Manifattura nel mondo delle penne

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Messaggio da Automedonte »

Polemarco ha scritto: domenica 14 giugno 2020, 23:37
Automedonte ha scritto: domenica 14 giugno 2020, 23:35

si certo l'ho capito ed anche io apprezzo situazioni simili però ha un valore più "romantico" che pratico, spesso non è una garanzia di qualità anzi.
Uno, che non era neanche tanto amico mio, diceva che la bellezza è nell'occhio di chi guarda.
io sapevo la malizia :D
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Messaggio da Ottorino »

Le gomme mi sono venute in mente come contatto con la strada. Pennino contatto con la carta
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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schnier
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Messaggio da schnier »

il paragone va fatto con il motore. Prendiamo la Formula 1: ci sono costruttori vincenti con motori che sono forniti dalle grandi case automobilistiche, e case automobilistiche che non lottano per il mondiale malgrado si facciano tutto in casa. Tuttavia quando uno pensa alla velocità e alla macchina sportiva pensa alla Ferrari.
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Messaggio da Automedonte »

schnier ha scritto: domenica 14 giugno 2020, 23:54 il paragone va fatto con il motore. Prendiamo la Formula 1: ci sono costruttori vincenti con motori che sono forniti dalle grandi case automobilistiche, e case automobilistiche che non lottano per il mondiale malgrado si facciano tutto in casa. Tuttavia quando uno pensa alla velocità e alla macchina sportiva pensa alla Ferrari.
In Italia, non in tutto il mondo.

Comunque il discorso fila, ognuno ha le sue preferenze e priorità, in campo automobilistico come in quello delle penna c'è chi considerata un plus il fatto che tutto venga fatto in casa e chi molto più prosaicamente guarda solo il risultato :D

Riuscire ad unire le due cose sarebbe il massimo.
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Messaggio da schnier »

Automedonte ha scritto: domenica 14 giugno 2020, 23:59
In Italia, non in tutto il mondo.

Comunque il discorso fila, ognuno ha le sue preferenze e priorità, in campo automobilistico come in quello delle penna c'è chi considerata un plus il fatto che tutto venga fatto in casa e chi molto più prosaicamente guarda solo il risultato :D

Riuscire ad unire le due cose sarebbe il massimo.
Credo che come in molte cose in medio stat virtus, io apprezzo molto chi si autoproduce tutto, ma se qualcuno mi dice "hai visto quella penna? Scrive divinamente ed è anche bella da vedere, però si fa fare il pennino dalla Bock" non la scarterei certo a priori.
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Messaggio da edis »

francoiacc ha scritto: domenica 14 giugno 2020, 22:17 Mi interessa poco chi fa il pennino, mi interessa che la penna sia bella, mi piace e soprattutto scrive bene. Se una piccola-media impresa non ha la capacità di farsi i pennini in casa che ben venga che dia la produzione di pennini in outsourcing, personalmente non vedo nessun valore aggiunto in una penna con un pennino prodotto in casa, il valore aggiunto me lo da la qualità di scrittura e il supporto al cliente post vendita: qualche ciambella senza buco esce sempre ma se il supporto clienti funziona prima o poi la ciambella con il buco mi arriva. A volte ci chiediamo come mai un gruppo scrittura Bock o JoWo con inciso il nome di un produttore costi di più, le ragioni sono semplici, oltre al costo non irrisorio dell'incisione e successiva pulizia e sgrassatura, ci sono proprio i costi di controllo di qualità e dei relativi scarti di lavorazione, nonchè di supporto post-vendita che incidono molto di più su chi vende la penna piuttosto che su chi produce i pennini, soprattutto quando l'attenzione verso il cliente è alta.
Poi come qualcuno ha fatto notare un elemento chiave che determina la qualità di scrittura è il conduttore e alcune aziende implementano i gruppi scrittura forniti, completi di conduttore, per prodotti più economici, ma si fanno i loro conduttori su prodotti di fascia più alta.
Non posseggo Momento Zero e quindi non ho esperienza diretta, ma da quello che leggo sul forum il margine di errore (per usare un eufemismo) dei pennini è altissimo. In questo caso il costumer care non nasce come assistenza post vendita, ma come supporto alla vendita: continuo a mandarti pennini finché non becchiamo quello che scrive.

