Marsich ha scritto: ↑mercoledì 18 marzo 2020, 21:19
Complimenti per la collezione!
Veramente invidiabile e apprezzabile!
Cos'è che non ti piace della Montegrappa Elmo 01?
Grazie
Della Elmo apprezzo la linea ma una volta presa in mano l'ho trovata misera nei materiali e non mi ha dato la sensazione di valere ciò che costa.
Con la stessa cifra si prendono delle signore penne a stantuffo e non entry line come è la Elmo (Lamy 2000, per dirne una).
Quando i missionari giunsero, gli africani avevano la terra ed i missionari la Bibbia.
Essi ci dissero di pregare ad occhi chiusi.
Quando li riaprimmo, loro avevano la terra e noi la Bibbia.
Io non mi sento un collezionista di stilografiche e, per come sto affrontando questa passione, potrei non diventare mai un collezionista.
Per come vedo io la figura del collezionista trovo ci debba essere una regola che rende evidente a chiunque che quella che si vede è effettivamente una collezione.
Considerare una raccolta di stilografiche una collezione solo perché fanno parte della categoria "penne stilografiche" la vedo una "collezione" fatta con un criterio un pò debole.
Fare una raccolta di tutte le stilografiche con pennino carenato (per dirne una possibile) già trovo sia una collezione più forte.
Fare una raccolta di tutti i modelli prodotti da una determinata casa penso sia una collezione ancora più forte.
Fare una raccolta di tutte le Lamy Safari con tutte le colorazioni uscite negli anni è una collezione ancora più forte.
Insomma....per me ci vuole coerenza nella scelta dei modelli e nel criterio della collezione.
Io, al contrario, vado fiero della mia raccolta eterogenea, fatta di diversità. Ogni stilografica è speciale perché diversa dalla compagna. Proprio perché tutte diverse è stimolante usarle a rotazione a seconda dell'umore giornaliero. Perché scrivere è espressione e trovo non ci sia nulla di più espressivo che usare tratti diversi, inchiostri diversi e stili diversi per esprimersi. Trovo sia questo il vero valore aggiunto che mi ha avvicinato a questa passione (anche se all'inizio magari non lo avevo consapevolizzato).
Collezionista?
Io no, io amo le penne. Non mi interessano i marchi, se sono preziose o no.
Mi piacciono tutte purchè..... non siano molto giovani
E mi piace farle rivivere scrivendo con loro il più possibile.
Little ha scritto: ↑domenica 22 marzo 2020, 11:55
Io non mi sento un collezionista di stilografiche e, per come sto affrontando questa passione, potrei non diventare mai un collezionista.
Per come vedo io la figura del collezionista trovo ci debba essere una regola che rende evidente a chiunque che quella che si vede è effettivamente una collezione.
Considerare una raccolta di stilografiche una collezione solo perché fanno parte della categoria "penne stilografiche" la vedo una "collezione" fatta con un criterio un pò debole.
Fare una raccolta di tutte le stilografiche con pennino carenato (per dirne una possibile) già trovo sia una collezione più forte.
Fare una raccolta di tutti i modelli prodotti da una determinata casa penso sia una collezione ancora più forte.
Fare una raccolta di tutte le Lamy Safari con tutte le colorazioni uscite negli anni è una collezione ancora più forte.
Insomma....per me ci vuole coerenza nella scelta dei modelli e nel criterio della collezione.
Io, al contrario, vado fiero della mia raccolta eterogenea, fatta di diversità. Ogni stilografica è speciale perché diversa dalla compagna. Proprio perché tutte diverse è stimolante usarle a rotazione a seconda dell'umore giornaliero. Perché scrivere è espressione e trovo non ci sia nulla di più espressivo che usare tratti diversi, inchiostri diversi e stili diversi per esprimersi. Trovo sia questo il vero valore aggiunto che mi ha avvicinato a questa passione (anche se all'inizio magari non lo avevo consapevolizzato).
Sostituisci tutti i "debole" con "non specializzato" e i "forte" con "specializzato" e avrai detto qualcosa di più corretto
Marsich ha scritto: ↑mercoledì 18 marzo 2020, 21:19
Complimenti per la collezione!
Veramente invidiabile e apprezzabile!
Cos'è che non ti piace della Montegrappa Elmo 01?
Grazie
Della Elmo apprezzo la linea ma una volta presa in mano l'ho trovata misera nei materiali e non mi ha dato la sensazione di valere ciò che costa.
Con la stessa cifra si prendono delle signore penne a stantuffo e non entry line come è la Elmo (Lamy 2000, per dirne una).
Ti ringrazio di avermi dato questo feedback. Non pensavo fosse addirittura un modello entry line!
Fa riflettere..
