Mostra Scambio - Pen Show - di Firenze
17 maggio 2025 - Hotel AC Marriot, via Luciano Bausi, 5
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Il dilemma del principiante (di Aosta)
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- Snorkel
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Il dilemma del principiante (di Aosta)
Buongiorno a tutti
Premessa
La mia non è una collezione ampia, tutt'altro. Tre sole penne, Lamy Safari M, Pilot kakuno F, e Aurora Ipsilon older M.
Utilizo prevalentemente quest'ultima, su carte diverse, sostanzialmente portandola sempre con me. A casa riempio fogli di pessima calligrafia, solo per il piacere di farlo. Lascio che i pensieri affiorino trasformandosi in senso di gioia memtre il pennino quasi vive da solo sulla carta.
Al lavoro la utilizzo regolarmente per i più svariati incarichi da ufficio.
Il senso della stilografica per me è questo. Fare spazio, rientrare in me stesso, assaporare momenti e gesti che mi fanno star bene.
Il dilemma del principiante
Mi chiedo come sarebbe scrivere, ogni giorno, con una penna diciamo di rango più alto, magari con pennino d'oro, magari sempre italiana (Aurora, perché no), immaginandomi una Talentum oppure una Optima.
Consapevole che l'universo è vasto e ricco di sorprese.
Non disponendo di molto budget (tempi duri..), mi limito a vagliare l'usato online, comparando i risultati con le ricerche qui sul Forum (così nel frattempo studio e imparo) sperando in qualche colpo di fortuna.
Ecco, il dilemma è proprio questo. Vale la pena? Al di là della passione pura, di aspetti tecnici/inmovazione, storici, artistici ecc.. che ognuno percepisce e persegue, il collezionismo attento o compulsivo, ma passare ad esempio da un acciaio ad un oro (con gruppo scrittura di pari livello) conviene davvero? Materiali e bellezza a parte (perché tutto è soggettivo) parlo proprio di scrittura, sensazioni, astrazione, emozione, insomma puro piacere nello scrivere pensieri o appuntare due note veloci.
Il rango giustifica i mezzi?
Spero di aver spiegato in parte il nodo e non essermi dilungato troppo
Grazie dell'attenzione
Andrea
Premessa
La mia non è una collezione ampia, tutt'altro. Tre sole penne, Lamy Safari M, Pilot kakuno F, e Aurora Ipsilon older M.
Utilizo prevalentemente quest'ultima, su carte diverse, sostanzialmente portandola sempre con me. A casa riempio fogli di pessima calligrafia, solo per il piacere di farlo. Lascio che i pensieri affiorino trasformandosi in senso di gioia memtre il pennino quasi vive da solo sulla carta.
Al lavoro la utilizzo regolarmente per i più svariati incarichi da ufficio.
Il senso della stilografica per me è questo. Fare spazio, rientrare in me stesso, assaporare momenti e gesti che mi fanno star bene.
Il dilemma del principiante
Mi chiedo come sarebbe scrivere, ogni giorno, con una penna diciamo di rango più alto, magari con pennino d'oro, magari sempre italiana (Aurora, perché no), immaginandomi una Talentum oppure una Optima.
Consapevole che l'universo è vasto e ricco di sorprese.
Non disponendo di molto budget (tempi duri..), mi limito a vagliare l'usato online, comparando i risultati con le ricerche qui sul Forum (così nel frattempo studio e imparo) sperando in qualche colpo di fortuna.
Ecco, il dilemma è proprio questo. Vale la pena? Al di là della passione pura, di aspetti tecnici/inmovazione, storici, artistici ecc.. che ognuno percepisce e persegue, il collezionismo attento o compulsivo, ma passare ad esempio da un acciaio ad un oro (con gruppo scrittura di pari livello) conviene davvero? Materiali e bellezza a parte (perché tutto è soggettivo) parlo proprio di scrittura, sensazioni, astrazione, emozione, insomma puro piacere nello scrivere pensieri o appuntare due note veloci.
Il rango giustifica i mezzi?
Spero di aver spiegato in parte il nodo e non essermi dilungato troppo
Grazie dell'attenzione
Andrea
- jebstuart
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Chiunque partecipi a questo Forum non può che risponderti affermativamente
Mettendo un attimo da parte la passione, tuttavia, credo sia ovvio che nella vita si possa tranquillamente fare a meno di una penna con pennino d'oro, così come si può fare a meno della pizza, del cornetto, della moto, del mare, e così via.
Ma, non vivendosi di solo pane, mi viene di dirti: "Hai voglia di una penna con pennino nobile? Comprala, con un giusto occhio al tuo budget, e goditela".

Mettendo un attimo da parte la passione, tuttavia, credo sia ovvio che nella vita si possa tranquillamente fare a meno di una penna con pennino d'oro, così come si può fare a meno della pizza, del cornetto, della moto, del mare, e così via.
Ma, non vivendosi di solo pane, mi viene di dirti: "Hai voglia di una penna con pennino nobile? Comprala, con un giusto occhio al tuo budget, e goditela".

Mauro
- Ottorino
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Che dire ?
Dovresti avere la possibilità di provare e vedere come ti ci trovi.
"Rango" non significa nulla; per me
Ipotesi A
Ti trovi bene con la "Y". Perchè cercarsi rogne ?
Ipotesi B
Provi per caso la penna "X" e rimani impressionato da quanto ti ci trovi meglio e cominci a pensare "Che schifo la Y"
Ipotesi C
Dopo un po' di tempo riprendi in mano la "Y" e pensi; "mica male questa Y"
Dovresti trovare un appassionato vicino che ti fa fare un po' di giri su qualche penna di rango.
Dovresti avere la possibilità di provare e vedere come ti ci trovi.
"Rango" non significa nulla; per me
Ipotesi A
Ti trovi bene con la "Y". Perchè cercarsi rogne ?
Ipotesi B
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C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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- Snorkel
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In effetti il tuo discorso non fa una piega! La tentazione è quella di addentare altro cibo. Senza fare indigestione.jebstuart ha scritto: ↑lunedì 20 aprile 2020, 15:50 Chiunque partecipi a questo Forum non può che risponderti affermativamente![]()
Mettendo un attimo da parte la passione, tuttavia, credo sia ovvio che nella vita si possa tranquillamente fare a meno di una penna con pennino d'oro, così come si può fare a meno della pizza, del cornetto, della moto, del mare, e così via.
Ma, non vivendosi di solo pane, mi viene di dirti: "Hai voglia di una penna con pennino nobile? Comprala, con un giusto occhio al tuo budget, e goditela".![]()
Grazie!
- MatteoM
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Il dilemma del principiante
Ciao Andrea,
si, si può fare tranquillamente a meno di una penna "preziosa".
Sul lato razionale non ha senso, come comprare un orologio meccanico da 5000 euro che è meno preciso di un Casio da 90 euro!
Eppure ci sono e ci saranno sempre persone che cercheranno tali oggetti, provando gioia nel riconoscerne le piccole raffinatezze, l'intelligenza ed il lavoro che sono stati messi all'opera per produrre qualcosa di speciale.
In generale (non solo per le penne) penso che, se ce lo possiamo permettere, ci si può concedere un regalo di tanto in tanto.
E se non ce lo possiamo permettere...al giorno d'oggi ci sono tante alternative economiche con cui "distrarsi"!
si, si può fare tranquillamente a meno di una penna "preziosa".
Sul lato razionale non ha senso, come comprare un orologio meccanico da 5000 euro che è meno preciso di un Casio da 90 euro!
Eppure ci sono e ci saranno sempre persone che cercheranno tali oggetti, provando gioia nel riconoscerne le piccole raffinatezze, l'intelligenza ed il lavoro che sono stati messi all'opera per produrre qualcosa di speciale.
In generale (non solo per le penne) penso che, se ce lo possiamo permettere, ci si può concedere un regalo di tanto in tanto.
E se non ce lo possiamo permettere...al giorno d'oggi ci sono tante alternative economiche con cui "distrarsi"!

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- Snorkel
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Grazie Ottorino, le sto ponderando tutte e le tue ipotesi rientrano a pieno nel dilemmone generale.Ottorino ha scritto: ↑lunedì 20 aprile 2020, 16:00 Che dire ?
Dovresti avere la possibilità di provare e vedere come ti ci trovi.
"Rango" non significa nulla; per me
Ipotesi A
Ti trovi bene con la "Y". Perchè cercarsi rogne ?
Ipotesi B
Provi per caso la penna "X" e rimani impressionato da quanto ti ci trovi meglio e cominci a pensare "Che schifo la Y"
Ipotesi C
Dopo un po' di tempo riprendi in mano la "Y" e pensi; "mica male questa Y"
Dovresti trovare un appassionato vicino che ti fa fare un po' di giri su qualche penna di rango.
Sarebbe interessante poter contattare qualche membro del forum di Aosta per provare nuove vie.
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- Snorkel
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Grazie!MatteoM ha scritto: ↑lunedì 20 aprile 2020, 16:15 Ciao Andrea,
si, si può fare tranquillamente a meno di una penna "preziosa".
Sul lato razionale non ha senso, come comprare un orologio meccanico da 5000 euro che è meno preciso di un Casio da 90 euro!
Eppure ci sono e ci saranno sempre persone che cercheranno tali oggetti, provando gioia nel riconoscerne le piccole raffinatezze, l'intelligenza ed il lavoro che sono stati messi all'opera per produrre qualcosa di speciale.
In generale (non solo per le penne) penso che, se ce lo possiamo permettere, ci si può concedere un regalo di tanto in tanto.
E se non ce lo possiamo permettere...al giorno d'oggi ci sono tante alternative economiche con cui "distrarsi"!![]()
Il discorso in effetti è ampio. Concordo pienamente con te. È il bello di questo, come altri mondi; trovare il giusto compromesso in attesa del colpo perfetto.
- Ottorino
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Per aiutarti ho aggiunto la località al titolo
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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- hobbit
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So di essere una voce fuori dal coro, ma a me il rango non interessa, anzi le penne troppo costose non le voglio proprio, voglio penne che facciano bene il proprio lavoro!
Perciò mi attirano di più le penne che hanno un ottimo rapporto qualità prezzo!
Francesco
Il dilemma del principiante
Una penna di rango più alto non scrive meglio di una buona penna da battaglia con pennino in acciaio. La scorrevolezza di un pennino dipende esclusivamente dalla qualità della lavorazione della punta in iridio (o altri elementi idonei) e dalla geometria del pennino stesso. Il resto è solo un insieme di fisime da appassionati. È chiaramente giusto, superata una certa fascia di prezzo, aspettarsi finiture realizzate in maniera impeccabile con materiali nobili anche se ciò influisce esclusivamente sull'aspetto. Tutto di dipende da ciò che si vuole.
Vuoi uno strumento di scrittura affidabile senza fronzoli? La Aurora Ipsilon è un'ottima penna e non occorre comprarne altre. Vuoi una penna lussuosa con finiture di pregio per le occasioni importanti che ti dia soddisfazione nel guardarla ? Allora una penna da 400€ può essere quella giusta.
Non è comunque detto che si debba spendere per forza un capitale per avere una penna di tutto rispetto con pennino in oro: la mia Aurora 88 anni 50 l'ho pagata poco più di una Lamy Safari, scatola e garanzia originali comprese.
Vuoi uno strumento di scrittura affidabile senza fronzoli? La Aurora Ipsilon è un'ottima penna e non occorre comprarne altre. Vuoi una penna lussuosa con finiture di pregio per le occasioni importanti che ti dia soddisfazione nel guardarla ? Allora una penna da 400€ può essere quella giusta.
Non è comunque detto che si debba spendere per forza un capitale per avere una penna di tutto rispetto con pennino in oro: la mia Aurora 88 anni 50 l'ho pagata poco più di una Lamy Safari, scatola e garanzia originali comprese.
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Grazie Hobbit. È una questione ad ampio spettro. Continuo a provare le poche penne in rapida successione. Scrivo, riscrivo e cerco di capire quale sia la scelta migliore.hobbit ha scritto: ↑lunedì 20 aprile 2020, 16:57So di essere una voce fuori dal coro, ma a me il rango non interessa, anzi le penne troppo costose non le voglio proprio, voglio penne che facciano bene il proprio lavoro!
Perciò mi attirano di più le penne che hanno un ottimo rapporto qualità prezzo!
Il rango è un po' una provocazione. Nel mio caso, con poche stilografiche a disposizione, la qualità di Aurora la percepisco meglio, però apprezzo la robusta semplicità e le linee della Safari. Certo, rimane quel fantasticare sul come sarebbe se...
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Grazie Lamy. Bello confrontarsi.Lamy ha scritto: ↑lunedì 20 aprile 2020, 17:05 Una penna di rango più alto non scrive meglio di una buona penna da battaglia con pennino in acciaio. La scorrevolezza di un pennino dipende esclusivamente dalla qualità della lavorazione della punta in iridio (o altri elementi idonei) e dalla geometria del pennino stesso. Il resto è solo un insieme di fisime da appassionati. È chiaramente giusto, superata una certa fascia di prezzo, aspettarsi finiture realizzate in maniera impeccabile con materiali nobili anche se ciò influisce esclusivamente sull'aspetto. Tutto di dipende da ciò che si vuole.
Vuoi uno strumento di scrittura affidabile senza fronzoli? La Aurora Ipsilon è un'ottima penna e non occorre comprarne altre. Vuoi una penna lussuosa con finiture di pregio per le occasioni importanti che ti dia soddisfazione nel guardarla ? Allora una penna da 400€ può essere quella giusta.
Non è comunque detto che si debba spendere per forza un capitale per avere una penna di tutto rispetto con pennino in oro: la mia Aurora 88 anni 50 l'ho pagata poco più di una Lamy Safari, scatola e garanzia originali comprese.
È il piacere dello scrivere quotidiano, il centro del discorso. Con tutte le sensazioni derivanti. Scrivere con una penna scorrevole, senza false partenze, senza perdite di tratto, capace di adattarsi ad ogni situazione, è quello che cerco. Ed in parte ho trovato tutto questo con la Aurora. Un bel colpaccio con la 88! Magari continuando a spulciare con pazienza online, potrei trovare lo strumento ideale, magari più "nobile" ad un prezzo umano. Ma nobile per chi poi? Dilemmi, insomma.
- hobbit
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Io ho la fortuna di non amare il lusso, meglio così anche perché non me lo potrei permettere.Andre77 ha scritto: ↑lunedì 20 aprile 2020, 17:11 Grazie Hobbit. È una questione ad ampio spettro. Continuo a provare le poche penne in rapida successione. Scrivo, riscrivo e cerco di capire quale sia la scelta migliore.
Il rango è un po' una provocazione. Nel mio caso, con poche stilografiche a disposizione, la qualità di Aurora la percepisco meglio, però apprezzo la robusta semplicità e le linee della Safari. Certo, rimane quel fantasticare sul come sarebbe se...

Lamy è un brand che sto apprezzando. Hanno un'estetica semplice e funzionale, un pennino facilmente intercambiabile che scrive bene, anche se non si presta ha virtuosismi, infatti la scrittura è scorrevole ma rigida, niente flessibilità.
L'alternativa dal buon rapporto prestazioni prezzo sono le giapponesi, come Platinum, che possono essere anche bellissime come le maki-e, ma senza spendere un'esagerazione!
Francesco
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Resto lontano anche io dal lusso, lo guardo senza attrattiva pur riconoscendone il giusto valore quando non scade nel pacchiano.
Ho apprezzato la lamy dal primo momento, Il problema, se così vogliamo chiamarlo, è il tratto attuale medio, che è un filo troppo abbondante rispetto, ad esempio, alla Aurora. Dovrei orientarmi su di un fine o magari extra fine. Il fine Pilot regala belle soddisfazioni, nel piccolo come nel piccolissimo. Grazie Hobbit perle tue considerazioni!
Andrea
Ho apprezzato la lamy dal primo momento, Il problema, se così vogliamo chiamarlo, è il tratto attuale medio, che è un filo troppo abbondante rispetto, ad esempio, alla Aurora. Dovrei orientarmi su di un fine o magari extra fine. Il fine Pilot regala belle soddisfazioni, nel piccolo come nel piccolissimo. Grazie Hobbit perle tue considerazioni!
Andrea