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Messaggio da francoiacc »

Non mi riferivo necessariamente a Leonardo, ci sono tante altre realtà che si fanno fare i pennini e realizzano bei prodotti con una buona assistenza al cliente: così al volo Namisu, Opus 88, TWISBI, salendo un po’, Visconti etc.
Riguardo la Momento Zero, hanno avuto qualche problema, hanno conseguentemente migliorato il controllo qualità laddove serviva e hanno continuato a produrre un buon prodotto. E poi a fronte di qualche esperienza negativa ce ne so tantissime positive, io sono molto soddisfatto delle mie che hanno sempre scritto bene. Poi se paragonate ad altre penne dalle caratteristiche simili non credo che costino troppo, prendi ad esempio una Montegrappa Mia. Infine non capisco perché se non ti fai i pennini in casa le penne dovrebbero costare meno, mica lavorano gratis i produttori di pennini?
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Messaggio da maylota »

Ottorino ha scritto: domenica 14 giugno 2020, 23:39 Le gomme mi sono venute in mente come contatto con la strada. Pennino contatto con la carta
Si potrebbe ipotizzare che il materiale (acciaio, oro, titanio ecc) del pennino sia come la geometria delle sospensioni, il conduttore come la taratura e le punte in iridio come il tipo e la larghezza dei pneumatici.

Puoi comperare un “pacchetto “ OEM già messo a punto che pressappoco funziona bene col guidatore medio. Ma volendo andare oltre, le possibilità di messa a punto dei singoli elementi per ottenere risultati specifici sono quasi infinite. A prescindere dal fatto che produci internamente o fai lavorare terzisti con tue specifiche particolari o una combinazione delle due cose.
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Messaggio da edis »

francoiacc ha scritto: lunedì 15 giugno 2020, 7:27 Infine non capisco perché se non ti fai i pennini in casa le penne dovrebbero costare meno, mica lavorano gratis i produttori di pennini?
Dipende da chi te li fa. Il mio concetto è, se produci un corpo che vanta di essere lavorato dal pieno, con lastre prestigiose e lavorazione artigianale o semiartigianale, il pennino che ci monti deve regalarti un sogno allo stesso modo, altrimenti non compriamo stilografiche ma penne gel. Non so se riesco a spiegarmi. Mi viene in mente mio fratello ducatista che aveva una maglietta con su scritto:
"La mia moto beve olio ma non mangerà mai riso", eppure i giapponesi fanno delle moto favolose e competitive. Ma chi compra a "Borgo Panigale" vuole anche il sogno.
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Messaggio da francoiacc »

edis ha scritto: lunedì 15 giugno 2020, 8:47
francoiacc ha scritto: lunedì 15 giugno 2020, 7:27 Infine non capisco perché se non ti fai i pennini in casa le penne dovrebbero costare meno, mica lavorano gratis i produttori di pennini?
Dipende da chi te li fa. Il mio concetto è, se produci un corpo che vanta di essere lavorato dal pieno, con lastre prestigiose e lavorazione artigianale o semiartigianale, il pennino che ci monti deve regalarti un sogno allo stesso modo, altrimenti non compriamo stilografiche ma penne gel. Non so se riesco a spiegarmi. Mi viene in mente mio fratello ducatista che aveva una maglietta con su scritto:
"La mia moto beve olio ma non mangerà mai riso", eppure i giapponesi fanno delle moto favolose e competitive. Ma chi compra a "Borgo Panigale" vuole anche il sogno.
Lo capisco, ma ti garantisco che in quel sogno di Borgo Panigale ci sono tanti componenti che vengono prodotti fuori dall'azienda, eppure la magia alla fine c'è tutta. :wave:
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Messaggio da Iridium »

Vero Simone, non avevo tenuto in considerazione la lavorazione al tornio - ho premesso però di non saperne nulla!

Le cartucce erano escluse dalle mie considerazioni.

Per il resto non so, è un pregiudizio forse infondato, ma mi attrae di più un brand che fa i propri pennini, che non un brand che li acquista da un produttore di larga scala. Mentre lo scrivo mi rendo conto che in effetti non ha molto senso - se una penna è l'assemblaggio del top di gamma è una gran penna, e basta. Probabilmente il mio pregiudizio deriva dal significato simbolico che la penna rappresenta per me. Fine del volo pindarico!
[/quote]

ciao io trovo invece che abbia moltissimo senso. all inizio non ci facevo caso (sicuramente a causa della mia inesperienza). nell ultimo periodo invece prediligo i brand che si producono i pennini in casa. non c’è niente di male in una azienda che acquista parti da altre aziende come ad esempio bock e jowo però farlo da se è sicuramente un valore aggiunto (se funzionano bene :mrgreen: ) e questa cosa per me sta diventando sempre più attraente quando devo fare un nuovo acquisto.
Fabio

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francoiacc ha scritto: lunedì 15 giugno 2020, 7:27 Non mi riferivo necessariamente a Leonardo, ci sono tante altre realtà che si fanno fare i pennini e realizzano bei prodotti con una buona assistenza al cliente: così al volo Namisu, Opus 88, TWISBI, salendo un po’, Visconti etc.
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premetto che non ho idea di quanto costi un pennino, però credo che in generale se acquisti pezzi da un’azienda specializzata solo in quello e che produce su numeri altissimi, il prezzo è generalmente più basso rispetto ad una produzione in proprio con numeri più modesti. Almeno credo :wave:
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Messaggio da piccardi »

edis ha scritto: lunedì 15 giugno 2020, 8:47 Dipende da chi te li fa. Il mio concetto è, se produci un corpo che vanta di essere lavorato dal pieno, con lastre prestigiose e lavorazione artigianale o semiartigianale, il pennino che ci monti deve regalarti un sogno allo stesso modo, altrimenti non compriamo stilografiche ma penne gel.
La produzione artigianale del pennino non esiste, vengono prodotti in serie da appositi macchinari, se sei grosso o li hai ereditati dal passato li hai in casa, altrimenti no.

L'unico intervento artigianale che ci può essere è quello della messa a punto ed il controllo di funzionamento dello stesso, che è quello che le ditte serie in genere fanno, che li abbian prodotti loro o meno.

Per cui secondo me sì, quello della produzione in proprio è esattamente di un sogno, ma di quelli da reparto marketing.

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Messaggio da ASTROLUX »

piccardi ha scritto: lunedì 15 giugno 2020, 10:41
Per cui secondo me sì, quello della produzione in proprio è esattamente di un sogno, ma di quelli da reparto marketing.

Simone
Il mondo degli oggetti di lusso o da collezione è sogno ed è marketing!
Penne in celluloide ? Conduttori in ebanite? Plastica!
Pennini in oro venduti al prezzo di uranio arricchito ? Dell'acciaio non ne parlo neanche.
Il prezzo di un oggetto è determinato da quanto si è disposti a pagarlo, non certo da quanto costa. Allora quali sono le leve che ci devono convincere a sborsare centinaia di euro per 30 gr di plastica ?
E' il senso di esclusività che quell'oggetto trasmette che ne determina l'appetibilità: La lavorazione dal pieno, la particolarità di un pennino, l'uso di materiali esotici, sono i dettagli che ci fanno scegliere un prodotto invece di un altro.
Perchè sorvolare sul pennino, ma magnificare la lavorazione dal pieno ? Ci sono ottime penna fatte a stampo!

I dettagli fanno sempre la differenza, perchè i cinesi sono sempre li a farci vedere quando davvero costa una stilografica. Il recente esempio della Moonman M800 faccia riflettere.

Io acquisto, guardando tutti i dettagli, anche l'appeal del brand, che influenza non poco il prezzo.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
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Messaggio da schnier »

Non capisco perchè si presume che il lavoro artigianale sia un plus e quello industriale sia un minus. È affascinante pensare che per la nostra penna ci siano uno o più artigiani che costruiscono tutte le compomenti, ma non credo che costruire attraverso le macchine sia meno complesso. Deve esserci un ingegnere che conosca bene come si comportano i materiali, ci vogliono conoscenze che un'azienda apprende dalla sua storia o attraverso lo studio, il cossiddetto Know-how. Altrimenti sarebbe facile, chiunque potrebbe costruire una penna che scrive bene e costruire pennini di grande scorrevolezza come la Pelikan.
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