Ad oggi Leonardo offre un catalogo con una discreta offerta che spazia da articoli dai prezzi più contenuti arrivando ad articoli più esclusivi e dal prezzo relativamente più importante. La Messenger è secondo me una offerta molto interessante, non è comune trovare una edizione limitata a 148€ di listino.
Messenger viene prodotta in 5 diverse resine colorate, ognuna limitate a 366 penne e saranno solo disponibili per il 2020, che essendo un anno bisestile si compone appunto di 366 giorni.
La penna è realizzata in una resina semi trasparente ed ha una linea moderna semplice ed essenziale ma con stile, è una penna di dimensioni generose e slanciata. Ecco qualche dato tecnico:
Lunghezza chiusa: 147 mm
Lunghezza corpo penna: 131 mm
Lunghezza con cappuccio calzato: 170 mm
Diametro corpo: 14.5 mm
Diametro cappuccio: 15.7 mm
Peso: 26 g
Il cappuccio sulla base ha una veretta in acciaio su cui è incisa la firma di Leonardo da Vinci, il genio creativo a cui si ispira il brand, nella parte posteriore della stessa troviamo inciso Officina Italiana e subito sopra, inciso nel cappuccio, il numero della penna, la mia Caramel è la 107/366. La clip è anche essa in acciaio, nella sua semplice estetica è funzionale consentendo di assicurare la penna al bordo del taschino senza sforzo, anche se un po' “mesta” ma nel contesto gradevole. Il cappuccio si avvita e svita con un giro completo su una filettatura a passo singolo realizzata in acciaio inossidabile, dettaglio questo che da un punto puramente funzionale non mi fa impazzire, non adoro vedere del metallo avvitare nella plastica, ho sempre l’impressione che prima o poi il più debole dei due materiali possa cedere, tuttavia nel caso specifico ammetto che è più una questione di principio, non noto alcuna indecisione, la filettatura scivola benissimo nel cappuccio ed il materiale di cui è composta la penna dà un’ottima sensazione di solidità. Il fusto nel suo look minimal è movimentato da un solo elemento messo lì al punto giusto , proprio la mono filettatura in acciaio. Quello che però più mi ha colpito di queste penne è il materiale, in particolar modo questo Caramel a dir poco intrigante. Le venature di colore più scuro nell’ambra di questa resina semi trasparente donano calore a questa penna, girandola tra le mani poi la resina, grazie alle diverse venature e alla sua semi trasparenza, è estremamente piacevole alla vista, in alcuni punti si riescono a percepire le diverse venature non solo in superficie ma anche all’interno del materiale, con un effetto di tridimensionalità e profondità davvero unico. Insomma non vi nascondo ci ho già passato un bel po' di tempo a rigirarmela tra le mani.

Ma veniamo alla sostanza, la penna ha un sistema di caricamento a cartuccia/converter a standard internazionale: semplice, economico, efficiente e funzionale. Il gruppo scrittura è JoWo ed è facilmente rimovibile essendo semplicemente avvitato nella sezione, in tal modo abbiamo la possibilità di acquistare altri gruppi scrittura venduti da Leonardo e facilmente reperibili, in modo da avere su una sola penna diverse opzioni di scrittura. Ma quel che ci guadagna di più con un sistema di caricamento a cartuccia/converter e un gruppo di scrittura facilmente rimovibile è la manutenibilità della penna che diventa facile per tutti, anche per gli utenti meno smaliziati. Ho provato diversi pennini, mi sono piaciuti tutti ma la mia scelta è caduta su uno Stub 1.1 che mi ha convinto fin da subito, nonostante abbia un semplice alimentatore in ABS fa il suo lavoro in maniera impeccabile, non perde un colpo ed ha un flusso ben regolato. La penna al momento l’ho inchiostrata con il nero di Leonardo e scrive gradevolmente con un feedback appena pronunciato che fa sentire la penna scorrere sulla carta. Personalmente questa è la terza penna prodotta da Leonardo che possiedo, finora tutte e tre con pennino in acciaio, di cui due di produzione Bock e uno JoWo, tra qui possiedo due stub, questo 1.1 e un Bock da 1.5, scrivono tutti in maniera impeccabile, la differenza più evidente che noto tra i due stub è che l’1.5, oltre ad avere un tratto ovviamente più largo, ha un flusso più generoso che lo rende meno utilizzabile su carte più dozzinali. Insomma,a patto che il design di questa penna piaccia, secondo me non si compra la Messenger solo per la sua esclusività a buon prezzo, ma reputo che si compra una buona penna, ben realizzata nella sua elegante semplicità e, soprattutto, funzionale.
