Per questo, occorre rivedere le bozze, scovare gli eventuali errori (ahi, Titivillus!) e firmare l'imprimatur (che qui chiamano visto bueno) perché la tipografia proceda alla stampa del fascicolo.
Da molti anni ormai - non ricordo neppure da quanti – l'onore di questa ultima revisione e della firma dell'imprimatur spetta alla mia Hemingway. Ed eccola qui, intenta al suo dovere: