Consiglio inchiostro da usare
- samvise
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Consiglio inchiostro da usare
Salve a tutti,
Ho e utilizzo due penne, la Waterman Allure e la Waterman Expert. La Allure la uso un po' per scribacchiare, prendere appunti, ... l'ho sempre usata con l'inchiostro pelikan 4001 royal blue che, come certamente saprete, e' un inchiostro lavabile e non permanente: anzi, si puo' addirittura cancellare con il Super Pirat, e mi va bene cosi', usarla con il royal blue.
L'utilizzo che faccio delle penne stilografiche pero' e' intermittente, a volte le uso quotidianamente per settimane, a volte restano ferme per mesi, o addirittura anni. Con il royal blue non ho mai avuto grossi problemi perche' se si incrosta il pennino, con un po' d'acqua la si lava via e si riprende a scrivere. Ora vorrei usare la Expert con il nero, per scrivere alcune lettere che desidero possano durare negli anni.
Sto cercando un inchiostro, possibilmente in cartucce che, al pari del pelikan royal blue, possa essere lavato via dal pennino incrostato, ma allo stesso tempo che non perda il colore con l'acqua... insomma, un nero non waterproof ma indelebile, che se anche dovesse incrostare il pennino si possa lavare via senza fare danni irreparabili. Consigli?
Ho letto alcune recensioni di inchiostri, mi sembra di capire che il pelikan 4001 nero e' una condanna a morte per la penna (anche se non capisco il perche'), per altri trovo online un vasto assortimento di marche che purtroppo non sono in grado di valutare... anche perche' la maggior parte delle recensioni parla del colore, della fluidita', etc ma non risponde al mio problema fondamentale: posso lavare via le incrostazioni?
grazie a tutti
Paolo
Ho e utilizzo due penne, la Waterman Allure e la Waterman Expert. La Allure la uso un po' per scribacchiare, prendere appunti, ... l'ho sempre usata con l'inchiostro pelikan 4001 royal blue che, come certamente saprete, e' un inchiostro lavabile e non permanente: anzi, si puo' addirittura cancellare con il Super Pirat, e mi va bene cosi', usarla con il royal blue.
L'utilizzo che faccio delle penne stilografiche pero' e' intermittente, a volte le uso quotidianamente per settimane, a volte restano ferme per mesi, o addirittura anni. Con il royal blue non ho mai avuto grossi problemi perche' se si incrosta il pennino, con un po' d'acqua la si lava via e si riprende a scrivere. Ora vorrei usare la Expert con il nero, per scrivere alcune lettere che desidero possano durare negli anni.
Sto cercando un inchiostro, possibilmente in cartucce che, al pari del pelikan royal blue, possa essere lavato via dal pennino incrostato, ma allo stesso tempo che non perda il colore con l'acqua... insomma, un nero non waterproof ma indelebile, che se anche dovesse incrostare il pennino si possa lavare via senza fare danni irreparabili. Consigli?
Ho letto alcune recensioni di inchiostri, mi sembra di capire che il pelikan 4001 nero e' una condanna a morte per la penna (anche se non capisco il perche'), per altri trovo online un vasto assortimento di marche che purtroppo non sono in grado di valutare... anche perche' la maggior parte delle recensioni parla del colore, della fluidita', etc ma non risponde al mio problema fondamentale: posso lavare via le incrostazioni?
grazie a tutti
Paolo
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Consiglio inchiostro da usare
Il nero Aurora ha una buona resistenza ma si lava via facilmente...almeno nella mia esperienza! Non è però disponibile in cartucce se non quelle con attacco aurora...quindi ti serve un converter e il calamaio!
Consiglio inchiostro da usare
Guarda, io sto usando un nero permanente, il Noodler's Black "bulletproof" (19001 Black), su una penna Namiki col pennino d'oro F.
D'accordo, è una signora penna e probabilmente questo ha il suo peso; comunque, l'ho lasciata ferma (orizzontale) per circa tre settimane, e ripresa in mano ha scritto subito perfettamente, senza neanche accennare a una falsa partenza. Magari, puoi considerare di fare una prova con questo inchiostro.
Temo però che non sia disponibile in cartucce.
D'accordo, è una signora penna e probabilmente questo ha il suo peso; comunque, l'ho lasciata ferma (orizzontale) per circa tre settimane, e ripresa in mano ha scritto subito perfettamente, senza neanche accennare a una falsa partenza. Magari, puoi considerare di fare una prova con questo inchiostro.
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Ultima modifica di Scriptor il domenica 10 maggio 2020, 20:25, modificato 1 volta in totale.
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Consiglio inchiostro da usare
Il pelikan black è un ottimo inchiostro, ma non è resistente all'acqua, quindi non te lo consiglio. Non mi farei troppi problemi di incrostazioni. mi pare un problema sopravvalutato per quasi tutti i normali inchiostri. Proverei il nero Pilot.samvise ha scritto: ↑domenica 10 maggio 2020, 18:25 Ho letto alcune recensioni di inchiostri, mi sembra di capire che il pelikan 4001 nero e' una condanna a morte per la penna (anche se non capisco il perche'), per altri trovo online un vasto assortimento di marche che purtroppo non sono in grado di valutare... anche perche' la maggior parte delle recensioni parla del colore, della fluidita', etc ma non risponde al mio problema fondamentale: posso lavare via le incrostazioni
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Consiglio inchiostro da usare
Sì, l'Aurora nero è un'ottima idea.
Un altro simile disponibile anche in cartucce standard Pelikan (quindi compatibile Waterman, ma attenzione: il diametro di imbocco è lo stesso, ma la sagoma della cartuccia no, quindi verificare prima che monti correttamente sulla Expert) è l'Herbin Perle Noire; oppure proprio il Waterman nero.
Il Pelikan 4001 nero, poi, non è da criminalizzare: semplicemente, tende a smagrire un po' il flusso dell'inchiostro.
Comunque, tenere una penna ferma per mesi carica di inchiostro non è mai consigliabile (ovvero è una potenziale fonte di guai); e qualuque nero sarà poi più ostico da pulire di un blu reale (come lo sono i rossi, d'altro canto).
Comunque, la durata di uno scritto nel tempo è data in larghissima parte dal luogo di conservazione (il più possibile asciutto ed ovviamente non esposto alla luce diretta del sole), e poi anche dalla carta. Io ho ritrovato dei miei quaderni delle scuole medie scritti con l'inchiostro che usavo allora (cartucce di Pelikan 4001 e di Aurora, entrambe blu reale) ancora perfettamente leggibili (e, purtroppo per me, sono già passati 50 anni
).
Un altro simile disponibile anche in cartucce standard Pelikan (quindi compatibile Waterman, ma attenzione: il diametro di imbocco è lo stesso, ma la sagoma della cartuccia no, quindi verificare prima che monti correttamente sulla Expert) è l'Herbin Perle Noire; oppure proprio il Waterman nero.
Il Pelikan 4001 nero, poi, non è da criminalizzare: semplicemente, tende a smagrire un po' il flusso dell'inchiostro.
Comunque, tenere una penna ferma per mesi carica di inchiostro non è mai consigliabile (ovvero è una potenziale fonte di guai); e qualuque nero sarà poi più ostico da pulire di un blu reale (come lo sono i rossi, d'altro canto).
Comunque, la durata di uno scritto nel tempo è data in larghissima parte dal luogo di conservazione (il più possibile asciutto ed ovviamente non esposto alla luce diretta del sole), e poi anche dalla carta. Io ho ritrovato dei miei quaderni delle scuole medie scritti con l'inchiostro che usavo allora (cartucce di Pelikan 4001 e di Aurora, entrambe blu reale) ancora perfettamente leggibili (e, purtroppo per me, sono già passati 50 anni
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Giuseppe.
Consiglio inchiostro da usare
Di indelebile a cartuccia ci sono i graf von faber castell. Dicono di resistere all'acqua, ma non lo fanno. In compenso sono comunque indelebili.
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Condanna a morte? Questa penna è carica con 4001 nero da un paio d'anni e fortunatamente non ne vuole sapere di morire: E' un inchiostro abbastanza viscoso, per cui se hai una penna con flusso molto moderato (o ti piace un tratto bagnato da annafiatoio) non è certo indicato, ma lo uso da quando ho iniziato ad usare stilografiche, e finora non ne ha uccisa nessuna.samvise ha scritto: ↑domenica 10 maggio 2020, 18:25 Ho letto alcune recensioni di inchiostri, mi sembra di capire che il pelikan 4001 nero e' una condanna a morte per la penna (anche se non capisco il perche'), per altri trovo online un vasto assortimento di marche che purtroppo non sono in grado di valutare... anche perche' la maggior parte delle recensioni parla del colore, della fluidita', etc ma non risponde al mio problema fondamentale: posso lavare via le incrostazioni?
Di incrostazioni non me ne ha mai fatte, e quando si secca sul pennino (capitato alcune volte, con penne un po' troppo areate lasciate inusate a lungo) è bastata una sciacquata al rubinetto. Dopo di che esistono ottime alternative, Aurora Nero, Skrip, Waterman, ecc. che mi risultano altrettanto "solubili" in acqua.
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
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Grazie a tutti, farò qualche prova... Vi farò sapere 
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Consiglio anch'io l'Herbin. I Graf von Faber Castell sono un po' più resistenti all'acqua, ma questa resistenza si paga con un po' più di rogne quando vanno a secco. Io continuo ad usare il Pelikan 4001 Brillant Black, gli ultimi calamai che ho comprato, compreso quello da litro, sembrano indicare un certo miglioramento. Ovviamente resta l'inchiostro ideale per gli annaffiatoi della casa. Mi vien da pensare che abbiano cambiato qualcosa nella formulazione nei primi anni 2000, probabilmente per questioni normative, e poi abbiano avuto bisogno di qualche anno per ritrovare la quadra.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Bella notizia, grazie!Phormula ha scritto: ↑lunedì 11 maggio 2020, 7:37 Consiglio anch'io l'Herbin. I Graf von Faber Castell sono un po' più resistenti all'acqua, ma questa resistenza si paga con un po' più di rogne quando vanno a secco. Io continuo ad usare il Pelikan 4001 Brillant Black, gli ultimi calamai che ho comprato, compreso quello da litro, sembrano indicare un certo miglioramento. Ovviamente resta l'inchiostro ideale per gli annaffiatoi della casa. Mi vien da pensare che abbiano cambiato qualcosa nella formulazione nei primi anni 2000, probabilmente per questioni normative, e poi abbiano avuto bisogno di qualche anno per ritrovare la quadra.
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Il due Pelikan, Royal Blu e Brillant Black, sono stati, ovviamente, i miei inchiostri del periodo liceale (25 anni fa) e il nero in particolare mi piaceva molto. Poi leggendo qui dei problemi causati negli ultimi anni, avevo rinunciato ad acquistarlo, un po' a malincuore.

Se è tornato quello di una volta, lo riprenderò ancora volentieri

Chiara
"Una grande scoperta risolve un grande problema, ma nella soluzione di qualsiasi problema c'è un pizzico di scoperta."
G. Polya
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Consiglio inchiostro da usare
Io ho usato il Pelikan Royal Blue dalla prima elementare (la mia maestra imponeva la stilografica) e il Brilant Black dalle superiori in poi.
Erano gli unici inchiostri che si trovavano in qualsiasi cartoleria ed erano compatibili con il mio budget di studente squattrinato.
Non saprei dirti se la formulazione attuale sia all'altezza di quella degli anni '80 e '90, per me uno dei migliori neri di sempre.
Recentemente ne ho scovato un calamaio intonso a casa dei miei risalente al 1985 circa ed è veramente un nero saturo e scorrevole.
Quello dei primi anni 2000 invece era slavato e granuloso, un supplizio a meno di non avere penne dal flusso mostruosamente abbondante.
Adesso sembra essere rientrato nei ranghi, anche se, ripeto, mi riesce difficile il confronto.
Erano gli unici inchiostri che si trovavano in qualsiasi cartoleria ed erano compatibili con il mio budget di studente squattrinato.
Non saprei dirti se la formulazione attuale sia all'altezza di quella degli anni '80 e '90, per me uno dei migliori neri di sempre.
Recentemente ne ho scovato un calamaio intonso a casa dei miei risalente al 1985 circa ed è veramente un nero saturo e scorrevole.
Quello dei primi anni 2000 invece era slavato e granuloso, un supplizio a meno di non avere penne dal flusso mostruosamente abbondante.
Adesso sembra essere rientrato nei ranghi, anche se, ripeto, mi riesce difficile il confronto.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Ma lui li vuole indelebili.Phormula ha scritto: ↑lunedì 11 maggio 2020, 7:37 Consiglio anch'io l'Herbin. I Graf von Faber Castell sono un po' più resistenti all'acqua, ma questa resistenza si paga con un po' più di rogne quando vanno a secco. Io continuo ad usare il Pelikan 4001 Brillant Black, gli ultimi calamai che ho comprato, compreso quello da litro, sembrano indicare un certo miglioramento. Ovviamente resta l'inchiostro ideale per gli annaffiatoi della casa. Mi vien da pensare che abbiano cambiato qualcosa nella formulazione nei primi anni 2000, probabilmente per questioni normative, e poi abbiano avuto bisogno di qualche anno per ritrovare la quadra.
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Dipende da quanto indelebile.
Se indelebile vero e proprio, allora le alternative non sono tantissime.
Se invece ci si muove nell'amplissima zona grigia compresa tra gli inchiostri che bastano le dita umide e quelli che anche dopo avere immerso il foglio nell'acqua rimane comunque leggibile, ci sono più possibilità. Per questo secondo scopo io uso i Graf von Faber Castell.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Per adesso ho ordinato il faber castell e il pelikan, farò delle prove