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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Moonman M800
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Moonman M800
Sono possessore, da circa un mesetto, di tre Moonman M800 con pennino Bock. Le ho prese come penne da utilizzare tutti i giorni per i colori abbastanza gradevoli. Due hanno pennini scorrevolissimi, la terza va un pochino sistemata. Sulla qualità dei materiali, per il prezzo pagato (€ 25,66 con offerta su sito cinese), non posso lamentarmi. Non sembra stampata perchè, guardando la parte interna del corpo della penna, questa non risulta lucida ma si intravedono le tipiche striature generate dagli utensili da tornio.
Una penna come questa credo che, oggigiorno, possa essere facilmente prodotta dal pieno mediante l'uso di torni a controllo numerico con cui, una volta elaborato il disegno cad e dato in pasto ad un programma che sforna il gcode, si possono generare tante penne perfette a costi esigui.
Una penna come questa credo che, oggigiorno, possa essere facilmente prodotta dal pieno mediante l'uso di torni a controllo numerico con cui, una volta elaborato il disegno cad e dato in pasto ad un programma che sforna il gcode, si possono generare tante penne perfette a costi esigui.
- Automedonte
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Moonman M800
Attenzione io sto facendo un discorso filosofico per il piacere di disquisireASTROLUX ha scritto: ↑lunedì 11 maggio 2020, 22:44Se ti incontro di persona porterò un binocolo, per verificare i marchi sulle tue penne...Automedonte ha scritto: ↑lunedì 11 maggio 2020, 22:32
Per far credere di avere l’originale dovrebbe avere sopra il marchio giusto, magari falso, ma quello giusto.
Scherzi a parte, vorrei fare una considerazione, meramente economica:
Una Leonardo zero viene (scontata) meno di 130, questa Moonman viene 45, non è che bisogna accendere un mutuo per colmare la differenza, ne vale la pena ? Inoltre se ti stanchi della Leonardo la rivendi bene in un istante, questa Moonman non saprei...
Poi sono dell’idea che convenga comprare due belle penne che averne 10 da battaglia.
Da battaglia quando ne hai un paio sono sufficienti, inutile riempirsi di penne anonime.
A me piace avere un bell’oggetto tra le mani che non si limiti solo a scrivere bene, però capisco anche chi non ha questo piacere.
Pensa che sto lavorando da casa da due mesi e domani vado in studio, ufficialmente per prendere dei documenti che mi servono, in realtà solo perchè il mio collaboratore mi ha detto che è arrivata la Montegrappa Mia Chrysocolla.
Per una Moonman non ci sarei andato in studio
Cesare Augusto
Moonman M800
Ottimozidax ha scritto: ↑lunedì 11 maggio 2020, 23:09 Sono possessore, da circa un mesetto, di tre Moonman M800 con pennino Bock. Le ho prese come penne da utilizzare tutti i giorni per i colori abbastanza gradevoli. Due hanno pennini scorrevolissimi, la terza va un pochino sistemata. Sulla qualità dei materiali, per il prezzo pagato (€ 25,66 con offerta su sito cinese), non posso lamentarmi. Non sembra stampata perchè, guardando la parte interna del corpo della penna, questa non risulta lucida ma si intravedono le tipiche striature generate dagli utensili da tornio.
Una penna come questa credo che, oggigiorno, possa essere facilmente prodotta dal pieno mediante l'uso di torni a controllo numerico con cui, una volta elaborato il disegno cad e dato in pasto ad un programma che sforna il gcode, si possono generare tante penne perfette a costi esigui.
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Ho il diritto di esporre le mie idee in qualunque argomento come le hai anche tu, quindi intervengo dove e quando voglio.schnier ha scritto: ↑lunedì 11 maggio 2020, 21:48Nessuno ti convince, ma se a uno non interessa una cosa non interviene in un thread ad essa dedicata, così come io non commento quasi mai le montblanc e non mi interessa minimamente un prodotto che per comprarlo devi fare un mutuo. Tutto il resto è politica e propaganda e non c'entra niente con le penne.maxpop 55 ha scritto: ↑lunedì 11 maggio 2020, 20:30 Certo che mi viene l'allergia se so che possono essere dei ragazzini a lavorare o se so che un operaio per un pugno di riso è costretto a lavorare 12 ore ed anche di più.
Riguardo ai pennini i Bock ultimamente non vanno più bene, comunque mi è venuto il dubbio che potessero essere falsi anche quelli.
La casa produttrice ne compra ad esempio 1000 e sta a posto, mica gli controllano il numero di penne vendute con quel pennino e se sono 5000, gli altri pennini Bock da dove sono usciti?
Se ti fa felice comprati una penna cinese nessuno te lo impedisce, ma non cercare di convincermi.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Ovviamente siamo tutti sul forum per disquisire...Automedonte ha scritto: ↑lunedì 11 maggio 2020, 23:14
Attenzione io sto facendo un discorso filosofico per il piacere di disquisire
Poi sono dell’idea che convenga comprare due belle penne che averne 10 da battaglia.
In realta ho svariate penne cinesi, che ho comprato per giochicchiare, ma solo le Wing Sung 3003 e 3013 uso veramente.
Per soddisfare il mio ego smisurato, ogni tanto mi diletto con penne costose, da buon servo della società capitalista e plutocratica quale sono.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
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ma va, quali scuse e' che mi sono fermato a riflettere su quanto sussak ha scritto circa la sua nova in ebonite, e quelle sono le domande che ho fatto a me stessoASTROLUX ha scritto: ↑lunedì 11 maggio 2020, 22:22Mi scuso per il razzismo "stilografico", ovviamente un plagio resta tale a prescindere dalla geografia,merloplano ha scritto: ↑lunedì 11 maggio 2020, 22:12
e orientali no? come valutare una namisu nova, "estremamente ispirata" alla nakaya piccolo, pennino bock, stesso prezzo della m800 a pari pennino? realizzata in oriente (taiwan o cina, namisu non e' chiara al riguardo). certo il committente e' occidentale (scozzese), e allora?
ho cercato di identificare i tratti distintivi della MZ: clip e verette sono quelle di omas, la forma e' quella della journal (ho capito che resta una questione di famiglia, ma i diritti commerciali riguardano la societa', non il ceo e suo figlio). la sezione, inusuale e cio' che la differenzia dalla journal, ha la stessa inversione di concavita' dell'ahab. i terminali conici gia' visti nella piccolo. ecco, forse il fatto di prendere ispirazione da penne diverse ce la rende meno "colpevole" di un'altra (m800) che li riprende tutti da una sola fonte, e quindi si qualifica come plagio (concordo sul termine, piu' corretto di "falso")
dove tirare la linea non e' una questione che si risolva con l'accetta
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Un mio vecchio collega soleva dire "Copiare da un solo testo è plagio, copiare da più testi è... ricerca!"merloplano ha scritto: ↑martedì 12 maggio 2020, 17:45 forse il fatto di prendere ispirazione da penne diverse ce la rende meno "colpevole" di un'altra (m800) che li riprende tutti da una sola fonte, e quindi si qualifica come plagio (concordo sul termine, piu' corretto di "falso")
L'unica cosa che bisognerebbe evitare è la caccia alle streghe. Ad esempio,in campo orologiero, basta una ghiera per far gridare al plagio del Rolex.
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No. Ma proprio no.schnier ha scritto: ↑lunedì 11 maggio 2020, 21:54La Aurora 88 fu la copia spudorata della parker 51 e come lei furono tante altre che la copiarono e così è capitato per diversi altri modelli nella storia delle stilo. Una volta i giapponesi copiavano tutte le automobili e i prodotti occidentali tecnologici, oggi sono una potenza tecnologica e nessuno parla male dei loro prodotti.ASTROLUX ha scritto: ↑lunedì 11 maggio 2020, 21:01
Altro discorso invece è boicottare il plagio dei prodotti occidentali, caso pertinente alla penna in oggetto, è una copia palese (e furba, perchè differisce qual tanto che basta), favorire questo tipo di commercio, porta alla fame operai molto più vicini a noi, almeno geograficamente.
In definitiva comprarsi una penna, anche anonima o che si rifà a linee ormai fuori da ogni diritto d'autore, lo ritengo lecito. Acquistare una penna farlocca, ovviamente no.
Una aveva un clistierino come sustema di alimentazione, l’altra un pistone. La somiglianza attiene unicamente alla “copertura” del pennino. Ma questa è solo una mia opinione
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Si, fu un imitazione, e lo dice chiaramente anche il nostro wiki: http://www.fountainpen.it/Aurora_88
Solo che Nizzoli la rese una penna affidabile, robusta e meno elitaria di quanto la Parker fu.
A proposito della nascita della Parker, qui un simpatico aneddoto:
https://www.reccom.org/2020/02/19/la-pa ... ogrammata/
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Mi permetto di intervenire in questa simpatica diatriba solamente per dare qualche informazione sulla produzione
cinese. Non sono più i tempi nei quali i bambini lavoravano nelle fabbriche ed inoltre la qualità richiesta
dai mercati ha ridotto l'intervento umano alle operazioni di montaggio, ma anche queste ormai cominciano ad essere
costose (giustamente i diritti dei lavoratori crescono anche in Cina).
La realizzazione di una penna come la Moonman 800 (ma non solo lei e non solo le penne ovviamente), non può essere fatta nei sottoscala, ma,
dati i numeri, deve avere dietro una struttura organizzata, strutturata e preparata o non ci si guadagna nulla.
Ci sono officine di tornerie automatiche dove vedi circa 50 - 60 torni che lavorano autonomamente e che sfornano migliaia
di pezzi al giorno con solo 2 o 3 persone che provvedono a rifornirli ed a togliere le parti prodotte. Per esempio i pezzi di queste penne!
L'azienda per la quale lavoro ha alcune sue azienda in Cina e posso garantire che fornitori locali sono sempre più aziende da fare paura perché
non solo lavorano per il loro mercato interno, ma per il mondo!
Riguardo al discorso del design… certamente secca se ti copiano una buona idea o delle linee originali, ma se non hai depositato il modello ornamentale
presso uno studio e non hai pagato (e molto) per estenderlo in ogni nazione che tu pensi possa essere interessata a copiare...il modello
può tranquillamente essere copiato! Pare brutto, ma è così! E' il discorso del brevetto (modello ornamentale: 25 anni!).
Tutto questo discorso è per smorzare un poco gli animi e per dire che ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni o scegliere come più gli aggrada:
non piacciono i prodotti del far East? Basta non comperarli! Piacciono: avanti! Secondo me la verità sta' nella soddisfazione personale della propria scelta di acquisto.
Personalmente non mi sarei mai sognato di prendere due Leonardo per fare il "giochetto" che ho fatto con le due Moonman….non fosse altro che per il costo!
Ma se dovessi spendere quella cifra per una bella penna artigianale come quella del forum….allora lo farei senza alcun dubbio!
Nello
cinese. Non sono più i tempi nei quali i bambini lavoravano nelle fabbriche ed inoltre la qualità richiesta
dai mercati ha ridotto l'intervento umano alle operazioni di montaggio, ma anche queste ormai cominciano ad essere
costose (giustamente i diritti dei lavoratori crescono anche in Cina).
La realizzazione di una penna come la Moonman 800 (ma non solo lei e non solo le penne ovviamente), non può essere fatta nei sottoscala, ma,
dati i numeri, deve avere dietro una struttura organizzata, strutturata e preparata o non ci si guadagna nulla.
Ci sono officine di tornerie automatiche dove vedi circa 50 - 60 torni che lavorano autonomamente e che sfornano migliaia
di pezzi al giorno con solo 2 o 3 persone che provvedono a rifornirli ed a togliere le parti prodotte. Per esempio i pezzi di queste penne!
L'azienda per la quale lavoro ha alcune sue azienda in Cina e posso garantire che fornitori locali sono sempre più aziende da fare paura perché
non solo lavorano per il loro mercato interno, ma per il mondo!
Riguardo al discorso del design… certamente secca se ti copiano una buona idea o delle linee originali, ma se non hai depositato il modello ornamentale
presso uno studio e non hai pagato (e molto) per estenderlo in ogni nazione che tu pensi possa essere interessata a copiare...il modello
può tranquillamente essere copiato! Pare brutto, ma è così! E' il discorso del brevetto (modello ornamentale: 25 anni!).
Tutto questo discorso è per smorzare un poco gli animi e per dire che ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni o scegliere come più gli aggrada:
non piacciono i prodotti del far East? Basta non comperarli! Piacciono: avanti! Secondo me la verità sta' nella soddisfazione personale della propria scelta di acquisto.
Personalmente non mi sarei mai sognato di prendere due Leonardo per fare il "giochetto" che ho fatto con le due Moonman….non fosse altro che per il costo!
Ma se dovessi spendere quella cifra per una bella penna artigianale come quella del forum….allora lo farei senza alcun dubbio!
