Anche io oggi sono in difficoltà. Da quando è iniziato tutto, questo è stato il mio giorno peggiore. Mio figlio autistico si è visto stravolgere la vita e non può capire. Scuola chiusa, campo sportivo chiuso. Lì c'è tutto il suo mondo fatto di rassicuranti abitudini. La didattica non è un problema tanto sono io a farla a mio figlio da 17 anni, preparando il materiale anche per la scuola. Per la sua classe lui non esiste e di certo non c'è didattica a distanza. Per ora ero riuscita comunque a tamponare il suo disagio facendo lunghe passeggiate isolate ma oggi, nel non poterlo portare fuori, mi sono sentita persa. E in lui è scattato l'autolesionismo. Così mi sono sentita prigioniera di due mostri, il coronavirus e l'autismo. Poi mia figlia, la mia bella Silvia, si vede chiudere la prospettiva di andare a studiare all'estero. Ci lavorava da mesi per quell'ammissione. Ma chi prenderà mai un'italiana? E poi mio marito, ha un problema al cuore. Serio. E domani la mia mamma compie i suoi 88 anni a 150 km da me. Mia sorella andrà un attimo a trovarla, a portarle un dolcetto. Lei è brava, non si lamenta.
Prendetelo solo come uno sfogo. Scusate. Ne avevo bisogno.