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Pietre d'Inciampo

Per fare due chiacchiere insieme su argomenti vari
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sussak
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Pietre d'Inciampo

Messaggio da sussak »

Delle storie della Dalmazia e dell'occupazione italiana ho esperienza diretta dai racconti di mio padre, che ci aveva vissuto per tre anni dal 1940 sino alla disfatta del 8 settembre 1943. Era ufficiale di complemento di un reggimento alpino, ma nella sua qualità di geometra aveva l'onere di realizzare e tenere aperta la costiera da Fiume a Zara, unica via comunicazione senza finire fra le montagne dell'interno, in piena guerra partigiana.
Mi aveva descritto per sommi capi quel che era successo- chi la guerra l'ha vissuta sulla sua pelle ha avuto spesso un senso di ripulsa a narrarne i particolari. Diceva che sul fronte balcanico c'erano stati più morti che in tutta la campagna di Russia. L'occupazione tedesca aveva richiesto l'impiego di 42 divisioni e non riusciva, nonostante cio', a controllare un territorio orograficamente impossibile. Poi c'era la guerra fra bande con ustascia, cetnici, domobraci a combattere contro partigiani comunisti aiutati dagli inglesi, nonchè a combattersi fra di loro per motivi etnici e religiosi. E in mezzo la II armata italiana ed i reparti di camicie nere per le repressioni.
Diceva che quando si passava con il postale, che faceva la spola fra le diverse località della costa, navigando davanti all'isola di Pago si doveva coprire il naso per resistere all'odore dei morti di tifo pettecchiale del campo contumaciale, in cui gli italiani avevano confinato decine di migliaia di sloveni, come rappresaglia per la guerriglia. Non è che li uccidessero, ma non facevano nulla perchè non morissero. Ora in quella baia hanno costruito un villaggio turistico. Non mi ha mai voluto raccontare quello che aveva visto nell'interno.
Umberto

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Messaggio da lucaparte »

Grazie per la preziosa testimonianza
Luca

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AinNithael
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Messaggio da AinNithael »

lucaparte ha scritto: sabato 1 febbraio 2020, 12:20 E il campo di concentramento italiano di slavi (ed ebrei) nell'isola di Rab (Arbe) nel Quarnaro sarebbe da far visitare come lezione di storia alle scuole e ai turisti italiani nei pacchetti vacanze in Dalmazia. L'ho visto quest'estate ed è impressionante, ma non c'è nessuna traccia di visite istituzionali italiane, solo un paio di targhe di associazioni (tra cui l'ANPI di Trento), e manca la bandiera italiana (a mezz'asta ci starebbe): ma i conti col fascismo noi, a differenza dei tedeschi, non li abbiamo fatti del tutto, perciò adesso se ne diffondono visioni compiacenti o nostalgiche.
Per questo ricordare e acoltare i testimoni di quelle storie serve eccome, per capire il presente e sapersi regolare.
A questo vicino di casa non disturbano affatto le pietre d'inciampo davanti alla porta di casa. Lui vuol sapere
Concordo, concordo molto. Per chi non ha tempo o pazienza di leggere testi di Storia sull'occupazione italiana dei Balcani suggerisco il libro (piccolino) di memorie "Scaramucce sul lago Ladoga", in particolare l'episodio della distribuzione extra di carne.
Enrica
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sussak
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Messaggio da sussak »

Non per polemica, ma il lago Ladoga non è vicino a San Pietroburgo ?
Umberto

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Messaggio da AinNithael »

sussak ha scritto: sabato 1 febbraio 2020, 15:28 Non per polemica, ma il lago Ladoga non è vicino a San Pietroburgo ?
Compare nel titolo, l'autore spiega. ;-) Era una frase ricorrente nei radionotiziari e che lo colpiva.
Enrica
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Messaggio da lucamala »

Segnalo questa mappa, città per città, delle pietre d'inciampo italiane (da Il Sole 24 Ore):

https://lab24.ilsole24ore.com/pietre-inciampo/
Vinz
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Messaggio da Vinz »

Ti arrivi tutta la mia solidarietà ed un simbolico abbraccio per il doloroso evento da te narrato. Vincenzo.
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