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Era un esempio, la parker 51 è stata imitata da tutti anche marchi importanti, idem la duofold. Le penne sono sempre quelle in fondo. E non mi pare che la Leonardo si sia inventata qualcosa.
Comunque il discorso non è questo, ma che solo quando si tratta delle cinesi ci sono queste poleniche e non si parla del modello del thread in quanto tale.
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Non credo che sia per una questione di "razzismo" contro le produzioni Cinesi.
C'è differenza tra l'ispirarsi o prendre spunto da qualcosa di già esistente per realizzare un prodotto che possa realmente entrare in competizione su un piano di parità qualitativa.
Vedi il caso dell'Aurora con la Parker dove si è cercato di sviluppare (da quanto ho capito) una penna che fosse una sorta di evoluzione perchè più affidabile e robusta.
Dal fare una semplice imitazione qualitativamente inferiore che va in realtà a coprire una fascia di mercato diversa perchè economicamente molto più abordabile.
Credo che molti quando criticano certe produzioni orientali intendano questo.
C'è differenza tra l'ispirarsi o prendre spunto da qualcosa di già esistente per realizzare un prodotto che possa realmente entrare in competizione su un piano di parità qualitativa.
Vedi il caso dell'Aurora con la Parker dove si è cercato di sviluppare (da quanto ho capito) una penna che fosse una sorta di evoluzione perchè più affidabile e robusta.
Dal fare una semplice imitazione qualitativamente inferiore che va in realtà a coprire una fascia di mercato diversa perchè economicamente molto più abordabile.
Credo che molti quando criticano certe produzioni orientali intendano questo.
Cesare Augusto
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Trovo la penna molto bella; "per forza", dirà qualcuno, " è il clone di una Momento Zero".
Ciononostante non la comprerei giammai; non perché cinese, ma perché non amo le repliche integrali senza un minimo di "scostamento" dall'originale, che mi portano invariabilmente a prediligere quest'ultimo. Ad esempio, ho apprezzato (e acquistato) le Lanbitou che, pur essendo esteticamente repliche delle Twsbi Eco, hanno un importante differenza: il gruppo scrittura intercambiabile con le Lamy Safari e analoghe, una caratteristica che me le ha fatte piacere da subito, grazie al binomio "pistone + pennino facile".
Diciamo che in questo caso, per circa 50 euro nella versione con pennino Bock, preferisco spendere in modo diverso.
Ciononostante non la comprerei giammai; non perché cinese, ma perché non amo le repliche integrali senza un minimo di "scostamento" dall'originale, che mi portano invariabilmente a prediligere quest'ultimo. Ad esempio, ho apprezzato (e acquistato) le Lanbitou che, pur essendo esteticamente repliche delle Twsbi Eco, hanno un importante differenza: il gruppo scrittura intercambiabile con le Lamy Safari e analoghe, una caratteristica che me le ha fatte piacere da subito, grazie al binomio "pistone + pennino facile".
Diciamo che in questo caso, per circa 50 euro nella versione con pennino Bock, preferisco spendere in modo diverso.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
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Aggiungerei che anche se si facesse quanto sopra detto, la Cina NON riconoscerebbe il brevetto, copierebbe quello che gli pare e basta.nello56 ha scritto: ↑martedì 12 maggio 2020, 21:04
Riguardo al discorso del design… certamente secca se ti copiano una buona idea o delle linee originali,
ma se non hai depositato il modello ornamentale
presso uno studio e non hai pagato (e molto) per estenderlo in ogni nazione che tu pensi possa essere interessata a copiare...il modello
può tranquillamente essere copiato! Pare brutto, ma è così! E' il discorso del brevetto (modello ornamentale: 25 anni!).
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Agli inizi del nuovo millennio la BMW (o forse la Mercedes, non sono sicurissimo...) fecero causa al governo Cinese, tramite tribunale internazionale, per violazione di Copyright (gli avevano copiato un SUV, in una fabbrica statale, per venderlo sul mercato interno cinese);
Nonostante il pronunciamento del tribunale, l'auto cinese rimase in produzione e i tedeschi non videro un centesimo; il governo cinese affermò che "non è vero che si somigliano" e per loro la cosa finì lì
(storia volutamente semplificata)
Giorgio
la penna perfetta non esiste, quindi per essere felici bisogna avere tante penne (cit.)
la penna perfetta non esiste, quindi per essere felici bisogna avere tante penne (cit.)
&...
I don't want to belong to any club that will accept people like me as a member (cit)