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Ma è davvero conveniente il calamaio Pelikan 4001?

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schnier
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Ma è davvero conveniente il calamaio Pelikan 4001?

Messaggio da schnier »

Monet63 ha scritto: venerdì 15 maggio 2020, 10:54 No, per l'arte si usa altro, per via della resistenza alla luce.
Allora può darsi che semplicemente Pelikan si rivolga allo scolaro e allo studente che devono scrivere tanti appunti e fare tanti esercizi.
Parlando di inchiostri tipicamente da scrittura, anche se la cosa può far storcere il naso a molti di noi, è più comune l'uso di inchiostro biro rispetto a quello stilografico (con tanti saluti alla fotoresistenza di cui accennavo prima), perché la biro permette un controllo della plasticità della linea superiore a qualsiasi stilografica.
:wave:
Cioè?
Automedonte ha scritto: venerdì 15 maggio 2020, 8:36
Io credo che la boccia da 1 litro possa andare bene se comprata in società e poi suddivisa, oppure da uno studente che scrive tanto e non ha ancora le tentazioni cromatiche che vengono da adulti.
In realtà ci sono adulti che non hanno tutto questo amore per i tanti inchiostri colorati esistenti sul mercato. C'è chi usa solo il nero o solo il blu o il nero e il blu e al massimo il blue-black per la scrittura più informale. Anche in questo forum.
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Phormula
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Messaggio da Phormula »

Automedonte ha scritto: venerdì 15 maggio 2020, 10:02 quindi per Te che scrivi tanto, colleghi a parte :D , 1 litro Ti durerebbe due anni.

Io non ho limitazioni sul colore di inchiostro da usare, ovviamente tengo sempre almeno 1 penna con un colore serio (blu o nero) ma per il resto scrivo per me: appunti, relazioni, agenda etc e posso usare vari colori, bronzo, viola, marrone, bourdeux etc non sono ancora indirizzato su un particolare colore.
Io uso la penna stilografica al 90% in ambiente lavorativo.
Non avendo bisogno di inchiostri permanenti, il Pelikan è ideale e a me piacciono i blu medi e i blu neri.
In ufficio ho anche il flacone da litro di nero, ma lo usano di più i miei colleghi che io.
L'ho preso per loro, io riempio un calamaio l'anno di nero.

Ho il problema opposto con gli inchiostri che uso poco, perchè sono colori poco proponibili sul lavoro.
Ho calamai che sono in uso da 10 anni perchè ci carico una penna 1-2 volte l'anno.

Quando facevo l'università era introvabile in cartoleria, ma se lo avessi avuto, un flacone del genere mi sarebbe durato molto meno di un anno, considerata la mole di appunti e di scrittura per ripassare.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Monet63
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Messaggio da Monet63 »

schnier ha scritto: venerdì 15 maggio 2020, 11:49 Cioè?
Ottorino ha scritto: venerdì 15 maggio 2020, 11:30 Trovo il concetto un po' oscuro. Puoi ampliare-dettagliare ?
La stilografica, usando inchiostro liquido, permette di fare cose molto belle ma incentrate sulla valorizzazione delle sue caratteristiche, cioè la nettezza del tratto; ha inoltre bisogno di carte adeguate a essa. E' una peculiarità che permette, ad esempio, il fumetto e la grafica in genere; tuttavia, se si vuole ottenere un effetto di sfumatura o pseudo tale, bisogna ricorrere al tratteggio più o meno fitto, affidandosi alla capacità dell'occhio umano di fare il lavoro di fusione durante l'osservazione.
La biro, invece, è sensibile alla pressione e può essere usata su qualsiasi carta (esempio, quotidiano, un supporto molto amato da alcuni artisti); con la stessa penna è possibile ottenere tratti molto intensi o appena visibili se si sfiora il foglio. Una carta appena strutturata (e ovviamente il necessario "manico") permette di "dipingere", letteralmente.
Esistono molti artisti che usano la biro in quel modo, e sono in aumento; al punto che le maggiori case stanno studiando inchiostri fotostabili, perché la resistenza alla luce è imprescindibile in un colore per uso artistico. Così come successo quando le matite colorate sono diventate reale strumento artistico (con lo standard D6901), la società ASTM sta elaborando, quindi, uno standard dedicato all'inchiostro biro. Non si sa ancora se la cosa vedrà la luce, ma il solo fatto di aver creato interesse spiega la situazione.
Dato che un'immagine val più di mille parole, metto un disegno di un artista che usa moltissimo la biro (certo, non solo quella), Nicolas V. Sanchez (per chi vuole, sul web c'è parecchio, anche di molti altri artisti);inizialmente le normali Bic a 4 colori (con un verde, un rosso, un blu e un nero si possono fare più cose di quanto si pensi, perché c'è la questione della pressione, come le matite), poi con una tavolozza più ampia.
Aprendo l'immagine si nota subito un tratteggio molto leggero e articolato sul volto (ottenuto con i famosi 4 colori, scegliendo con cura la tonalità della carta che funziona da quinto colore), ben diverso - ad esempio - da quello sui capelli, che in quel modo è possibile solo con matite o biro. Chi ha un occhio allenato e una certa conoscenza dei procedimenti di disegno/pittura classici, noterà anche l'incredibile gestione dei bordi cosiddetti "pesati" (specialmente zona mento e collo), anche questa possibile solo con la biro o le matite.
Ovviamente, anche se meno, si usa anche la stilografica, ma per ottenere determinate caratteristiche, semplicemente, non è lo strumento giusto.
:wave:
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Messaggio da Automedonte »

Monet, che dire, chapeau :clap:
Cesare Augusto
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Messaggio da schnier »

Monet63 ha scritto: venerdì 15 maggio 2020, 12:58 [...]
Aprendo l'immagine si nota subito un tratteggio molto leggero e articolato sul volto (ottenuto con i famosi 4 colori, scegliendo con cura la tonalità della carta che funziona da quinto colore), ben diverso - ad esempio - da quello sui capelli, che in quel modo è possibile solo con matite o biro. Chi ha un occhio allenato e una certa conoscenza dei procedimenti di disegno/pittura classici, noterà anche l'incredibile gestione dei bordi cosiddetti "pesati" (specialmente zona mento e collo), anche questa possibile solo con la biro o le matite.
Ovviamente, anche se meno, si usa anche la stilografica, ma per ottenere determinate caratteristiche, semplicemente, non è lo strumento giusto.
:wave:
Bellissimo, anche se non capisco come si faccia a dipingere con le bic crystal. L'inchiostro non esce neanche a morire... :)

Comunque io non intendevo inchiostro da usare nelle stilografiche, ma che magari si usava l'inchiostro per stilo anche per altri usi ed ecco perché avevano creato il boccione di un litro. Tanto che li fanno anche per il drawing ink.
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Monet63
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Messaggio da Monet63 »

schnier ha scritto: venerdì 15 maggio 2020, 13:35 Bellissimo, anche se non capisco come si faccia a dipingere con le bic crystal. L'inchiostro non esce neanche a morire... :)
In questo caso è il suo asso nella manica, quello che ti permette di fare quelle cose. :)
schnier ha scritto: venerdì 15 maggio 2020, 13:35 Comunque io non intendevo inchiostro da usare nelle stilografiche, ma che magari si usava l'inchiostro per stilo anche per altri usi ed ecco perché avevano creato il boccione di un litro. Tanto che li fanno anche per il drawing ink.
Diciamo che per altri usi si tende a utilizzare inchiostri pensati per altri usi, e non l'inchiostro stilografico. Noi, ad esempio, usiamo i Rohrer e gli Herbin da scrittura, ma ti garantisco che Herbin produce uno dei migliori inchiostri di china da disegno al mondo, e Rohrer ha varie gamme di inchiostri da disegno e illustrazione (china e indian compresi) da far impallidire altri produttori, oltretutto a prezzi aggressivi.
:wave:
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Messaggio da valhalla »

aleck ha scritto: giovedì 29 marzo 2018, 15:59 Quello (il barattolo in vetro tondeggiante, stile barattolo per uso alimentare) l'ho beccato una sola volta a circa 2 euro, sempre in una nota catena di supermercati. Poi sempre il barattolo cilindrico in plastica :( Un vero peccato perchè il barattolo in vetro è più carino e si può riutilizzare in vari modi.
Credo di aver appena ribeccato il barattolo di vetro tondeggiante: https://www.mondo-artista.it/pelikan-ca ... vetro.html

e lol, stavo cercando tutt'altro, mi è saltato fuori quel boccione e avevo bisogno di condividere la notizia con qualcuno :)

ovviamente non vale la pena prenderlo lì, a meno che non si sta prendendo anche altro, causa spese di spedizione.
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