Little ha scritto: ↑domenica 22 marzo 2020, 11:55
Io non mi sento un collezionista di stilografiche e, per come sto affrontando questa passione, potrei non diventare mai un collezionista.
Per come vedo io la figura del collezionista trovo ci debba essere una regola che rende evidente a chiunque che quella che si vede è effettivamente una collezione.
Considerare una raccolta di stilografiche una collezione solo perché fanno parte della categoria "penne stilografiche" la vedo una "collezione" fatta con un criterio un pò debole.
Fare una raccolta di tutte le stilografiche con pennino carenato (per dirne una possibile) già trovo sia una collezione più forte.
Fare una raccolta di tutti i modelli prodotti da una determinata casa penso sia una collezione ancora più forte.
Fare una raccolta di tutte le Lamy Safari con tutte le colorazioni uscite negli anni è una collezione ancora più forte.
Insomma....per me ci vuole coerenza nella scelta dei modelli e nel criterio della collezione.
Io, al contrario, vado fiero della mia raccolta eterogenea, fatta di diversità. Ogni stilografica è speciale perché diversa dalla compagna. Proprio perché tutte diverse è stimolante usarle a rotazione a seconda dell'umore giornaliero. Perché scrivere è espressione e trovo non ci sia nulla di più espressivo che usare tratti diversi, inchiostri diversi e stili diversi per esprimersi. Trovo sia questo il vero valore aggiunto che mi ha avvicinato a questa passione (anche se all'inizio magari non lo avevo consapevolizzato).
Interessante il tuo punto di vista!
Devo dire che all'inizio di questa discussione consideravo la "raccolta eterogenea" come una collezione nel senso stretto del termine e pensavo che fosse così per la maggior parte delle persone, invece come fai notare anche te, non per tutti è così ed è molto bello!
Una cosa in comune con te, è la rotazione delle penne, adoro farlo!
Quello che dovrei introdurre è l'uso di inchiostri con colori diversi! Te che tinte usi?
bisguillo ha scritto: ↑domenica 22 marzo 2020, 12:14
Collezionista?
Io no, io amo le penne. Non mi interessano i marchi, se sono preziose o no.
Mi piacciono tutte purchè..... non siano molto giovani
E mi piace farle rivivere scrivendo con loro il più possibile.
quali sono le tue vintage preferite?
Per farle rivivere gli aggiusti anche te da solo?
Scriptor ha scritto: ↑domenica 22 marzo 2020, 13:18
Little ha scritto: ↑domenica 22 marzo 2020, 11:55
Io non mi sento un collezionista di stilografiche e, per come sto affrontando questa passione, potrei non diventare mai un collezionista.
Per come vedo io la figura del collezionista trovo ci debba essere una regola che rende evidente a chiunque che quella che si vede è effettivamente una collezione.
Considerare una raccolta di stilografiche una collezione solo perché fanno parte della categoria "penne stilografiche" la vedo una "collezione" fatta con un criterio un pò debole.
Fare una raccolta di tutte le stilografiche con pennino carenato (per dirne una possibile) già trovo sia una collezione più forte.
Fare una raccolta di tutti i modelli prodotti da una determinata casa penso sia una collezione ancora più forte.
Fare una raccolta di tutte le Lamy Safari con tutte le colorazioni uscite negli anni è una collezione ancora più forte.
Insomma....per me ci vuole coerenza nella scelta dei modelli e nel criterio della collezione.
Io, al contrario, vado fiero della mia raccolta eterogenea, fatta di diversità. Ogni stilografica è speciale perché diversa dalla compagna. Proprio perché tutte diverse è stimolante usarle a rotazione a seconda dell'umore giornaliero. Perché scrivere è espressione e trovo non ci sia nulla di più espressivo che usare tratti diversi, inchiostri diversi e stili diversi per esprimersi. Trovo sia questo il vero valore aggiunto che mi ha avvicinato a questa passione (anche se all'inizio magari non lo avevo consapevolizzato).
Sostituisci tutti i "debole" con "non specializzato" e i "forte" con "specializzato" e avrai detto qualcosa di più corretto
M'e' venuto in mente un altro modo di considerare la collezione o la raccolta.
Forse ha a che fare con l'ordine o col giocare a soldatini o a scacchi o a dama o comunque a vedere qualcosa di geometricamente ordinato e completo. Il desiderio di mettere ordine nel caos di cui parlavo prima
Ad esempio
Son sicuro che una collezione piu' varia, per quanto preziosa, rara e golosa --- vedi quelle "robine bone" che ci fa vedere Baschirotto ogni tanto * --- non ha questo aspetto.
* Prima che lo diciate voi, lo dico io: il confronto tra le nononsense è gli oggetti da scrittura dell''800 è volutamente provocatoria
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
Ottorino ha scritto: ↑domenica 5 aprile 2020, 22:38
M'e' venuto in mente un altro modo di considerare la collezione o la raccolta.
Forse ha a che fare con l'ordine o col giocare a soldatini o a scacchi o a dama o comunque a vedere qualcosa di geometricamente ordinato e completo. Il desiderio di mettere ordine nel caos di cui parlavo prima
Ad esempio
20170528_091926.jpg
Son sicuro che una collezione piu' varia, per quanto preziosa, rara e golosa --- vedi quelle "robine bone" che ci fa vedere Baschirotto ogni tanto * --- non ha questo aspetto.
* Prima che lo diciate voi, lo dico io: il confronto tra le nononsense è gli oggetti da scrittura dell''800 è volutamente provocatoria
Te lo dico senza la minima ironia: sono bellissime!
"E' sempre meglio vivere di rimorsi che di rimpianti" Francesco
Marsich ha scritto: ↑domenica 5 aprile 2020, 21:25
Interessante il tuo punto di vista!
Devo dire che all'inizio di questa discussione consideravo la "raccolta eterogenea" come una collezione nel senso stretto del termine e pensavo che fosse così per la maggior parte delle persone, invece come fai notare anche te, non per tutti è così ed è molto bello!
Una cosa in comune con te, è la rotazione delle penne, adoro farlo!
Quello che dovrei introdurre è l'uso di inchiostri con colori diversi! Te che tinte usi?
Che tinte uso...dipende....ci sono coppie penne/inchiostro ormai fisse, altre ogni tanto cambiano.
In questo periodo sto usando abbastanza spesso il Noodler's Kiowa Pecan, sto apprezzando il R&K Salix, un inchiostro che ho sempre caricato da qualche parte è il Private Reserve Avocado come anche il Noodler's Navajo Turquoise e alla fine sono mesi che ho anche una penna carica con il Noodler's Apache Sunset e un'altra con lo Stilo e Stile Roman Bronze Oxidation
SI, effettivamente al momento attuale non ho lo stesso inchiostro su due penne diverse
Questi sono quelli che uso di più al momento...come si può intuire ho scritto in nero per troppi anni prima di scoprire le stilografiche
Io credo che in senso lato si possa definire collezione anche una raccolta di stilografiche con caratteristiche diverse. La maggior parte delle persone che non conosce il mondo delle stilografiche definirebbe collezione qualunque raccolta che superi un certo numero. Ma per chi come noi ne fa parte dall'interno si inizia a definire "collezione" un numero di stilo che rientri all'interno di una categoria specifica (marca, modello, colore, ecc.).
Io al momento possiedo pochissime stilografiche, per cui ho una piccola raccolta che spero aumenti nel tempo.
Atena ha scritto: ↑domenica 19 aprile 2020, 17:52
Io credo che in senso lato si possa definire collezione anche una raccolta di stilografiche con caratteristiche diverse.
Una collezione può anche essere di stilo con caratteristiche diverse ma che appartengono ad un certo periodo che può essere 1 come 10 anni, pre guerra o dopoguerra.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
Ottorino ha scritto: ↑domenica 5 aprile 2020, 22:38
M'e' venuto in mente un altro modo di considerare la collezione o la raccolta.
Forse ha a che fare con l'ordine o col giocare a soldatini o a scacchi o a dama o comunque a vedere qualcosa di geometricamente ordinato e completo. Il desiderio di mettere ordine nel caos di cui parlavo prima
Ad esempio
20170528_091926.jpg
Son sicuro che una collezione piu' varia, per quanto preziosa, rara e golosa --- vedi quelle "robine bone" che ci fa vedere Baschirotto ogni tanto * --- non ha questo aspetto.
* Prima che lo diciate voi, lo dico io: il confronto tra le nononsense è gli oggetti da scrittura dell''800 è volutamente provocatoria
Che meraviglia
Complimenti!! Bellissime!!!
Posso chiederti cosa ti ha fatto scegliere proprio quel modello?
Marsich ha scritto: ↑domenica 5 aprile 2020, 21:28
bisguillo ha scritto: ↑domenica 22 marzo 2020, 12:14
Collezionista?
Io no, io amo le penne. Non mi interessano i marchi, se sono preziose o no.
Mi piacciono tutte purchè..... non siano molto giovani
E mi piace farle rivivere scrivendo con loro il più possibile.
quali sono le tue vintage preferite?
Per farle rivivere gli aggiusti anche te da solo?
Le vintage preferite?
per diversi motivi una Aurora 88, una parker 21, una sheaffer vailant snorkel....
Ed anche altre più giovani.
Mi piacerebbe aggiustarmele da solo ma, un poco per mancanza di attrezzature e un poco per
mancanza di attitudine, sfrutto in maniera vergognosa i nostri maestri del forum
Guarda che razza di mix di penne senza alcuna parvenza di logica
E non sono tutte. infatti qui manca l'Aurora 88