Oggi come oggi una Meisterstück 149 nuova, acquistata in una boutique Montblanc, costa 800 Euro. Wow! Usata ma come nuova, magari addirittura mai inchiostrata, si puó trovare per 350-400 Euro, con fortuna anche per meno. Sinceramente non avevo piú preso in considerazione l'acquisto di una nuova 149 da boutique, finché...
Finché l'anno scorso Montblanc presentó la prima delle sue serie di Meisterstück con Pennini Espressivi, tra le quali una 149 Calligraphy con pennino flessibile (quest’anno, apparentemente, sarà la volta del pennino “curvo”).
Da quando cominció ad essere disponibile al pubblico, ho letto e visto tutto quello che si é pubblicato in rete, in cinque diversi idiomi... Per quanto con qualche eccezione, la maggior parte delle opinioni erano che Montblanc avesse fatto un buon lavoro con il suo pennino flessibile. Nel bene o nel male, pensavo, l'azienda di Amburgo é una garanzia: non possono averlo fatto troppo male (e ci sono varie marche che hanno recentemente proposto pennini flessibili, ma lo hanno fatto veramente male...). Nel bene o nel male, la politica scelta da Montblanc é stata quella di una edizione speciale, limitata nel tempo. Il pennino flessibile Calligraphy é una edizione del 2019 e apparentemente non entrerá nella produzione di serie: chi l'ha trovato e l'ha comprato ce l'ha, chi no...
A dicembre, nella cittá di Colonia, visitai con mia moglie una boutique Montblanc e potei vedere la 149 Calligraphy dal vivo. Bella, come una 149. Confesso che la forma a torpedo un po' grassoccio del corpo di una 149 mi risulta irresistibilmente attrattivo. Mi piace molto anche la 146, ma la 149, soprattutto senza cappuccio, mi sembra semplicemente perfetta. Peró... Peró 915,00 Euro (il prezzo della versione Calligraphy é piú alto), senza neppure poter intingere il pennino per provarla, mi parvero inarrivabili, quasi immorali…
Purtroppo, il fatto che una cosa costi troppo (e 915 Euro sono davvero troppi per una penna bella e funzionale, ma pur sempre realizzata con uno stampo in resina) non fá sí che smetta di essere desiderabile. Purtroppo, il fatto che questo modello di pennino sia prodotto in una quantitá determinata e che uno possa perdere l'opportunitá di acquistarlo quando é ancora disponibile, lo rende in qualche modo ancora piú desiderabile. Putroppo, il fatto che a uno piaccia anche la calligrafia fatta con pennino appuntito lo rende davvero speciale. Oh, beh...
In moneta costaricense, la 149 Calligraphy costa 679,900 colones. La conversione la fa direttamente Montblanc, in automatico, quando uno si collega al negozio virtuale da un computer ubicato in Costa Rica. Nel negozio dell'unico Rivenditore Autorizzato Montblanc in Costa Rica (un negozio di marche di lusso che si chiama Daoro) avevano esposta una 149 Calligraphy. Prezzo: 640,000 colones (che affarone...), peró... con pagamento rateale per un anno senza interessi. Suvvia, solo 75 Euro al mese! Vi sembra che potessi resistere? Addio al mio budget per penne, almeno finché non avró finito di pagarla, nel marzo 2021!
Il pennino monocromatico é molto semplice e bello, con una geometria un pó differente da quella delle mie altre 149. Avendola tra le dita, apprezzo che Montbanc abbia scelto di non mettere fronzoli a questa penna, di non renderla speciale se non per il suo pennino. Una Meisterstück 149 é giá una penna speciale.
1. La 149 Calligraphy ha il pennino più realmente extra-fine che io abbia avuto su una delle mie Meisterstück moderne. Rispetto al Calligraphy, i miei altri extra-fini sembrano terribilmente fini, quando non tendenti a dei medi un po’ smilzi.
