione, non basta azzeccare la misura de diametro per inserirla nella penna, bisogna anche che il foro corrisponda al diametro del conduttore + pennino. Questo è molto più critico, perchè ci deve andare leggermente forzato in modo che il flusso di inchiostro al pennino sia poi regolare. Se è lasco, il pennino si muove a di solito la penna perde & spande, se è stretto, non ce li infili proprio.

E' il conduttore (il cilindretto con i taglietti di cui vedi una parte sotto il pennino) o la giunzione (la parte che impugni quando scrivi)?
Se è la giunzione, non basta azzeccare la misura de diametro per inserirla nella penna, bisogna anche che il foro corrisponda al diametro del conduttore + pennino. Questo è molto più critico, perchè ci deve andare leggermente forzato in modo che il flusso di inchiostro al pennino sia poi regolare. Se è lasco, il pennino si muove a di solito la penna perde & spande, se è stretto, non ce li infili proprio.
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Roberto
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- Ottorino
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Re: Eversharp Doric: impressioni, considerazioni e riparazio
Sono curioso dell'odore.
T'aiuto con la descrizione dei puzzi, la mia specialità qualche tempo fa.
Solo quelli da degradazione biologica pero'.
Quelli di degradazione del sintetico non li conosco.
1) ammoniaca, pesce fradicio, darsena ?
2) ovo fradicio, fiammifero, pungente ?
3) letame, fogna ?
4) muffa, fungo ?
T'aiuto con la descrizione dei puzzi, la mia specialità qualche tempo fa.
Solo quelli da degradazione biologica pero'.
Quelli di degradazione del sintetico non li conosco.
1) ammoniaca, pesce fradicio, darsena ?
2) ovo fradicio, fiammifero, pungente ?
3) letame, fogna ?
4) muffa, fungo ?
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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- Tiberio G
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Re: Eversharp Doric: impressioni, considerazioni e riparazio
Ecco alcune foto fatte al volo.
- Allegati
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- Pennino
- IMG_0038.jpg (39.78 KiB) Visto 4334 volte
-
- Parte cilindrica rotta in evidenza
- IMG_0037.jpg (71.56 KiB) Visto 4334 volte
Tiberio
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Re: Eversharp Doric: impressioni, considerazioni e riparazio
fermo restando che la sezione scrivente non è originale e che il pennino ed il feeder sembrano intatti, non mi pare un lavoro impossibile il tentare di ricostruire la parte usando un tondo in metacrilato nero, un buon tornitore può far questo ed altro.
- roberto v
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Re: Eversharp Doric: impressioni, considerazioni e riparazio
Metacrilato? Eresia! Anatema!
Ebanite o al massimo celluloide nera!
Molto più semplice inviarla ad un riparatore che probabilmente avrà la sezione giusta... O la può fare Al tornio con il materiale giusto
Ebanite o al massimo celluloide nera!
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Roberto
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Re: Eversharp Doric: impressioni, considerazioni e riparazio
l'ebanite andrebbe benissimo ma lavorarla con precisione non è facile, anche trovarne di buona qualità non è cosa alla portata di tutti.
- piccardi
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Re: Eversharp Doric: impressioni, considerazioni e riparazio
L'ebanite è la sola scelta corretta sul piano del restauro, quelle originali erano di quel materiale. Ci sono vari restauratori che sono in grado di rifare il pezzo, ce ne erano un paio anche a Milano e li ritroverai di certo a Bologna.Rampa ha scritto:l'ebanite andrebbe benissimo ma lavorarla con precisione non è facile, anche trovarne di buona qualità non è cosa alla portata di tutti.
Simone
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Re: Eversharp Doric: impressioni, considerazioni e riparazio
Il mio è di una Waterman ideal Commando del '43/'44 ad incastro, è lungo 2.8 cm. e l'incastro è di diametro 9 mm.
E' comprensivo di alimentatore, se pensi che puoi con carta smriglio e pasienza portarlo ad 8 mm. di diametro mi dai in MP l'indirizzo e te lo mando.
E' comprensivo di alimentatore, se pensi che puoi con carta smriglio e pasienza portarlo ad 8 mm. di diametro mi dai in MP l'indirizzo e te lo mando.
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Re: Eversharp Doric: impressioni, considerazioni e riparazio
peccato che oggigiorno si usi così poco, io trovo l'ebanite un materiale bellissimo, specialmente quando è colorata.piccardi ha scritto:L'ebanite è la sola scelta corretta sul piano del restauro, quelle originali erano di quel materiale. Ci sono vari restauratori che sono in grado di rifare il pezzo, ce ne erano un paio anche a Milano e li ritroverai di certo a Bologna.Rampa ha scritto:l'ebanite andrebbe benissimo ma lavorarla con precisione non è facile, anche trovarne di buona qualità non è cosa alla portata di tutti.
Simone