Bellissimo! come del resto ogni cosa che abbia scritto il grande Portoghese (credo di aver letto tutta la sua produzione di romanzi e le raccolte di articoli, con grandissima soddisfazione). Complimenti per la scelta

....grazie del tuo commento Balthazar!
....iniziato ieri....confermo: scritto molto bene e lettura scorrevole (sono d'aiuto anche la tipologia di carta e la grandezza del carattere).AinNithael ha scritto: ↑domenica 15 marzo 2020, 3:25 Ho iniziato "Sapiens. Da animali a dei" di Yuval Noah Harari. Scritto in modo piacevole e comprensibile anche per me che ho i neuroni un po' arrugginiti![]()
....era già sufficiente questo per leggerlo: l'ho infatti acquistato un istante fa assieme a Memoriale del convento
....in effetti l'ho finito appena ieri.
E' emozionante condividere le stesse emozioni. Sono davvero felice che ti sia piaciuto, ora non ti resta che andare avanti e sondare gli abissi dell'animo umano che ci ha fatto intravedere questo grande autore attarverso le sue metafore. Aspetto - anche in privato - le tue impressioni sul "vangelo". Auguro a te ed a tutti i lettori una buona serataAineias ha scritto: ↑domenica 19 aprile 2020, 13:26....era già sufficiente questo per leggerlo: l'ho infatti acquistato un istante fa assieme a Memoriale del convento![]()
....in effetti l'ho finito appena ieri.
Che dire? mi ritrovo appieno con le tue parole. Peraltro, il procedere di un gruppo di persone in un paesaggio distopico mi ha riportato ad un'altra, indimenticabile lettura: La strada (Cormac McCarthy). Ma - forse complice l'attuale contesto storico - Cecità ha reso quegli scenari ancora più credibili e verosimili. Quando pensi - procedendo a tentoni "con" i protagonisti - di aver sperimentato tutta la profondità dell'orrore, quando ti sembra d'aver toccato l'abisso, beh, lì comprendi di aver solo sfiorato i margini di un baratro il cui fondo, in realtà, è insondabile, forse perché inesistente: e può essere paralizzante...(penso ad una scena in particolare).
Naturalmente qui si discute solo di una piccola parte delle vertigini emotive a cui il testo ti espone. Senz'ombra di dubbio Cecità è fra i libri che, almeno per me, non si dimenticano.
Allora ti consiglio di evitare anche Quindici Cani di André Alexis, sebbene i tristi eventi siano funzionali al concetto di fondo della storia narrata.AinNithael ha scritto: ↑lunedì 18 maggio 2020, 15:41 Lo scrivo perché sono turbata e qui mi sento al riparo. Stavo per prendere un Vichi che è in offerta lampo Kindle, ma nell'assaggio che mi sono fatta inviare il protagonista ammazza un cane. Ho smesso subito di leggere. Non lo prenderò. E cercherò di ricordamene per non cascarci di nuovo.![]()
Lo so che è un giallo, ma accetto omicidi, non canicidi. L'autore sarà certamente bravo, ma un'enrica lettrice se l'è giocata.
Grazie sia per il consiglio sia per la comprensione solidale. Ovviamente ho la stessa avversione anche per film. telefilm ecc. Ricordo un episodio de L'ispettore Barnaby in cui un poliziotto uccideva un cane. Ho resisitito fino alla fine perché ero certa che il poliziotto era uno degli omicida. Ed avevo ragione.Mauro78 ha scritto: ↑lunedì 18 maggio 2020, 18:28Allora ti consiglio di evitare anche Quindici Cani di André Alexis, sebbene i tristi eventi siano funzionali al concetto di fondo della storia narrata.AinNithael ha scritto: ↑lunedì 18 maggio 2020, 15:41 Lo scrivo perché sono turbata e qui mi sento al riparo. Stavo per prendere un Vichi che è in offerta lampo Kindle, ma nell'assaggio che mi sono fatta inviare il protagonista ammazza un cane. Ho smesso subito di leggere. Non lo prenderò. E cercherò di ricordamene per non cascarci di nuovo.![]()
Lo so che è un giallo, ma accetto omicidi, non canicidi. L'autore sarà certamente bravo, ma un'enrica lettrice se l'è giocata.
Io ho lo stesso problema dei canicidi nei film, oltre che nei libri...possono morire anche un'infinità di persona ma non riesco a tollerare nemmeno un maltrattamento sui cani o animali.
Ehm... il titolo a me non prometterebbe svago
e questo è il motivo per cui l'editoria tradizionale dovrebbe imparare dal mondo delle fanfiction ed introdurre i content warning: le persone sono sensibili ad argomenti diversi, coi content warning uno può controllare caso per caso se c'è qualcosa che gli da fastidio prima di iniziare a leggere (o comprare il libro), senza si deve scegliere tra appiattirsi su pochi argomenti che non urtano nessuno o perdere lettori…AinNithael ha scritto: ↑lunedì 18 maggio 2020, 15:41 Lo so che è un giallo, ma accetto omicidi, non canicidi. L'autore sarà certamente bravo, ma un'enrica lettrice se l'è giocata.