Il calore e l'inchiostro

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
Simone
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La mia penna preferita: Pelikan M200 (per ora...;))
Il mio inchiostro preferito: J. Herbin Poussiere de Lune
Misura preferita del pennino: Fine
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Re: Il calore e l'inchiostro

Messaggio da Simone »

Esperienza con la mia M200: la ricarico anche 2/3 volte al giorno, sicuramente minimo 2. Poco fa, ho anche avuto un piccolo problema allo stantuffo dovuto ad una caduta, risolto agilmente con un po' di grasso al silicone.

Quando l'inchiostro cala, ovviamente la pressione dell'aria causa un allargamenton si tratto, ma non ho mai avuto il cappuccio sporco per questo. Mi è successo 2 volte in scooter, dopo aver preso due buche (io le chiamerei fosse o crateri) per andare all'università, procedendo a velocità sostenuta.

Posso dirti anche un'altra cosa: l'uso del grasso al silicone penso possa far aumentare la vita dello stantuffo: neanche quando ero preso la penna nuova scorreva così dolcemente!

Riguardo al calore, credo proprio che influisca: impugnando la penna 6 ore al giorno (ovviamente con pause in mezzo, ma comunque con sessioni di 45 minuti circa), sento che si scalda proprio, pur essendo una persona che stringe poco con le dita (questo da usando uso la stilografica), e il tratto diventa più abbondante. Ora che fa più freddo, succede di meno, ma può capitare quando sono in un ambiente troppo caldo. La mia soluzione è lasciarla riposare un attimo :D
Che tu sei qui,
che la vita esiste e l’identità,
Che il potente spettacolo continui,
e che tu puoi contribuire con un verso.

W.W.
cassullo

Re: Il calore e l'inchiostro

Messaggio da cassullo »

Si credo Alessandro abbia ragione , nella mia carriera pennaiola ho provato tante penne di quasi tutte le marche ,
io le penne le uso per scrivere e devo ammettere che le Pelikan offrono eleganza , qualità , ad un ottimo prezzo
rispetto alla concorrenza , una M600 a stantuffo con pennino in oro bicolore ad un costo di circa 300 euro è un
ottima penna che scrive benissimo e non mi ha mai dato problemi . Le Omas e Montblanc costano molto di più
e la qualità di scrittura a parità di materiali non è cosi superlativa da giustificarne un prezzo cosi ampiamente
superiore ad una Pelikan . Si spende di più proprio solo per il marchio . Ed anche le Aurora sono abbastanza care .
Però la Omas in celluloide che sto usando da un pò di tempo esteticamente mi piace troppo ,
per la mia mano è perfettamente bilanciata e scrive da favola .
Sono un bastian contrario vero ? :lol: :lol: :lol:
Salutoni .
Ultima modifica di cassullo il domenica 21 ottobre 2012, 20:52, modificato 1 volta in totale.
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nello56
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Re: Il calore e l'inchiostro

Messaggio da nello56 »

giomasella ha scritto:Salve a tutti, volevo sapere se ci sono dei modi per far fluire meno l'inchiostro della stilografica,soprattutto in questi giorni di grande caldo vedo che l'inchiostro fluisce in maniera copiosa. Cosa potete dirmi a riguardo? Grazie mille :)
Ciao e benvenuto!
Ai consigli che hai ricevuto per tentare di risolvere il tuo problema, volevo solo aggiungere una mia osservazione relativa al fenomeno ( per cercare di capirlo): e cioè che all'aumentare delle temperature,i materiali (anche quelli plastici) tendono a dilatarsi. Conseguentemente, una variazione nell'ordine di 5/100 od 1/10 di millimetro dei capillari per l'inchiostro potrebbero fare la differenza. Inoltre, anche l'inchiostro potrebbe essere più fluido.
Se ne hai voglia, tanto per fare un esperimento "alla buona", potresti mettere la penna per 5 minuti in frigo e vedere se il flusso torna quello di prima.
Come vedi, qui basta parlare che ti arruolano per la scienza! :lol:
Ciao Nello
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