2. La geometria del puntale del pennino è diversa da quella del pennino extra-fine dell'attuale produzione Meisterstück. Nell’extra-fine corrente il tratto orizzontale é più largo di quello verticale nel quale non venga esercitata alcuna pressione. La punta extra-fine normale di Montblanc è stata chiamata del "tipo da architetto" e, a seconda dell'epoca della penna, questa caratteristica può essere più o meno pronunciata, ma nella mia esperienza tutti i pennini extra-fini moderni - almeno sul modello 149 - sono del "tipo architetto" . Nel pennino Calligraphy i tratti orizzontali e verticali - senza pressione - sono uguali in larghezza, con un leggerissimo vantaggio sulla verticale poiché è difficile eliminare completamente la pressione.
3. Dal punto di vista della larghezza della linea, il pennino 149 Calligraphy si comporta come i pennini flessibili extra-fini delle mie Omas Gentlemen vintage. Ho un Omas Milord vintage con un pennino flessibile fine e la linea è nettamente più spessa di quella del pennino Calligrafia.
4. Probabilmente non ho ancora flesso al massimo il pennino Calligraphy (poiché non ho bisogno di farlo per la mia calligrafia), ma la capacità dei suoi rebbi di separarsi è molto simile a quella ottenuta dai miei flex vintage, a paritá di pressione. Potete vederlo, negli esempi, dove ho tracciato le linee sinuose sotto il testo. Dall'alto: Montblanc 149 extra-fine, Omas Gentlemen extra-fine flessibile, Montblanc 149 extra-fine flessibile.
Non straordinaria - come era facile prevedere - anche la carta per fotocopie, però persino su questa carta davvero comune il pennino Calligraphy è in grado di mostrare le sue doti.
Il tratto più nitido e davvero extra-extra-fine si ottiene sulla charta bambagina, ma la superficie è così “asciutta” che il pennino diventa molto propenso alla formazione del “binario” (railroading).
La miglior prestazione di insieme l’ha fornita la carta a righe del Mokeskine Cahier Journal (viene venduto come set di 3 quaderni con copertina in cartoncino e cucitura a vista). La qualità della carta nei quaderni Moleskine è decisamente imprevedibile, ma in questo caso specifico la valuterei come “perfetta”.
Segue, qualitativamente - e a mia opinione - la bellissima Ingres di Fabriano. Qui ho usato il colore che Fabriano chiama “bianco” (che è avorio). Se volete una Ingres bianca dovete comprare il colore “ghiaccio”. Se comprate il colore “avorio” vi daranno una carta color camoscio. Secca al punto giusto per valorizzare il tratto extra-fine ma sufficientemente liscia da non causare railroading.
Segue - e ne sono contento, perché uso molto anche questa - la carta “per schizzi” del quadernetto Moleskine Sketchbook, una bella carta libera da acidi da 165 g, piuttosto costante nelle prestazioni. Siccome la carta dello Sketchbook è leggermente “oleosa”, a volte l’inchiostro stenta ad aderire quando si usano pennini larghi, italici o stub, ma con il pennino appuntito della Calligraphy si comporta egregiamente.
Discorso a parte per la Grifo. Normalmente, è magnifica e valorizza qualsiasi pennino, ma nel caso del Calligraphy ne sottolinea la lentezza nel ritorno a riposo dei rebbi, cosicché su una carta così liscia e poco assorbente l’inchiostro si accumula sul puntale che continua a produrre una linea larga anche quando il flusso dovrebbe essere ormai ridotto dalla assenza di pressione.
7. Il pennino della 149 Calligraphy predilige una mano leggera o molto leggera nei tratti generali. Flette con relativamente poca pressione, che può essere applicata con certa precisione una volta che si impari a mantenersi generalmente leggeri.
8. Ho trovato il pennino Calligrafia straordinario per scrivere in piccolo, senza alcuna pressione. Qui supera i miei pennini flessibili vintage, che sono più "appuntiti" e leggermente più graffianti, e richiedono dunque una mano più educata.
10. Lo comprerei di nuovo sia per scopi calligrafici che per la scrittura quotidiana.
Ancora un breve testo, una citazione, per il difficile momento che sta attraversando il nostro Paese: